Mi hanno purgato x bene........patente ritirata

beh,forse sforare di 40 all'ora il limite con la 126 bis e con una E91 e' diverso visto le doti di tenuta di strada,la gommatura e la frenata.....ma tant'e',ci sono geni e geni........ci sono geni che paragonano la frenata di una 360 modena con quella di una panda e ne appaiano le leggi costringendole alle medesime condizioni di circolazione...la legge e' legge...

 

non mi interessa farlo.

bevo o quando non sono io a guidare, o quando so che comunque poi non guido.

 

eh si adesso facciamo i limiti per autovettura...cosi' poi qualcuno si sente pure autorizzato a tamponare chi procede 90 co una 126 bis...

 

beh allora paghiamo tutti la stessa tassa di circolazione.....sia le 126 bis che le M6....

 

Sono d'accordissimo con Puccio.
Tolleranza zero.
Il limite di 0.5 è anche troppo alto per chi usa macchinari o deve guidare.
Vi fareste operare da un chirurgo che entra in sala operatoria con una birra in mano???? Tanto ne ha bevuto solo una, quindi è in regola......

 

...qui vedo che nessuno ha fatto notare che il corpo umano risente degli effetti di alcool anche sotto lo 0,5...un cioccolatino col rum è già abbastanza per notare effetti sull'uomo, non c'è di peso, stazza fisica o abitudine a bere...comunque bere e guidare non vanno d'accordo, lo sappiamo ed evitiamolo...in Italia provano a rubarci su tutto e lo sappiamo...per cui non guidiamo dopo anche solo una birra...

 

io dico solo una cosa, non voglio provocare contestazioni, vi ho letto con interesse...

mi piacerebbe che come per la velocità venissero messe delle fasce di sanzione in funzione del tasso alcoolico e mi piacerebbe che si valutasse davvero lo stato di chi sta guidando...

detto questo, sei sicuro che con solo una birra media eri a 0,7??

mi sembra strano.... in genere dopo un ora che si è bevuto il tasso scende parecchio....

io la mia birra o il mio drink quando esco me lo faccio non concepisco il guidi=non bevi...mi spiace....non guido storto, e non so se con un manhattan o una birra piuttosto che un assenzio dopo un'ora forse più sono sopra o sotto lo 0,5 in quanto l'unica sera che mi han fatto l'etilometro nella mia vita non avevo bevuto (pura coincidenza ero uscito per un gelato) e quindi il risultato è stato 0,0

quindi non so se 0,5 è tanto o poco io so che con quello che bevo io quando esco sono in grado di guidare e per andare a casa ho minimo 50km dipende dove vado..... se mi dovessero fermare e dirmi che sono a 0,6 mea culpa vero ma denuncia per denuncia li mando a quel paese perchè è 8 anni che ho la patente, il mio stile div ita è sempre stato questo e non ho mai avuto incidenti anzi ne ho evitati anche tanti specie di notte in città a semafori spenti (lasciarli accesi no e.....) ergo se avevo la lucidità per evitare auto che saltano precedenze ecc ecc vuol dire che quello che bevo non è troppo...se loro mi dovessero dire che è troppo io li mando a quel paese...almeno mi denunciano per qualcosa di serio

 

credo ci sia da fare un distinguo. al di là delle convinzioni di tutti noi, dei soliti discorsi che lo 0,5 è "soggettivo", che nn tutti reggono allo stersso modo.....

sapere di bere più del "possibile" è un nmostro rischio, che corriamo. NON CI PIOVE.

però ritengo che dario , dal suo racconto (ovviamente beneficio del dubbio, nn sappiamo bene se è andata effettivamente cosi) si è trovato a "perdere" la patente dopo aver SI bevuto, ma aver apsettato un'ora prima di mettersi in macchina, e il test è stato fatto 6 volte, probabilmente x fare "bella figura". non dico che nn sia "colpevole", ma effettivamente lascia l'amaro in bocca, questo è da concedere. lungi da me dire di alzare i limiti, poichè effettivamente c'è chi con una birra sola "svolta la serata". mi è capitato di bere moooolto più di una birra, poi pennechetta in piazzola o in autogrill, al risveglio via si riparte. gforse l'etilometr mi avrebbe "criminalizzato" ma effettivamente, x la mia stazza, era bello che smaltito. non giustifica, ma x il mio opunto di vista..solidarietà, ti è andata male. nn sei un criminale, ma succede. :wink: cosi come succede di farsi una birra anche se poi si è in auto, ache ai più "oltranzisti" è successo quasi di sicuro.

 

Quoto tutto quanto dice il fratello Omar

 

@ F4ago
Questo è un gran discorso per cui meriti un grande . Purtroppo non sarà mai attuabile perchè a quelli là non basta il fatto che tu spenda 300/400 euro di benzina al mese (dei quali i tre quarti finiscono nelle casse dello stato) mentre chi ha la 126 bis ne spende 50/60... Forse non lo sai, ma ci sono mensilità da centinaia di migliaia di euro da pagare verso Roma!!!!

@ lorenzo
L'etilometro viene impostato con il peso della persona o sono criteri standard quelli che vengono esaminati dalla macchinetta?

 

Tanta solidarietà

non tanto perchè ti hanno sospeso la patente anche se avevi bevuto poco, ma per la leggerezza con cui oggi in italia si arriva a tali misure.

io che sono continuamente in viaggio evito di bere se so che devo guidare e non perchè se mi fermano mi sospendono la patente ma perchè se capita che non mi fermo in tempo quando un'imbecille mi taglia la strada perchè ho i riflessi solo un po più lenti, poi son tutti c***i miei, e certo non perchè poi l'assicurazione mi fa passare dalla parte del torto e mi tocca pagar di tasca a me anche se l'imbecille era l'altro, ma perchè di quatro ruote voglio solo quelle della mia bm.
ho perso amici in incidenti stradali perchè qualcuno aveva bevuto,
ne ho perso anche se erano tutti sobri.
io mi paro il c**o e faccio il mio possibile per evitare spiacevoli inconvenienti.

poi certo in macchina mia non manca mai ne l'aquavite ne il mirto che facciamo in famiglia (apparte periodo estivo), ma quando so che devo guidare mi accontento del fatto che li possano gustare gli amici che viaggiano con me.

ciò nonostante non sono daccordo che si arrivi a misure di tale livello, secondo me comunque giuste, sulla base di test altamente imprecisi come quelli che può fare una volante della polizia.

due anni fa appena sbarcai in finlandia la polizia mi fece il test e risultò un bassissimo tasso alcolico che comunque li non è ammesso, e senza che io dicessi che bevevo solo coca cola da due settimane furon loro a dirmi "ci dispiace....deve avere un'attimo di pazienza...ripetiamo un paio di volte il test...se continua a esser positivo la portiamo a far le analisi" tutto con gran rispetto e molta cortesia, e dopo un quarto d'ora ero libero di andare con le scuse del poliziotto per il tempo che avevo perso.

 

onestamente io son per il......SAI CHE CE LA LEGGE?....LA INFRANGI?.....è GIUSTO CHE PAGHI!

l'unica osa trovo ridicolo il lato della possibile reclusione visto che c'è gente che STUPRA, RUBA, UCCIDE che è fuori senza are un giorno di prigione...

onestamente per me.....se combini un uncidente da ubriaco a qualcuno muore è giusto che si finisce in prigione......ma il resto è davvero illogico...diamo un maxi ritiro.....maxi multa....ma basta così

 

è giusto punire chi infrange le regole,ma non è giusto che lo stato faccia di noi dei criminali x aver bevuto una birra media...
questo è il paese degli estremi,o bianco o nero,è questo che mi fa inc***re..

