Per come ha agito, io ritengo il padre (o per lo meno la sua volontà) assassino. Lo dico e lo ripeto. Non giudico, ma ritengo. Non impongo la mia parola, ma la esprimo. Vorrei che fosse chiaro. E che venga tolta di mezzo la religione, che viene usata troppo spesso in modo inopportuno.
perchè forse sperava in una ripresa,e ritengo che 5 anni siano un limite accetabile entro il quale se nn ci sono dei miglioramente significativi,il parente prossimo,possa decidere di staccare la spina.
Tu professati come ti pare. Ma quando parli di una religione che non pratichi, o ti informi bene prima di parlare, o stai per cortesia in silenzio Veramente, per favore, non ti chiedo la luna. ti chiedo di rispettare chi crede in qualcosa che per te non conta nulla.
il punto per cui ci ci batte, (oltre all'evidente abiezione della prima pena di morte comminata per decreto - non, come molti hanno riportato, sentenza- della Corte d'Appello nell'Italia Repubblicana), è proprio lo stabilire il limite tra ciò che è vita (o può considerarsi tale) e ciò che non lo è (o non la si considera). E' evidente che una pianta non ha il fenotipo comportamentale di un cane, eppure nessun individuo sano di mente asserirebbe che la pianta è meno viva del cane; anzi credo che molti hanno provato un indicibile moto di compartecipazione nel vedere un fiore che stia lì per appassire, desiderando poterlo innaffiare. Chi è che stabilisce quando una vita umana sia degna o meno di essere vissuta? Tu, io, un tribunale di super-partes (ovviamente atei e agnostici)? E' evidente che un simile discernimento attiene alla soggettività in maniera inaccettabile per le regole necessarie al buon funzionamento di una società. Se così fosse infatti, è possibile che ci siano persone che ritengano indegni di vivere i paraplegici (che vità è una vita senza neppure poter parlare o muovere gli occhi) oppure un malato di Alzheimer...e di conseguenza ne chiedano per decreto del tribunale l'interruzione della'limmentazione. Torniamo forse all'epoca di Sparta e del monte Taigeto? Chi è che stabilisce che Eluana o chi per lei non abbiano sofferto nel morire di fame e di sete, come forse neanche nei tanto deplorati lager? I pareri scientifici sono assolutamete discordanti come è naturale che sia in mancanza di prove oggettive ed in presenza di ciò che riguarda la nostra mente che è molto maggiore dell'ammasso di cellule che la costituisce per quel soffio vitale che prende il nome di anima. Ma l'anima esiste solo per i credenti o peggio cattolici? No, nell'anima credono tutte le religioni ma, soprattutto, sono tantissimi i filosofi che sono partiti atei ed al termine delle loro sepculazioni hanno dovuto riconoscere l'esistenza di una trascendenza innata che ci spinge a tornare a ciò da cui proveniamo, l'infinito, dimostrando che la vera ricerca raziocinante libera da preconcetti conduce al divino. E comunque nel dubbio sulla possibile sofferenza è doveroso assumere il criterio di precauzione, proprio per non incorrere nella deriva sopra adombrata. Oggi sono passati 17 anni. Domani saranno 17 mesi, poidomani 17 ore, poi chissà...la modernità impone di rottamare ciò che non è veloce, immediato, ciò che non da' prova immediata di efficienza...
io e Head (di solito agli antipodi su questi argomenti) concordiamo su di una cosa: perchè il padre, così straziato, non ha staccato le spine lui medesimo da solo?
se ti riferisci a me vorrei sapere come fai a sapere che non la professo, mi conosci per caso, ci siamo mai incontrati? guarda che ho un rispetto che nenche immagini per chi crede (non mi interessa se in Dio, Allah o Buddha), ma essendo quello religioso un terreno minato meglio smetterla qui. detto questo ribadisco che giudicare e' facile, comprendere un po' meno. non auguro a nessuno di passare quello che ha passato quel poveretto.
ti appoggio in tutto, specie per la richiesta di non offendere. In ordine all'articolo 2278 del Catechismo, estrapolato dal suo contesto privandolo di annessi e connessi, è evidente che nel caso di nutrizione non sussiste neè l'onerosità, ne' il pericolo, ne' la straordinarietà ne' la sproporzionatezza. Inoltre, a chiarire eventuali dubbi in proposito interviene il successivo art. 2279 che così recita: "Anche se la morte è considerata imminente, le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte"...sfido chiunque a dimostrare che nutrire un moribondo o un malato sia ascrivibile nel novero degli accanimenti e che nelle cure ordinarie non siano ravvisabili il nutrimento e l'idratazione.
beh....mi sembra un pochino eccessivo citare il Catechismo della Chiesa cattolica come se fosse la legge dello stato italiano.
io vorrei conoscere, qualora esistessero, i cristiani cattolici che applicano alla lettera il Catechismo... a partire dalla condotta sessuale.
era stato utilizzato per dimostrare come anche i cristiani dovrebbero accettare la sopsensione delle cure, sono intervenuto per correggere e non per proporlo come legge dello stato:wink:
si ma se anche la Chiesa ha sentito il bisogno di scrivere questi 2 articoli vuol dire che l'argomento e' spinoso e non facilmente risolvibile altrimenti bastava scrivere: "non si interrompono le cure mai e in nessun caso", insomma anche le gerarchie ecclesiali qualche dubbio ce l'hanno, o no?
qualcuno la applica alla lettera, qualcuno la interpreta e qualcuno la adatta alle proprie esigenze, ma questo vale per tutti gli ambiti della vita
io vorrei conoscere, qualora esistessero, i laici che applicano alla lettera la Costituzione... a partire dal rispetto delle norme stradali
beh no......non credo che il Catechismo possa essere interpretato ed adattato alle proprie esigenze...
sono molti più i laici che non uccidono e non discriminano dei cattolici che fanno "robba" prima del matrimonio e usano metodi contraccettivi.
siamo uomini e non santi, quindi mi sembra comprensibile. e poi sai che ti dico? mi fido di piu' di uno flessibile che di uno intransigente. pero' mi sa che stiamo uscendo dal seminato. forse anche per colpa mia.