Investigare sulle ragioni di una separazione non è mai cosa semplice, o per lo meno è talmente semplice che si vanno sempre a ricercare le ragioni più complesse. L'unica cosa certa è che alla fine si è in due quando ci si sposa e si è in due quando ci si lascia, le ragioni non stanno mai tutte da una parte sola.
Sei fortunato ad aver trovato una moglie con cui almeno gestire bene la separazione, e se la vivi così, ancora meglio per il tuo morale:wink:
Non voglio metterci il carico sopra ma i bambini non stanno mai bene quando i genitori si separano. Il loro malessere si manifesta a volte con fattori inconsci, ad esempio possono diventare miopi, come riflesso incondizionato nel non voler vedere il padre uscire di casa. Oppure possono ingrassare per colmare con il cibo la mancanza della presneza del genitore ecc.
Ho imparato a non farmi mai giudice della vita altrui e, soprattutto, non credo che ci siano interessi che a prescindere siano più edificanti di altri (fatta eccezione per la cura dei figli). Considero tutti i comportamenti, anche quelli considerati dal sentir comune e purché non determinati da aspetti patologici, degni di comprensione. Il tradimento per esempio, che detto in inciso, non riguarda la mia storia, nasconde quasi sempre motivazioni profonde e per questo sono sempre stato indulgente con chi ha vissuto quell'esperienza. Come detto da me e da Nicola, le differenze di base, culturali e non, sono causa di percorsi tanto dolorosi.
Sicuramente sei una persona profonda e le ragioni saranno tuttaltro che superficiali ma spesso non si può combattere con chi non si vuole bene.
lungi da me giudicarti :wink: quello che ho "percepito" era x paura si riflettesse sulla prole. come dire..la cosa "più facile da pensare".sai, è "difficile" da aprte dei ragazzi analizzare bene cosa succede. ma la tua risposta subito dopo mi ha rinfrancato, se la cosa è serena ed è stata scelta con serenità, se di serenità si può parlare. come premesso, lungi da me giudicare e farmi "censore" delle "belle e brave" famiglie, piuttosto mi spiace per voi che siete stati costretti a fare una scelta, condivisa o meno, dipende dai 1000 casi della vitra e varia da coppia a coppia, difficile e dolorosa, tutto qui :wink:
Allora vi pongo i miei problemi. Più volte ho scritto anche sul forum situazioni talmente strane da sembrare paradossali. Partendo dal presupposto che ho inziato ad amare il sesso a circa 13anni e che non sono mai stato interessato dal guardare filmini o giornali, mi chiedo come mai il desiderio, o meglio la voglia di farlo con una determinata persona diminuisca drasticamente con il tempo. Da quando ho iniziato con le prime ragazzine, con cui andavo solo "orgogliosamente" al letto alla mia prima storia d'amore sono passati circa 6 anni e tante amichette. Era una situazione che adoravo, l'invidia di molti miei coetanei. Prima di "fidanzarmi" ho avuto anche una storia con una signora dell'età di mia madre per circa 6 mesi (ovviamente non siamo mai andati a cena fuori ne parlato di chissa chè) e li ho scoperto qualche piccola perversione. Ho poi amato questa ragazza alla follia, tanto da aspettare 2 mesi prima di fare qualsiasi cosa, ma con lei era diverso, avevo paura a toccarla, non volevo quasi sporcarla. Successivamente l'ho cresciuta(per lei ero il primo) imparandole ciò che mi piaceva, abituandola ai miei tempi e necessità...e ci divertivamo tanto, spingendoci anche un pò oltre. Però quando la situazione si stabilizzò la voglia di lei scese, mi bastava farlo 2 volte la settimana (considerando che cmq 4 gg ero all'uni). L'ho tradita, non lo sapeva, ma cmq ci siamo allontanati e poi la storia è andata scemando. Dopo di lei ho rivissuto il periodo che l'aveva preceduta, con tante ragazze e riuscendo a fare sesso anche tutti i giorni della settimana. Era bello sapere che c'erano anche 2,3 ragazze per volta che ti desideravano e la libido era sempre alta. Ho conosciuto poi una tipa che mi piaceva piu delle altre, iniziai a vedermi con lei e lasciare da parte piano piano il resto. Sessualmente eravamo al massimo. Non mi piaceva quello che aveva combinato prima di me dopo essersi lasciata con il ragazzo con cui era stata per tanti anni, questo ci ha fatto allontanare. Ne ho viste tante altre, belle e sciocche, intelligenti e interessanti, ma inesorabilmente qualche mese e finiva tutto. Poi ho conosciuto la ragazza con cui sono ora. 1- non c'è mai stata una passione sconvolgente 2- culturalmente siamo molto diversi 3- i nostri genitori sono diversi (per i miei lo studio è stato fondamentale, per i suoi non c'è neanche stato) L'attrazione sessuale è diminuita, ma come lo è stato sempre anche per le altre, non sento di amarla dopo circa 2 anni e questa differenza di interessi inizia a pesarmi a morte. Da un lato vorrei lasciarla (abitiamo insieme da 2 anni, il primo anno perchè lei lavorava nella stessa città dove io ho studiato e quest'anno lei è venuta a Vasto dove io faccio pratica), da un altro so che potrebbe essere la madre che voglio, la donna di casa. C'è da dire cmq che non l'ho mai tradita e anche se mi capita di cercare qualche altra non so se riuscirei mai a farlo. Ovviamente non vivo bene questa situazione. Soprattutto non vorrei passare come lo sborone per la storia delle tante ragazze, perchè credetemi io la vivo malissimo. Ho voglia di perdere la testa come per la mia prima ragazza e ho paura che non potrà più succedere. Ho paura di dover fare i conti con un amore fortissimo che ti da tante soddisfazioni, ma da una gelosia forsennata, una paura costante di perderla, come nel caso del mio primo amore.
non ti conosco e non consoco le vostre dinamiche, ma tis ei già risposto posso solo magari consigliarti una ulteriore riflessione: vuoi farla soffrire? perchè se lei fosse al corrente di come la "consideri", probabilmente soffrirebbe come un cane o cmq mineresti fortemente la sua autostima.anche perchè sembra che cerchi tua mamma, più che una ragazza in lei. Ti interessa/ti importa la cosa? valuta intanto questo, forse può aiutarti, in qualche modo...
da mia madre sono lontano ormai da anni, non abito a casa con loro piu dal 2002 e cmq non ci sono stato mai particolarmente legato. O meglio amo all'inverosimile tutta la mia famiglia, ma non vi è alcun rapporto morborso con lei.
e non ne soffre? questa la mai domanda. ti "va" di frla soiffrire o che riduca la sua autostima ai minimi termini?:wink: non cerchi tua madre, ma una che "sia" una tua nuova madre, il senso di protezione e sicurezza all'ennesima potenza, questo mi fa pensare
Sa che ci sono aspetti di lei che mi piacciono ed altri meno, come in molte coppie, sa che mi da fastidio la considerazione che hanno i genitori ed anche lei dello studio e della cultura. Non cerco piu la ragazza da discoteca o da sbronza da coktail. Io cerco una ragazza che pensi seriamente alla vita, che sia ambiziosa, ma allo stesso tempo legata alla famiglia, conscia del fatto che prima di tutto dovrà fare la madre. Con lei ci sono solo le ultime due cose, così come lo è stato con altre. Spesso invece ci sono solo le prime due
Non volevo essere offensivo ma è chiaro che provi un malessere e ti fa onore il fatto che cerchi di capirne l'origine. La vita è fatta di equilibri e tutte le insofferenze e tutte le gioie che fanno parte del nostro background ci modellano, tu probabilemente non sai ancora dare equilibrio alla tua vita. Non ti conosco ma possono essere tanti i fattori di disequilibrio, magari non ti piace quello che fai nella vita.
Sapevo che non intendevi giudicare Omar. Il mio è un discorso generale derivante dalle voci che sentivo in giro quando a trovarsi in questa situazione erano tanti amici e che sento, o meglio avverto, ora che tocca a me:wink:
Ogni volta che giudichi una persona lo fai come se giudicassi te stesso, questa è una regola generale, ora rivolgiti il commento e vedi se riesci ad immedesimarti. Non sei più un ragazzo da discoteca, vuoi prendere il tuo futuro per le briglia e cercare di emulare la tua famiglia perfetta. Può essere che il problema sia nel fatto che non ti senti all'altezza della aspettative della tua famiglia?
Invece contestualmente a quando ho conosciuto la mia ragazza ho inziato a pensare piu seriamente allo studio, mi sono laureato ed ho inziato a fare pratica.....e anche in questo caso ora non mi basta piu, sono sempre in cerca di qualcosa di nuovo e piu stimolante. Pensandoci bene è stato sempre così con tutto, non c'è mai stato niente che era fatto apposta per me, mancava sempre qualcosa, anche ad esempio con gli amici.
si è assolutamente così, con il fatto però che la mia famiglia non è stato tanto ambiziosa come vorrei esserlo io. Mio padre era un piccolo imprenditore, politicamente molto attivo e poi ha lasciato un po tutto andando a lavorare da dipendente. Mia madre brillantissima negli sudi, iscritta a medicina è poi diventata tecnico di radiologia ed ha abbandonato l'università dopo essersi sposata.