 

scusate se mi intrometto nel discorso fra emidio e lorenzo78 ma mi sento un po chiamato in causa.

vorrei dire che il fenomeno che racconta emidio non è riservato a ittiri ma è esteso a tutti i paesi e anche alle cittadine di quasi tutta l'isola.
non succede nei pochissimi casi che ci vuol poco elencare: cagliari e sassari perchè ormai città di un certo rilievo hanno iniziato a perdere parte della cultura della sardegna, per fortuna non tutta; alghero perchè, emidio correggimi se sbaglio, non di cultura sarda ma catalana; una ristretta fascia di paesini a nord della sardegna che hanno perso la cultura sarda già da tempo e dove ormai non si parla neanche più la lingua.

però vorrei anche dire che in questi posti c'è anche una coscenza del bere e non è vero che dopo il bar e il vino a pranzo e poi il bar e i fiumi di vino a cena si vada a scorrazzare allegramente in macchina. scusami emidio ma faccio un discorso generale su tutta la sardegna, non conosco il caso specifico di ittiri.

io provengo da un paese della sardegna che è il terzo più grande della provincia ed è talmente piccolo che in qualsiasi bar tu voglia andare ci vai a piedi.

quando io dico ai miei paesani che non bevo perchè devo viaggiare, nessuno mi costringe perchè già ho dimostrato di essere uomo

quando sanno che devi guidare sono i primi a dirti:
a tui abba ka i deppis' guidai e non podis' buffai
a te acqua perchè devi guidare e non puoi bere

si è vero che in sardegna c'è un consumo di birra di 60 litri pro capite contro i 24 della media nazionale (fonte politecnico di milano)
è anche vero però che la sardegna è fra quelle con meno incidenti in percentuale alla popolazione tanto che io pago di premio assicurattivo la metà di tutti voi.

certo poi ci sono anche quelli che vanno in macchina ubriachi, ma dove non li si vede? solo che in sardegna quando arrivano a casa prendono un sacco di legnate dagli stesse che gli hanno insegnato a bere e cercano ancora di insegnargli a non essere stupidi.

Per il vostro discorso invece di come risolvere le cose...

al mio paese come ovunque in sardegna si spara contro le macchine dei carabinieri.

questo è un'atteggiamento che non condivido ma che capisco molto bene.

succede questo perchè in sardegna arrivano molti giovani carabinieri che la pensano come lorenzo78, ma che sopratutto non hanno capito che sono in un posto che anche se è parte dell'italia (dai sardi ben voluta), non è l'italia.

la Sardegna è un posto dove la cultura (parlo di cultura quella vera) nulla a che vedere con quella italiana, una cultura ben più antica di quella degli antichi romani. è un posto dove si parla principalmente una lingua (che non è un dialetto) in uso già quando a roma si parlava ancora solo latino.

succede questo perchè si vuole diffendere una cultura dall'arroganza di chi ci vede tutti criminali a priori e ci darebbe fuoco col lanciafiamme. dall'arroganza delle istituzioni che non hanno mai cercato di capire un popolo aprezzato da tutti per l'onestà la cordialità e tante altre cose, ma che hanno solo imposto regole che spesso difficilmente si aplicano a tale cultura.

ho sentito più volte qualche carabiniere dire che al mio paese ci sono 3000 pastori e qualche brava persona.

sono stato accompagnato spesso in caserma solo perchè mio cugino era un latitante.

raramente ho passato un posto di blocco in sardegna senza essere fermato.
forse perchè gli algheresi non sono estranei alle differenze culturali, vivendo a confine e a stretto contatto con una cultura se pur simile comunque diversa, hanno per fortuna criteri di valutazione che tengono conto della diversità, e ammiro emidio per aver cercato di darne spiegazione.

vivo nel continente italico da oltre 10 anni nel pieno rispetto della cultura delle minoranze e delle leggi italiane.

non pretendo che tutti imparino a conoscere la nostra cultura ma non ammetto che ci si giudichi e condanni se non la si conosce.

