Non sarà un dramma e infatti io ero proprio indeciso sul 1° quesito, perché anch'io avrei votato No se non fossimo in Italia dove è noto come vengono gestite le gare d'appalto. E se si vuol parlare della disinformazione o meno degli italiani bisogna anche dire che l'informazione è un diritto, non una cosa che il cittadino deve fare da sé in toto.
hai ragione, ma la legge abrogata prevedeva l'obbligo, e ripeto l'obbligo, di mettere sul mercato con gara pubblica di acquisto entro il 31/12/2011 tutte le municipalizzate di gestione dell'acqua, anche quelle che funzionano bene, e ci sono
...e allora "perchè siamo in Italia" è una scusa per non provare a muoversi anzi per tornare indietro? Ci meritiamo davvero l'agonia.
Nessuno ha detto che sia così infatti. Ma pensa due cose però: primo, pensa a chi oggi come oggi ha organizzato una sistematica censura della TV (censura su quello che non gli stava bene ovvio) e due, pensa a perchè la RAI, TV pubblica e a pagamento, non ha voluto (o potuto) parlare dei referendum. Poi dopo è facile lamentarsi della mancanza di informazione. Quoto entrambe.
dovresti prendertela con la tv, in particolare la rai servizio pubblico, che ha fatto una informazione, o per meglio dire una disinformazione, che definire vergognosa e' poco
No, non dico questo: 'perché siamo in Italia' è un'argomento per votare Sì ai referendum. E qui si possono tirare in ballo milioni di cose per cui vale 'perché siamo in Italia': per esempio il fatto citato da altri dell'umiltà del candidato a Presidente USA che ha dato man bianca ad Obama, dicendo "Ora solo al suo servizio"; oppure il fatto che in Germania le due fazioni contrapposte si siano 'coalizzate' per un fine comune, il bene del popolo tedesco ... Qui il 'perché siamo Italia' questo non succederà è per me vero! Che poi questa mentalità per ora non porti allo sviluppo è vero, te ne do atto: e infatti sono il primo a sostenere che avanti così non si va e non si può andare, né con Berlusconi, né con Bersani, né con nessun altro dei politici italiani attaccati ai loro privilegi.
...a sentirvi sembra di sì. Se non è così devi dirmi allora una cosa di buono che ha fatto berlusconi e il suo governo... ci deve essere: per forza. ...perchè dovrei? informazione mica significa solo e soltanto tv pubblica. ...il "perchè siamo in Italia" è dar sempre la colpa all'altro.
...Sinceramente?? Non ne noto di cose buone. Magari ci sono, ma visto che quelle negative sono molte, molte di più non perdo tempo a cercare ragioni per salvare quello che non è salvabile. Sarò cinico mi spiace ma è così, se il gioco non vale la candela non ci butto nè un euro nè un minuto. /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Sì da un certo punto di vista e no dall'altro: io sono italiano, faccio parte dell'Italia e con i suoi vantaggi, svantaggi, pro, contro, cause, conseguenze, implicazioni faccio parte e sono parte integrante di ciò che è stato creato in questi anni. Sì invece perché comunque sia le scelte politiche che ricadono poi su di me e sull'Italia io non le faccio, non le posso fare, il mio potere e diritto è solo quello di votare (stessa cosa voi!) e essere o meno d'accordo. Poi comunque sia su questa cosa la pensiamo diversa e nulla lo vieta! /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Beh, io aggiungo anche che è da molti Governi che nessuno fa niente di veramente buono: anche il Prodi del 2006-08 non ha fatto nulla di buono e infatti è andato a casa dopo soli 2 anni!
...Butto via un governo che non solo non ha concluso una cippa, ma ha fatto anche danni pensando solo ed esclusivamente agli affaracci suoi, cioè salvare le chiappe al suo gran capoccia e tenerlo lontano dalle aule di giustizia, intanto che la nazione intera sprofonda nei problemi e nella ridicolità a livello internazionale. Tu ci trovi qualcosa da salvare??
se permetti ti rispondo io, e ti rispondo con le parole di Briatore, noto comunista: "Daniela, qui parliamo di problemi veramente seri di un Paese che deve essere riformato. Se io fossi al suo posto non dormirei di notte. Ma non per le troie. Non dormirei per la situazione che c'è in Italia".
E invece chissà come lui ci riesce, e anzi, non è quello il suo problema: dormirà ogni notte fino a quando verrà condannato per le 'porcate' fatte /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">
Mi è anche venuta in mente un'altra cosa su quello che hai scritto: se fosse passato il No sul quesito 1) sull'acqua (per assurdo) non sarebbe comunque stato possibile il dare al 100% degli appalti dell'acqua ai privati. Il mercato dell'acqua, come quello dell'elettricità e del gas è il mercato delle utilities, ovvero monopolio naturale: costi fissi altissimi e costi variabili contenuti. Questo porta che se si vuole creare un mercato concorrenziale le aziende private vanno in perdita mostruosamente; se altresì si mantiene il monopolio le aziende possono comportarsi in qualunque modo (intendo nei prezzi e nel rapporto qualità/prezzo). Deve quindi e comunque intervenire lo Stato regolamentando la situazione: prezzo e quantità vendute non possono essere rispettivamente troppo alto e troppo bassa. Da qui secondo me si può comunque dire che in qualunque modo fosse andato il primo quesito lo Stato ci avrebbe comunque messo le mani, giustamente!
io ho un'opinione, magari sbagliata. al giorno d'oggi, in Italia, un grande capitano d'industria (una volta si diceva cosi'), che volesse investire i propri capitali, in cosa li investirebbe? 1- mettere su una fabbrica che produce beni, magari di tecnologia avanzata, che richiedono grandi investimenti, devono competere sul mercato internazionale, e sono sottoposti ad un grande rischio. 2- investire in monopoli pubblici dismessi, come acqua, autostrade, trasporti, ecc... 3- speculazioni finanziarie a voi la scelta.
Eviterei tutte e 3, viste le condizioni dell'industria e dei servizi nel nostro paese..... ...Piuttosto prendo un terreno e pianto giù 1-2 Megawattpicco di fotovoltaico, tiro fuori 3-4 milioni di euro (finanziati tra l'altro) ma son sicuro che poi tornano....
Imho il quadro iniziale è un po' idealizzato: in Italia di "capitani d'industria" -nel senso di soggetti con ingenti capitali da investire nell'impresa- ce ne saranno 6 o 7. Il resto sono PMI. E la PMI sono poco capitalizzate e, tendenzialmente, utilizzate come bancomat dagli imprenditori -che, ovviamente, danno tutta la colpa alle banche...-.