Questa è un'altra leggenda metropolitana che agli accessi ztl si controlli assicurazione e revisione del veicolo..
basta, come detto, usare qualche programmino collegato a un database pubblico. non lo vedo un grosso limite. Piuttosto, se le strategie sono simili, ho paura che la sindaca di Torino possa emulare la collega romana. in quel caso, davvero mi metto con gli striscioni sotto il Comune. anche perchè c'è chi in centro ci vive.
La Germania, la nazione che ha inventato i motori diesel, ma incomprensibilmente in questo momento li condanna. Questo rifiuto arriva proprio nel momento in cui il diesel si è tolto di dosso tutte le accuse del passato. Nel secolo scorso, questo straordinario motore, grazie all’ingresso dell’elettronica nel 1990 per gestire la fase di iniezione, ha cessato di fare rumore, di vibrare, di essere pesantissimo, di emettere fumo nero. Poi, nel 1997, arrivò il common rail, inventato dagli ingegneri della Fiat e ceduto alla Bosch per poche lire, che ha aumentato la potenza, ha ridotto vistosamente i consumi, aumentando nel contempo la pulizia allo scarico. I decisivi vantaggi di questa soluzione, introdotta nel 1997 da Fiat e da Mercedes, sembrano ora disconosciuti da entrambe: FCA è in procinto di annunciare l’addio al diesel dal 2022. La Mercedes, la prima casa ad aver introdotto il diesel sulle automobili nel 1936, oggi dà un incentivo consistente, di circa 5.000 euro, a chi rottama un diesel fino a Euro 4. Che è lo standard considerato nel 2003 da Rubbia così pulito da indurlo ad invitare gli Stati a non spendere altri soldi per abbassare ulteriormente i limiti previsti dalle norme antinquinamento. Quasi tutti i diesel dal 2004 in avanti, infatti, presentano il filtro antiparticolato, che rappresenta il gradino successivo dopo il common rail, che ha reso i diesel più puliti in assoluto rispetto ai motori a benzina, sotto tutti i punti di vista, anche quello del particolato. Lo dimostra il fatto che oggi i motori a benzina, per arrivare alla pulizia del diesel, devono montare a loro volta un filtro antiparticolato. Rileviamo, però, una campagna molto fanatica contro il diesel che sembra inarrestabile e che vede sindaci di grandi città annunciare restrizioni contro i motori a gasolio e anche case, come Volvo, di proprietà cinese, proclamare di voler produrre solo veicoli elettrificati. L’ultima ondata di accuse ai diesel è iniziata nel 2012: dagli Stati Uniti rimbalzò uno studio dello IARC che confermava il sospetto che i fumi del diesel fossero cancerogeni. Erano studi partiti nel 1988, con diesel americani privi di elettronica, alimentati con gasolio ad alto tenore di zolfo, respirati nelle miniere per almeno 5 anni: e in effetti risultavano cancerogeni, come tutti i motori dell’epoca, anche quelli a benzina. Come del resto emettono prodotti cancerogeni tutte le combustioni, di legna, di carbone, di GPL e di metano. Questo primo studio ha generato un’inarrestabile campagna denigratoria sul diesel, nella quale venivano bellamente ignorati i benefici determinanti del common rail, del filtro antiparticolato e degli iniettori piezoelettrici. Quindi nel 2015 la disgraziata storia del Dieselgate, partita anch’essa dagli Usa, così come dagli Usa, nel mese scorso, è emersa la vicenda delle cavie sottoposte ai gas di scarico dei diesel. I tre atti di questa campagna denigratoria, quindi, provengono dagli USA, e viene da chiedersi perché. È presto detto: l’industria americana non predilige i diesel automobilistici perché sono tipici della produzione europea. Si veda poi la spinta verso la Green economy della Cina, riempitasi a suo tempo di ciclomotori a due tempi e di diesel vecchi, che hanno portato ad un forte inquinamento da particolato nelle città. Oggi la Cina ha deciso di convertirsi all’elettrico per pulire le città, ed è la nazione che ha conquistato il monopolio delle batterie al litio e del cobalto, che consente a questi accumulatori di accelerare i tempi di ricarica. Produce pannelli solari, in più ha le terre rare, utili a produrre motori elettrici ad altissime prestazioni. In Europa siamo aggrediti dall’industria americana, che non vuole il diesel, e da quella cinese, che vuole passare direttamente all’elettrico tout court. E noi in Europa, stupidamente, assecondiamo la caccia all’untore. Abbiamo la Mercedes, che uccide il motore che ha creato per prima; abbiamo l’Italia, con FCA, che dice che non ne produrrà più, e il sindaco Raggi, che afferma di voler bandire i diesel dal centro città entro il 2024 perché vuole così mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Raggi, però, non si accorge che il motore diesel è quello che produce meno anidride carbonica di tutti, il 30% in meno rispetto al benzina. Questo clima di caccia alle streghe sconcerta. Ho sottomano in questo momento uno studio dell’EPA americano e di quattro università europee che dimostra che fra auto elettrica, diesel e benzina quella che produce meno Pm10 è proprio il diesel, addirittura meno dell’elettrica. Si accusa il diesel di essere l’origine di tutti i mali, dal fumo nero al Pm10, passando per il particolato, ma di volta in volta queste imputazioni cadono quando vengono analizzati bene i problemi. L’ultima accusa in ordine di tempo è la natura cancerogena degli ossidi di azoto: è una buffonata autentica, perché da soli gli NOx non sono cancerogeni. Possono dar luogo a nitriti e a nitrati, ritenuti cancerogeni, solo se combinati con altre sostanze, come l’acido carbonico. Ma questo non viene detto. Tipo di propulsione Scarico Usura pneumatici Usura freni Usura strada Polveri terreno Totale Auto elettrica 0 mg/km 7,2 mg/km 0 mg/km 8,9 mg/km 49,6 mg/km 65,7 mg/km Auto a benzina 3,1 mg/km 6,1 mg/km 9,3 mg/km 7,5 mg/km 40 mg/km 66,0 mg/km Auto diesel 2,4 mg/km 6,1 mg/km 9,3 mg/km 7,5 mg/km 40 mg/km 65,3 mg/km Mensurati, a questo, punto, si chiede se le accuse contro i diesel possano avere ripercussioni negative sul valore delle vetture diesel, specie nell’ottica di rivenderle in futuro. Decisamente perché sono proprio queste notizie che fanno crollare il valore del mercato. Sono esattamente le bufale di questo tipo che fanno dei danni incalcolabili ai cittadini. È già successo in passato, e continua a succedere ancora. Di fronte a queste pubbliche opinioni dilaganti, non esiste parere illustre che tenga. Il povero Rudolf Diesel in questo momento si rivolterebbe nella tomba leggendo le ingiuste accuse mosse a questo motore. Il diesel è un miracolo di tecnologia: non si accende per la presenza di una candela, ma solo per una relazione geometrica, giacché il rapporto di compressione consente automaticamente al gasolio di accendersi. Il gasolio è il combustibile meno pregiato e meno caro che si ricava dal barile di petrolio: il gasolio è di per sé naturale e pronto all’uso, perché non ha bisogno di altri additivi. Il gasolio prima costava molto meno poi i prezzi si sono equiparati. Hanno anche inventato il superbollo, per penalizzare chi aveva comprato, dal 1988 in avanti, dei diesel. La politica energetica e fiscale da noi non segue un indirizzo tecnico: gli esperti universitari in questo momento in Italia non esprimono opinioni, e le Case, che avrebbero maggior interesse a dire come stanno le cose, assecondano l’onda, in qualche modo schiave dell’opinione pubblica. Preferiscono dire, come ha fatto Volkswagen, di voler passare all’elettrico, quando, qualche mese prima del Dieselgate, l’amministratore delegato Winterkorn aveva affermato che l’elettrico era solo un futuro lontano, così come ha ribadito Marchionne lo scorso anno, dicendo che non vedeva l’elettrico come un bene per l’ambiente. La storia è fatta di leggende metropolitane; spesso l’industria segue, magari a malincuore, producendo quello che si vende. Enrico De Vita https://www.automoto.it/news/de-vit...esel-accuse-infondate-e-controproducenti.html
Per il diesel questa è una battaglia persa ma la guerra è ancora lunga oppure siamo già arrivati alla resa della Germania ?
Certo che bisogna sempre specificare tutto per filo e per segno. Parlo di videocamere in generale sparse per la città, che già dovrebbero controllare le assicurazioni. Poi ho citato ad esempio le camere degli accessi ZTL che ti mandano già la multa a casa se passi senza permesso.
Specifico che nn esistono telecamere sparse per la città che controllano assicurazione e revisione ...solo rossi ztl e velox per ora
Dove abito io le hanno messe in tutti gli ingressi del paese per controllare appunto assicurazione e revisione. Ma non ho ben capito il funzionamento, ovvero non credo funzionino e controllino h24 7/7
Anche fosse le telecamere mica guardano il tagliando...ovviamente attraverso il numero di targa si verificano i dati sul portale dell automobilista e motorizzazione...
Ad oggi nn esistono ancora apparati del genere per il semplice motivo che ancora possono esserci delle discrepanze a database e magari possono risultare nn assicurati dei veicoli che invece sono coperti da assicurazione semplicemente perché le assicurazioni nn aggiornano in tempo reale il database...quindi sarebbe impensabile fare un verbale de genere che comporta il sequestro del veicolo senza verificare in diretta la copertura assicurativa , al limite si potrebbe invitare il presunto trasgressore ad esibire i documenti assicurativi ed eventualmente il foglio cassa in cui risulti il premio assicurativo pagato al momento del controllo ...ad oggi questo può essere L unico modo
Bisognerebbe fare una prova. Il DB delle auto assicurate c'è anche qui: https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-copertura-rc Se qualcuno ha un'auto assicurata da poco, o la deve assicurare, può vedere entro quando la aggiornano. La mia risulta aggiornata, ma l'ho rinnovata un mese fa .. Sull'auto sulla quale ho stoppato l'assicurazione effettivamente dice: Il veicolo non risulta in regola con gli obblighi assicurativi RCA. Se sa di avere in corso un regolare contratto di assicurazione, le raccomandiamo di contattare la sua Compagnia di assicurazione.
Anche a me genertel aggiorna subito però purtroppo esistono ancora sporadici casi in cui nn è così...testato con mano da me in persona indi per cui ad oggi nn potrebbe essere usato questo metodo con efficacia del 100%
ma non era stato abolito il tagliandino proprio perchè c'è la banca dati? se mi fermi e non ho il contratto in auto ma la macchina è regolarmente assicurata mi sequestri il veicolo se non risulta a banca dati?
Si nel 90 % dei casi ormai le assicurazioni aggiornano il database al momento del pagamento del premio in qualche sporadico caso nn viene aggiornato... Se ti fermo e tu nn hai il contratto con te e dal portaLe risulti scoperto ti prendi l verbale e il sequestro poi spetterá eventualmente l onere alla tua assicurazione dimostrare attraverso il foglio cassa dell effettivo pagamento del premio al momento del controllo ...ovviamente poi dovrai essere tu a farti risarcire dall assicurazione per il trasporto presso luogo di custodia con un carroattrezzi ...attenzione che il tagliandino non è più obbligatorio esporlo sul parabrezza ma bisogna sempre avere con se i documenti assicurativi in forma cartacea o digitale pronti ad essere esibiti in fase di controllo...
Dipende dove...a torino ti assicuro che nn passa uno spillo ....solo l anno scorso sui 5 mila sequestri per articolo 193
Si ma se introduci i controlli telematici e poi non utilizzi le telecamere per sanzionare perché le assicurazioni non aggiornano il DB siamo ridicoli, non credi?
eh, non è mica così facile. tu in quel momento mi fai tutto quello che vuoi ma se resto una settimana senza macchina perchè il database non funziona o gli organi di controllo non riescono a collegarsi o per chissà quale altro motivo che non mi interessa, io chiedo risarcimento a voi che mi levate la macchina, poi si vedrà. al massimo senza documenti assicurativi mi farai la multa prevista per quello. di sicuro non mi fai il sequestro