Ciao, Luigi.

 

guarda che io ho condannato chi spara ai cc e chi beve o si comporta di ***** come ha descritto Emidio...non ho bruciato col lanciafiamme tutta la Sardegna...chissa' dove l'hai letto...se non vi va di rispettare le leggi Italiane fate stato a parte ma fin quando siete cittadini Italiani le leggi dovete rispettarle...con le buone o con le cattive(magari).
Non so proprio dove tu abbia letto che ce l'avevo con tutti i Sardi...mah...

 

Scusami, non ritengo che tu l'abbia con i sardi e non penso di aver lasciato intendere questo.

quello che volevo dire e che non si può condannare a priori senza conoscere quel che accade e perchè accade.

io non giudico te fascista e tantopiù me ne guardo bene dal dichiararlo nonostante le frasi che hai scritto e che forse neppure mussolini avrebbe pronunciato, e non lo faccio per il semplice motivo che non ti conosco e che possono anche essere affermazioni di circostanza che non rispecchiano la tua persona.
tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo pensato "quello str***o lo ucciderei", io compreso, ma sono sicuro che quasi tutti neppure nel dirlo lo intendevano letteralmente.

per il resto, in italia non è reato bere, è reato guidare dopo aver bevuto ma a questo proposito ho già detto la mia.

per quanto riguarda sparare sui cc, fra gli avezzi all'uso del fucile (sardi e non) un'alta percentuale ha buona mira, così anche i sardi che sparano alle macchine dei cc, bada bene sempre e solo che ci siano agenti dentro, hanno ottime probabilità di andare a bersaglio, ed i tantissimi episodi che si contano di cui io ora non ricordo nessuna vittima anche se non escludo ce ne possano esser state, mi fan pensare che il bersaglio non era certo la vita degli agenti. allora penso che noi ignoranti di quanto succede in quella terra lontana non possiamo giudicare.

il mio paesello si chiama tertenia, detiene il record nazionale di attentati dinamitardi perchè alla fine degli anni 80 (non ricordo bene l'anno) andarono a segno 238 attentati col tritolo.
nel mirino degli attentati ci fu la caserma locale (distrutta), le case dove abitavano gli agenti in servizio in paese (distrutte), le macchine dei carabinieri (distrutte), le auto private degli agenti (distrutte).
mai un morto

io come già detto non condivido questo metodo come neppure quello di sparare alle auto dei cc, ma conosco i motivi e conosco le intenzioni e questi li condivido in pieno. li condivido perchè conosco la mia cultura, la mia terra e la mia gente, e perchè vivevo anch'io in mezzo al clima del mio paesello d'allora.

io non sono un criminale e non mi sento di esserlo, e chiunque mi conosca può testimoniare la mia correttezza ed onestà, come la cultura del mio popolo mi ha insegnato ho un'altissimo rispetto della vita e degli altri.
in sardegna queste sono fra le cose più importanti.
in sardegna ci si difende da chi non ha mai avuto rispetto di questo popolo.

ci tengo a precisare che io non sono un separatista come non lo è la quasi totalità dei sardi.
io mi sento italiano, e orgoglioso di esserlo ne rispetto leggi e culture e critico quel che non reputo giusto.
ma io mi sento anche sardo, e orgogliosissimo di esserlo ne rispetto leggi e cultura e critico quel che non reputo giusto.

e per quanto riguarda il rispettare le leggi ti dico questo:

saprai bene che in italia neppure una legge può violare la legge delle leggi, ovvero la costituzione

ogni giorno in sardegna le istituzioni violano nei confronti dei sardi gli articoli 1 2 3 4 5 6 13 14 16 17 23 25 27 e non continuo perchè mi sto annoiando da solo se non nel dire che la costituzione ha 139 articoli.

non mi piace che si discuta leggeramente del mio popolo quando non lo si conosce, e spero di averne ben spiegato il motivo.

senza nessun rancore nei tuoi confronti, ma tanto verso la discussione che si è venuta a creare peraltro nel posto sbagliato.

mi dispiace e spero che tu possa accettare il mio punto di vista.

a presto, Luigi.

