Nuovo punteggio in F1 - punti ai primi 10

Discussione in 'Formula 1' iniziata da El Nino, 10 Dicembre 2009.

  1. El Nino

    El Nino Presidente Onorario BMW

    18.476
    431
    23 Maggio 2003
    Reputazione:
    22.520
    .
    MILANO, 10 dicembre 2009 - La prima mossa di Jean Todt, neo presidente della Fia, si è fatta attendere, ed è rivoluzionaria. Dalla riunione della commissione Formula 1 di Montecarlo ecco arrivare il nuovo punteggio per il Mondiale. Non più 10 punti per il vincitore di ogni gran premio, ma 25. Non più 8 piloti a punti ad ogni gara, ma 10. Ecco la nuova ripartizione, presa a prestito (almeno per la parte alta della classifica) dal Motomondiale: 25 punti al primo classificato, 20 al secondo, 15 al terzo, 10 al 4°; 8 al 5°, 6 al 6°, 5 al 7°, 3 all’8°, 2 all’ 9°, 1 al 10°. Più punti di distacco tra il vincitore e il secondo classificato. Addirittura 10 di distacco tra il terzo e il vincitore. Con 13 scuderie al via ci sarà più battaglia, il cambiamento è significativo.
    pRESENTAZIONE UNICA — Altra novità: per la prima volta nella storia della Formula 1, le scuderie presenteranno in un lancio congiunto le nuove monoposto per la stagione 2010. Lo ha annunciato oggi il direttivo esecutivo della MercedesGP. "Sarà una dimostrazione di come lavoriamo insieme", ha detto Nick Fry a Monaco. In questo modo la massima categoria dell'automobilismo continua con le sue misure di risparmio. Durante gli anni passati alcune scuderie hanno presentato le nuove vetture con degli show spettacolari. "Non voglio rivelare ancora quello che faremo, ma sará qualcosa di importante", ha aggiunto in occasione di una riunione della Fota a Monaco. Tra le città candidate a ospitare l'evento, Valencia sembra la più probabile visto che agli inizi di febbraio tutti i piloti vi si recheranno per provare ufficialmente per la prima volta le auto per la stagione 2010.


    www.gazzetta.it
     
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  2. Roger84

    Roger84 Presidente Onorario BMW

    17.151
    906
    22 Novembre 2004
    Reputazione:
    99.581.683
    BMW 330i MSport G20 Portimao Blue
    Mi piace se rimescolano le carte...soprattutto se ritornerà il Kaiser....8-[=P~
     
  3. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.036
    418
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    129.756
    bugatti veyron TDI
    :-k i punti che vanno al secondo restano l'80% di quelli che vanno al primo, che rivoluzione!
     
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  4. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    Quoto con amarezza. Ancora troppo conveniente accontentarsi del secondo posto. Il 10-6-4-3-2-1 del pre-2003 era molto meglio. Ovvero se al primo ne dai 25 al secondo devi darne 15
    ](*,)
     
  5. noospy

    noospy Secondo Pilota

    977
    10
    25 Dicembre 2006
    Reputazione:
    213
    ex 520i E34 - BMW F650GS

    Quoto! ](*,)Postivo comunque che vadano a punticini 10 vetture, ora ha un po' più senso la lotta anche nella parte bassa dello schieramento.
     
  6. davide_qv

    davide_qv Presidente Onorario BMW

    10.223
    674
    16 Aprile 2007
    Reputazione:
    381.422
    BMW E91 325I MSPORT
    10-6-4-3-2-1 secondo me era il più giusto di tutti...e premiava chi vinceva davvero....e tagliava le gambe a quelli che correvano i campionati alla PROST
     
  7. seul4

    seul4 Presidente Onorario BMW

    6.002
    375
    6 Maggio 2009
    Brescia
    Reputazione:
    180.686
    ex320cd+CR6 e46 ex316i e36
    straquoto =D>=D>=D>=D>
     
  8. DESHI BASARA

    DESHI BASARA Presidente Onorario BMW

    19.690
    1.284
    10 Giugno 2004
    Reputazione:
    13.172.876
    MB B200CDI
    fatevi un regalo e leggete bene!

    Copioincollo un sublime post di un utente da un forum tematico sulla F1

    Al posto dei punti, restano i piazzamenti: primo, terzo, nono, ventesimo, trentesimo.

    Leviamoci dalla testa e dalla bocca le parole "medaglie" e roba varia, sono inutili.

    Io propongo di accogliere la proposta-Ickx, avanzata negli anni '70, e che fu riportata in auge da Ecclestone a novembre 2008. Invece Mosley la rovinò nel suo tentativo di marzo 2009, che per fortuna non è passata.

    In sostanza, non esisterebbe più una "zona-punti" e una zona fuori dai punti.

