Sapevi che a Ledenon ho fatto un dritto sulla ghiaia a 130km/h? Al Ring1 ho alzato un pò di terra di traverso a 150km/h ed al Ring2 sono andato largo al richiamo della Wippermann sassaiolando la White di Andrew che mi seguiva L'errore fa parte del gioco o sei in grado di sopportarlo emotivamente ed economicamente o è meglio che non giochi (io ho sia la kasko emotiva che sull'auto). Non è una questione di bravura, puoi esser il miglior pilota del mondo ma se sulla cresta della Schwedenkreuz a 250km/h ti ritrovi un'auto ferma in traiettoria che ha rotto il motore e perso l'olio (e ti assicuro che non vedi nulla finchè non scavalli il dosso), sei morto anche se ti chiami Schumy. Purtroppo è proprio questo ciò che mi affascina della velocità , della guida, del correre, intendiamoci subito, è una malattia. Una malattia che ho contratto decenni fa e dalla quale non riesco a guarire. La cosa che IMHO hai perso è la tua sicurezza, non c'è niente di peggio nella guida, è come un giocatore di golf che perde il suo swing. Io prima di esser un maniaco guidatore sono stato uno sportivo e nello sport quando qualcosa non va, ci si rinchiude nella tecnica. Si fanno dei passi indietro con dei mestri professionisti e si cerca di capire cosa non va. Il consiglio che ti do è partecipare a qualche corso di guida, ma non il pizza e fichi drift, ma proprio corsi di guida sportiva. La scuola di drifter è la più pericolosa (psicologicamente) ti dà l'illusione di avere il pieno controllo dell'auto ma non ti dice nulla su come non arrivare a tutti i costi ad una situzione di limite estremo. Il drift ti insegna a provocare, controllare ed esagerare una sbandata a delle velocità che su strada o in alcune piste come il Ring sono ridicole. Credimi è molto più importante aver le idee ben chiare su come non fare degli errori che poi ti mettono nella condizione di dover riprendere il mezzo. Il primo passo è che quando non sei sicuro devi andare più piano, poi con l'allenamento e l'esperienza aumenterai le tue prestazioni. Mi piacerebbe che tu parlassi con Multipepper, dopo l'incidente anche lui non aveva più fiducia, ma in un dispositivo dell'auto, l'MDM. Mi ha chiesto di fare un giro al Ring per vedere l'efficacia dell'Mdm con me alla guida, vorrei che sia lui a trarre con te le sue conclusioni. L'auto in generale necessita di parecchia conoscenza tecnica e di tanta applicazione e allenamento, senza questo aumentono solo le probabilità di farsi male. Puoi esser il più tecnico, scrupoloso e preparato driver ma quando viaggi a velocità superiori ai 20m/s la probabilità di farsi molto male è sempre elavata, è una lezione che non va mai dimenticata. Il Ring sarà per te una esperienza indimenticabile, l'occasione di poter conoscere dei ragazzi che ormai lo conoscono da tempo e che ti sapranno infondere il giusto spirito con il quale affrontarlo e che ti sapranno dare dall'alto della loro saccenza dei consigli pratici su come evitare di farsi male
Nicola, io non ce lo vedo poco importante imparare a driftare... ovviamente la scuola di guida veloce è sicuramente importante, ma come inizio fare pratica con il drift la vedo comunque una buona cosa. Mi piacerebbe sapere cosa si insegna, di pariticolare, nel corsi di guida veloce... forse l'attenzione nell' accelerare/frenare in situazione di assetto imperfetto (staccata, dossi)?
