[Lunghissimo] Addio 911. Benvenuta Aero Supersports | Pagina 399 | BMWpassion forum e blog
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[Lunghissimo] Addio 911. Benvenuta Aero Supersports

Discussione in 'Auto Europee' iniziata da Ale_72, 23 Marzo 2013.

  1. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
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    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    @Katanazz che cacchio abbiamo aspettato a fare?

     
  2. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
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    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Vecchio articolo di EVO che ho ritrovato, piu' sulle emozioni del viaggio e del circuito che non sulla macchina.

    The full Montlhéry - Il vecchio circuito parabolico di Montlhéry in Francia è la destinazione perfetta per una gita al volante della nuova Morgan Aero SuperSports

    Una sbarra abbassata non è mai una bella cosa. E una rete bordata di filo spinato è anche peggio. Quando poi arrivate davanti a un casottino in stile Checkpoint Charlie del muro di Berlino significa che il viaggio per voi è finito. Troviamo esattamente tutto questo quando arriviamo all'entrata dell'autodromo di Montlhéry. A quanto pare siamo partiti per il più inutile pellegrinaggio della storia di EVO verso una pista... Mi aspettavo qualcosa come Reims, dove le tribune del circuito, vecchie ed evocative, confinano con la strada. Alla peggio, pensavo, sarà come Le Mans, dove si può guidare su alcuni tratti della pista anche se i box sono chiusi. Ma a quanto pare Montlhéry, la risposta francese a Brooklands e a Monza, è off limits.

    L'unica nota positiva è che la Morgan Aero SuperSports è una scusa davvero fantastica per fare un bel viaggio, per quanto inutile. Non importa quale sia la tua meta: appena ti siedi dietro al volante e guardi oltre i tre tergicristalli, lungo il cofano infinito e verso l'orizzonte, ti sembra di partire per un'avventura. La SuperSports si basa sulla elegante AeroMax quindi ha lo stesso telaio, lo stesso V8 BMW 4.8 da 367 CV e la stessa carrozzeria, dal parabrezza in avanti. Ma mentre la AeroMax vi protegge dagli elementi, la SuperSports ha un tetto rigido tipo Targa con due pannelli che si smontano e permettono ai raggi del sole e alle note dello scarico di raggiungere l'abitacolo. Pensando che la SuperSports avesse un bagagliaio da motocicletta, il fotografo Matt Howell questa mattina si è presentato agli uffici di EVO con uno zainetto mignon contenente solo un paio di mutande di ricambio e di lenti a contatto di scorta per tutto il viaggio. Ma ha subito capito di aver sbagliato quando ha dato un'occhiata alla Morgan, che ha una specie di caverna come vano bagagli. Per la prima tappa del viaggio sulla tangenziale di Londra nell'ora di punta, e poi sulla M20 fino al tunnel della Manica, abbiamo deciso di lasciare il tetto chiuso. Così, senza il rumore di sottofondo dell'aria e del motore, ho avuto l'occasione di ripassare mentalmente il programma di questi due giorni. Le autostrade sono il modo migliore per attraversare velocemente la Francia ma non sono l'ideale per rivelare il carattere della Morgan, quindi cercheremo di evitarle il più possibile.


    Dato che la nostra meta, l'autodromo di Montlhéry, si trova poco a sud di Parigi, l'itinerario che seguiremo può anche essere una strada alternativa per Le Mans se si vuole evitare la N138 e la scrupolosa Gendarmerie. Peccato che ci siamo accorti soltanto a viaggio iniziato di aver dimenticato il navigatore e così dovremo trovare la strada alla vecchia maniera: con la cartina e un po' di istinto. Se poi le cose andranno male ci affideremo a un sestante e alle stelle. Dopo un breve tratto sulla A16 all'uscita dell'Eurotunnel, troviamo facilmente la D901. Ben presto le strade si trasformano in lunghi rettilinei in mezzo alla campagna, così tipici del panorama francese. Ogni tanto i tratti dritti sono intervallati da qualche curva facile da tagliare o bordati da una fila di alberi che sembrano trasformare la strada nell'ingresso di qualche vecchia e ricca dimora. I rari villaggi che incontriamo ci fanno rallentare il passo: quando li attraversiamo ci sono sempre uno o due vecchietti che guardano stupefatti la Morgan. La nostra prima tappa in terra francese è Abbeville. Lì perdiamo la D901 ma scopriamo una cattedrale spettacolare. Alla fine decidiamo di seguire il fiume e capiamo che, tenendolo a sinistra, prima o poi torneremo sulla D901: chi ha più bisogno del Tom Tom? Guidare su queste strade è molto rilassante e con la Morgan lo è ancora di più, grazie al V8 che ha un gran passo a qualsiasi regime. Quando si scala marcia per superare la Clio di turno l'accelerazione è degna dello 0-100 dichiarato in 4,5 secondi e il rumore che esce dagli scarichi laterali è straordinario. È un soundtrack meravigliosamente pieno e dolce, leggermente ovattato come se fosse filtrato da un cuscino, ma allo stesso tempo profondo e baritonale. Il povero guidatore della Clio deve aver pensato che era arrivata la sua ora visto che, a giudicare dal rumore, uno Spitfire gli stava per atterrare sulla testa.

