il caso Fiat, il rating sotto la lente di S&P Chrysler protagonista al Superbowl L'agenzia ha messo sotto osservazione il giudizio sul debito di lungo termine del Lingotto: preoccupano i mercati e il Brasile. Pesanti i titoli in Borsa. Successo, invece, per la pubblicità della controllata americana MILANO - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha messo sotto osservazione i rating "BB" di lungo termine di Fiat e quello "BB" sul suo debito senior unsecured. L'agenzia teme possibili implicazioni negative e, in particolare, ha puntato l'indice sulla situazione difficile dei mercati europei, dove prevede un deterioramento della performance operativa per quest'anno. "Abbiamo osservato un significativo eccesso di capacità produttiva sul mercato europeo, specialmente in Italia, unito a una debole domanda frutto delle misure di austerità in Italia", è scritto nel report di S&P, che mette in conto "un deterioramento della performance operativa europea di Fiat nel 2012". Secondo l'agenzia, inoltre, crescerà la competizione anche in Brasile, il mercato più forte della casa torinese. Pesante la galassia Fiat a Piazza Affari. Il titolo del Lingotto 1 cede il 3,4% a 4,5 euro. Industrial 2, invece, perde il 2,9% a 7,7 euro. A preoccupare l'agenzia di rating anche la dipendenza del gruppo italiano dai risultati di Chrysler, protagonista, ieri, al Superbowl dove hanno trionfato i New York Giants. Qui la casa torinese ha mandato in onda lo spot che ha come protagonista Clint Eastwood 3, salito al terzo posto nell'indice di gradimento della serata, alle spalle di Doritos e H&M. La pubblicità. 4 L'amministratore delegato di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne 5, presentando la pubblicità prima della partita l'aveva descritta come "non convenzionale", uno spot che avrebbe riflesso lo "spirito di quello che Chrysler è oggi, come vediamo il nostro ruolo nella società, la nostra passione e il nostro amore per questo Paese". Chrysler è tornata nel 2011 in utile netto per la prima volta del 1997. Durante la partita è stato trasmesso anche una pubblicità della Fiat 500 Abarth. da la Repubblica ecco come si cerca di distrarre l'attenzione del pubblico, a fronte di un elemento negativo( mercato , declassamento e prospettive negative) si mette "qualcosa " di positivo; ovvero il successo ( presunto o reale) dello spot pubblicitario.... come se le cose avessero la stessa valenza il problema sono gli organi di informazione ( come certi giornali che fanno ormai praticamente parte degli uffici stampa dei costruttori) che si prestano alla pubblicazione di ogni genere di veline ignorando volutamente aspetti molto importanti; ci sarebbe anche da mettere l'accento sul fatto che certe questioni , e il modo come vengono trattate, possono avere ripercussioni sulle quotazioni dei titoli in borsa, con quello che ciò comporta anche dal punto di vista giuridico.
Scusa per la risposta d'istinto un pò piccata, ma ho notato che non è la prima volta che scrivi contro il gruppo Fiat, ma questa mi sembra proprio gratuita e forzata.
Niente di più drammaticamente reale Giacomo, io sono seriamente preoccupato per i messaggi lanciati dalla scatola infernale e per le reazioni nelle menti più fertili che stazionano davanti al video tu la vedi in maniera diversa ?
Io sono assolutamente d'accordo sul fatto che dalla tv, dai media ci debba difendere. Ma il caso che ha citato ha dell'assurdo..
credo comunque che l'intervento di Giacomo abbia avuto lo scopo di evidenziare l'assoluta disinformazione e la completa faziosità da parte dei media
Probabilmente c'è qualcosa che mi sfugge.. Fatemi capire: 1. Marchionne alla presentazione della pubblicità (si parla delle sue parole in quell'evento) avrebbe dovuto parlare S&P? 2. La Fiat in onore del rating di S&P avrebbe dovuto rinunciare a fare la pubblicità al Superbowl? 3. La notizia del rating Fiat non è stata ampiamente divulgata?
caro Nik, non hai colto il senso del messaggio; queste reazioni( ma perchè "piccate"?), sono segno di intolleranza; non è colpa mia se la situazione è quella; il fatto che si parli di certi argomenti significa semplicemente attualità; non è nascondendo la testa nella sabbia che le cose possono cambiare; non credo poi che i messaggi di ciascuno debbano passare al vaglio della censura di nessuno ( solo il moderatore se ravvisasse una violazione del regolamento), certamente non quella di un altro membro del forum; lo scopo del mio post era di mettere l'accento sull'accostamento, ad opera in questo caso di un organo di stampa, di due fatti in contrasto allo scopo di minimizzare l'impatto negativo del possibile declassamento; saluti
Esattamente. Siccome S&P declassa Fiat, Fiat non deve farsi pubblicità oppure non ricordare che Chrysler ha fatto un +81% (più OTTANTUNO percento!) a gennaio rispetto a gennaio 2011 (pur avendo chiuso il 2011 come anno record, con il primo utile dopo 15 anni) e Fiat Group ha fatto +45%? Mi sembrano risultati straordinari, altro che declassamento. E poi, Standard & Poor's non è quella che: - 18/7/2008, S&P giudica A Lehman Borthers. Due mesi esatti dopo, Lehman fallisce; - 15/9/2008, S&P abbassa la AIG da AA- ad A-. Due giorni (due giorni!) dopo, la Federal Reserve stanzia un prestito all'AIG per 85 miliardi di $ (ottantacinquemiliardi!); - Novembre 2003; S&P da BBB a Parmalat. La vigilia di Natale, un mese dopo, Parmalat va in bancarotta; - 1994; S&P valuta AA l'Orange County, con rendimenti annui di oltre il 10% per oltre 15 anni. 6/12/1994, Orange County fa il fallimento municipale più grande della storia degli USA. Non era Standard & Poor's? Direi che il declassamento da parte di Standard & Poor's è meno rilevante del declassamento da parte del mio salumiere. I risultati eccezionali di Fiat Group, invece, sono incontestabili.
Si in effetti non l'avevo colto...e infatti l'ho scritto..e sai perchè? Perchè da tutti, fuorchè da Repubblica mi aspetto una informazione servile alla Fiat...
Direi che porta proprio sfiga non essere declassati da S&P, visti gli esempi (noti a tutti, purtroppo) citati da AleArturo. Per inciso, qualcuno che abbia pagato per quegli errori nel rating, non si è ancora visto.
Come no?!?! Tutti noi.. Basta un mal di pancia di uno che pulisce i bagni da S&P che la borsa crolla!
risultati eccezionali gruppo fiat ecco un servizio fuori dal coro: http://www.wallstreetitalia.com/article/1294640/auto/fiat-500-terribile-flop-marchionne-in-bilico.aspx
Giacomo, il suo articolo parla della 500. Ha fatto notare che la 500 ha venduto circa 20.000 vetture dal lancio, avvenuto nemmeno un anno fa, paragonandola alle circa 47.000 Mini Il problema che s'è dimenticato di far notare è che, mentre di 500 ce ne sono due motorizzazioni proposte negli USA, divise fra chiusa e cabrio, di Mini ci sono la normale, la cabrio, la Clubman, la Countryman, ognuna divisa in Cooper, Cooper S e JCW. Inoltre, Mini è da circa 10 anni sul mercato yankee. Marchionne stesso ha ammesso che la stima delle 50.000 vetture annue era iperbolicamente sbagliata (probabilmente, a marzo, si arriverà a 25-30.000 al massimo), e secondo me il provare a venderla negli USA è un suicidio, ma il risultato non è poi così tragico. Su 1.911 Cinquini venduti a gennaio, le Mini sono state 3.334. E considerando le differenze suddette, non mi pare mica poi troppo. Ma di nuovo, Giacomo, le consiglio di non focalizzare l'attenzione su un modello ch'è stato immesso sul mercato da nemmeno 10 mesi dopo cinquant'anni di mancata presenza (mi sembra ridicolo basare un'analisi globale su questo dato), ma guardare ai dati globali. Fiat Group è in costante crescita a due cifre (questo mese, come detto, +45%) rispetto allo scorso anno, con una Chrysler che ha chiuso il 2011 in attivo e a +81% questo mese (e Chrysler compone solo per il 20% il +45% di Fiat), RAM a +42%, Jeep a +37% e Dodge a +29%. Mi pare che, grazie a Marchionne, Fiat abbia avuto dei risultati allucinantemente positivi in quello che - per ora - è il first market a livello globale. Oltre alle solite conferme in Brasile (mercato in continua espansione, per non dire esplosione), dove con la Mille (la Uno) e la Palio (che non mi ricordo come si chiama) è da anni leader. Se farà gli stessi numeri in India e Cina (e le prospettive ci sono), c'è da stare certi che entro qualche anno sarà uno dei primi cinque global player al mondo.
A me sembra più un servizio del coro opposto, più che fuori dal coro. In ogni caso erano notizie sapute e risapute.
sono sempre meravigliato di quanti ignorino( o si rifiutino di conoscere) certe situazioni , volendo a tutti i costi credere alla storielle della stampa; un dato per tutti; il gruppo Fiat nel 2011 ha perduto sul mercato europeo circa 130 .000 macchine sul già cattivo 2010; è come se il marchio alfa romeo fosse sparito, anche numericamente; anche questo immagino è un "risultato eccezionale"; la verità viene accuratamente distorta dalla stampa connivente su indicazione di chi , è facile immaginare; sperando in miracoli che non si potranno verificare; in numerosi articoli di questa stampa p.e. si dice che il gruppo con orgoglio ha rimborsato il prestito del governo americano sottacendo volutamente il fatto che per fare questo è stato necessaro contrarre con un gruppo di banche un nuovo prestito del quale si sa pochissimo( tassi , durata, garanzie) nei mesi scorsi sono stati emessi altri bond per ammontare complessivo di oltre 1.5 miliardi con cedole intorno al 7 %; sul debito consolidato( dato sul quale è difficile avere dati precisi) vengono pagati interessi altissimi, che incidono pesantemente sui bilanci; poi naturalmente è tutto roseo, salutoni