nico.... vafangulo al corso di drift cercheremo di insegnargli a recuperare nei giusti tempi un traverso anche se provocato e non arrivato x caso all'improvviso, ma credo che servira' anche quello alla luce della dinamica del suo precedente incidente :wink: quoto che un bel corso di guida sportiva magari con Sthor gli sarebbe molto piu' utile del nostro ma la nostra giornata sara' improntata sul divertimento low cost con qualche consiglio
mi dispiace per la tua disavventura, ma credo che come tutti hai da imparare magari con le persone giuste che ti danno le dritte giuste! io non ero entrato in pista e l'ho fatto per la prima volta al ring 2. Secondo me come in tutte le cose devi capire qual'e il tuo limite e se non te la senti frenarti un po nelle cose che fai, poi e chiaro che prendendi confidenza con la pista e il mezzo e quindi puo spingerti sempre un po piu oltre e spostare il tuo limite in avanti. Ma soprattutto all'inizio non devi farti prendere la mano...non e facile te lo posso garantire ma questo e l'unico modo per divertirsi senza prendere rischi inutili...io l'ho fatto al ring...mi sono limitato all'inizio per poi dare libero sfogo a tutte le mie velleità sempre tenendo conto dei miei limiti ed e stata una bellissima esperinza :wink:
Leggo solo ora il tuo post e non posso farti che i complimenti per il coraggio che hai dimostrato nell'esporti. Quanto alla debolezza, credo che sia molto più debole chi non è in grado di riflettere sui propri limiti facendo finta di nulla piuttosto che una persona che ragiona sulle esperienze cercando di capitalizzarle. Quanto alla guida, beh quella è una gatta da pelare, perchè è un'attività dove la componente razionale e quella emozionale si fondono in modo tale che gestirle diventa molto difficile. Considera che i tuoi/nostri parmaetri di riferimento sono relativi alle esperienze che facciamo e quindi un giorno magari pensi di aver capito tutto della tecnica e ti senti confidente, il giorno dopo sbagli e pensi di non essere capace: è pensabile che tu sia cambiato in un giorno? Ovviamente la risposta è no. Quindi come altri hanno già detto credo che la cosa migliore che puoi fare sia quella di applicarti, dandoti però il tempo di riprendere confidenza, senza fretta. Se può consolarti dopo un esperienza giovanile sui Kart non ho più fatto nulla e oggi sono qui che mi domando se sono in grado di andare al ring, se farò brutta figura a branduzzo a novembre e così via... Credo che più o meno, nei diversi campi della vita sia così per tutti, con la differenza che qualcuno ci ragiona sopra, altri no! Stai sereno, la tua passione ti guiderà dove TU vuoi andare!!! Ciao
In effetti quello che dice Nicola è la rappresentazione da un punto di vista tecnico di quello che io ho provato da un punto di vista emozionale. Nel senso che la paura di farsi del male non è solo più a livello inconscio dopo la botta. E' manifesta e resa evidente dal botto stesso. Aldilà ragazzi che uno se lo sia meritato meno. Poco importa. E' una presa di coscienza tecnica ed emotiva. E non essendo una gara a dimostrare chi è piu bravo, non trovo difficoltà ad ammettere che il rischio ormai definito dai fatti occorsi, la comprensione dei propri limiti tecnici, e comunque la passione presente oltre al mezzo tecnico tutt'ora nelle mie mani, portano ad un mix, che và capito, digerito e metabolizzato. Insomma la classica domanda che molti si fanno quando si rendono conto di non essere all'altezza. sarò in grado o no? una domanda naturale ed umana...Andrew sa quanto mi servirà un pò di allenamento drift. Nicola sa quanto mi servirebbe un bel corso di guida sportiva. Io so che l'avventura è solo all'inizio:-))):wink:
RAGAZZI....MA SE NON CI FOSSERO LE BURBE COME ME..... COME FARESTE A COMPRENDERE E GODERE DELLA VOSTRA BRAVURA?
