Per chi è esperto di economia e finanza; tassi 2009 BMW FS | BMWpassion forum e blog

Per chi è esperto di economia e finanza; tassi 2009 BMW FS

Discussione in 'Forum generale BMW' iniziata da fabio320ci, 8 Febbraio 2009.

  1. fabio320ci

    fabio320ci Direttore Corse

    2.439
    123
    1 Gennaio 2007
    Reputazione:
    21.047
    BMW G21
    Ciao, ho dato per curiosità un'occhiata alle campagne per il 2009 di BMW FS; ben, anzi male, il valore del TAN va da 5.99 per modelli come la one tre porte al 7.49 per modelli più richiesti e più recenti come x5/x6 etc. I tassi sono pertanto più alti rispetto all'ultimo trimestre 2008. Mi spiegate come è possibile visto che il costo del denaro è sempre più basso (euribor ai minimi storici e continui tagli da parte dell BCE). Prima le campagne su modelli verso la fine della loro carriera erano più allettanti ma ho visto che per una e60 il TAN è addirittura al 6.99. Mi potete spiegare il motivo? Forse le finanziarie si fidano meno dei clienti e alzano i tassi?
    Grazie come sempre per le risposte che mi darete
     
  2. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Esattamente: si suppone che il rischio-insolvenza del singolo sia aumentato e quindi loro, per assicurarsi, devono pagare di piú, scaricando il costo sull'acquirente.
     
  3. fabio320ci

    fabio320ci Direttore Corse

    2.439
    123
    1 Gennaio 2007
    Reputazione:
    21.047
    BMW G21
    Grazie innanzitutto della risposta; quindi se il costo del denaro è alto si paga molto perchè i tassi sono alti; se il costo del denaro è basso si paga molto perchè c'è un maggior rischio insolvenza; ma insomma quando pagheremo non dico "poco" ma un pochino meno??](*,)](*,).
    Quando presi la 320ci avevo il 3.99](*,)
     
  4. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Non è che se il costo del denaro è basso si paga poco o molto. Oggi il costo del denaro basso è una conseguenza della crisi finanziaria e siccome questa non appare risolta con certezza, l'incertezza si paga comunque...
     
  5. fabio320ci

    fabio320ci Direttore Corse

    2.439
    123
    1 Gennaio 2007
    Reputazione:
    21.047
    BMW G21
    Chaiarissimo, grazie. Quello che però continuo a non capire è perche negli USA dove c'è crisi come qui se non di più i tassi vanno dallo 0.9 al 3.9 annuo e compresi in un piano di leasing ci sono 4 anni o 50000 miglia di mauntenzione :-k
     
  6. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Ne sei sicuro? Forse qualche mese fa. Oggi negli Stati Uniti non ti danno piú nemmeno la carta di credito, a meno che tu non sia Bill Gates. A molti miei colleghi l'hanno ritirata.
     
  7. fabio320ci

    fabio320ci Direttore Corse

    2.439
    123
    1 Gennaio 2007
    Reputazione:
    21.047
    BMW G21
  8. Emiliano

    Emiliano Presidente Onorario BMW

    12.522
    527
    13 Settembre 2004
    Reputazione:
    9.416.102
    E92 335d > E93 335i - 500
    Scusa, mi daresti qualche info su questi ritiri delle carte?
     
  9. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Piú che riportarti del pettegolezzo aziendale, non so che dirti; quindi non prenderlo per oro colato anche perché i catastrofisti che devono scaricare sul mondo le proprie frustrazioni abondano (io li odio perché sono dei veri e propri untori); tuttavia anche il titolare di un'azienda che lavora con noi mi ha raccontato di palfond ridotti o carte annullate. Dipende ovviamente da caso a caso.
     
  10. Emiliano

    Emiliano Presidente Onorario BMW

    12.522
    527
    13 Settembre 2004
    Reputazione:
    9.416.102
    E92 335d > E93 335i - 500
    AH, ok, sono pettegolezzi quindi.

