Come amante della buona tavola,oltre ad essere appassionato di vino, lo sono per tutti i prodotti naturali e tradizionali,sopratutto italiani. Spicca nell'arte culinaria da millenni l'olio di oliva, grande tradizione del mediterraneo, e sopratutto dell'Italia la quale si contraddistingue per i suoi e tanti prodotti di altissima qualità Forse l'olio piu buono del mondo è quello di origine pugliese, o forse il delicato ligure,ma la sicura verità è che si scelga un olio extravergine italiano! inizio subito con una curiosità istruttiva visto che una caratteristica dell'olio è quella della bassa acidità, che in teoria è dovuta ad olive mature al punto giusto e spremute in tempi rapidi,molti si preoccupano dell'olio che pizzica in gola, quindi acido, invece niente di piu sbagliato, questo tenore piccante dell'olio, è dovuto propio alla freschezza delle olive
non sono per niente un esperto ma da anni compro olio nei frantoi. l'ultima volta che ho comprato olio al supermercato non la ricordo. sono originario del Cilento, zona di produzione di ottimo olio, anche se praticamente per nulla commercializzato, se non su base locale. ulivi secolari e altissimi (non chiedetemi il nome, non lo ricordo, ora) e la tradizione antica di aspettare la caduta delle olive, raccolte nelle reti. certo, l'olio che ne risulta non può essere paragonato a quello ligure ma risulta molto robusto, adatto a cose forti /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> l'anno scorso ho imparato ad apprezzare l'olio dei monti palermitani, molto simile all'olio pugliese ma molto più pulito vista l'altura (sfiora i 1000m slm). quest'anno invece mi sono innamorato dell'olio del trapanese, castelvetrano per l'esattezza. da frantoiane nane, se non sbaglio. non ci si può cucinare, troppo forte ma nelle insalate è eccezionale. da giovane è molto piccante, come piace a me.
Interessante, seguo anche io. Sarebbe interessante approfondire il discorso dell'extravergine che, come sappiamo, a volte tanto extravergine non é.
interessantissimo, purtroppo dalle mie parti l'unico olio sicuramente italiano che si riesce a reperire è l'olio del carso che ha un gusto molto particolare, ma è difficile e costoso da reperire. Tra le marche da supermercato quale utlizzate? Noto che tutti i grandi marchi pubblicizzati sui media alla fine sono "miscele di oli comunitari" e la cosa mi fa venire un po' il voltastomaco. Possiamo postare qui le marche che preferiamo? Io le sparo casomai avvisatemi che edito, ma visto che abbiamo pagine dedicate allo shopping e spariamo a zero su bmw e i suoi problemi alla catena, non penso ci sia nulla di male. - Isnardi - De Santis nella variante italiana, spesso in offerta si trova anche la miscela, bisogna leggere bene l'etichetta
meglio specificare i tipi di lii e la loro qualità.. Olio extravergine di oliva: contenuto in acidità inferiore allo 0.8% Ottenuto con la sola spremitura meccanica a basse temperature,quindi a freddo (max 27°) Olio vergine di oliva: sempre spremuto a freddo ma di qualità piu bassa potendo avere un acidità fino al 2% questo dovuto alla maturazione delle olive in maniera un po approssimativa o ad una spremitura poco celere dopo la raccolta,e dalla qualità delle olive Olio di oliva: composto di oli raffinati e oli di oliva vergini con acidità non superiore all'1% (la direttiva non fissa una percentuale minima di olio vergine!) Olio di oliva vergine lampante: ottenuto mediante spremitura meccanica, presenta alta acidità o altri difetti organolettici Olio lampante e derivati (olio ricavato dalle olive raccolte da terra quindi molto mature e con alto grado di acidità) Olio di sansa e derivati (La sansa è ciò che resta dopo l'estrazione dell'olio. Contiene ancora delle piccole quantità di olio. L'olio di sansa non è commestibile ma viene deodorato, decolorato e deacidificato e solo dopo l'aggiunta di una certa quantità di olio di oliva vergine diventa commestibile.) Olio di sansa di oliva greggio: ottenuto dai residui della spremitura mediante solventi chimici Olio di sansa di oliva rettificato olio di sansa greggio sottoposto ad una ulteriore rettificazione chimica Olio di sansa di oliva: olio di sansa rettificato miscelato con olio vergine per rettificato si intende un miglioramento qualitativo ottenuto procedimenti non naturali per esempio aiuti chimici ecc ragazzi cerchiamo di utilizzare solo olio extravergine di oliva, vi assicuro cue per una piccola maggiorazione di prezzo la vostra salute ringrazierà,l0olio è un grasso buono e che fa bene,ma logicamente come tutte le cose non bisogna abusarne per quanto riguarda gli olii in commercio van bene anche i bertolli o monini extravergini io li uso per friggere al posto del mio olio che mi faccio spedire da un contadino pugliese(uno spettacolo) prima di prendere dal contadino l'olio che consumo tutt'ora acquistavo l'olio agridè su internet si dovrebbe trovare in offerta 5 litri a una quarantina di euro compresa spedizione /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Quindi gli oli in commercio sono oli validi ed extravergini al 100%? Ricordavo di qualche episodio di oli in commercio spacciati per tale ecc..
logico che i delinquenti ci sono in tutti i campi.. l'unica pecca da considerare, è che non sono olii italiani, ma i controlli sono abbastanza severi Le pratiche fraudolenti in ambito oleicolo sono principalmente due: 1) l’adulterazione: si ha quando in una confezione di olio extravergine si immette olio d’oliva o olio di sansa, di minor qualità e costo. La frode si concretizza nel vendere un prodotto inferiore ad un prezzo che non corrispondente al suo valore. Tuttavia l’olio immesso è sempre della stessa origine di quello dichiarato, cioè viene sempre dalle olive. 2) La sofisticazione: è una frode ancora più grave in quanto il prodotto usato non proviene dalla stessa origine di quello dichiarato, ma da una diversa. Fra le sofisticazioni più frequenti c’è la commistione di olio di nocciola o di altri oli di semi con olio deodorato in bottiglie etichettate extravergine. I controlli sono continui e vengono effettuati dagli agenti dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ex Repressione frodi), dall’Agenzia delle Dogane o da altri Enti pubblici preposti. Se dalle pratiche fraudolenti ci devono tutelare gli organismi di controllo preposti in quanto dotati di personale specializzato e di laboratori di analisi, noi consumatori, ogni volta che acquistiamo una bottiglia d’olio, dobbiamo essere consapevoli del livello qualitativo del prodotto che stiamo mettendo nel carrello ed essere in grado di fare la scelta giusta.
Io lo prendo dal produttore e un po' me lo regalano amici che lo fanno. Onestamente mai preso al supermercato.
Nella mia assoluta ignoranza seguo. Il mio consumo dalla nascita è esclusivamente di extravergine di Malcesine, lago di Garda, in quanto fino a pochi anni fa proprietari di circa 100 piante che conferivano al locale oleificio. Appezzamento purtroppo venduto per le "solite" problematiche ereditarie.
seguo con interesse, ricordandovi che anche la zona del lago di garda produce ottimi extravergine! in zona molti produttori concorrono a gare internazionali, vincendole spesso. se poi siete interessati vi farò dei nomi nello specifico. aggiungo anche che, per il mio palato, un olio che si avvicina molto come qualità a quello del garda è il pugliese. devo constatare con amarezza anche il peggioramento qualitativo del ligure, dovuto credo alla volontà dei produttori di massimizzare il litraggio
lo prendo sul Garda anch'io /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Topic molto interessante
se non sbaglio neanche l'olio lampante è idoneo al consumo. dovrebbe essere quello utilizzato per le lampade a olio (da cui il nome), se non erro.
Interessante. L'olio estravergine, insieme al vino, all'aceto (non balsamico) ed al cioccolato fondente, è una qualcosa che, definire solo alimento sarebbe riduttivo. Io l'adoro! Credo di aver menzionato olio, aceto e cioccolato perchè erano alla base delle merende di quando ero ragazzino. Pane olio e aceto o pane e cioccolato :) /emoticons/smile@2x.png 2x" width="20" height="20" /> Abitualmente lo compro al supermercato. Ne ho di diverse provenienze a seconda dell'uso che ne dobbiamo fare. Ad esempio mia moglie usa l'olio del Garda o quello del ponente Ligure per fare la maionese. Il Toscano lo usa per cucinare. Il Pugliese che compravo lo trovavo eccessivamente saporito; invece mi sono dovuto ricredere da quando compro l'olio prodotto da un collega che ha degli uliveti in Puglia un olio fantastico...
Dalle nostre parti un po' tutti abbiamo gli olivi, quindi olio di produzione propria: viene raccolto (si fanno cadere le olive) e subito portato a macerare... In Calabria, invece (da quel che ho sentito dire), le olive non vengono fatte cadere manualmente, ma si aspetta che cadano da sole sulle reti, facendone così un olio che "pizzica"...
anche nel cilento fanno così ma non pizzica. nel trapanese, invece, le raccolgono a mano e pizzica /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> il motivo è diverso, evidentemente. significa che l'olio è giovane e deriva da determinati tipi di olive.
ragazzil ripeto. l'olio che pizzica non vuol dire che sia acido, ma soltanto che è giovane e di buona qualità aspettare che cadano non è tanto idoneo per far sia poco acido,meglio la raccolta manualmente o se propio con l'apposito macchinario da "scuotimento"
L'olio pizzica quando è nuovo, già adesso pizzica meno. Più tardi mi è venuta voglia di farmi delle bruschette con l'olio per aperitivare..
esattamente, come ho detto fin dal messaggio di apertura del topic è un errore comune definire un olio malsano e acido, quando pizzica in gola, ma altro non è che giovane e di buona qualità ! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20" /> ottimo GT3 con bruschetta o anche pane il buon olio da una grande prova di se /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
io me lo faccio da me, raccolgo le olive e procedo al tutto, e viene fuori un olio veramente spettacolare, dopo un anno se lo tramuti e limpidissimo e senza nessun residuo al fondo:wink: