Marchionne non è più AD di FCA Group | Pagina 2 | BMWpassion forum e blog
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Marchionne non è più AD di FCA Group

Discussione in 'Auto Europee' iniziata da beckervdo, 21 Luglio 2018.

  1. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
    23.398
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    ci sono ancora fabbriche, centri stile e dipendenti.
    io la definirei una multinazionale moderna con un attaccamento profondo verso il nostro Paese, con il quale condivide la storia.
     
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  2. Bald_azzar

    Bald_azzar Kartista

    116
    115
    30 Ottobre 2017
    Reputazione:
    635.565
    Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio
    La cosa più sensata che ho letto riguardo Marchionne e la sua geniale dirigenza in FCA:

    https://www.facebook.com/massimo.fontana.52/posts/2050020805029478

    Di Massimo Fontana.

    "E quindi siamo giunti alla fine della parabola di Sergio Marchionne.
    Un uomo tra i più odiati nell'Italia del pensiero unico social-statalista.
    Purtroppo per gli italiaci “geni” che straparlano quotidianamente di economia e similari, non solo Marchionne è stato il più grande amministratore delegato del paese degli ultimi 50 anni, ma è senza ombra di dubbio un esempio da seguire, sia nella gestione aziendale, sia da un certo punto di vista anche nella eventuale gestione del paese.
    Per capire il perchè di questo elogio bisogna innanzitutto conoscere il settore economico con il quale si è andato a confrontare e un minimo di storia economica del bel paese.
    Partiamo da questo ultimo punto e facciamo un salto indietro di 32 anni.
    Era il 1986 e l'Iri, la società statale che possedeva Alfa-Romeo dal 1932, guidata allora da Romano Prodi, decise di privatizzarla vendendola alla Fiat.
    Il punto dirimente della questione è che all'epoca e un po' come oggi, parlare di privatizzazioni in Italia, era letteralmente come dire una eresia.
    Si veniva crocefissi al solo pensiero di privatizzare aziende statali.
    Eppure Alfa-Romeo venne ceduta ai privati.
    Perchè?
    Per due ragioni fondamentali che ci permettono di capire quasi tutto:
    1) il settore automobilistico già allora era dal punto di vista economico “maturo”.
    Ovvero aveva raggiunto la massima estensione possibile del mercato, con un livello elevato di concorrenza.
    In questo contesto la profittabilità di una azienda cade.
    A meno di:
    - cambiare prodotto, cosa che ovviamente non si voleva fare
    - delocalizzare la produzione in paesi a basso costo del lavoro
    - costruire un marchio esclusivo per poche auto di alta gamma, quindi ripercorrere la via intrapresa dal settore tessile e da tutti i settori nelle stesse condizioni.
    Cosa questa però difficile da farsi, dai costi enormi ed aleatori e last but not least, da un numero relativamente ristretto di lavoratori.
    2) Il break-even del settore auto è devastante per i conti.
    Infatti, a causa dell'alto costo relativo di produzione di ogni singola auto e dell'elevato numero di queste venduto e quindi prodotto, basta essere poco sotto il break-even per perdere una quantità enorme di denaro.
    Ovviamente il contrario se si è sopra, ma bisogna esserci.
    Sopra.

    In sostanza la congiunzione dei due punti portava l'Alfa-romeo non solo in rosso nei bilanci, ma ad essere in ristrutturazione perenne da anni, e senza nessuna capacità di tornare in utile.
    A quel punto era diventata un costo insopportabile da gestirsi anche per uno stato.
    Ecco allora la vendita a Fiat e la privatizzazione.

    Adesso facciamo un salto di qualche anno e arriviamo al 2002.
    I due punti descritti sopra caratterizzanti il mercato automobilistico, non solo erano ancora vivi e vegeti, ma anzi si erano inaspriti notevolmente.
    Il settore era sempre saturo e la concorrenza era aumentata ulteriormente.
    Con l'arrivo negli anni '80 dei giapponesi, negli anni '90 e primi 2000 dei coreani, l'ombra delle case cinesi e indiane già all'orizzonte e della delocalizzazione produttiva in Cina operata dalle grandi case occidentali, in primis Volkswagen e Renault, ecco, in questo contesto bastava sbagliare un prodotto e non riuscire a contenere i costi, che scattava subito il problema del break-even descritto nel punto 2.
    Cosa che puntualmente successe.
    La Fiat nel 2002 perse in un solo anno 4,2 miliardi di euro.
    Ripetiamo: 4,2 miliardi di euro.
    A questo punto iniziò un drammatico piano di ristrutturazione del gruppo automobilistico italiano, ma rimanevano sempre i due punti dirimenti descritti sopra.
    E infatti nel 2003 Fiat perde quasi 2 miliardi di euro.
    E nel 2004 1,5 miliardi di euro.
    In totale in soli tre anni Fiat perse 7,7 miliardi di euro.
    Per capire il livello di cui stiamo parlando, la perdita cumulata di questi tre anni è pari alla perdita cumulata da Alitalia in trent'anni circa.
    Il break-even automobilistico in tutto il suo dramma insomma.

