Milano: quattro agenti per fare una multa. Il giudice la annulla

30 Settembre 2011, ore 09:40
Milano: quattro agenti per fare una multa. Il giudice la annulla


Multa annullata dal giudice di pace per errata compilazione e la Prefettura condannata a pagare più di 250 euro di danni e spese legali al multato.

È accaduto a Milano, dove lo scorso 27 aprile una pattuglia di motociclisti della polizia di Stato ha fermato il giornalista Mediaset Enrico Fedocci che, secondo gli agenti, era passato in Vespa con un rosso. Dopo aver chiesto patente, libretto e assicurazione i due poliziotti si sono resi conto di non essere in grado di compilare il verbale. E così, è scattata la chiamata via radio ad altri due motociclisti che sono arrivati a dare man forte ai due colleghi. Dopo 45 minuti, e un dispiegamento di forze da far invidia ad un ergastolano, a Fedocci è stato consegnato il verbale di contestazione: 156 euro di multa oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente.

Il multato, che nel frattempo si era divertito a scattare delle foto per documentare la scena surreale, si è rivolto ai suoi avvocati e ha presentato ricorso. Il risultato è stato che, nonostante i quattro agenti impegnati, nonostante le decine di minuti preziosi tolti al giro di controllo per la prevenzione di reati, il giudice ha annullato il provvedimento e Fedocci non dovrà pagare nulla. Al contrario, sarà la polizia, secondo il dispositivo del magistrato, a dovergli dare 40 euro per le spese, 180 euro per diritti ed onorari oltre a Iva e Cpa: per un totale di 250 euro.

«La gente mi guardava come un criminale – ha detto Fedocci – Ero accerchiato da quattro moto della polizia e se avessi detto ai passanti che ero solo accusato di essere passato con il rosso, forse nessuno mi avrebbe creduto».
Un atteggiamento inconsueto quello della polizia, che - secondo una direttiva del Comitato per la Sicurezza provinciale - in una città ad alto tasso di criminalità come Milano dovrebbe, assieme ai carabinieri, occuparsi esclusivamente di reati. Lasciando le infrazioni al codice della strada alla Polizia Locale e alla Polizia Stradale. La difesa dell'inviato Mediaset si è presentata in aula con tanto di video che mostrava come gli agenti, rispetto al punto di osservazione, non fossero in grado di determinare se lo scooter fosse realmente passato con il rosso.

Soddisfatto l'avvocato Michele Valentino Sturlese che ha patrocinato la causa: «Sul piano giuridico la decisione del giudice è di grande importanza perché è stato dimostrato che l'operatore di polizia deve produrre prove sicure, anche solo per elevare una contravvenzione». E ora Fedocci si riserva di presentare esposto alla Corte dei Conti: «Mi sembra assurdo che due agenti non siano in grado di compilare neanche una multa e che per farlo debbano distogliere altri due colleghi per ben 45 minuti, soprattutto per una infrazione fantasma. Sarei curioso di sapere quanti reati sono stati commessi nella zona in quell'arco di tempo. Ma, soprattutto, quanto è costato al cittadino che paga le tasse questo intervento?».