si, giusto. ma di muratori morti con quella malattia non ve ne sono. e quelle operazioni le fanno da sempre, mica solo da 5 anni a questa parte. comunque non sto dicendo che si può tagliare-sbriciolare l'eternit abitualmente senza pericolo. è un dato di fatto che se le fibre d'amianto penetrano negli alveoli il danno lo procurano. sto solo dicendo che la misura in cui viene rappresentato il problema non corrisponde alla realtà. se sbricioli da vicino un metro quadrato di eternit non ti viene nulla. e quanta polvere potresti assimilare vivendo a decine di metri di distanza da un tetto in disfacimento? certamente migliaia di volte meno che sbriciolando la lastra tra le mani. (probabilmente come spezzare un pezzo di eternit una sola volta) dunque sebbene il tetto si sgretoli, vi è da considerare che i residui non finiscono mica tutti nei polmoni di chi abita nelle vicinanze. la maggior parte viene trascinata dalla pioggia, e viene inglobata nel terreno e quella portata dal vento finisce dappertutto. ora; se spargi ogni giorno nel vento un cucchiaino da caffè di polvere dal tetto dell'abitazione vicina, quanti granelli credi che possano realmente finire proprio nella tua narice, e poi magari anche nell'alveolo? (perchè già se ti soffi il naso negli alveoli non ci arriva più) davvero crediamo che una tal probabilità possa pregiudicarci la salute? io direi che è molto più pericoloso ad esempio il mercurio che inevitabilmente assimiliamo tramite gli alimenti... o altre mille cose di cui si potrebbe parlare..
Vi giro questo link. Non è un sito di qualcuno che abbia interessi nello smaltimento. E' un sito che si occupa della malattia. I dati non vanno d'accordo con chi sostiene che si ammalano solo gli addetti ai lavori. In Italia ad esempio si ammalano più di mille persone l'anno. Se il problema toccasse solo gli operai delle fabbriche, i numeri sarebbero diversi.
è chiaro che non sono gli operai delle fabbriche ad ammalarsi. (visto che le fabbriche non ci sono più da una vita) saranno mille persone che vengono a contatto con quel materiale. ma bisogna vedere in che modo e in quale misura.(non credo che sia gente che abitava nei pressi di una casa col tetto in eternit,dai..) se poi consideriamo che siamo 62 milioni, 1000 persone sono solamente l'eccezione che conferma la regola.. sai quanta gente si ammala di tumore ogni anno? e sai di quanto è aumentata la percentuale di tumori rispetto a 20 anni fa? ma di questo non parla nessuno.. nessuno ha mai detto che la fibra d'amianto è innocua. io dico solo che innocuo è il tetto, benchè in precarie condizioni. ovvero, che le preoccupazioni di coloro che hanno un tetto in disfacimento nelle vicinanze di casa sono a mio avviso infondate.
Va considerato che la lesione procurata dalle fibre che raggiungono gli alveoli produce i suoi effetti perniciosi solo dopo decine d'anni dalla contaminazione. E' ben spiegato che possono passare anche 30 anni. Personalmente mi potrei già considerare contamiato (: Fino ai primi anni '90 a Roma c'era un negozio a piazza della Repubblica sotto i portici che vendeva amianto! Mi ricordo che da ragazzini andavamo a comprare delle spesse strisce di tessuto per avvolgere l'espansione della moto da cross. Avevano un enorme magazzino con lastre corde carta feltri etc tutto d'amianto...
si.. anche noi da piccoli giocavamo spessissimo nei cantieri, dove quei materiali erano sparsi ovunque. con i pezzi di eternit ci facevamo anche le capanne per giocarci ma credo che più che il tempo di esposizione conti la modalità con cui si viene in contatto: mi spiego meglio: un conto è spezzare delle lastre a mano , un altro è tagliare col disco a secco. consideriamo che l'eternit è un conglomerato. l'unica cosa pericolosa è la fibra d'amianto pura (per la sua caratteristica meccanica già citata) il taglio per abrasione tramite disco provoca una notevole disgregazione in tempi rapidissimi del materiale, dando luogo alla separazione tra l'eccipiente e la fibra stessa; molto di più di quanto possa fare una semplice rottura meccanica, o anche il semplice disfacimento dovuto al tempo della lastra stessa. inoltre l'azione abrasiva data dalla lavorazione provoca giocoforza una dispersione di tali particelle in misura notevole ed in tempi ridottissimi, esponendo l'operatore ad alta probabilità di entrare in contatto con le fibre d'amianto separate in questo modo dall eccipiente cementizio. per questo motivo io tendo a fare un distinguo.. il tetto in disfacimento non può certo rappresentare un pericolo, perchè se realmente lo fosse, cosa sarebbe allora di coloro che anche solo una volta hanno tagliato una canna fumaria col flessibile? (dato che sicuramente un operazione del genere ti espone mille volte di più al pericolo di respirare la fibra rispetto al semplice abitare vicino ad un tetto in disfacimento)