    In questo contesto arriva Marchionne.
    Il quale prende quindi in mano una azienda che perde letteralmente miliardi di euro ogni anno, lavora in un settore stramaturo, ipercompetitivo, con un prodotto dal basso appeal commerciale e con un unico asset di valore: Ferrari.
    Cosa avrebbe dovuto fare un amministratore delegato in tale situazione?
    Banalmente vendere o al limite chiudere Fiat auto, ovvero il buco nero del bilancio dell'epoca, vendere l'Alfa ai tedeschi, e se proprio si voleva continuare a produrre auto, integrare Ferrari con Maserati e Lancia in un gruppo del lusso e ovviamente investire in altri settori gli eventuali ricavi ottenuti dalla liquidazione del gruppo.

    Ovviamente straparlavano e ancora straparlano i soliti geni nostrani che urlano che Fiat doveva fare come i tedeschi.
    Straparlano perchè con ogni evidenza non sanno che le grandi case automobilistiche tedesche e del resto del mondo, producono i modelli della fascia medio-bassa, ovvero quella di Fiat, quasi esclusivamente nei paesi emergenti, ovvero li dove il costo del lavoro è basso.
    Non esisteva e quasi non esiste casa automobilistica del pianeta che produca utilitarie di massa in paesi ad alto costo del lavoro.
    E li dove lo fa su tale prodotto ha marginalità zero.
    Fare quindi come i tedeschi voleva dire portare le fabbriche fiat in Cina.

    Cosa fa invece Marchionne?
    Per un po' riesce miracolosamente a riportare i conti in ordine senza delocalizzare.
    E questo fu un vero e proprio miracolo di gestione dei costi che solo una società privata sa e può fare.
    Con la crisi del 2008-2009 però il contenimento dei costi non bastava più.
    Bisognava rispolverare il progetto liquidatorio.
    A quel punto però Marchionne ebbe il vero lampo di genio.
    Lampo di genio che aveva un nome: Crysler.
    Crysler che era nel mentre fallita miseramente.
    Ma con due particolarità:
    a) durante il fallimento aveva iniziato un piano di ristrutturazione che aveva superato uno dei principali motivi che ne avevano causato il fallimento, ovvero i salari bloccati a 70 dollari orari contro i 50 dei principali concorrenti.
    b) il proprietario pro-tempore era lo stato americano che aveva tutta intenzione di venderla a chiunque, anche gratis, pur di non accollarsi le perdite che ogni casa automobilistica in simili condizioni produce.

    In sostanza Chrysler era fallita, e quindi non costava nulla acquistarla, esattamente per i due motivi di crisi strutturale del settore automobilistico visti all'inizio, ma che proprio per la crisi intercorsa erano stati all'incirca superati.
    Ma dopo il fallimento.
    Con l'acquisto di Chrysler il buon Marchionne quindi stava acquistando per un “tozzo di pane” la terza società automobilistica statunitense, dai costi di produzione ridotti di almeno il 30% e con alcuni impianti, quelli meno redditizi, comunque chiusi.
    E tutto questo grazie al governo Usa stesso.
    Come diceva il barone De Rothschild, i migliori affari si fanno quando il sangue scorre nelle strade.
    E nel 2009 di sangue “economico” ne scorreva a fiumi.

