beh, in effetti ...lo stage con Brunetta è la strada giusta per azzerare il sudato master alla LSE... ti ringrazio per le belle (e sincere ?) parole, ma la Repubblica non è il quotidiano che leggo abitualmente; non mi piace proprio; troppe pagine; troppo sport, troppi pettegolezzi inutili; discrete le pagine culturali, e qualche firma; lo consulto on-line, con le dovute precauzioni...
In uno stage in un ministero c'è sempre da imparare. Può piacere o meno lui, ma mica doveva fargli i pomp..i. Ma allora si dica anche: non ci sono voluta andare perchè mi sta sui maroni, perchè è un asino, un presuntuoso e arrogante bastardo ignorante, anzichè le stupidate sul "ah ma io gratis ci devo andare?" /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
...falle ? le precauzioni son quelle relative al fatto di cercare di ragionare con la propria testa ( se in dotazione...) e cercare di non aderire MAI (supinamente ) nè alle sirene di un partito-azienda, nè alle trombe di un quotidiano . beh, l'esperienza ad un ministero può essere interessante dal punto di vista antropologico... ma da quando in qua è diventato "normale" il lavorare gratis...? scusate , ma sono forse di una generazione (forse idealista ?) in cui la nobiltà del lavoro prevede come regole l'impegno , la serietà ed il rispetto di entrambe le parti in causa... ed il compenso (pur anche se vuoi simbolico) per un lavoro eseguito mi sembra il minimo...
Evidentemente badiamo molto alle definizioni e poco ai concetti. Uno stage è un investimento che si fa su sè stessi e la maggior parte di essi non prevede stipendio. Uno puó rifiutare di farli ma non significa che questo cambi la realtà delle cose: mi ripeto, uno stage al ministero io lo avrei fatto. Punto.
a proposito di fancazzisti nella pubblica amministrazione, credo di averne scovato uno: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/che-furbetto-quel-brunetta/2049037 ................... Proprio a Strasburgo, se avessero applicato la 'legge dei tornelli' invocata dal ministro, il professore non avrebbe fatto certo una bella figura. Secondo i calcoli fatti da 'L'espresso', in dieci anni è andato in seduta plenaria poco più di una volta su due. Per la precisione la frequenza tocca il 57,9 per cento. Con questi standard un impiegato (che non guadagna 12 mila euro al mese) potrebbe restare a casa 150 giorni l'anno. Ferie escluse. Lo stesso ministro ha ammesso in due lettere le sue performance: nella legislatura 1999-2004 ha varcato i cancelli solo 166 volte, pari al 53,7 per cento delle sedute totali. "Quasi nessun parlamentare va sotto il 50, perché in tal caso l'indennità per le spese generali viene dimezzata", spiegano i funzionari di Strasburgo. Nello stesso periodo il collega Giacomo Santini, Pdl, sfiorava il 98 per cento delle presenze, il leghista Mario Borghezio viaggiava sopra l'80 per cento. Il trend di Brunetta migliora nella seconda legislatura, quando prima di lasciare l'incarico per fare il ministro firma l'elenco (parole sue) 148 volte su 221. Molto meno comunque di altri colleghi di Forza Italia: nello stesso periodo Gabriele Albertini è presente 171 volte, Alfredo Antoniozzi e Francesco Musotto 164, Tajani, in veste di capogruppo, 203. La produttività degli europarlamentari si misura dalle attività. In aula e in commissione. Anche in questo caso Brunetta non sembra primeggiare: in dieci anni ha compilato solo due relazioni, i cosiddetti rapporti di indirizzo, uno dei termometri principali per valutare l'efficienza degli eletti a Strasburgo. L'ultima è del 2000: nei successivi otto anni il carnet del ministro è desolatamente vuoto, fatta eccezione per le interrogazioni scritte, che sono - a detta di tutti - prassi assai poco impegnativa. Lui ne ha fatte 78. Un confronto? Il deputato Gianni Pittella, Pd, ne ha presentate 126. Non solo. Su 530 sedute totali, Brunetta si è alzato dalla sedia per illustrare interrogazioni orali solo 12 volte, mentre gli interventi in plenaria (dal 2004 al 2008) si contano su due mani. L'ultimo è del dicembre 2006, in cui prende la parola per "denunciare l'atteggiamento scortese e francamente anche violento" degli agenti di sicurezza: pare non lo volessero far entrare. Persino gli odiati politici comunisti, che secondo Brunetta "non hanno mai lavorato in vita loro", a Bruxelles faticano molto più di lui: nell'ultima legislatura il no global Vittorio Agnoletto e il rifondarolo Francesco Musacchio hanno percentuali di presenza record, tra il 90 e il 100 per cento. .........................
non vorrai mica credere a quei comunisti dell'espresso? a proposito, c'è anche questa chicca: Voglio una vita low cost Tra i tanti lati nascosti dell'attività di Renato Brunetta a Strasburgo, c'è anche l'abitudine a massimizzare i guadagni volando low cost. Il meccanismo è noto: l'Europarlamento rimborsa forfettariamente il costo del volo (circa 800 euro) senza controllare quale sia la spesa effettivamente sostenuta per raggiungere la sede di lavoro dei deputati europei. Il risparmio finisce così nelle tasche degli eletti. Un meccanismo praticato da tanti che è stato criticato nel 2001 dalla tv tedesca Rtl. Brunetta volava spesso con Ryanair e atterrava all'aeroporto di Baden in Germania, a 60 chilometri da Strasburgo. Il castigafannulloni a quel punto pretendeva di trovare un servizio efficiente di navetta che lo aiutasse a raggiungere rapidamente il lavoro. E lo ha messo nero su bianco in una lettera di protesta. Gli rispondeva a stretto giro il segretario generale Julian Priestley. http://espresso.repubblica.it/dettaglio/voglio-una-vita-low-cost/2049182?ref=hpedi
se guardi dove abito puoi immaginare che quel soggetto lo conosco benino. da queste parti quasi tutti lo conoscono, e lo evitano. lo hanno trombato pure alle comunali di Venezia, e non dico altro.
Esattamente quello che non è avvenuto citando l'articolo di cui sopra. In sintesi, uno stage in quei termini è sovrapponibile ad un master "pratico", in cui si opera direttamente e concretamente. I master classici "teorici", vorrei ricordare, al 90% invece si pagano. Il tirocinio/praticantato da avvocato/commercialista/etc. spesso non viene pagato, e, se ci pensi, sovente nemmeno quello negli studi medici, soprattutto parlando di 6 mesi.
Ho una certa frequentazione della città lagunare...e alcune buone conoscenze. Quando chiedevo lumi ai miei amici veneziani sulla possibile elezione del mini-stro... alla carica di sindaco, mi sorprese l'univocità della previsione, associata al sarcasmo tipico dei venexiani... Io rimanevo perplesso...in fondo era un mini-stro, cittadino di nascita e di crescita, accreditato della potenza di fuoco mediatico ed economico del partito-azienda...il rivale era un professore universitario, un intellettuale (orrore !), un erede di Massimo Cacciari... la Storia recente ci consegna il verdetto : la trombata di Berunetta fu colossale ( e lui accusò i leghisti di non averlo supportato abbastanza...!) un vero disastro... e i venexiani lo sapevano bene !
ma voterebbero davvero, secondo te, per autoeliminarsi al prossimo turno elettorale (non credo che rivoterebbero gli stessi che sono stati eletti oggi: dopo tutto, la legge nasce soprattutto per la lista elettorale bloccata, e l'incapacità di scegliere il parlamentare, più che per il premio di maggioranza) * tra l'altro, io, non credo neanche che questa legge verrebbe cambiata da un'ipotetica maggioranza... d'opposizione. ** @ Bettino: scusa se mi intrometto nella discussione, ma voglio solo dire che io uno stage non retribuito con Brunetta lo farei già adesso e per quanto tempo mi venga richiesto. Non c'è wikipedia od enciclopedia che possa spiegare la realtà delle cose; figuriamoci quella delle PERSONE...
Allo stato attuale dei fatti, conviene a tutti (soprattutto Lega e Terzo Polo) un ritorno parziale al proporzionale, visto che le alleanze non sono più in programma.
Intanto il premier ha dichiarato che ha fatto molto per i precari. Leggittimo impedimento, prescrizione breve, ecc. tutte iniziative molto utili per andare incontro ai precari e alle loro difficoltà. Nessun senso del pudore e nessuna vergogna, ma ci penserà la gente.
Il senso del pudore e della vergogna ce lo dovrebbe avere chi volutamente dimentica l'operatività dell'estensione della C/I. E la gente dovrebbe pensare di più al fatto che mandare la sinistra al governo non garantisce il contratto a tempo indeterminato la settimana dopo l'insediamento.
http://tv.repubblica.it/politica/berlusconi-telefona-al-convegno-ma-ad-ascoltarlo-non-c-e-quasi-nessuno/70986?video
