http://www.youtube.com/watch?v=Pvh61d492ZA http://www.youtube.com/watch?v=zcip8q4p12Q estero http://www.youtube.com/watch?v=guUCZZu_pck
Scene agghiaccianti, purtroppo; mi sfugge però il significato del terzo, a meno che non si riferisca alla differenza dei mezzi di difesa usati dai polizziotti, scudi e manganelli in un caso e i cani nell'altro.
esattamente, all'estero usano i cani e non stanno fermi a prenderle... e se notate hanno piu timore.. qui in italia sembrano che debbano fare la guerra
Per quanto riguarda la vicenda avrei una quantità tale di rabbia da vomitare che è meglio che stò zitto.. per la morte di un ufficiale altro che campionato sospeso e basta... Cmq avete letto i commenti sotto ai primi due video postati da Geno? Riassumono perfettamente l'attitudine di questa sottospecie di individui, c'è poco da sperare..
senza parole. La Lega calcio. Una posizione decisamente diversa è quella del presidente di Lega Antonio Matarrese che definisce "esaltati e irresponsabili" coloro che parlano di uno stop lungo e di campionato a porte chiuse. "Lo spettacolo deve continuare - afferma Matarrese - Questa è un'industria tra le più importanti d'Italia, un'industria che paga i suoi prezzi". Quando gli si fa notare che il calcio ha fatto delle vittime, il presidente di Lega dice che "i morti del sistema calcistico purtroppo fanno parte di questo grandissimo movimento che le forze dell'ordine non sono ancora in grado di controllare". Poi dà la sua ricetta: "Cominciamo a pensare a stadi nuovi". Un ragionamento che rispecchia quello dei club che vorrebbero tornare a giocare già domenica prossima e a porte aperte. (4 febbraio 2007) da http://www.repubblica.it/2007/02/se...a/agente-morto-2/misure-coni/misure-coni.html
mi vien schifo... ma il signore qui deve pensare una cosa, che leggi o non leggi porte chiuse o no la polizia si è rotta il *****, e se le fdo si ribaltano è nella cacca lui e tutti quei coglioni del mondo del calcio, e allo stadio non staranno fermi a prenderle....
ragazzi ma in inghilterra come fanno? non hanno neanche le barriere agli stadi... eppure le tifoserie non mi sembrano proprio delle + tranquille si caricano d'alcool a dei livelli improponibili.. il fatto è che li se sgarri un minimo ti ritrovi coperto di manganellate e chiuso in una cella x un mesetto. qui in italia invece ti trovi una medaglia e magari un'aula in parlamento!! è il concetto di base che è sbagliato. So che può sembrare un clima del terrore ma se uno va allo stadio a volto coperto e con l'intenzione di rompere le palle è giusto che si prenda ciò che merita!! Poi quando sento le affermazioni "la polizia manganella a caso come negli anni '50...
Be sul fatto che si debba ricominciare a giocare dalla prossima domenica sono perfettamente d'accordo, ma deve essere a porte chiuse finchè non ci siano tutti gli stadi in regola e quando sarà possibile l'attuazione delle norme attualmente in vigore oltre a quelle che verranno decise oggi pomeriggio...
Da questi video si capisce il livello a cui siamo arrivati e comunque scene del genere le ho viste anche di persona quando andavo allo stadio... Io ripeto che per fare ordine basterebbe che siano date in dotazione alla polizia delle mitragliette uzi come quelle che hanno i carabinieri ai posti di blocco e che le possano usare, ne ammazzano qualcuno la prima volta, poi voglio vedere se la prossima volta questi schifosi avranno voglia di fare gli scontri. Tanto ripeto queste sono delle bestie e come tali vanno trattate le manganellate non gli fanno niente...
Pier Paolo Pasolini a chi contestava le FDO durante gli anni della contestazione più dura, a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, disse la seguente verità: "quelli che in piazza lanciano le rondelle di ferro contro i poliziotti sono i figli di papà che per fare i contestatori lanciano oggetti contundenti contro i figli degli operai che son diventati poliziotti" A Catania è morto un uomo, un padre, un marito. Prima che un poliziotto Questo calcio così com'è fa vomitare, e sinceramente mi spiace che una vicenda del genere levi l'attenzione dalla cavalcata trionfale dell'Inter in campionato. Vedremo cosa deciderà il Governo
in inghilterra se provi ad muoverti dal tuo posto o a tirare un oggetto in campo ti fai 2 anni in galera! Sempre, senza guardare in faccia a nessuno. In italia dopo 2 mesi esce per l'indulto!
Io intanto sarei curioso di sapere cosa ha partorito "il clan degli imbecilli"... ma non si riunivano oggi?
