Come tutte le città (o paesoni, che dir si voglia) d'Italia...e non solo. Anzi...io a Firenze, di notte, ci son stato qualche giorno credo che in confronto a Milano, Roma periferia, Brescia, Verona (senza scomodare le regine del sud /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">)a sia parecchio tranquilla. Forse non sicura...ma molto piu tranquilla.
ho sentito, e chiedo conferma..... - il bollo da 34€ per i conti correnti sparisce sotto i 5000€... - ma hanno aggiunto un bollone da 100€ per i conti usati da aziende e professionisti???? grazie monti.... guadagno meno di un impiegato e ho i costi da partita iva, ho un solo misero conto e me lo tartassi....
Chiarisci in Pm questa tua in merito al discorso; ci riserviamo comunque l'applicazione di sanzioni in merito al tuo post!
Quello che mi lascia un po' perplesso è la mano leggera adottata sulle liberalizzazioni: potevano compensare con l'aumento di concorrenza e competizione l'aumento delle tasse per i cittadini, ma di fatto non se ne fa quasi nulla. Sono stati salvati i tassisti, come sempre, lobby privilegiatissima e temutissima per i danni che fa quando si ferma, e i camionisti, ai quali viene rimborsato in toto l'aumento dei carburanti. Peccato, un costo maggiore del trasporto su gomma avrebbe potuto rendere più competitivo quello su rotaia, che invece è sempre più abbandnato. Sono stati salvati anche i distributori di carburante, con l'ennesimo rinvio della liberalizzazione delle reti di vendita, che avrebbe potuto avvicinare il costo industriale dei carburanti a quello medio europeo. Questo non mi piace.
Nel topic sulla sanità più tardi vi spiego un po' di retroscena sulla Fascia C, Bersani, le cooperative, ecc. Dico solo che voleva essere un colpo di spugna non a favore del cittadino ma di pochi. Un po' come la storia della maxi tangente Enimont.
e te credo, liberalizzare in Italia e' come voler vendere i ghiaccioli agli eschimesi. l'unica liberalizzazione che passera' e' la liberta' di licenziare come e quando si vuole. questo e' il paese che ha inventato le corporazioni (dette oggi lobbyes).
Guarda, io la vedo diversamente. Senza i farmaci con obbligo di ricetta, le parafarmacie rimangono esercizi di serie B, che quindi non possono fare vera concorrenza alle farmacie. Ed è un peccato.
Se le ha inventate non lo so, credo di no perchè esistono in USA e UK dalla notte dei tempi. Guarda che come esiste la lobby dei farmacisti, che poi è un sindacato come Confindustria, esiste anche la lobby della gdo. La gdo che pensi a vendere il jamon iberico di 60 mesi o il Bitto di 10 anni piuttosto che le medicine.
Questo anche perchè la Lobby più grande che potrebbe esserci, ovvero quella dei consumatori, è debolissima e divisa. Altrimenti sarebbe la più potente, come nei paesi più civili.
Purtroppo a me nella dichiarazione dei redditi del 2008 sono stati tutti scartati chiaramente intendo tutti quelli in fascia deducibile. Successivamente ho acquistato solo in farmacia.
non credo, credo dipende dal fatto che servano effettivamente per motivi teraputici e non ad esempio estetici. Sentiamo che dice Marco /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
o forse perche' quelli che siedono in Parlamento sono li' perche' messi dalle lobbyes visto che con questa legge elettorale porcata non so neanche chi voto.
Non rimangono esercizi di serie B, SONO esercizi di serie B. La differenza tra una Coop e una farmacia è che nel primo caso l'AD è un tesserato del PD o ex politico trombato mentre nel secondo caso deve essere laureato in farmacia o CTF, essere iscritto alla FOFI e avere conseguito l'idoneità alla titolarità. Ho scritto volontariamente Coop e non parafarmacia perchè poi approfondirò. A te piacerebbe se alla Coop facessoro i progetti di competenza di un ingegnere?
Io uso un detergente viso prescrittomi dal dermatologo che non prevede ricetta, perchè non è possibile inserirlo?
Ha discrezionalità l'AIFA. E in base a ciò il mio database ti stampa la dicitura "detraibile" sullo scontrino. In cui deve esserci anche codice fiscale sennò non ha valore.