    Ogni piazzamento viene incamerato col suo nome. Possono essere tutti utili.

    Anche i piloti che abitualmente lottano per la ventinovesima e trentesima posizione in gara, possono trarre giovamento da un venticinquesimo posto. Infatti se Tizio ottiene come miglior risultato un 25° posto (e magari uniti a tanti trentesimi posti), in classifica mondiale prevale su Caio che è arrivato sempre al traguardo ma sempre 29°.....

    Tizio è riuscito a raggiungere una volta un piazzamento che Caio non ha mai raggiunto.

    Quindi anche per chi lotta per il titolo mondiale, in ipotesi può servire anche un settimo o un nono posto. Infatti, secondo la proposta-Ickx, il titolo va a chi ha più vittorie, e a parità di vittorie si contano gli altri piazzamenti. In un campionato molto equilibrato, anche un settimo posto può valere come discriminante decisiva per assegnare il titolo.

    mMlti sostengono che sia ingiusto che un pilota che in una gara particolare e inusuale ottiene la vittoria arrivi davanti nel mondiale ad uno che invece si è sempre piazzato; io proverei a leggerla in maniera diversa: il pilota (per esempio Fisichella nel 2003) che con una macchina piuttosto scadente riesce ad ottenere una vittoria (dovuta alla sua bravura perchè se gli altri finiscono fuori vuol dire che tu sei stato bravo a restare in pista) è riuscito a sfruttare l'unica occasione a sua disposizione per far bene, quindi non sarebbe giusto premiarlo? Perchè la gara "strana" è "strana" per tutti e di conseguenza potrebbe significare possibilità di vittoria anche per chi di solito arriva a podio ma non riesce ad andare oltre il 2° posto.

    D'altronde, quando si parla di fortuna e sfortuna, oppure di circostanze particolari, esse contano soltanto nelle discussioni tra noi appassionati, o al massimo per le superficiali chiacchiere da bar.

    Il pilota avrà la coppa del GP, o il premio finale del titolo mondiale, e tale risultato non cambierà pur se egli ha avuto fortuna o se la sua affermazione è maturata in circostanze particolari.

    Nello sport avere sfortuna è una colpa, pur se il pilota ha dato tutto e ha fatto tutto ciò che era umanamente in suo potere. La macchina può tradirlo, e niente varrà ai fini della vittoria o della classifica mondiale. Le statistiche, purtroppo (e io sono un antico tifoso di Alesi), non guardano in faccia al valore della prestazione se alla fine non fai il risultato.

    Conta soprattutto il risultato.

    Alesi ha ottenuto 1 sola vittoria, 16 secondi posti, 15 terzi posti. Nessuno andrà mai a fare le equivalenze del tipo "due o tre secondi posti equivalgono una vittoria" o roba del genere. Purtroppo per Alesi e per tutti quelli con risultati simili (Depailler, De Angelis, Amon), l'unica cosa che verrà ricordata la loro unica vittoria, o due (Elio) oppure nessuna (Amon). E solo i maniaci come me andranno predicando che 32 podi fino alla metà degli anni '90 (quando purtroppo si poteva anche morire in pista) erano un grande risultato. Chi se ne frega?

    Ora, assodato che il risultato è la prima cosa che conta nello sport, è ovvio che una singola vittoria verrà ricordata e onorata sempre maggiormente rispetto a una raccolta di piazzamenti. Altrimenti dovremmo dare un titolo speciale a Moss (che poi non ne ha bisogno perchè ci sono ancora alcuni che glielo hanno dato già in cuor loro) che ha lottato per il titolo costantemente per 7 stagioni consecutive, senza vincerlo mai, mentre Hawthorn ha lottato una sola volta e lo ha vinto, e solo lui figura nell'albo d'oro. La legge spietata dello sport.

    L'esempio su più stagioni di Mike e Moss l'ho fatto per illustrare meglio il dualismo "regolarità-vittoria".

    Secondo alcuni, in un campionato bisogna premiare in modo rilevante la regolarità, non solo chi vince di più. D'accordo, però come si vede nel paragone sul lungo periodo di Moss, in realtà conta chi vince, non chi regolarmente sta "in zona" senza fare bottino pieno. Hawthorn lo ha vinto il titolo, e il premio sostanziale lo ha avuto lui, non Moss.

    Allo stesso modo, la vittoria di Fisichella in Brasile 2003 verrà ricordata e valorizzata nel tempo sempre maggiormente rispetto a un Button che fa un ottimo campionato 2004 di regolarità nelle prime posizioni senza mai fare bottino pieno. E' brutto, ma lo sport è costitutivamente fatto così.