    Su un'auto del genere non ci si aspetta il cambio automatico, eppure c'è. Ma sembra adeguarsi perfettamente alla guida rilassata in mezzo alla campagna e, anche se le cambiate non sono veloci come sul DSG, sono perfettamente in linea con il comportamento della Morgan e così non sembra mai che la stiano rallentando. La posizione di guida è abbastanza verticale, lo spazio per le gambe è più che sufficiente anche se il parabrezza è incredibilmente vicino al naso. Così come il volante che, privo di servosterzo, vi costringe a tirar fuori i gomiti per curvare. Ma è leggero e maneggevole, anche se è strano manovrare una coppia di ruote che si trovano da qualche parte là davanti e che entreranno in curva molto prima di voi. Il paese di Beauvais è la nostra seconda tappa significativa. Prima di arrivarci, però, dobbiamo fare il pieno, alla Morgan e anche al nostro stomaco. Mentre pranziamo su un tavolino all'aperto sembra arrivato il momento giusto per abbassare il tettuccio. Stacchiamo i due ganci e la copertura sopra il sedile del pilota scivola via con una certa agilità. Pieghiamo il pannello, lo infiliamo nella sua custodia di morbida pelle e lo mettiamo nel bagagliaio. Poi facciamo lo stesso anche sul lato del passeggero e ci congratuliamo con noi stessi per essere stati così previdenti da viaggiare leggeri... A Beauvais prendiamo la D981 verso Gisors, poi la D583 verso Chaumont prima di trovare la D153 e di seguirla fino a Magny-en-Vexin. Dopo Magny cerchiamo la D983 e scopriamo che è davvero carina: è leggermente tortuosa e con una buona visuale e si snoda in una campagna aper-ta e deserta. Infilate in curva il lungo muso della 'Morgan, scatenate tutti i 490 Nm di coppia e il posteriore seguirà docile la traiettoria, grazie al grip incredibile del telaio e delle Avon ZZ3. Nei tratti diritti si deve prestare molta attenzione allo sterzo perché le grosse gomme sembrano far fatica a stare dove le avete messe. È un po' come fare da babysitter a un bambino piccolo: se lo lasciate da solo un attimo per godervi il panorama, scoprite che sta disegnando con il dentifricio sulle pareti del bagno. Finalmente arriviamo nei sobborghi industriali di Mantes-la-Jolie. È da qui che si può prendere la D928 verso Nogent-le-Rotrou e poi la N23 per Le Mans. Ma la nostra meta è un altro circuito e così seguiamo la D983 verso Houdan prima di perderci nella Forét de Rambouillet nel tentativo di raggiungere Montlhéry... Proprio quando Matt inizia a parlare un po' troppo seriamente di MacGyver e della sua bravura a uscire da situazioni disperate emergiamo dalla foresta miracolosamente vicino alla nostra meta finale. Stando alla mappa, il circuito dovrebbe essere da qualche parte nella campagna alla nostra sinistra, parallelo alla strada su cui ci troviamo in questo momento. Alla fine troviamo un cartello che indica l'autodromo e lo seguiamo lungo una stradina che ci porta davanti a un cancello con la sbarra abbassata e le reti metalliche a proteggere quello che si rivela il quartier generale dello UTAC (Union Technique de l'Automobile du Motocycle et du Cycle). Che fine ingloriosa per questo viaggio. C'è un uomo con il walkie talkie a guardia dell'ingresso, quindi parcheggiamo la Morgan e decidiamo di provare a parlarci. Il mio francese è davvero risicato e il suo inglese è persino peggio. Gli dico che abbiamo guidato fin qui dall'Angleterre. Lui capisce e guarda con ammirazione l'auto. Inizia a parlare, cercando di spiegarmi pazientemente qualcosa in un francese semplice e lento. Decido che la tattica migliore è sorridere e fare di sì con la testa: con Harry funziona bene. Poi, quando inizia a muovere la testa anche lui e sorridere credo di capire cosa sta dicendo. Allora annuisco con più convinzione. Lui sorride ancora di più e inizia a darmi indicazioni stradali. Forse sono riuscito a trovare il modo di entrare. Torno alla Morgan e dico a Matt di salire in auto mentre gli spiego cosa credo sia appena successo. Il tizio pensa che io e Matt facciamo parte del cast di un film che gireranno qui proprio questa sera. Io ho deciso di non contraddirlo e così lui ci sta facendo entrare. Almeno credo.