Mi sa che questo l'ha capito... Più facile da dire che da farsi... o vai piano (per il tuo modo di andare, intendo) oppure è difficile capire i propri limiti in un percorso che non lo si sa a memoria! Io rispetto chi si approccia alla pista in un modo SOFT, però va rispettato anche chi vuole azzardare un po' di più e nel farlo resta SCOTTATO.... :wink:
Non ho mai visto il video dell'incidente di Savage ma è proprio qui che volevo far capire il discorso del corso di guida sportivo serio. Il problema per chi si diverte dilettantisticamente come noi non è dovuto agli errori di controllo ma al fatto che arriviamo a perderne il controllo e quasi sempre per motivi banali e dovuti a dei vizi che ci prtiamo dietro dalla guida su strada. Io sono convinto che l'errore di Savage non sia il fatto di aver controsterzato troppo, penso piuttosto che abbia tirato di sterzo in uscita di curva con l'auto in piena accelerazione, questo ha fatto si che l'auto sbandasse. Forse gli sarebbe bastato riallineare più rapidamente comunque addolcire in uscita la curva per evitare il danno. Guardate questo video, è la mia prima uscita con la M in pista e soprattutto dopo 8 mesi che non mettevo le ruote in pista: [youtube]http://it.youtube.com/watch?v=CYYp70IrM2c[/youtube] L'errore inizia al minuto 0:17, in quell'istante in piena accelerazione e 140km/h dovevo semplicemente disimpegnare il carico delle ruote posteriori puntando il cordolo esterno e facendo scivolare l'auto verso destra in allineamento, invece per prendere rapidamente la traiettoria per la curva successiva ho tenuto lo sterzo chiuso, l'acceleratore a tavoletta finchè il posteriore non mi ha mollato all'improvviso. In gergo ho tirato di sterzo, concentratevi sulla GT3 del Nonn davanti e vedrete che fa una traiettoria appena più larga ma tale da non farlo sbagliare. Anche qui non generalizziamo, la quantità di controsterzo deve essere proporzionale alla velocità, se ti intraversi a 150km/h e controsterzi tutto, minimo pendoli e fai un 360° dalla parte opposta. Guardate attentamente la fase successiva di controllo, è una manovra prudenziale, ossia non avevo la sicurezza che si ha dopo un'assidua frequentazione della pista ed ho recuparato la'uto in due tempi. Minuto 0:19-0:21, senza toccare il freno che avrebbe alleggerito ulteriormente il posteriore (al limite si deve proprio pestare per far entrare l'abs) controsterzo ma non per riallineare ma per mantenere l'auto a 90° sulla pista coll'intento di farla rallentare il tanto che basta per aumentare i gradi di sovrasterzo e solo dopo aumento la controsterzata, l'auto ormai ha rallentato molto per la deriva dei 4 pneumatici e non va in pendolo. Se avessi controsterzato tutto e subito, la velocità sarebbe stata ancora molto elevata e l'auto avrebbe potuto sbandare dalla parte opposta, oppure io sare i dovuto esser così abile, da dargli tanti gradi per poi anticipare il riallinemento dello sterzo ancor prima di percepire quando le gomme posteriori stavano riprendendo aderenza. Ma ricordate tutta questa tecnica di controllo non sarebbe servita se al minuto 0:17 avessi aperto di qualche grado lo sterzo, adesso vi faccio vedere un altro video, altra curva ma molto simile qui faccio la cosa giusta, magari telegrafando con lo sterzo perchè ancora non mi sneto al 100% della forma ma il risultato seppur non eccelso come stile è assai efficace: [YOUTUBE]http://it.youtube.com/watch?v=CbcPoKh9MIA[/YOUTUBE] Guidavo impiccatissimo, non volevo lasciar scappare Andrew con le slick, guida sporca e sempre in galleggio ben oltre il limite dell'auto( se guidavo più pulito gli restavo dietro ma la vita è fatta anche di emotività. Minuto 0.39 si sal in curva a sx in piena accelerazione in III°, cerco di evitare di caricare troppo di sterzo e soprattutto di riallinera telegrafando sullo scollinamento per evitare una perdita di aderenza del retrotreno per il conseguente alleggerimento. Mi raccomando , non vedete la come una sboronata, ma siamo qui tutti per imparare, anzi se volete dateci dentro con le critiche, di errori ce ne sono tanti.
