No, non è la situazione ideale per avere un governo quotidianamente sommerso dalle grane più varie, è vero. Come è altrettanto vero che, allo stato, non esiste una maggioranza alternativa e che, come detto da Amato recentemente, nuove elezioni significherebbero una ulteriore e drammatica perdita di fiducia dei mercati, aprendo una fase di ancora maggiore incertezza. Il governo si dovrebbe occupare di questioni diverse dalle intercettazioni, almeno adesso; i motivi sono evidenti: le norme sulle intercettazioni già ci sono, il problema è che non vengono applicate e, in ogni caso, adesso è questione secondaria. La grana principale è mettersi di "buzzo buono" a controllare cosa c'è che va o non va nella manovra correttiva, adottando strumenti di contorno necessari -in primis un controllo sull'aumento dei prezzi per via dell'accresciuta Iva- e, poi o al contempo, mettere fuori legge i rating, possibilmente coordinandosi con il resto d'europa. Non è pensabile che chi investe sul mio mercato e guadagna dal mio stato di crisi possieda l'agenzia che certifica la mia solvibilità... è tanto elementare quanto grave. Ha detto bene Lupi -che non è un cretino, anche se a volte scade un po' troppo in propaganda- ieri a Porta a Porta quando ha sostenuto che è tutto un grande bluff. E neppure la Bindi ha dissentito; qualcosa vorrà dire...
strano, quando fu declassata l'Italia durante il governo Prodi le agenzie di rating erano l'oracolo, ora sono un bluff: Dcihiarazioni del 2006: Durante il secondo governo Prodi, Standard&Poor’s declassò il debito italiano (esattamente come è successo oggi). Quella che segue è la dichiarazione che Berlusconi rilasciò in quel momento: «Il governo Prodi è un governo che, bocciato dalla maggioranza degli italiani, dalla Banca d’ Italia, dalla finanza internazionale, dovrebbe avere il buon senso di restituire le chiavi di Palazzo Chigi" "Il ricorso alla fiducia del governo per la manovra economica conferma la debolezza di questa contradditoria maggioranza accompagnata da alcune pessime notizie per il governo Prodi e soprattutto per il Paese", così si allinea alle posizioni dell'ex premier anche Giorgio Jannone del gruppo di Forza Italia alla Camera e componente della Commissione Finanze. "La Finanziaria - prosegue Jannone - è insostenibile per i Comuni; le principali agenzie di rating declassano l'Italia e componenti importanti del centrosinitra ritengono che il ricorso alla fiducia sia un errore rispetto al richiamo venuto dal presidente Napolitano. A questo punto Prodi deve prendere atto della sostanziale fine del suo governo". "Il declassamento deciso dalle agenzie di rating è la defintiva condanna del carattere antieconomico della manovra finanziaria attuata dal Governo", lo afferma il responsabile per la Finanziaria di An, Gianni Alemanno, dopo il declassamento deciso da Fitch e S&P. "Ma la realtà - spiega ancora Alemanno - è ben diversa: mentre i declassamenti del passato si fondavano sui giudizi complessivi della situazione economica del Paese, oggi si tratta di una condanna specifica della manovra finanziaria. Invito quindi, dopo questa grave bocciatura, gli esponenti della maggioranza a riflettere per cambiare profondamente questa Finanziaria".
Vergognoso, ma non dimentichiamo che ben altre cose vergognose (a dir poco) accadono quotidianamente nella politica italiana e ci siamo "abituati" a vederli così. Evviva il ricambio generazionale dei politici! Si, da padre a figlio. Ora si che andremo lontano te ne potrei citare altre 3-4 di trasmissioni-bluff.... anzi tutte va....:wink: S&P è comunista, per questo ci ha declassato....come i giornali. sembra che anche potendo pagarselo non andrà mai sulla luna berlusconi, ecco il perchè:
...Zapatero ha dichiarato elezioni anticipate e gli spagnoli, pur con problemi ben più gravi dei nostri son tornati a respirare letto l'editoriale del sole24ore stamattina? Bisognerebbe anche arrivare a capire qual'è il punto che: "occhei basta, mollo" Già qua mi devo vergognare con tutti i piangimaria che si sentono a casa, devo anche farlo per il presidente del consiglio? Ormai purtroppo per lui è s*******to
Ci vorrebbe un governo tecnico, di transizione, guidato da qualcuno attualmente apartitico (cio' non i vari candidati e segretari)....e che non si ripresenti alal fine del suo compito. Ricordo un governo Ciampi,eletto quando era a capo della Banca d'Italia.... per esempio.... Un traghettatore che non abbia interesse a perdere/guadagnare voti....farebbe al caso nostro.
...da una parte il vincolo di mandato è sacrosanto (unica critica che si può muovere del porcellum) dall'altra sarei contento di avere un Mario Monti al governo, come fece già Spadolini qualche anno fa
E' che la voglia di mandarlo a casa alla fine, oltre le parole, non c'è, perché se va a casa Berlusconi, la sinistra cosa fa? Con chi se la prende?
Mazza hai detto niente...la sua caratura in campo economico è indiscutibile, e i lsuo passato lo dimostra. Beh..sarebbe un bello schiaffo al PDL...quando non lo appoggiarono in europa gli preferirono Buttiglione -.-''''''' il quale venne rifiutato dalla Comunità Europea
decine e decine di governi si sono dimessi per molto, molto meno. E' anche stato detto e ribadito che uno scossone verso l'alto alla bora italiana verrebbe dalle dimissioni di Berlusconi. visto la "manita" incassata dal governo ieri in parlamento...un modo per sciogliere le camere non dev'essere così difficile da trovare. Se un governo tecnico è cio' che serve..... (IMHO, come il pane)
....A questo punto anche Topo Gigio sarebbe migliore... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Intanto giorni fa sono partite le prime bombe carta durante la fiducia per l'approvazione della manovra, il clima si sta rabbuiando sempre di più. Di Pietro rincara la dose: http://www.corriere.it/politica/11_settembre_21/pietro-governo-a-casa_990eae16-e454-11e0-bb93-5ac6432a1883.shtml