    Ma il colpo di Marchionne non è stato solo finanziario.
    Lo fu su tutti i fronti.
    Acquistando Cherysler al 100% infatti non solo acquistava una società già risanata, ma riusciva anche a fare ciò che la Fiat non è mai riuscita a fare, ovvero entrare nel mercato statunitense.
    E last but not least, tagliando la produzione in Italia degli impianti meno produttivi fin dove la politica permetteva e integrando il tutto in un nuovo gruppo, di fatto annacquava il vero problema dei conti, ovvero la produzione delle auto di fascia bassa in Italia, in una azienda mondiale dove l'Italia risultava talmente piccola da non essere più un pericolo per i conti.
    Se a questo ci aggiungiamo lo scorporo della gallina dalle uova d'oro, la Ferrari, e il trasferimento della sede all'estero per metterla al riparo dai soliti "geni" italiani, ecco che torniamo a grandi linee li dove si era partiti nel 2004, ovvero alla quasi liquidazione di Fiat auto, all'integrazione di ciò che vale in un nuovo gruppo, anche se non esclusivamente del lusso e infine alla concentrazione sull'unica cosa che conta e deve fare una azienda privata: la ricerca della massima redditività.
    Solo così infatti un sistema economico avrà sempre un saggio del profitto naturale positivo e non consumerà più risorse economiche di quante ne produce.

    Concludendo.
    Marchionne ha preso una azienda tecnicamente fallita, con un prodotto debolissimo, una concorrenza fortissima, in un settore che soffre da 40 anni di sovraproduzione cronica.
    Nonostante questo l'ha risanata, l'ha portata all'utile e l'ha di fatto blindata da nuove crisi devastanti.
    Ha fatto esattamente quanto un ottimo amministratore delegato deve fare.
    Sia chiaro: un amministratore delegato.
    Non un imprenditore.
    Un impreditore fa altro.
    Ma nella catena Fiat, l'imprenditore è la famiglia Agnelli.
    Quindi non si può imputare a Marchionne ciò che riguarda qualcun'altro.
    Cosa sarebbe successo alla Fiat senza Marchionne?
    Impossibile saperlo.
    L'unica cosa certa è che prima di lui Fiat era quasi morta, oggi è viva, vegeta e redditizia e mentre aziende dal marchio più blasonato e dalla forza economica più grande come GM e Chrysler, fallivano miseramente, lui aveva la forza di comprarne una e di farla un nuovo cavallo di razza.
    Più di così era impossibile fare.
    Altro da dire non c'è.
    Buona giornata."
     
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  3. tretrecinque

    tretrecinque Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    20.137
    8.704
    12 Novembre 2007
    Lazio, Roma
    Reputazione:
    2.147.467.538
    X3M competition
    Io la definirei una multinazionale paracula con un attaccamento profondo verso le risorse che le ha offerto il nostro Paese nel tempo: piaccia o no, la Fiat (o FCA chiamiamola come volete) ha ricevuto dallo stato italiano nel tempo, circa 10 miliardi di euro, peraltro reinvestendone solo una parte.
     
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  4. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
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    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    ma non si può certo dire dell'era Marchionne, che ha operato durante il regime del divieto degli aiuti di Stato. al massimo avrà avuto beneficio degli aiuti del governo USA ma anche lì ha portato oggettivamente più benefici che drenaggio di risorse.

    su ciò che ha fatto FIAT nel nostro Paese nel dopoguerra mi ero già espresso analogamente a te, in passato, su questo forum. ma, ripeto, c'entra poco con la gestione Marchionne, a mio avviso.
     
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  5. Bald_azzar

    Bald_azzar Kartista

    116
    115
    30 Ottobre 2017
    Reputazione:
    635.565
    Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

    Sì mai stai parlando di una FIAT che per nostra fortuna non esiste più, e non esiste più anche grazie a Marchionne.

    Gli errori del passato e l'intromissione del Pubblico hanno fatto male sia all'azienda che allo Stato, ora è una multinazionale che vive con le sue risorse. Si potrebbe chiedere conto alla famiglia Agnelli, ma bisognerebbe anche scomodare tutto il potere occulto di quegli anni, a cominciare da Mediobanca.

    Lo Stato ha dato tanto a FIAT, ma ha chiesto anche tanto, in fondo l'azienda si è anche fatta carico di aprire sedi in posti completamente illogici e di assumere un numero spropositato di personale. Un mio prof ai tempi dell'Università era stato un dirigente in FIAT, negli anni 70 e 80 almeno la metà degli assunti erano inutili, ma tanto erano a casa o in mutua o in permessi retribuiti.

    Tutto per dire che le colpe sono da distribuire e da una parte e dall'altra.
     
