quei "ragazzi che si fanno esplodere" hanno ucciso anche venti civili afgani.... e altri "ragazzi", uomini e donne, hanno fatto migliaia e migliaia di vittime fra i civili iracheni. chi semina terrore non merita il mio rispetto.
infatti. questa volta anch'io non sono d'accordo con emidio e cely. non è che per difendere un ideale si è automaticamente autorizzati a commettere crimini... ci mancherebbe !
sono d'accordo anche con voi ci mancherebbe.... ma non riesco a colpevolizzare questi ragazzi che si fanno esplodere, accecati da un indottrinamento totale, e che spesso non dimentichiamolo non hanno molta scelta. Anche i nostri uomini probabilmente, e sicuramente i nostri alleati in varie azioni avranno ucciso anche dei civili innocenti sopratutto in iraq, ma nonostante cio continuano a meritare tutto il rispetto. Sono guerre e come tutte le guerre hanno purtroppo vittime innocenti.
ciò è senz'altro vero. ma una cosa è che vengano coinvolti civili involontariamente, nonostante venga fatto tutto il possibile, un'altra è compiere volontariamente azioni che di certo comporteranno stragi di innocenti. questo non lo ammetto :wink:
la guerra è una cosa sporca e sicuramente un quindicenne di Gaza che si fa imbottire di tritolo non ha la piena consapevolezza di quello che sta per fare, ma continuo a non riuscire a portare rispetto per chi porta la morte fra civili inermi, pietà qualche volta, rispetto mai!
attenzione: la mia voleva essere solo una provocazione, per cercare di spostare l'attenzione anche sulle "altre" culture, solo per dimostrare che noi non siamo la Verità a prescindere da tutto. Oltre alle nostre esistono miriadi di altre sfaccettature (giuste o sbagliate che siano), tutto qui. Senza dubbio un talebano crede in ciò che fa, e questo è fuori discussione. Non lo ammiro, non lo approvo, ma lo capisco: lui fa esattamente ciò che deve fare. Per lui il diritto alla vita (la propria o quella degli altri) viene assolutamente dopo i propri credo e i propri ideali.
c'è da dire una cosa,come ho già scritto,molte volte prima di un attacco verso una delle forze della coalizione che si trovano li, la popolazione viene avvisata dai talebani..... ed è anche un fattore molto importante per chi si trova li... metti che in una strada ogni mattina è strapieno di gente,e questo va avanti tutti i giorni... una bella mattina non c'è nessuno....è un campanello d'allarme...:wink:
non fate che confermare quanto detto su, che non esiste una visione univoca di giusto, sbagliato, soluzioni. e credo che ciò che accomuna tutti qui NON sono soluzioni drastiche, approcci, convinzioni, visioni di guerra e pace, ma un lutto per sei ragazzi. continuo ad essere convinto che questo topic debba trattare solo di questo. e non distogliere l'attenzione alla cosa con tutti i problematici e dolorosi discorsi che direttamente o meno gravitano intorno al fatto.
caro amico, sono stato educato a ritenere che il diritto alla vita sia superiore, e una cultura che antepone a questo un dio, la religione, un partito o qualsivoglia altra cosa per me è una cultura da condannare. Altra cosa sono le ragioni degli interventi militari nei quali siamo coinvolti in quelle aree, anche se quando rileggo le condizioni di vita imposte dai talebani alle donne, benedico gli errori dell'occidente.
resu, il nostro cordoglio l'abbiamo espresso tutti quanti, indistintamente. Ora stiamo solo cercando di capire, nei limiti del possibile.
è anche un modo di confrontarsi,di scambiarsi idee su temi che ,per fortuna,non si affrontano tutti i giorni...
e loro sono stati educati in maniera diametralmente opposta. Chi ha ragione? Il problema sta tutto qui :wink:.
Concordo in pieno. E per me ovviamente come immagino per tutti gli altri qui sia giusto cio' che dice On a friday ma chi siamo noi per giudicare in senso assoluto
per un ipotetico osservatore esterno entrambi:wink: ma io non sono un osservatore esterno Dunque rivendico una superiorità culturale della nostra civiltà che ha accettato, almeno in via astratta, il diritto alla vita, il diritto alla libertà personale e di pensiero, il diritto alla propria religione, i pari diritti fra uomini e donne...
lo so, ma non dobbiamo avere paura di rivendicare le cose in cui crediamo; "loro" non ne hanno nei nostri confronti e spesso lo fanno in modo violento. P.S. quando ero all'università un gruppo di studenti musulmani chiese e ottenne che dalla mensa venisse rimossa la croce. io non sono credente, ma fu una pretesa che mi diede un enorme fastidio.
stavo pensando la stessa cosa....ma quando successe in quella scuola elementare.... ai miei tempi ogni mattina recitavamo la preghiera prima di iniziare...
ineccepibile. aggiungerei solo che la nostra cultura e la nostra religione permettono tranquillamente alle altre religioni di esistere e manifestarsi tranquillamente, ma... provate voi a cercare di praticare o peggio professare la religione cristiana nei paesi musulmani integralisti... :wink: