ma hai idea di QUANTO possa essere pericolosa la quantità che può dipserdersi normalmente da un tetto? per poterti nuocere dovresti (forse) sbriciolarlo completamente (tutto il tetto) senza nessuna protezione. i tetti in eternit non hanno mai fatto male a nessuno. è solo la POLVERE che fa male. (compattato è come quando è presente in natura, non uccide nessuno) l'eternit è stato bandito per un solo motivo. le leggi sulla sicurezza sul lavoro avrebbero richiesto adeguamenti impraticabili (lavorarlo con le protezioni avrebbe reso sconveniente la produzione, e l'eternit si produceva impastandone appunto la polvere. allo stesso prezzo si produce l'onduline sintetico..) quindi le ditte (e correlate mafie) che si dedicavano alla produzione, ora si sono riciclate nello smaltimento. infatti hanno fatto enormi pressioni anche a livello politico (nessun parlamentare pensò mai a eliminare i tetti in eternit in italia, nemmeno dopo i tragici fatti dell ICMESA, perchè le fabbriche erano ancora aperte..) ora, a fabbriche chiuse, guardacaso i politici si prodigano a fare leggi per obbligare tutti a smaltire i tetti esistenti, con tanto di protezioni degne di cernobyl.. (come se trasportare le lastre possa nuocere a qualcuno..) e così troviamo le varie mamme che urlano come oche starnazzanti indignate perchè magari il tetto della scuola è in eternit.. (poi invece li portano a passeggio per milano, dove si respirano robaccia che il tumore glie lo procura davvero..) da piccoli giocavamo ogni giorno nei cantieri, dove le lastre di eternit buttate le spaccavamo per gioco, e nessuno di noi ha avuto mai problemi. (come non ne ha mai avuto nessuno che ha abitato in fabbricati coi tetti in eternit del resto..) guardate che quelli che si sono ammalati per l'eternit, respiravano 8 ore al giorno il polverone di eternit che pervadeva la fabbrica (come nebbia onnipresente), mica si sono semplicemente avvicinati alle lasrtre... comunque ognuno può credere a quel che gli pare; in fondo siamo in italia, il paese dove si vende "l'acqua che elimina l'acqua"...
non lo so in quanto privato , se fosse un'azienda sarebbe obbligato a nominare un Responsabile di buona conservazione del manufatto con verifica annuale dello stato di conservazione e Relazione, che, effettuata l'opportuna valutazione, dovrebbe decidere delle delle analisi
magari! presentami questo laboratorio che ci vado a vivere dentro /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> forse le prove a strappo, ma una mocf, una sem o una scansione IR in trasformata di furier ha prezzi ben più alti. no, purtoppo c'è un po' di confusione a riguardo. proviamo a chiarire. analisi: analisi del campione in massa, serve per confermare l'eventuale presenza di amianto nel fibrocemento, e quindi l'obbligo da parte del proprietario o del responsabile della attività che vi si esercita ad attuare un piano di manutenzione e controllo. analisi delle fibre aerodisperse, serve a verificare il livello di inquinamento da fibre disperse in atmosfera. è solo un indicatore, in quanto, come potete ben comprendere, non è che su ogni fibra è impresso il timbro del proprietario. per cui è semplicemente una ottima indicazione che non vi è una situazione di pericolo in atto. ora per quanto riguarda gli obblighi: non è esplicitato l'obbligo delle analisi, ma sarebbe implicito. è esplicitato l'obbligo del piano di controllo, che è susseguente alla verifica della presenza di amianto, che può essere fatta ovviamente con analisi, ma anche conoscendo la provenienza del materiale (magari una scheda tecnica che già affermi la presenza del 15% di crisotilo ad es.), o addirittura come fanno in molti, risparmiare questi soldi, dare per certa la presenza ed attivare quindi il piano di controllo, che per quanto riguarda una tettoia in ottimo stato di conservazione è una cosa semplice e poco onerosa. quindi l'obbligo è: assicurarsi (o dare per assodata) della presenza di amianto ed attivare il piano di controllo, oppure attivare direttamente il piano di controllo. le analisi diventano veramente utili se l'intervento da fare è molto più oneroso, tipo una messa in sicurezza o una bonifica. in tal caso magari una analisi che, pur con basse probabilità, possa escludere la presenza di amianto, potrebbe far risparmiare parecchie decine di migliaia di euro.
quoto tutto ma va precisata una cosa, non solo i lavoratori esposti si sono ammalati, ma anche i loro familiari (le fibre venivano portate a casa nei capelli e nei vestitit) e chi abitava vicino ai siti di manipolazione, come adesso quei poveri cristi della val di susa condannai ormai ad una fine lenta e orribile /emoticons/sad@2x.png 2x" width="20" height="20" />
giustissimo Chent, considera però che abitavano tutti nel paese della fabbrica... e se cerchi nei documenti dell'epoca vedrai che il paese intero era letteralmente soggetto ad un perenne accumulo di sostanze polverose. le fibre d'amianto in polvere in pratica erano ovunque,non solo nei vestiti. tu che mastichi la materia sai bene che l'amianto inglobato nei manufatti cementizi non rappresenta certo fonte di pericolo . (ma basta una legge e diviene certamente fonte di guadagno.. poi i media la trasformano in angoscia collettiva, e il gioco è fatto..)
si, l'ho detto pure io, il pericolo non è la presenza di amianto, ma il reale pericolo di rilascio di fibre, che nel caso della tetoia in eternit, in buono stato di conservazione è veramente minimo.
@giorgino: come ti è stato perfettamente spiegato, il rischio connesso alla sola presenza di lastre di eternit è nullo, e anche in caso di principi di disgregamento, il tetto di una casa in un mese non credo riesca a provocare il mesotelioma /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> alla luce di ciò, se posso permettermi, suggerirei una linea morbida col vicino, cominciare a parlare del problema senza fargli sentire pressing di obblighi, né tantomeno minacciarlo perché alla fine non credo che la scelta dell'eternit sia stata sua specifica per arrecare danno volontario a terzi, magari ha comprato la casa e c'era già, o l'ha costruita lui e quello era semplicemente il materiale di allora; e soprattutto, bisogna considerare se sia in grado, oggi come oggi, di sostenere una spesa ingente per la sostituzione dell'intero tetto + lo smaltimento dell'infernale prodotto insomma, rischi di rovinare una persona per un pericolo sovrastimato di 1000 volte /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Grazie delle numerose risposte, anche se mi avete un pó confuso le idee sulla questione. C'è chi sostiene che la copertura in eternit non sia pericolosa, nemmeno quando consumata ed erosa nel suo strato superficiale da agenti atmosferici. C'è chi sostiene che la copertura non sia particolarmente pericolosa nemmeno quando danneggiata e presentante crepe e rotture. È indubbio che lo Stato e gli enti preposti facciano il buono e il cattivo tempo in funzione del loro comodo, come è certo che l'allarmismo sia creato da chi poi poi riesce a trarne vantaggio... Ma allora tutta la storia dell'eternit è una montatura (o quasi) ? Queste analisi sofistificatissime e dispendiose sono in realtà analisi truffaldine? Anche se tutte le case fossero coperte da eternit, non ci sarebbe ragione di preoccuparsi? Tutto il casino dell'eternit allora dovrebbe essere confinato al processo produttivo in fabbrica, non al suo successivo utilizzo? Sent from my iPhone using Tapatalk
Intervengo tardi, ma la risposta di Giancarlo corrisponde, di fatto, alla realtà: nei tetti in buono stato, il rischio è davvero inesistente. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
è inesistente anche se il tetto è in pezzi e abbandonato nel giardino.. in realtà l'amianto è pericoloso come lo è il carbone... se lavori le polveri per molto tempo ti ammali irrimediabilmente, esattamente come i minatori. ma quanta polvere produce un tetto di una casa? nemmeno se lo sgretoli con le mani pezzo per pezzo e lo trasporti con la carriola non ti ammali.. esattamente come non ti ammali se trasporti per un anno pezzi di carbone.. (mentre credo che sia più probabile ammalarsi gravemente respirando l'aria di milano rispetto a quella ad esempio di un paese fuori mano.)
È una affermazione forte la tua, e spero che tu abbia ragione! Quindi sei convinto che la storia dello smaltimento dell'amianto sia tutta una montatura? Comprese le analisi di cui parlavamo prima? Sent from my iPhone using Tapatalk
non è una montatura. ma i motivi per cui è stata dichiarata guerra all'amianto sono ben spiegati. è il tipo di produzione del manufatto (conglomerato) che è pericolosissima, e per le normative non risultava conveniente mettere in sicurezza gli impianti. ma l'eternit presente in tutta italia rappresentava un ottima occasione per sfruttare economicamente la questione. dopo che tutti sanno che di eternit si muore (ma non sanno il perchè), basta dire che che sei a rischio di vita se hai un tetto di eternit sulla testa che tutti iniziano a preoccuparsi. e basta dire che lo smaltimento deve essere fatto con apposite autorizzazioni e procedure speciali, che diventa un business enorme.. per il carbone non è successo perchè il suo utilizzo è scemato naturalmente con l'avvento di altre tecnologie.. sta storia dei rifiuti speciali fa ingrassare molta gente... pensa che le foglie del giardino di casa sono classificate come rifiuto speciale, e per trasportarle ci vuole un'apposita autorizzazione, un formulario, essere iscritti come trasportatore di rifuitispeciali,con tanto di registri di stoccaggio. e per smaltirle negli appositi centri (normali discariche dove finiscono in mezzo all'altra roba) il trasportatore deve pagare 34 euro +iva al quintale (stiamo parlando di foglie cadute dagli alberi, mica di scorie nucleari eh...) in pratica per buttare via le foglie del giardino dovresti chiamare una ditta apposita che ti fa pagare 300 euro o più. non ti dico come è classificata la segatura perchè altrimenti ti spaventi,e non passi più nemmeno vicino ad una segheria perchè temi la morte certa... la faccenda delle analisi non la conosco, ma il punto è altro. le leggi sulla tutela ambientale -salute sono leggi per intascare soldi,mica per proteggerci.. potrei farti migliaia di esempi in cui le tanto declamate migliorìe non sono altro che nuove tasse camuffate..(ma andremmo forse OT)