  6. ndk

    ndk Presidente Onorario BMW

    7.553
    3.275
    19 Gennaio 2016
    Italia
    Reputazione:
    672.467.776
    e46
    Non so neanche cosa rispondere.. in pratica il tuo è il classico pensiero da hater che nega la realtà ;)

    Ora sperate pure che FCA fallisca come avete sempre fatto... poi le conseguenze le pagheremo tutti però.
     
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  7. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
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    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    il bello è che solitamente gli haters hanno 15 anni e scrivono su youtube
     
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  8. tretrecinque

    tretrecinque Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    20.137
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    12 Novembre 2007
    Lazio, Roma
    Reputazione:
    2.147.467.538
    X3M competition
    Era Marchionne o antecedente, a mio avviso poco conta, il gruppo è sempre stato solidamente nelle mani della stessa famiglia, che nel corso del tempo ha ricevuto enormi aiuti di stato. A volte ho l'impressione che per più di qualcuno la logica del "diritto acquisito" faccia perdere la bussola su ciò che ha portato agli accadimenti recenti, del resto il mio pensiero su Marchionne l'ho già ampiamente espresso.

    Come ho detto sopra, a me sembra che cambi il nome, la nazionalità, il regime fiscale e gli intendimenti, ma dietro ci sono sempre gli stessi. Che gli errori del passato abbiano fatto male all'azienda intesa come interessi del gruppo di controllo, è cosa tutta da dimostrare.
    Concordo con te che vi siano colpe da distribuire, mentre non concordo su chi ha rimesso, per me a prenderla dove non batte il sole, sono sempre gli stessi: i contribuenti italiani.
     
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  9. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
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    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    io penso invece che se l'impresa multinazionale ha fabbriche e centri di direzione in tanti paesi, è assolutamente normale che possa scegliere il regime più favorevole.
    come sai, si chiama lecito risparmio d'imposta che è, immagino, ciò che cerchi anche tu per i tuoi clienti.
    pretendere (con quali mezzi poi?) per "debito di riconoscenza" la tassazione diretta in Italia mi sembrerebbe troppo.
    fermo restando che comunque i dividendi dei soci vengono tassati in Italia. gli Agnelli e anche i soci minori sono residenti da sempre nel nostro Paese.
     
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  10. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    26.120
    2.981
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    28.844.066
    Funny Car
    Marchionne aveva a cuore il nostro paese molto più di quanto non si pensi.

    La Ferrari attuale, che è la sua Ferrari ed è la miglior monoposto di F1, è interamente progettata da ingegneri italiani.

    Stava investendo molto anche per rilanciare la Sauber Alfa inserendo ottimi ingegneri italiani, e dal prossimo anno probabilmente avrebbe fatto debuttare anche la Maserati, acquisendo la Haas.

    Per sostituire il diesel stava investendo in Italia su Magneti Marelli legati per la ibridizzazione delle vetture.

    La Panda poteva farla costruire in Polonia che costava meno ed era di ottima qualità, ma ha deciso di salvare Pomigliano d’Arco.

    Giulia e Stelvio le ha fatte progettare da ingegneri Italiani, investendo moltissimo nello stabilimento italiano di Piedimonte.

    Si potrebbe continuare a lungo.

    Piuttosto il prolema più grosso adesso è capire cosa accadrà, quale sarà il futuro con la nuova dirigenza.

    Il paradosso sarebbe se i tanti che lo crocifiggono poi rimanessero senza lavoro proprio in conseguenza della sua scomparsa, o se le loro ditte che lavorano nell’indotto rimenessero senza forniture perché il baricentro di FCA senza di lui si sposta in America.

    Il nostro paese purtroppo è sempre stato così, tante espressioni di genialità illuminata ma anche tanta mediocrità.

    Dobbiamo imparare ad ascoltare le persone positive, lasciando sprofondare nel loro stesso fango i mediocri, solo così potremo alzarci in volo come collettività, valorizzando la creatività che non ha pari al mondo.
     
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  11. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
    23.398
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    quoto solo questo perchè è l'unico aspetto in chiaroscuro. secondo me (e non solo), FCA non ha creduto nell'elettrificazione in tempi ragionevoli e ha perso tempo rispetto agli altri. se la speranza è quella di recuperare, di certezze ce ne sono poche.
     
  12. ndk

    ndk Presidente Onorario BMW

    7.553
    3.275
    19 Gennaio 2016
    Italia
    Reputazione:
    672.467.776
    e46
    Purtroppo la mentalità è quella di dar contro tutto per avere un po' di visibilità... I risultati di Marchionne sono sotto gli occhi di tutti, non capisco come non si possano vedere. Dal mio punto di vista personale mi sarebbe piaciuto vederlo in Alitalia, magari sarebbe riuscito a far bene anche lì. So che però aveva rifiutato una prima proposta...


    E' ancora da capire se l'elettrificazione sarà veramente il futuro. Pare più una fase di transizione di qualche decina d'anni prima di una nuova tecnologia.

    FCA comunque ultimamente sta investendo in elettrificazione e guida autonoma. Certo, se consideriamo che Toyota è partita nel 97 se non prima.....

    Marelli però non so quanto c'entri in questo progetto, anche perchè la stavano (se non l'hanno già fatto) scorporando. Già in passato si parlava di vendita.
     
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  13. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
    23.398
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    aveva rifiutato perchè è una partita persa persino per lui, secondo me.
    se quella compagnia non chiude, non se ne esce. ma vedo che si va in ben altra direzione.
     
  14. AlexMi

    AlexMi Presidente Onorario BMW

    26.120
    2.981
    4 Aprile 2004
    Reputazione:
    28.844.066
    Funny Car
    Scorporo, non vendita, questo era il piano.
    E l'abbandono del diesel annunciato per il 2022 passava attraverso la ibridizzazione Magneti marelli di tutta la gamma. Vediamo se gli investimenti previsti da Marchionne andranno avanti con i nuovi.
     
  15. DerrickNAE3

    DerrickNAE3 Presidente Onorario BMW

    10.576
    1.258
    30 Luglio 2013
    Reputazione:
    103.119.715
    BMW Z4 E89 2.3i e BMW 316 E21 m.y.78
    Scusami ma mentre di Bmw si vedono tanti prototipi di nuovi modelli in giro, di Alfa cosa si vede??:-k:biggrin:
    Neanche meriti una risposta....
    Comunque, quante fesserie ho letto!...Le utilitarie sono producibili soltanto nei paesi emergenti, altrimenti non genererebbero profitti....Perché, forse i francesi che sono i maestri dei piccoli segmenti, fanno produrre agli schiavi nelle colonie?:mrgreen: E poi ancora, Marchionne stava investendo su Magneti Marelli per elettrificazione e guida autonoma, a parte che FCA è il gruppo più indietro che ci sia al riguardo, ma se già era stato programmato lo spin off per venderla!...;)Si, dopo Fiat lubrificanti, via pure Magneti Marelli, vendiamo i gioielli di famiglia invece di lavorare a nuove soluzioni....;) E ancora, la Fiat è ritornata con successo in America, a parte qualche 500 normale o qualche "Mazda" 124, 500L e 500X sono a prendere polvere nelle concessionarie, un flop pazzesco! Comunque, non voglio più spendere parole in merito, secondo me Marchionne sara' considerato un eroe perché gl'altri faranno pure peggio, mi dispiace soltanto che un uomo stia morendo, massima solidarietà alla famiglia!;)
     
  16. nicor

    nicor Amministratore Delegato BMW

    4.477
    3.061
    4 Febbraio 2017
    Vicenza
    Reputazione:
    556.362.705
    Audi A4 Allroad B9
    Sarebbe meglio che tu non lo facessi visto che non ne hai scritta mezza di giusta.
    Visto che tu sembri in grado di fare meglio di quanto ha fatto Marchionne, ti invito a proporti come prossimo AD.
    Come al solito dimostri di essere astioso verso un gruppo, che nulla di male ti ha fatto, solo per partito preso...
     
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  17. Sgranfius

    Sgranfius

    31.606
    21.627
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.405.114
    Batmobile
    Al suo posto cos'avresti fatto?
     
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  18. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
    23.398
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    bella domanda.
     
  19. DerrickNAE3

    DerrickNAE3 Presidente Onorario BMW

    10.576
    1.258
    30 Luglio 2013
    Reputazione:
    103.119.715
    BMW Z4 E89 2.3i e BMW 316 E21 m.y.78
    Da quando l' Alitalia è in crisi ed ha tagliato molte tratte, non prendo piu' l' aereo, manco morto sui low cost, di Fiat &C. da 20 anni invece, ne faccio volentieri a meno....;):mrgreen:
     
  20. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

    56.538
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    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    e a noi?
     
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