    Io posso recriminare all'infinito che Alesi, le volte che si è trovato in testa a un GP, non ha mai fatto un solo vero errore di guida (i suoi errori, che sono tanti, Alesi li ha compiuti sempre quando era indietro, è un dato oggettivo), e quelle gare le ha perse per cause indipendenti dalla guida, ma non serve a niente, anzi, come in passato si è visto in questo forum, il suo essere sconfitto è stato accompagnato da termini spregevoli e spregiativi davvero ignobili. Come i fischi nel calcio: se perdi, sei colpevole. E diceva Enzo Ferrari che le dure e ciniche leggi dello sport vanno purtroppo accettate, nella vittoria e nella sconfitta.

    Stabilito il valore della vittoria e della sconfitta, valore sempre immutabile nella storia, dico che la proposta-Ickx, come ogni sistema di misura di una competizione, stabilisce solo un principio: ogni singolo piazzamento vale sempre e comunque di più di 1000 piazzamenti inferiori.

    Certo, come avete detto in tanti e come ho detto anche io, a volte può succedere che il singolo bellissimo piazzamento di Tizio (la vittoria di Fisico 2003) sia frutto di circostanze particolari, oppure di fortuna, ma alla fine della fiera che importa? Dobbiamo dare punti speciali al più sfigato di ogni GP? Caio meritava la vittoria e all'ultimo giro si rompe un cuscinetto e resta senza nemmeno un mezzo punto? E allora? Come la risolviamo? Come sempre: egli può anche piangere, ma sempre niente gli resterà in mano. Oppure mettiamo una sanzione penale per chi vince di fortuna?

    Come dire: le iniquità di ogni sistema fanno parte dello sport, ne sono parte costitutiva.

    Quindi la proposta-Ickx stabilisce solo quello che ho scritto in neretto, senza mettere in mezzo alcun tipo di punto, anzi riuscendo a fare a meno del concetto di "punto", che in realtà è solo un mezzo di riferimento per cercare un parametro che poi cambia secondo la nostra stessa volontà: provate a contare quante proposte di punteggio noi stessi abbiamo scritto in questo forum, saranno varie decine di varianti!!!

    Se eliminate tale concetto, non si potrà mai, mai, mai più dire che è ingiusto premiare troppo chi vince (o arriva comunque davanti a un avversario) rispetto a chi molte più volte si è piazzato senza vincere lo stesso numero di gare.

    Eliminato il concetto di punti, ecco che nessuno potrà dire che il tale piazzamento, fatto X volte, vale un tot di quell'altro piazzamento o della vittoria. Non esiste più.

    L'errore di giudicare tale sistema-Ickx è di farlo avendo ancora in testa il concetto di punti. Tutto qui. E' ovvio che in tal modo si misurerà sempre un certo piazzamento coi punti di un altro piazzamento, e non ce ne usciamo più.

    Poi voglio ringraziare tutti coloro che hanno raccolto il mio invito a leggere entrambi gli articoli di Ickx (che ricordo sono stati scannerizzati da DUVEL), soprattutto il secondo.

    Sono contento che tutti coloro che, anche se preferiscono sempre il sistema a punteggio, hanno colto le varie componenti positive, sensate e anche affascinanti delle argomentazioni di Ickx.

    Attenzione, anche io vedo gli stessi difetti che vedete voi in tale proposta, ma poi gli aspetti positivi e soprattutto il concetto di "arrivare davanti agli altri", di "arrivare prima degli altri", di cercare la vittoria (va da sè che da sempre nei GP c'è chi ha il mezzo migliore e gli altri si arrangiano, oppure vogliamo il monomarca-Briatore?), mi convincono che essi costituiscono il vero valore della competizione automobilistica, sin dalla nascita di questo sport nel 1894, quando gente coraggiosa si lanciava da Parigi a Madrid, su macchine assassine e strade paurose, per arrivare al traguardo "prima degli altri", di TUTTI gli altri.

    Ickx ha scritto (e sono cose vere) che il concetto di campionato negli anni '50 era nato come una specie di collante tra varie corse di grande prestigio, i cosidetti "Grand Prix" ( appunto....), per invogliare i piloti a partecipare a più gare possibili e fare maggiori incassi. Ognuno di questi Grand Prix aveva un ben precisa identità, ognuno era davvero un Grande Evento, il Grosser Preis von Deutschland, il Grand Prix de l'A.C. France, il Gran Premio d'Italia, eventi bestiali da 500 o anche 800 chilometri, vere imprese sovrumane che giustamente accendevano la passione popolare.

    Oggi invece? Il concetto di campionato ha ridotto all'impersonalità i singoli GP, tanto, o in Malesia (uau che emozione) o a Singapore, una vittoria o un piazzamento vale sempre X punti sia lì sia là (scrivo X punti visto che cambiano sempre....), e quello che interessa è solo il titolo finale.