SANGUE ED IPOCRISIA Venerdì sera 2 febbraio, a Catania, un agente di Polizia è rimasto ucciso durante gli scontri a margine di Catania-Palermo. La morte di una persona è un fatto irreparabile, che ferisce tutti gli uomini di cuore e di buonsenso. Ma gli uomini di buonsenso non sopportano l'ipocrisia, che puzza più della morte. Il dolore è di chi piange il proprio caro, agli altri spetta un rispettoso silenzio. Ma certe persone non si fermano neppure dinnanzi al più nefasto degli accadimenti. E parlano, parlano, per cercare di trarre qualche vantaggio da una tragedia. Anche questo è un crimine (per lo meno morale), si chiama: sciacallaggio. Parla l'ex ministro Pisanu. Parla di giustizia, lui, che chiedeva aiuti fraudolenti a Moggi. E parla di privatizzare gli stadi, perché è un affare di miliardi. Grazie ai suoi decreti, si può ora dotarli di qualsiasi struttura commerciale. Parlano il presidente del consiglio e il ministro dello sport. Parlano di decisioni drastiche contro un crimine, loro, gli artefici dell'indulto, quelli che garantiscono impunità ai terroristi sfuggiti alla legge. Parla il ministro della giustizia. Definisce gli Ultras (milioni di persone totalmente estranee ai fatti) un cancro e dice di voler salvare il calcio. Vuole salvare il calcio, lui, un ex Dc, ex ministro della destra e attuale ministro della sinistra, fautore dell'indulto e strenuo difensore dei corrotti di calciopoli (che voleva tutti amnistiati). Parla il presidente del Catania. Parla di ricatti, lui, che aveva "minacciato" di non presentare la squadra se lo Stato non avesse acconsentito a far svolgere Catania-Palermo alle 18 di venerdì (così com'è stato). Parlano i giornalisti, quelli che hanno coperto calciopoli 2006 e tutte le nefandezze operate per insabbiarlo; quelli rimasti in silenzio quando Paolo di Brescia veniva spedito in coma, o quando veniva ucciso Federico Aldovrandi, o quando un tifoso del Napoli finiva in coma per un lacrimogeno sparato ad altezza uomo. Filippo Raciti, ispettore capo di 38 anni con una moglie e due figli, non doveva essere ucciso; così come non doveva esserlo Federico, un ragazzo di soli 18 anni. Entrambi meritano giustizia; tutti la meritano. Ma la giustizia, per essere giusta, deve fondarsi su di una legge uguale per tutti (e non solo in teoria). Chi enfatizza certi fatti e ne omette altri, chi colpisce talune categorie e ne amnistia arbitrariamente altre, non fa giustizia. Sono state varate tante leggi speciali in merito alla "violenza negli stadi", alcune palesemente anti-costituzionali. Eppure non sono servite, perché erano profondamente sbagliate. Hanno colpito ingiustamente Ultras e tifosi, hanno criminalizzato chi affronta un altro uomo, con coraggio e lealtà, secondo un preciso codice d'onore. Ed ecco, è rimasta proprio la violenza, quella che va oltre il pugno e arriva alla tragedia. Telecamere e biglietti nominali possono aver spostato il problema fuori dai cancelli, ma niente di più. Una cultura non si cambia spiando le persone. Ogni giorno si commettono omicidi, stragi e stupri in tutto il Paese. In Sicilia (la regione di Catania) si verifica in media più di un omicidio alla settimana. Ma lo stadio è uno dei posti più sicuri del Paese. Possono esserci alcune s*****ttate tra giovani ma i fatti di sangue sono estremamente rari. In Italia si viene uccisi prevalentemente in famiglia (al primo posto), oppure dalla mafia o dalla criminalità comune; questo dicono le statistiche. Dicono che il nucleo alla base della nostra società, la famiglia, ha gli elementi sempre più instabili e in conflitto (si uccidono), e che le organizzazioni criminali dettano la loro legge in buona parte del Paese. Quisquiglie? Per questo Stato sembra di sì, perché le leggi speciali le adotta solo contro Ultras e tifosi. Domenica 28 gennaio a Luzzi (Calabria), il dirigente di una società calcistica è rimasto ucciso a causa delle percosse subite in una rissa, scoppiata al termine di Cancellese-Sammartinese di Terza Categoria. Due giocatori sono stati indagati per tale omicidio. Ma non saranno varate leggi speciali per i calciatori. Noi chiediamo giustizia e verità, per tutti. Giustizia e verità anche per Filippo Raciti. Chiediamo che chi ha sbagliato paghi (sempre) e comunque (senza privilegi per nessuno). Chiediamo siano accertate le responsabilità di tutti. Di chi ha ucciso, innanzitutto. Ma anche di ha gestito l'ordine pubblico, di chi ha fatto svolgere una partita a rischio alle 18, di chi ha fatto perdere metà partita ai palermitani (strategia del sopruso che serve solo a surriscaldare gli animi). Volere la verità in un Paese abituato alla menzogna è un desiderio rivoluzionario. Volere la verità, qualunque essa sia, è un desiderio inusitato.