ciao ragazzuoli, è da tempo che sto pensando di aprire questo 3d, cioè da quando ho rivisto per l'ennesima volta il film "Armageddon". Lasciando da parte qualsiasi considerazione di natura cinematografica, dalla trama affiora una tematica che - a dir poco - mi sconvolge: come può essere il ritorno al mondo di una persona che il mondo l'ha salvato? Come può l'umanità accogliere chi ha fatto in modo di conservare la sua esistenza? Pensateci solo per un attimo: sapere di aver salvato il mondo. Essere consci del fatto che il mondo continui ad esserci per un nostro gesto eroico. Qui non si tratta di essere ricordati dai posteri per qualche scoperta di vitale importanza (per fare solo un esempio: ricordare Pasteur perchè ha inventato il vaccino), ma molto di più. Se davvero una persona salvasse il mondo e ne fosse consapevole, imho non riuscirebbe a vivere sopportando un peso del genere, per 2 motivi completamente contrapposti. Come potrebbe tradursi la riconoscenza dell'umanità che è stata salvata? Qualsiasi manifestazione scatenerebbe nel supereroe un delirio di onnipotenza, portandolo a sentirsi dio tra gli uomini. La vita non potrebbe essere più la stessa, perchè in questo stato d'animo un uomo potrebbe sentirsi di poter fare qualsiasi cosa, senza doverne subire le conseguenze proprie degli "altri". Oppure accadrebbe l'esatto contrario: il supereroe che non si sentisse abbastanza ripagato dall'umanità, cadrebbe in una depressione incontrollabile. Voi che ne dite?
IMHO potrebbe dipendere dalla reazione delle persone, se esse dimostrassero molta riconoscenza al cospetto del " supereroe " questi potrebbe sentirsi appagato e quindi portato a considerarsi " un'entità superiore " viceversa se la popolazione mostrasse disinteresse per questo suo gesto il supereroe potrebbe vivere questo fenomeno in modo negativo che potrebbe condurlo verso una depressione. E' un pò come quando andiamo a scuola, se il prof dopo una brillante interrogazione si dimostrasse compiaciuto, noi potremmo sentirci " arrivati " e quindi autorizzati a non studiare più o studiare meno, se invece non mostrasse apprezzamenti potremmo rimanerci male e quindi perdere fiducia in noi stessi... IMHO perchè è un discorso vasto e la personalità di ogni singolo individuo è diversa ma tendenzialmente quello che tu hai interpretato è oggetto di una tua considerazione a cui ho risposto. Ciao, bel topic.
Io da anni convivo con questo peso e non ne risento particolarmente Scherzi a parte credo che l'uomo sia, per fortuna, debole e l'errore sempre dietro l'angolo. Non credo che esistano o possano esistere supereroi cui l'umanità debba un ringraziamento, ma piuttosto tante piccole quotidianità fatte di gesti semplici ma efficaci. La frase più significativa di un film dice "chi salva una vita, salva il mondo intero". Ecco, la realtà sta in questo. A più tardi con altre riflessioni in questo tuo bel topic :wink:
Sei in credito di una rep+ Emidio noto che in Sardegna non avete proprio un caxxo a cui pensare eh Per ritornare IT credo che tutto dipenda dall' "eroe" in quanto l'atto da lui compiuto e tutto ciò che comporterà non farà altro che amplificare la propria personalità. Credo che una persona di buoni principi, umile ecc. non subisca ne il delirio d'onnipotenza ne la depressione da supereroe , in caso contrario gli consiglio di fare come Bruce Willis e starsi sull'asteroide. P.S. Bel 3d...profondo
stai tranquillo ... è un problema che non avrai mai /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20" /> e cmq ... come cavolo ti è venuta in mente una roba del genere ???
se caso mai dovesse succedere a me, penso che alla fine dovrei vivere in incognito. mi spiego: ad un eroe del genere, tutto è dovuto (e direi giustamente). cosa vuoi? una ferrari? diedi ferrari? un'isola? le 100 donne più belle del mondo? gli neghereste qualcosa? diamo quasi 7 miliardi, pure se facciamo 10€ a testa... ma per come la vedo io, non avrei gusto in nulla, ciò che non lo guadagno non me lo godo (beh... forse farei uno sforzo con le 100 donne più belle del mondo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />). per cui mi ritriverei alla fine o in depressione (ottima intuizione), o a ricominciare tutto da capo tra mille difficoltà sotto falso nome.
devo dire che anche stavolta non mi avete tradito: i vostri pensieri meritavano di essere espressi :wink:.
Quando si e' giovani e pieni di speranze si sogna di poter lasciare il segno. Con la maturità si comprende che si può essere eroi anche nelle piccole cose. A me oggi basta sapere che sono considerato un eroe dai miei figli /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
anche tu.... solo che io ho salvato l'universo Scherzi a parte, peccato un cosi bel topic sia finito nel dimenticatoio.... e come sempre i tuoi interventi sono epici. Devo dire che la frase finale mi ha centrato quello che stavo pensando anchio.... ovvero ognuno di noi ha un po' salvato il mondo.... almeno per i propri figli avendo contribuito a metterli al mondo, e quindi mi viene in mente la frase celebre io ti ho fatto e io ti distruggo.... ovvero per un ipotetico salvatore dell'umanita' il rischio di delirio di onnipotenza potrebbe esserci.... comunque quest'uomo ai piu' sconosciuto http://it.wikipedia.org/wiki/Stanislav_Petrov penso sia cio' che di piu' vicino ci sia mai stato ad un salvatore unico dell'umanita. Il 26 settembre dell'83 grazie ad una brillante intuizione ha evitato la 3a guerra mondiale... intesa come l'apocalisse nucleare.
Ho letto con interesse il topic, e tra le righe a mio avviso riporta un tema che spesso intravedo nei comportamenti non verbali delle persone che mi stanno intorno. Ossia, perchè devo fare una buona azione se poi l'altro non riconosce quest'atto mostrando riconoscenza nei miei confronti?? Basti guardare nel mondo del lavoro, a quanti di noi capita di fare il nostro lavoro dando il massimo di noi stessi per poi non sentirci neanche un grazie dal nostro responsabile? O peggio ancora vedere un nostro collega che fa meno di noi ed è riconosciuto maggiormente perchè magari è in una posizione favorevole rispetto a noi? Sono dell'idea che nella vita bisogna fare il minimo indispensabile per le persone intorno a noi e dare il massimo per i nostri cari che ci stanno accanto,anche se pensando così sicuramente il mondo non andrà in meglio perchè se tutti facessimo le cose con criterio ed impegno il mondo sarebbe migliore per la collettività ed in parte per la nostra coscenza senza dilungarmi troppo si potrebbero fare centinaia di esempi.. spesso penso a ste cose /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ma il modo migliore è passarci sopra!
davvero molto pessimista il tuo intervento... Potrebbe essere realista il fatto di adeguarsi al mondo in cui viviamo, cercando di essere cinici, ma poi il rischio - come giustamente hai notato - è che il nostro sarebbe un contributo a far peggiorare il mondo ulteriormente.