    ll circuito di Montlhéry, a sud di Parigi, di solito è chiuso al pubblico ma i nostri eroi sono riusciti a entrare. Sotto: Catchpole che si guarda attorno furtivo e la struttura, dall'apparenza fragile, che sostiene la vecchia parabolica. Nell'altra pagina: a tutto gas sulla sezione stradale del circuito

    Giro la chiave, premo lo starter al centro del cruscotto di alluminio e i meravigliosi scarichi laterali della Morgan si mettono a fare le fusa. Lentamente ci portiamo davanti alla sbarra. Che rimane abbassata. Accidenti. Quando arrivano altre due guardie inizio a chiedermi se la SuperSports ce la possa fare a passare sotto la sbarra, ma poi i due nuovi arrivati guardano il nostro nuovo amico, che fa segno con la mano di lasciarci passare e dice — almeno così credo — che abbiamo il permesso di entrare. La sbarra lentamente si alza ed entriamo in un nuovo mondo.

    Nel 1923 un industriale chiamato Aleandre Lamblin ha comprato un bel pezzo di terreno poco a sud di Parigi. Il suo obiettivo era costruire un circuito che potesse reggere il paragone con Indianapolis e Brooklands. Raymond Jamin era stato incaricato di disegnare il tracciato e, nel giro di un anno, il circuito parabolico ovale di 2.547 km era pronto. Le sue sezioni rialzate sono state progettate per reggere un'auto del peso di una tonnellata alla velocità di 225 km/h e, grazie alle minori restrizioni di Montlhéry rispetto a Brooklands (e noi che credevamo che i limiti acustici fossero un'invenzione moderna), nei primi due mesi di vita del circuito sono stati battuti oltre cento record di velocità. Tra i più prolifici battitori di record c'è stata an-che una donna. Si chiamava Gwenda Stewart e, nell'agosto 1930, al volante di una Morgan Super Sport che montava un motore JAP da 1.086 cc ha staccato i 186,2 km/h sul chilometro lanciato, una velocità che non è più stata superata da nessuna Morgan a tre ruote e, se è per questo, da nessun altro veicolo a tre ruote dell'epoca. Il primo tratto del circuito che incontriamo è la parabolica. Ne seguiamo il perimetro finché non ci troviamo fuori dalla visuale delle guardie e poi tiriamo un sospiro di sollievo. Da qui non possiamo entrare in pista, così parcheggiamo la Morgan e ci avviciniamo al bordo rialzato, sbirciando la vertiginosa parabolica attraverso il guardrail. Non sappiamo quanto tempo passerà prima che qualcuno si renda conto che non bisognava lasciare entrare quei due tizi con l'auto strana, ma questo panorama val bene un minuto in contemplazione. Così, mentre il sole tramonta ce ne stiamo lì fermi in ammirazione, assorbendo questa magica atmosfera e lasciando correre l'immaginazione. Sembra così strano che una striscia di cemento decrepito possa far venire la pelle d'oca, eppure è così. Guidiamo la Morgan verso il lato ovest del circuito e rimaniamo stupiti davanti ai pilastri di cemento incredibilmente sottili e dall'aspetto fragile che sostengono la struttura. All'epoca dicevano che questa parabolica fosse ancora più inquietante di quella di Weybridge, in Inghilterra, perché se mentre la si percorreva si guardava dal finestrino tutto quello che si vedeva erano le cime degli alberi che scorrevano all'indietro a folle velocità. All'improvviso un'auto compare dal nulla e viene verso di noi. È la security? No, è la direzione sbagliata. Decidiamo di continuare il nostro bluff. Un sorriso, un saluto con la mano, uno sguardo stupito per tutta risposta e l'auto se ne va. E arrivato il momento di scattare qualche foto prima di essere buttati fuori. Nel 1925 è stata aggiunta una sezione stradale che ha portato l'autodromo alla incredibile lunghezza totale di 12,5 km e ha trasformato Montlhéry in uno dei circuiti più fantastici del mondo. Quando percorriamo la prima sezione del tracciato originale, passando sotto un ponte dipinto di bianco e accanto a un'alta torre di mattoni, è come essere su una strada a doppia corsia completamente deserta. La pista, che in questo punto è larga dieci metri, sembra davvero enorme. Alla nostra