Boh, con questo intervento mi hai messo molti dubbi nel capire veramente cosa ti passa per la testa... Ora mi pare di capire che ti stai chiedendo se vale la pena scendere in pista e rischiare un altro botto, o un danno fisico... Parli del Nurbu come un'entità pericolosa... ma per strada come vai? Nontiri mai? E non pensi che facendolo potresti essere comunque a rischio? Scusami ma non ti sto più seguendo... se sei uno che in macchina va via tranquillo, non fa le sue tirate su strade tortuose... allora molla l'idea della pista! Altrimenti...............................
nel primo post puntavo sul fatto che mi facevo delle nuove domande...ultimamente dopo il fattaccio.E se mi fosse partita in quella curva? ecc...Ricordi? poi ho aggiunto seguendo il mio filo del discorso, che per questo nuovo stato di coscienza, non mi sentivo di partecipare al Ring. Ho aggiunto, perchè piu pericoloso.Ma non volevo demonizzare il Ring ci mancherebbe. Parlavo di me, non del Ring..:wink: Nicola è intervenuto dicendo tecnicamente cosa può occorrere se non si è preparati, al Ring. Per questo ho scritto che lui ha dipinto e descritto tecnicamente quello che io ho provato emozionalmente. E cioè che se non sei preparato, hai ragione a dover provare rispetto e paure . Anche vero tutto ciò che è stato detto da altri.. e cioè che ci si possa andare anche a passeggio, al Ring. Tutto qui..mi sono espresso male di certo..
Guarda, non sono affatto d'accordo! E' solo una questione di come ti vuoi proporre nel guidare al Ring che fa cambiare il quoziente di rischio... punto. Ci può andare un impedito che se non vuole rischiare, ne esce indenne! Ci può andare il pilota esperto che se quel giorno lì gli va di rischiare, può anche non finire il giro! Insomma, dipende principalmente da come ti vuoi proporre tu che guidi... al Ring, in autodromi, su una starda aperta al traffico..........:wink:
Intanto mi scuso con Andrew, quando ho detto corso pizza e fichi non era riferito nè a lui nè a tutti coloro che ci vanno , era riferito al drift e non tanto alle tecniche che ti insegnano sul controsterzo quanto (e l'ho detto) alla falsa percezione di controllo dell'auto che ti danno. Insomma esci da un corso di guida e ti sembra di esser un mago del volante, poi incontri uno per strada che va forte, cerchi di andargli dietro ed improvvisamente ti accorgi che lui ha fatto la tua stessa curva più veloce di te ed è tornato a casa e tu no. Ti insegnano il rispetto per la velocità, ti insegnano cosa significa guidare una vasca da bagno piena d'acqua e quanto siano importanti i movimenti di quell'acqua quando la agiti, ti insegnano a tornare a casa.
Guarda è la prima cosa che mi sono detto quando dovevo affrontare per la prima volta il green hell. Poi mi sono detto: ma perchè tutti lo temono, anche coloro che ci girano spesso non fanno altro che ammonire... poi ci vai e ti ritrovi a dare dli stessi ammonimenti che avevi sentito. Il pericolo del Ring è dato dal provare una esperienza di guida non comune in una strada che sembra tale ma è una pista. Cosa significa? Che come in pista ti sembra che l'auto posso curvare a velocità molto superiori a quelle percepite, infatti come nella pista diminuisce la percezione di velocità (l'errore più frequente è quello di curvare troppo veloce). A questo ci si abitua ma poi scopri che nelle tue esperienze di guida non ti sei mai trovato a tenere il gas aperto mentre stai scollinando in una curva, non sei abituato a gestire un alleggerimento dato dallo scollinamento, sei l'80% del limite dell'auto ed improvvisamente sul dosso ti scopri al 110%. Non sei abituato a fare delle curve in discesa con pendenze del 18% senza un accenno di parabolica. Se è tanto temuto, credimi lo è a ragione, la pista è bastardissima, con situazioni di aderenza che cambiano se sei in una parete esposta a nord o a sud. E' un bene temerlo.:wink: