Scusa alerosso, ma il "salire di giri più velocemente" è per definizione "maggior potenza"... Infatti: indicando con P la potenza, con E l'energia e con t il tempo, si ha P=E/t Esprimendo ora E come energia rotazionale, ovvero E=1/2*I*w^2 dove I è il momento d'inerzia totale delle masse in rotazione (riportando come tali anche quelle in moto lineare associate alla rotazione stessa), e w (leggesi omega) la velocità angolare del sistema, si ottiene P=1/2*I*(w^2)/t ovvero P=k*(w^2)/t L'ultima equazione mostra che se la velocità di rotazione cambia più velocemente, questo è frutto dell'impiego di una maggior potenza. Puoi spiegare meglio cosa intendevi?
Sai sono 11 anni che lavoro con il codice della strada e non ho mai visto applicare l'art. 198 ad una macchina che ha modificato ai sensi del 78 le caratteristiche costruttive. Poi la parola omologato lascia il tempo che trova, perchè omologare un dispositivo non vuol dire altro che che confermare che quel dispositivo è stato costruito seguendo delle specifiche generali e specifiche per quel veicolo ( attenzione veicolo non marca e modello) su cui verrà montato. La confisca io l'ho vista solo per veicoli che violano l'art. 9 bis cds, e tutte le modifiche apportate vengono sanzionate dal 79/ 4° ( quello secondo capoverso da 1036 euro ) e non dal 78 cds . Però se lo hai visto mica mi metto ad obiettare. Se uno vuole accertare se ha effettuato una modifica elettronica per l'aumento della potenza fidatevi che in MCTC anzi DTT come si chiamano ora, non hanno il banco prova a rulli, quelli che vedete sono per la prova di frenatura. le strade di accertamento sono altre e più veloci. Riguardo al 5% nel CDS non esiste nulla, ripeto nulla, quello che c'è scritto sulla carta di circolazione è sacro, hai tot chilowatt, allora sono quelli punto e basta. Le case costruttrici possono fornire motori con potenze lievemente maggiori o minori, ma ricordando che hai immatricolato quel veicolo con quella potenza. Poi ripeto se le cose le sapete per sentito dire senza un riscontro di chi effettivamente fa gli accertamenti su strada amen. Io volevo solo farvi aprire gli occhi su quella sottile paura che uno ha quando modifica l'auto, pur sapendo che è vietato.
avevo letto molti tuoi post ma questa cosa probabilmente mi è sfuggita...in ogni caso l'importante è che le varie notizie raccolte da persone preparate o introdotte nell'ambiente vadano in un'unica direzione, cioè che siano coerenti. E in questo caso lo sono... Sono d'accordo con te, per un uso non agonistico, spendere 12 mila euro per ottenere 6 cavalli non ne vale proprio la pena. Sul discorso del bilanciamento del motore che non porta aumenti di cavalli probabilmente avevo capito male io...è più facile che mi abbia parlato di un incremento di prestazioni e io abbia inteso cavalli... In effetti anche io penso sia molto più importante che un motore salga velocemente di giri, specialmente un motore per uso agonistico. Infine, se le soluzioni per aumentare potenza sono quelle che prospetti e i costi sono quelli, allora io credo che saranno solo i team a fare tali interventi, perchè secondo me per un privato che utilizza l'auto per strada/pista proprio non ha senso...
Io mi ritengo liberista, quasi un... estremista della libertà individuale. Tra queste libertà considerò pure quella di infrangere le leggi. Ciò non significa certo che consideri ammirevole chi sceglie di vivere al di fuori della legge, ma questo è un altro discorso. I miei interventi avevano un fine preciso: informare su quali sono le leggi al riguardo perché una cosa è infrangere la legge conoscendola, una cosa ben diversa è farlo perché non si è a conoscenza delle imposizioni che regolano (o dovrebbero regolare) coò che si sta facendo. Il tuo intervento aggiunge certamente informazioni utili a chi voglia operare sulla base del... "tanto non succede nulla". E', come ripeto, una questione di libero arbitrio. Nessun anatema su chi decida di mettere mano all'auto, ma non si creda però, che se nella maggior parte dei casi le leggi specifiche non sono state applicate, questo significhi un tacito consenso da parte dell'autorità al suo ignorarle. Non sono invece in accordo con te quando dici che la parola "omologato" lascia il tempo che trova: il concetto e la definizione di omologazione sono chiari, si riferisce (nel contesto) alle prove di tipo alle quali vengono sottoposti i particolari elencati negli articoli del C.d.S. citati in precedenza.
Argomento complesso, la potenza è data dal prodotto della coppia per il numero di giri del motore per la costante. Alleggerendo un motore si ottengono meno inerzie e soprattutto equilibrandolo si possono ottenere maggiori regimi di rotazione con minori vibrazioni. I principali responsabili della coppia sono dati dalla forza dello scoppio e dal braccio della leva (lunghezza della biella). Riducendo semplicemente la massa di pistone e biella potresti addirittura peggiorare la coppia, in realtà lo scoppio deve vincere una inerzia minore e quindi alla fine la coppia che ne risulta è maggiore... ma di poco.
...Bilanciando si riducono gli attriti e le vibrazioni con la conseguente perdita di energia nell'ammortizzazione delle stesse... ...La fisica è bella perchè è logica ma il mondo è un'altra cosa...L'ultimo mio prof di fisica, purtroppo conosciuto molto tardi ad un corso di specializzazione, mi ha insegnato che la fisica è un modello con il quale si cerca di simulare la realtà, che però resta sempre un'altra cosa... ..Insomma, alla fine contano sempre i tempi sul giro..
Scusa Nicola, ma sei in errore: La potenza non è data dal rapporto tra la coppia e il numero di giri, bensì dal loro prodotto. Più correttamente: P=C*w dove P è la potenza, C la coppia, e w (omega) è la velocità angolare. Le unità di misura sono quelle del SI (Sistema Internazionale) ovvero potenza in W (watt), coppia in Nm (newton metro), e velocita angolare in rad/s (radianti al secondo). Volendo esprimere il tutto in unità di misura più "usuali" a chi bazzica con le auto si ha: 1HP=746W 1kgm=9.81Nm 1rpm=0.105 rad/s e quindi P(HP)=(9.81*0.105*C(kgm)*n(rpm))/746 ovvero P=0.00138*C*n dove P è la potenza in cavalli, C la coppia in kgm e n il numero di giri al minuto. Fino a qui, non c'è nulla di difficile. La seconda parte del discorso è molto, ma mooooolto più complessa e non si può generalizzare in poche righe: servono (purtroppo) migliaia di pagine...
Scusa è verissimo è stato un lapsus dovuto al fatto che ne sto parlando in maniera particolare su un altro thread, adesso correggo.
Diminuire le perdite di energia in un sistema significa, appunto, aumentare la potenza disponibile alla porta di uscita. Che il mondo reale sia molto complesso da simulare, dipende dall'accuratezza con la quale vuoi farlo; certo è che senza la fisica (tra cui le semplici formule postate) gli ingegneri della BMW non avrebbero potuto progettare le macchine con le quali fare "i tempi sul giro"...
Domanda trabocchetto: cosa fa accelerare un'auto? La coppia alla ruota o la potenza alla ruota? Br1. sei pregato di non ridere, forse non ha letto il thread.
...Se progetti un motore con le formulette o formulone che siano quando lo metti al banco dopo 3 minuti l'albero si spacca per le risonanze, etc...Ci vuole "esperienza" e cioè le formulette più quel "non so che"...E credo che alla BMW i motori li facciano con quel non so che , altrimenti saremmo ancora ai V8 turbo dell'Alfa di Chiti, che facevano un giro a Monza e si rompavano, ci ho passato la fanciullezza sulle gradinate di quelle tribune ad aspettare!
...A proposito di benza approfitto per fare alcune domande: -sul manualetto della E92 c'è scritto che il motore può andare con 95 ottani ma la potenza diminuisce, ci vogliono i 98 per avere i 420CV, è vero? -La Super senza Pb ha 95 ottani...o no? -Era così anche per la E46? ...Io vado sempre a Super senza Pb...
...letto il ManualettoDelPeritoPerfetto.... Dici cose giuste (la teoria deve poi lasciar spazio alla pratica), ma esageri anche molto... anzi, troppo! Senza sapere Formulette & Formulone vai avanti poco (oggi)... oppure devi avere risorse illimitate. Poi, ripeto, quello che dici è vero... ad esempio c'è stata una importante azienda motociclistica che è impazzita per venire a capo della rottura della catena di distribuzione su un nuovo motore a 3 cilindri (ok, a questo punto potevo scrivere anche il nome dell'azienda ) nonostante si provassero le stesse catene usate da produttori di motori di primarie marche mondiali.
...No, certo che ci vogliono le formule ma sono solo UNA parte del lavoro, comunque io esagero sempre, mi piace, non resisto!!!
Abbiamo già avuto l'occasione di verificare che la pensiamo in modo diverso, ma lo scopo dei forum è proprio quello di mettere a confronto le idee, e questo è sempre positivo. Nella progettazione dei motori, oggi come oggi, senza la teoria, i modelli e le simulazioni, non si arriva neppure al banco prova. L'ultimo motore che ho progettato è sotto test proprio in questi giorni e ha dimostrato un problema imprevisto ovvero un momento assiale (non radiale!) sulle bielle dovuto alla pressione del flusso di fluido attraverso le valvole quando si viaggia sopra i 16,000 rpm. Non è stato il "non so che" di qualcuno ad individuare il problema, ma le centinaia di sensori sparsi per tutto il motore nel corso delle prove. E anche la soluzione non viene dall'esperienza, ma dal trasformare i dati rilevati in curve, nel trovare le leggi fisiche che le governano e nell'implementare queste leggi nei modelli di simulazione utilizzati. Proprio questa mattina abbiamo varato la nuova versione del programma di simulazione (interno), ri-simulato il motore e, con nostra grande soddisfazione, la simulazione ha evidenziato il problema in modo quasi identico a quanto avvenuto nella realtà. Oggi disponiamo di un nuovo modello matematico più rispondente alla realtà ed è questa "l'esperienza" accumulata dai team di progettazione. Il breve racconto qui sopra serve per far capire che il vecchio detto dei meccanici "meglio un etto di pratica che un chilo di grammatica" non ha più nulla a che fare con la progettazione industriale odierna. Sono ormai anni, che nel nostro team, i laureati in matematica sono più degli ingegneri meccanici. P.S. Il manuale del perito è sempre sul tavolo (o al massimo dietro la schiena), anche se sono altri gli strumenti cartacei più utilizzati!