destra c'è una specie di aiuola centrale con un paio di alberi e una casupola decrepita per i commissari e, dietro a questa, il tratto di pista che mette in comunicazione la parabolica con il tratto stradale. C'è una curva veloce da superare ma sostanzialmente le auto escono dalla parabolica e tengono il gas spalancato per 2 km. Ma non possono rilassarsi troppo perché altrimenti rischiano di non frenare in tempo e prepararsi a cosa li aspetta. Il circuito si abbassa così velocemente che lo stomaco sembra finirvi in bocca. In questo punto si rischia di decollare ma sarebbe una brutta idea perché la salita che segue è molto più ripida della discesa che vi siete appena lasciati alle spalle e comprime al massimo le molle delle sospensioni, facendovi sentire come se aveste il piombo nelle vene. Salendo dovete contemporaneamente tenervi a destra per non mancare il punto di corda della curva cieca successiva e, di conseguenza, anche la ripida discesa che vi porta alla curva a gomito verso sinistra. Fare un giro veloce su questa pista deve essere bellissimo, epico e assurdamente pericoloso. Oggi il circuito confina con una base militare (ma non ho intenzione di provare a entrarci, non mi può andare bene due volte...) e, proprio mentre sto pensando che sarebbe bello poter fare un giro più veloce lungo il primo tratto di curve, ci imbattiamo in un gruppo di attori, comparse e truccatori. Passiamo lentamente in mezzo alla combriccola di Hollywood che fissa stupefatta la SuperSports. Fortunatamente nessuno di loro si chiede chi ci ha dato il permesso di entrare. Quando qualcuno ci invita ad accostare sorridiamo e salutiamo con la mano, poi ignoriamo il suggerimento e continuiamo a procedere, lasciandoci ben presto alle spalle la troupe e tornando indietro sul rettilineo. Sicuramente adesso qualcuno avvertirà la sicurezza, che ci starà già cercando sui monitor delle telecamere a circuito chiuso, che noi stiamo accuratamente evitando fin dall'in l'ora di andare. Mentre ci avviciniamo ai cancelli di uscita vedo che la guardia è al telefono e la sbarra è sollevata, quindi nessuno ferma la nostra evasione. Solo quando siamo a quasi due chilometri dal circuito iniziamo a ridere, sollevati, di quest'avventura. Non sarebbe stato lo stesso senza la Super Sports, un'auto che pretende sempre un ruolo di protagonista nella vostra vita. Costa quanto la R8 Spyder ma ha qualcosa che la Audi semplicemente non può avere: le linee, il sound, la rarità, il mix speciale tra vintage e moderno. Ma soprattutto, un atteggiamento da star che vi apre le porte di posti che le altre auto nemmeno si sognano...

    Valutazione evo *****
     
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  3. labrie_it

    labrie_it Presidente Onorario BMW

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    23.414
    6 Novembre 2007
    Netflix
    Reputazione:
    2.059.835.660
    car2go
    il giornalista ha una bella penna.
    deve essere emozionante leggere queste parole con riferimento alla macchina che si possiede.
     
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  4. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    IMG_2268_2.jpg
     
    Ultima modifica: 8 Febbraio 2020
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  5. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
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    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    [​IMG]
     
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  6. DodoStabe

    DodoStabe Amministratore Delegato BMW

    4.159
    1.163
    15 Dicembre 2008
    Reputazione:
    322.875.222
    330ie92+Giulia+Elise+ninja 636+z1000sx
    Bellissimo racconto! In effetti compro evo per questi testi :D
     
  7. DodoStabe

    DodoStabe Amministratore Delegato BMW

    4.159
    1.163
    15 Dicembre 2008
    Reputazione:
    322.875.222
    330ie92+Giulia+Elise+ninja 636+z1000sx
    La faccia tipica di quando all’improvviso ti spunta sotto al naso una morgan...
     