    Se io corro dieci gare all'anno senza titolo in palio, in ogni gara cercherò di dare il meglio e di superare il maggior numero possibile di avversari.

    Se invece c'è il titolo, ecco che in una gara dove potrei attaccare un avversario davanti a me, mi faccio due calcoli e mi dico che mi sta bene il piazzamento, e rinuncio a attaccare.

    Ecco, è qui che Ickx ha ragione nel dire che il "campionato" ha eroso l'essenza stessa della corsa, ha eliminato la purezza del concetto sportivo.

    Negli anni '20 o '30 ma anche negli anni '50 quando già il nome di "Formula Grand Prix" venne mutato in "Formula 1", il titolo era un "di più", una specie di golosa ciliegia sulla torta di ogni stagione.

    Per inciso, si chiamava già "Formula 1" il periodo 1947-1949, ma tutti se ne fottono altamente, lo considerano anteguerra anch'esso (un controsenso) e di fatto lo eliminano dalla storia perchè, pur se si chiamava già F1, non c'era il "Campionato"!!! E voilà!! Sempre il campionato, sempre i punti, la raccolta-punti!!! Ecco cosa ha distrutto l'individualità e il valore della competizione che vale "qui ed ora", perchè si va a "ragionare" in prospettiva-titolo, mi va bene il secondo posto, non attacco perchè sono X punti in saccoccia.

    E' un fatto di abito mentale. Ad esempio, nel 1935 c'erano 14 Grand Prix di prestigio mondiale, e di questi vennero scelti una esclusiva serie di 5 (inizialmente 7) per assegnare il Titolo Grand Prix. Questi 5 GP erano solo una serie un pò più elitaria per dare una medaglia speciale a fine anno, ma in sostanza ciò che contava era ogni singolo GP di quei 14... Contava la stagione nel complesso. Non c'era questa enorme disparità di prestigio fra le prove valevoli e quelle che non lo erano, anzi...

    Mica Caracciola, Nuvolari, Rosemeyer, Lang, Varzi, Fagioli si mettevano a fare i calcoli in quelle 5 gare in prospettiva-titolo, ma figuriamoci, contava arrivare il più avanti possibile, in ogni GP.

    La stortura porta anche a veri e propri assassinii storici. Oggi il 99% degli appassionati pensa che prima del 1950 c'era solo "nebbia", melma in bianco e nero, senza Mondiale che sarà mai....

    Ma è anche più doloroso vedere pure tanti appassionati profondi, preparati, super-competenti, gente che riflette a fondo su ogni aspetto storico-sportivo, che si fermano solo al 1950, gettando nell'oblio, e quindi nel fango della memoria, altri 60 anni precedenti di storia dei Gran Premi in cui c'erano Piloti davvero in grado di oscurare tanti nomi molto più recenti.

    Eppure anche a me piace, sotto molti punti di vista, il concetto di punti. Da bambino leggevo gli almanacchi e le enciclopedie statistiche, e lo faccio ancora, e mi piace a livello tecnico, cioè lo trovo interessante e coinvolgente, vedere Piquet che frega Mansell con la metà delle vittorie (ma ben SETTE secondi posti, mezza stagione, pensateci.....), o Prost che frega Senna che pur ha vinto di più e andava più veloce di Alain.

    Tuttavia, quando ho letto la proposta-Ickx, ho cercato di calarmi nell'atmosfera che per i primi 60-70 anni ha caratterizzato questo sport ormai irriconoscibile, e ho tentato di non farmi ingabbiare dal punto fermo, dai "chiodini" affissi sul muro che rappresentano il punteggio.

    Un bambino che deve imparare a tracciare le cifre in prima elementare, viene aiutato suggerendogli di guardare ai quadretti del quaderno per prendere i.. punti di riferimento, ma poi quando è adulto non ne ha più bisogno, li sa scrivere su un foglio bianco senza "punti" di riferimento.

    Ecco, dopo 70 anni di "punti" di riferimento, potremmo anche avere il coraggio di capire che forse siamo cresciuti e possiamo provare a "scrivere" la storia di un campionato senza di essi, basandoci sul semplice concetto di arrivare più in alto possibile in ogni "Grand Prix" (qualcuno spero ora avrà capito perchè perdo tempo a scrivere "Grand Prix" e non gp...) e poi a farlo per il maggior numero di volte possibile. Punto.
     
  9. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    25.820
    2.975
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    29.526.214
    Funny Car
    Qualcuno potrebbe riassumenre gli aspetti principali del regolemanto 2010, oltre al punteggio?

    Ad esempio, le qualifiche come funzioneranno? In gara il cambio gomme sarà obbligatorio? Ecc.

    Thx

    :wink:
     

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