 

@ Luigi

Caro Luigi, prima di tutto ti ringrazio davvero per aver arricchito questo post. Sarà (come tu stesso hai notato) il post sbagliato per questo genere di argomenti, ma penso che questo vada in secondo piano: le tue parole sono state troppo preziose, almeno per me.
Avrai notato sicuramente che il mio è un occhio critico, sono abituato ad osservare attentamente in maniera meticolosa le culture diverse dalla mia, in fondo la mia laurea in lettere ha proprio un indirizzo etno-antropologico. Ma proprio per questo mi sento di doverti chiedere scusa, perchè anche se ho letto qualche libro non posso avere la presunzione di capire cose che vanno "sentite" dentro, più che capite con la testa.
Hai ragione quando dici che Alghero è al di fuori della Sardegna; potremmo definirla un'isola in un'isola; è una città di origine catalana, ma ha subìto forti colonizzazioni culturali anche da parte dei primi corallari originari del napoletano. E' per questo che gli anziani (o i nostalgici) parlano l'algherese, un'èvoluzione del catalano, ma la "vecchia" musica algherese è assolutamente napoletana (nella mia città ci sono tantissimi Esposito, Giorico, Imparato, Calise, Ceravola e così via). Io stesso sono campano da parte di padre, e algherese da parte di madre. Questa lontananza dalla cultura originaria della Sardegna ha fatto di Alghero una città, per certi versi, anche abbastanza ostile verso gli abitanti dell'interno; non a caso mia nonna mi racconta che sua madre, quando da bambina le capitava di essere disordinata nell'abbigliamento, le diceva di essere vestita come "una sardaccia"... Quindi io sono cresciuto così, certamente con un po' di diffidenza verso un mondo che non era mai stato il mio. Fortunatamente poi sono cresciuto, e ho cominciato ad osservare il mondo con altri occhi. Ho capito che le tradizioni sarde sono affascinati, i costumi sono bellissimi, i cibi sono squisiti, i manufatti sono strordinari, le musiche sono coinvolgenti e gli strumenti musicali sono magici... Mi sono perfino legato sentimentalmente a quel mondo! Infatti ho fatto l'esempio di Ittiri (ripeto: è solo un esempio) solo perchè ci ho suonato spesso, ma per lavoro giro tutta la Sardegna e ho potuto vedere che la situazione, nel bene e nel male, è molto simile. Diciamo che mi sto evolvendo un po' al contrario: mentre la tendenza per gli autoctoni è quella di "uscire" dalla loro mentalità (la mia giovane segretaria quasi si "vergogna" della sua sardità...) io invece me la voglio riprendere, io mi vergogno davvero di non saper parlare la LINGUA (non dialetto!) sarda, perchè penso che questo orgoglio meraviglioso di sentirsi parte di una terra in maniera così speciale (Luigi, tu ne sei una prova) può solo arricchire.
Purtroppo, però, come abbiamo visto, ci sono anche i rovesci della medaglia. Nel 3d di prima non ho parlato di repressione, ma di EDUCAZIONE. Secondo me solo un'integrazione culturale può permettere ai Sardi di continuare a sentirsi tali SENZA per forza cozzare con tutto ciò che è progresso e innovazione. E, ancora una volta, Luigi, tu ne sei una prova. Da ciò che dici, e da COME lo dici, io capisco che tu sei un uomo che ha già superato tutti i suoi riti di passaggio, che ha capito l'equilibrio perfetto tra tradizione e progresso, che utilizza le proprie radici come bagaglio culturale per APRIRSI al resto del mondo.
Grazie ancora, spero davvero di conoscerti.