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  8. Lohengrin

    Lohengrin Direttore Corse

    2.193
    221
    24 Marzo 2011
    Reputazione:
    2.913.384
    BMW Z4 Sdrive23i
  9. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Esatto.
    La versione finale e' stata la plus 4 70th anniversay edition
    https://www.motor1.com/news/393123/morgan-plus-4-anniversary-gold/
    https://www.morgan-motor.com/plus-4-70th-anniversary-edition/
    Adesso a Ginevra presenteranno la nuova Plus 4 (o come diavolo la chiameranno) con i telai in alluminio tipo Aero/PlusSix.
    La fine di un era.
     
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  10. Lohengrin

    Lohengrin Direttore Corse

    2.193
    221
    24 Marzo 2011
    Reputazione:
    2.913.384
    BMW Z4 Sdrive23i
    Faranno anche la roadster V6 con telaio in alluminio?
     
  11. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    I telai in acciaio sono finiti (M3W a parte). E se non ho capito male, si sposteranno su BMW per tutti i gruppi motore/cambio. Non so cosa butteranno sotto. Perche' spero non si accontentino per tutto dei tristi 4 cilindri pompati per simulare motori piu' grandi.
     
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  12. Lohengrin

    Lohengrin Direttore Corse

    2.193
    221
    24 Marzo 2011
    Reputazione:
    2.913.384
    BMW Z4 Sdrive23i
    ..o strani artifici per simulare il suono di motori plurifrazionati
     
  13. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Spero che in Morgan abbiano ancora un minimo di dignita' artigianale.
     
  14. Katanazz

    Katanazz Primo Pilota

    1.111
    463
    7 Maggio 2015
    Reputazione:
    197.206.336
    Morgan Roadster + Tesla M3 Performance
    Non sarebbe male se la lineup finisse per essere:

    -4/4 (da oggi chiamata 3/4 :mrgreen:) 3 cilindri 130/140 cv
    -Plus 4 col 4 cilindri 190 cv
    -Plus 4+ (ex Roadster) col 4 cilindri 260 cv
    -Plus Six col 6 cilindri 340 cv
     
  15. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Guarda che secondo me c'hai beccato eh. E quella che mi ruga di piu' di tutte e' la ex roadster.
    Vedremo poi cosa incastreranno al posto delle Aero 8 e se faranno ancora qualcosa di delirante come le aeromax e le supersports.
     
  16. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    Quando il coronavirus ti libera un tavolo al ristorante dove solitamente si fatica a trovare posto, meglio non mancare. Grazie @Katanazz e @LupoTHP per la gita!

    IMG_2504.jpg IMG_2507.jpg
     
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  17. LupoTHP

    LupoTHP Amministratore Delegato BMW

    4.608
    1.445
    18 Dicembre 2013
    Reputazione:
    38.121.816
    MX5 ND sport
    Violetta sempre bellissima! La Mog di @Katanazz ha un fascino classico assolutamente unico! A partire dal vocione che senti da lontano, la linea e le proporzioni perfette, le cromature giuste perché vere! Poi seguirla in strada è uno spettacolo! Non è solo l’estetica a riflettere il fascino di tempi passati ma anche i movimenti del corpo vettura che ti fanno capire che anche sotto la pelle non tradisce le aspettative dell’estetica. Classic, non poteva esserci descrizione migliore!
     
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  18. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
    20.651
    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    @LupoTHP Dal forum Morgan:
     
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  19. LupoTHP

    LupoTHP Amministratore Delegato BMW

    4.608
    1.445
    18 Dicembre 2013
    Reputazione:
    38.121.816
    MX5 ND sport
    addirittura!?! Sono onorato! ;)
     
  20. Ale_72

    Ale_72 Presidente Onorario BMW Oltre 2.147.378.170 Rep

    53.086
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    27 Marzo 2007
    Reputazione:
    2.147.436.212
    Morgan AeroSS + AM Vantage S Roadster
    E c'e' di piu' :cool:
    E, riguardo alla vernice (c'e' uno che ha una ditta di vernici):
     
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