E' appunto la procedura di rimozione/confezionamento/smaltimento del rifiuto che cambia notevolmente, anche (e soprattutto) a tutela di chi si espone giornalmente a tale operazione di rimozione e smantellamento. Le fibre libere, indicate nelle analisi, rappresentano l'indicatore del potenziale pericolo che però, in caso di tetto fatiscente e in coscienza, io non prenderei sottogamba. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
potrei pure essere d'accordo, ma ho il dovere di prendere le distanze da tale dichiarazione. potrei essere d'accordo perchè è un dato di fatto che le patologie amianto/correlate sono quasi ad esclusivo appannaggio dei lavoratori, loro familiari e residenti nelle zone dove si lavorava la fibra. ma di fatto non è stata mai determinata la soglia, cioè la dose al di sotto della quale si "è al sicuro"ò. per cui al momento, fin quando questo valore soglia non sarà determinato, dobbiamo considerare potenzialmente efficace a sviluppare una patologia anche l'esposizione ad una singola fibra, anche se poco probabile/verosimile. per cui, a prescindere da ciò che farei io personalmente, non consiglierei pubblicamente di giochicchiarci /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ora però dal dire che le lastre di cemento amianto siano periclosissime al sostenere che sono innocue anche se sbriciolate credo ne passi. Il danno che l'amianto produce è un danno meccanico. Le fibre sono sottilissime e tendono a dividersi longitudinalmente in frazioni sempre più minute. Vengono respirate e, in quanto aghiformi, si piantano nei polmoni procurando la lesione. Il manufatto in cemento amianto è un composito in cui il tessuto d'amianto lavora in trazione ed il cemento resiste a compressione. Finche il cemento tiene il tessuto il rischio non c'è dal momento in cui il cemento si consuma le fibre volano e si vedono pure. La stalattite è indicatore d'usura. Nella foto si intravedono delle fibre nella parte superiore, sembra peluria. Altra cosa. La gente si preoccupa del cemento amianto ed ignora la miriade di usi che sono stati fatti del minerale in forma friabile. Lane per coibentazioni, tessuti, corde, sipari dei teatri etc. Ad esempio in tutte le case dove l'impianto di riscaldamento è datato i tubi erano coibentati come in foto.
si, è giusto, chent. in effetti nessuno di noi può stabilire quella soglia. ma questo succede per molte cose. il mio non era un consiglio a sbriciolare eternit per gioco, ma è anche vero che l'esperienza conferma che non succede niente se vivi a fianco ad una casa col tetto in eternit marcio... la tua precisazione accademica è corretta , e d'obbligo, ma anche tu dici che l'evenienza è poco probabile... se fosse così pericoloso gli operai che smontano i tetti sarebbero già tutti morti. li avete mai visti all'opera? fasciano tutto il fabbricato, ma loro sotto al telone sono a torso nudo dal caldo, e non usano nemmeno le mascherine.
Ho avuto modo di vedere la scoibentazione del Palazzo Uffici della Olivetti ad Ivrea. Sembrabano dei marziani tanto erano bardati. Piuttosto gli operai di ditte non specializzate che nei lavori di ristrutturazione tagliavano lastre, canne fumarie etc col frollino (smerigliatrice angolare) quelli si che facevano delle nuvole di fibre.
per forza, vuoi mettere il businnes di rifare un tetto con quello di sostituire la coibentazione con una in armaflex al posto di quella della foto? eppure nelle cantine hai certamente più possibilità di respirare fibre minerali come l'amianto, visto che non sei all'aperto, e che i residui vi permangono... ma la gente pensa solo al tetto in eternit, ed è convinta che è pericolosissimo. (tra l'altro non fanno nemmeno il distinguo tra il tetto integro e le parti in disfacimento; per loro il tetto di eternit è pericolosissimo e basta. e come tale va rimosso !..ma se gli chiedi il perchè mica lo sanno...)
si, anche io ne ho viste di tutti i colori.. solitamente dipende da chi paga,e se la spesa viene gonfiata o meno. nell'ambito del privato sulla DIA non scrivono nemmeno di che materiale è la canna fumaria.. credo che non esista muratore che almeno una volta la settimana non tagli canne fumarie, lastre ,o simili precompressi. eppure stanno meglio di noi..
Dovremmo interpellare muratori che 30 anni fa si dedicavano a questi lavori, dato che il mesotelioma impiega decenni a manifestarsi. No? Sent from my iPhone using Tapatalk