Emidio

 

@ Luigi

Caro Luigi, prima di tutto ti ringrazio davvero per aver arricchito questo post. Sarà (come tu stesso hai notato) il post sbagliato per questo genere di argomenti, ma penso che questo vada in secondo piano: le tue parole sono state troppo preziose, almeno per me.
Avrai notato sicuramente che il mio è un occhio critico, sono abituato ad osservare attentamente in maniera meticolosa le culture diverse dalla mia, in fondo la mia laurea in lettere ha proprio un indirizzo etno-antropologico. Ma proprio per questo mi sento di doverti chiedere scusa, perchè anche se ho letto qualche libro non posso avere la presunzione di capire cose che vanno "sentite" dentro, più che capite con la testa.
Hai ragione quando dici che Alghero è al di fuori della Sardegna; potremmo definirla un'isola in un'isola; è una città di origine catalana, ma ha subìto forti colonizzazioni culturali anche da parte dei primi corallari originari del napoletano. E' per questo che gli anziani (o i nostalgici) parlano l'algherese, un'èvoluzione del catalano, ma la "vecchia" musica algherese è assolutamente napoletana (nella mia città ci sono tantissimi Esposito, Giorico, Imparato, Calise, Ceravola e così via). Io stesso sono campano da parte di padre, e algherese da parte di madre. Questa lontananza dalla cultura originaria della Sardegna ha fatto di Alghero una città, per certi versi, anche abbastanza ostile verso gli abitanti dell'interno; non a caso mia nonna mi racconta che sua madre, quando da bambina le capitava di essere disordinata nell'abbigliamento, le diceva di essere vestita come "una sardaccia"... Quindi io sono cresciuto così, certamente con un po' di diffidenza verso un mondo che non era mai stato il mio. Fortunatamente poi sono cresciuto, e ho cominciato ad osservare il mondo con altri occhi. Ho capito che le tradizioni sarde sono affascinati, i costumi sono bellissimi, i cibi sono squisiti, i manufatti sono strordinari, le musiche sono coinvolgenti e gli strumenti musicali sono magici... Mi sono perfino legato sentimentalmente a quel mondo! Infatti ho fatto l'esempio di Ittiri (ripeto: è solo un esempio) solo perchè ci ho suonato spesso, ma per lavoro giro tutta la Sardegna e ho potuto vedere che la situazione, nel bene e nel male, è molto simile. Diciamo che mi sto evolvendo un po' al contrario: mentre la tendenza per gli autoctoni è quella di "uscire" dalla loro mentalità (la mia giovane segretaria quasi si "vergogna" della sua sardità...) io invece me la voglio riprendere, io mi vergogno davvero di non saper parlare la LINGUA (non dialetto!) sarda, perchè penso che questo orgoglio meraviglioso di sentirsi parte di una terra in maniera così speciale (Luigi, tu ne sei una prova) può solo arricchire.
Purtroppo, però, come abbiamo visto, ci sono anche i rovesci della medaglia. Nel 3d di prima non ho parlato di repressione, ma di EDUCAZIONE. Secondo me solo un'integrazione culturale può permettere ai Sardi di continuare a sentirsi tali SENZA per forza cozzare con tutto ciò che è progresso e innovazione. E, ancora una volta, Luigi, tu ne sei una prova. Da ciò che dici, e da COME lo dici, io capisco che tu sei un uomo che ha già superato tutti i suoi riti di passaggio, che ha capito l'equilibrio perfetto tra tradizione e progresso, che utilizza le proprie radici come bagaglio culturale per APRIRSI al resto del mondo.
Grazie ancora, spero davvero di conoscerti.

Emidio

 

vabbè stiamo divagando,qui si è partiti da un ritiro di patente al "significato del bere nella cultura sarda"...dai restiamo in Topic...

 

lo so, ho profittato del topic e chiedo scusa. Da parte mia non ci saranno altri fuori tema.

Ciao Emidio