    No, perchè in caso contrario mi sarei davvero preoccupato per la Banca in questione. :wink:
     
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  11. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    Mai sentito parlare di credit crunch?
    Supponiamo che io abbia bisogno di un prestito, la mia banca (o finanziaria) valuta la mia solvibilità e me lo concede. Poiché la banca ha bisogno a sua volta di denaro per i suoi impieghi, si finanzia presso un altro istituto. Dunque si trova nella condizione di essere creditore verso di me e debitore verso terzi. Maggiore sarà il grado di esposizione verso la clientela, maggiore sarà il il costo (spread) applicato all'operazione e scaricato sul finanziamento.
    Supponiamo poi che la banca intenda cartolarizzare i propri crediti; dovrà pagare un premio ad altro istituto per avere denaro a pronti. Quest'ultimo, che non intende rimanere con il cerino acceso in mano immette titoli di debito sul mercato (CDS, ABS ed altre porcherie).
    Ad un certo punto io (e con me molti altri) non sono in grado di saldare il mio debito, l'impianto degli strumenti finanziari messo in moto dal mio prestito crolla; le banche non si fidano più l'una dell'altra e decidono di non concedere più prestiti o di farlo a caro prezzo. E' la paralisi del sistema bancario, il crollo dell'economia reale. E' quello che è successo nel '29 e, con qualche differenza, negli ultimi 2 anni.
     
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  12. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Negli ultimi tempi, ho notato piú un terrorismo mediatico senza precedenti, piú che una vera crisi. Bisognerebbe chiudere tutti i giornali e le TV, e vedi che entro due mesi l'economia si riprende.
     
  13. Alligator

    Alligator Primo Pilota

    1.398
    109
    29 Dicembre 2008
    Reputazione:
    159.890
    X1 U11 30e - Mini Countryman SE
    E le borse al 50% di valore rispetto a 12 mesi fa... sono un'invenzione dei giornali ?
     
  14. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Le borse sono soprattutto l'espressione delle emozioni, non dei fondamentali. Questa crisi, che ci voleva perché il credito era uscito di controllo, è causata piú dai pessimisti cosmici che dai fondamentali del mondo civile.
     
  15. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    Devo ahimè contraddirti. Questo discorso reggeva nel 2000 quando molti analisti (sigh!) sostenevano che un P/E pari a 100 non era un'utopia e i mercati avrebbero retto quei multipli. Oggi invece sono i fondamentali ad essersi deteriorati. Ti ricordo che nel 2008 abbiamo avuto una concatenazione di eventi negativi:
    4 anni di crescita ininterrotta e tumultuosa dei paesi emergenti e conseguente inevitabile rallentamento;
    prezzi delle materie prime alla stelle;
    inflazione ai massimi di periodo;
    crisi del sistema bancario americano;
    mancanza di liquidità sui mercati del credito;
    allargamento degli spreads fra bonds e titoli non investment grade;
    immissione massiccia di liquidità da parte delle autorità monetarie;
    eccesso di liquidità;
    recessione tecnica.

    Che poi i trader operino essenzialmente su fattori emotivi sta nelle cose
     
  16. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    Hai ragione e concordo in tutto; io però sottolineavo il fatto che non è tutto cosí catastrofico come i giornali mostrano, eccezion fatta per pochi quotidiani tecnici, come il Sole-24 Ore.

    Per esempio, i prezzi delle materie prime sono recentemente precipitati, insieme con quello del petrolio, a valori che difficilmente non costituiranno uno stimolo economico a breve-medio termine; oltretutto molte aziende si troveranno con liquidità in piú a disposizione e quindi ciò costituirà anche un alleggerimento della pressione finanziaria. L'inflazione è anch'essa scesa, producendo uno stimolo (per ora in pectore) ai consumi.

    La crisi del sistema bancario americano non ci colpisce tanto direttamente, considerando la ritrosia dell'Europa nei confronti dei giochetti finanziari, tanto di moda oltreoceano; un'eccezione dev'essere posta su UK e Irlanda, e sono difatti questi due Paesi molto poco virtuosi (ve lo ricordate quando la Gran Bretagna criticava pesantemente la gestione "allegra" delle finanze italiche?!?) a rischiare di far scivolare l'Europa tutta in una spirale distruttiva; dubito però che ne abbiano la forza sufficiente, visto che Germania e Francia sono ancora abbastanza solide, e non sono le uniche.

    Parlando con amici imprenditori di livello ragguardevole, il problema in Europa continentale, e specialmente in Italia, sembra risiedere nei consumi piú che nel credito; la gente continua a guadagnare come e piú di prima, ma non spende, spaventata dalle notizie mostruose, da analisi psichiatrica, che insozzano la nostra becera stampa. Ciò costituisce indubbiamente un freno alla circolazione del denaro, ma almeno dalle nostre parti l'addolcimento della tenaglia creditizia potrebbe far ripartire la macchina. Poi c'è il grave problema etico che attanaglia l'occidente intero, ma qui ci sarebbe da discutere per ore.

    L'allargamento tra il bund e i nostri titoli di stato è da ricercarsi nell'isteria di chi investe ciecamente sui titoli tedeschi, pur smenandoci, perché "si sa che sono i piú sicuri del mondo", piuttosto che su un vero rischio default dell'Italia. In realtà i titoli tedeschi sono molto meno liquidi dei nostri (basti osservare lo spread denaro-lettera) e poi in Germania non esiste un parco buoi (detto bonariamente perché guai non ci fosse!) disposto a rinnovare a tutti i costi i BOT in scadenza, generando un rapporto richiesta/offerta di quasi due volte. I nostri TdS sono di gran lunga i migliori del mondo: rendono piú di altri, sono relativamente sicuri e hanno una liquidità che neanche il contante...

    Termino ricordando che in Italia il nero costituisce un valore stimato tra il 25% e il 40% del PIL. Ora ci chiediamo: ma perché, se c'è tutta questa crisi, la gente (non solo la "classe media") sèguita a riempire le piste di sci, le pizzerie, i ristoranti, eccetera? Prova a prenotare ora le vacanze di Pasqua... Se si aggiustassero le cifre in base all'economia sommersa e si realizzasse il sogno di rendere l'Italia un Paese fiscalmente normale, probabilmente saremmo appena sotto il Lussemburgo quanto a PIL pro capite e potere d'acquisto. Tutto ciò in un contesto d'industrializzazione estremamente diversificata (forse la nostra frammentatissima industria è la piú diversificata al mondo); e si sa che, la prima regola per ridurre il rischio, è ripartirlo su piú settori; e si sa che, i Paesi che meno soffrono le recessioni, sono quelli industrializzati...

    Insomma, la realtà è un po' diversa rispetto a quello che si legge sulle cronachine dei giornalucoli da Grande Fratello (Corriere e Repubblica compresi).
     
  17. on a friday

    on a friday Presidente Onorario BMW

    5.948
    913
    9 Gennaio 2009
    Reputazione:
    90.505
    E81 120d Attiva - R 1200 GS
    =D> Quest'ultima considerazione è da quotare in pieno.
    Riguardo l'analisi della situazione italiana due soli appunti:
    il sommerso bilancia in parte la pressione fiscale e le inefficienze di sistema;
    il peso del debito pubblico ha un impatto significativo sul differenziale rispetto ai bund tedeschi
     
  18. Emiliano

    Emiliano Presidente Onorario BMW

    12.522
    527
    13 Settembre 2004
    Reputazione:
    9.416.102
    E92 335d > E93 335i - 500
    quoto entrambe le cose.

    Che il bund oggi sia notevolmente più apprezzato non solo è normale ma è sacrosanto.Il punto non è tanto il rischio default sic et simpliciter, ma il fatto che tra noi ed i tedeschi ballano più di 40 punti di PIL di debito.
     
    Ultima modifica di un moderatore: 9 Febbraio 2009
  19. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic
    E aggiungiamo che è l'unica differenza fra noi e la Germania. In realtà, a pesare sui conti di certi Paesi fino ad oggi sedicenti virtuosi, è l'enorme debito privato. Teniamo presente che l'Italia è secondo solo al Giappone, quanto a non-indebitamento privato. Cioè siamo un popolo di forti risparmiatori che rifiutano il ricorso al credito e questo, in una crisi come quella attuale, è un fattore primario di successo. Inutile dire che i britannici sono i piú indebitati d'Europa (circa il 100% del PIL), scimmiottando gli americani (circa il 120% del PIL).

    Si badi bene che è vero che il debito pubblico italiano costituisce un freno allo sviluppo perché esso si autoalimenta e non serve per finanziare opere pubbliche. Tuttavia il debito privato italiano, a parte quello aziendale, è sostanzialmente utilizzato per l'acquisto della prima casa o dell'autovettura, mentre in Gran Bretagna e Stati Uniti, si usa per finanziare le cose piú quotidiane; persino la spesa al supermercato, se si pensa all'uso smodato delle carte di credito. Quando gli italiani restituiscono il debito, pertanto, rimane loro un bene durevole e prezioso (la casa); buona parte del debito di americani e inglesi è invece finito giú per lo scarico del cesso o nel bidone dell'immondizia... E non dimentichiamo nemmeno che, comunque, il debito pubblico ha un costo intrinseco molto inferiore a quello privato (si guardino i rendimenti odierni dei titoli di Stato).

    Finalmente abbiamo in mano un'arma micidiale per dimostrare che, tutto sommato, se non migliori, perlomeno non siamo peggio degli altri...
     
  20. Ghevèn

    Ghevèn Amministratore Delegato BMW

    3.178
    212
    19 Gennaio 2009
    Reputazione:
    13.321.361
    E92 330d 245CV Futura StTronic

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