Parlate degli anni 20.....grazie al membro che puntava sui contadini, c'eran quasi solo quelli E cmq era pur sempre un ex-socialista. Al di là della vena razzista, non è che cadde tanto lontano dall'albero Marxista. Cme non è che sia poi così pertinente
No, non sbagli. Il problema è che la terra fa schifo a tutti. Io che notoriamente osservo sempre il mio orticello ed i suoi dintorni, ho tastato con mano un rapido abbandono delle campagne proprio nel cuore di una regione che, secondo tradizione, sarebbe votata all'agricoltura. Un esempio pratico? Credo che la mia sia l'ultima azienda agricola attiva nel comune di Firenze, o quasi. Eppure le colline sarebbero piene di olivete -moltissime delle quali in evidente stato di abbandono-. Come dice mio padre, quando verrà la prossima guerra, tireremo avanti grazie all'orto. Chi ha venduto il campicello per il Porsche Cayenne, si mangerà le gomme...
perchè devi affermare che l'equazione è tirata per i capelli ? quello che hai scritto, e che poi ribadisci per giunta nel post citato qui sopra, è esattamente quello che la rivoluzione culturale prevedeva : fare ritornare al contatto con la realtà coloro che se ne erano allontanati, per mille motivi... se intendi comunque suscitare polemiche contro ogni singolo post che inserisco, fai pure. per Damiano che equipara nazismo e comunismo, dico solo che questa equiparazione non si può proprio fare. Il discorso è un pò lunghetto...ma ci provo in due righe ( ho il dono della sintesi... e aborro le contorsioni da azzeccagarbugli ) il Nazismo è stata un' ideologia che aveva alla base lo sciovinismo ed il totalitarismo, e come progetto niente meno che la conquista del mondo tramite la violenza della guerra e la sottomissione dei popoli che non fossero quelli di una determinata razza. Il comunismo è un insieme di teorie sociali, politiche ed economiche che ha come progetto la realizzazione di una società di tipo collettivistico-egualitario. Nessuna -dico nessuna- dell nazioni che si sono definita "comuniste" è riuscita a perseguire gli scopi prefissati, ed i motivi -che ti puoi adesso immaginare- derivano essenzialmete dalla immaturità e dalla debolezza del genere umano... Per ora. L'attualità del pensiero marxista, e la critica al sistema capltalista ( la crisi di questi anni, la globalizzazione , e l'implosione dell'occidente per come si sta prefigurando...) sono di fatto riconosciuti, anche da storici ed economisti : Eric Hobsbawm e Immanuel Wallerstein per esempio. il ritorno alla terra è una delle cose che comunque farebbe bene a molti... io personalmete curo i miei 20 olivi e traggo con soddisfazione l'olio per il consumo familiare
Il problema è che con l'agricoltura ci guadagna la gdo, ci guadagnano le banche d'affari e ci guadagnano pochissimo gli agricoltori. Non è ora di cambiare le regole del gioco? Io per non sbagliare boicotto la gdo.
Scherzi spero. Un conto è l'orto...un contro è l'agricoltura. E gli agricoltori guadagnano tutt'altro che poco!
Parino! La mi cognata ce l'ha l'azienda agricola, se vuoi ti ci faccio parlare! Te pensi che il casaro che fa la robiola di Roccaverano o chi coltiva viti faccia gli strasoldi? Chiedi ad un allevatore a quanto gli comprano il latte.
Se non ci fossero i finanziamenti europei e le sovvenzioni per pilotare certi tipi di raccolti morirebbero tutti di fame.
Saran due mondi diversi. In pianura padana gli agricoltori fanno praticamente tutti gli strasoldi....così come gli allevatori. Pensavo fosse la norma.
Solo da me hanno esclusivamente mega ville e macchinoni multipli? Allora è una questione regionale....la pianura padana domina /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
?????? la mela che tu paghi 10 all'agricoltore costerà 5 di spese e la rivende a 6...tutto il resto sono rivenditori su rivenditori
Lo scopo non è suscitare polemiche; semplicemente ritengo tu abbia scritto una mezza verità. Perché se è vero che nella Cina di Mao -forse più che da altre parti- si predicava il ritorno alla terra, è anche vero che questo è un aspetto parziale di un fenomeno cultural/politico/rivoluzionario che tu stesso definisci molto più ampio e sfaccettato. Col mio messaggio precedente ho solo messo l'accento su di un fatto ovvio: non solo i kompagni erano per lo sfruttamento della terra, che del resto fu lungamente incentivata anche nell'Italia fascista oppure, dopo la crisi del '29, anche negli Stati Uniti, motivo per il quale l'equazione non torna; il ritorno alla terra non è, in altre parole, un tratto distintivo qualificante ed esclusivo della dottrina comunista. Infine, quanto all'attualità del pensiero Marxista, mi permetto di dissentire relativamente al preteso riconoscimento da parte del mondo economico; non conosco nessuno che, sano di mente, potrebbe rubricare il comunismo come efficace politica di pianificazione economica, dato che la dottrina in questione non considera l'impresa quale elemento necessario del proprio sistema. Del resto l'andamento dei regimi conferma, se davvero ve ne fosse bisogno, che senza impresa non c'è progresso e l'utilizzo del capitale, risorsa base di ogni sistema economico, non genera sviluppo.
A parte che la mela è un esempio sbagliatissimo. Su die sse c'è tutta la loggia dei produttori marchiati e il discorso è ben diverso. Nessuno è mai stato in Francia Corta? dove fanno i bollicine?
il guadagno sta nelle ore di lavoro...non nel prodotto singolo... se lavorassero 8 ore e via a timbrare sarebbero tutti morti di fame.... il maggior guadagno è che se la gente lavora dalle 6 alle 8 ore, loro meno di 12 non ne fanno
L'agricoltura non rende un accidenti nulla, e lo dico a ragion veduta: con 1500 piante di olivi non si riesce che a pagare i conti, i contributi e le tasse e -non sempre- a metter via pochi euro per le attrezzature.
Ma meno del doppio non prendono. Per altro son tutte aziende familiari...è gente abituata e che ama il suo lavoro. Io vengo dai monti e di campi ce n'è pochi...ma ho il "punto di ritrovo" in piena pianura padana, e conosco parecchi coltivatori diretti. Escono volentieri la sera...e spendon dei gran soldi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Secondo me buona aprte del guadagno viene dal Nero abbondante che fanno...e dalla tassazione ridicola cui sono sottoposti. Non certo il 50% dell'industria
Non lo metto indubbio, ma i soldi arrivano comunque dai contributi, se dovessero fare esclusivamente con i loro soldi vendendo i loro prodotti con i mercati di adesso sicuramente non ce la farebbero.Poi che questo sia giusto o no non ne discuto, prendono anche i soldi per non coltivare niente.
Visto che sei così esperto, spiegaci in cosa differisce la tassazione per l'agricoltura rispetto a quella dell'industria...
A essere obbiettivi..... Prendono soldi quando fa troppo caldo, quando fa troppo freddo, quando piove troppo, quando c'è siccità e quando grandina. Per l'amor di dio..meglio così! senza i campi non si va da nessuna aprte...pero' quando piangono miseria