ma qui non c'è nemmeno da discutere: il medico è obbligato a fare di tutto per salvare la vita umana, anche se si tratta di un killer latitante. non è certo suo compito , in quel momento, dare una sua lettura privata degli eventi, e decidere se salvare un killer o meno; certo può avere una su opinione in merito, ma la sua etica -in quel momento- "professionale" gli impone, lo obbliga ad agire solo in un senso: curare per salvare. La confusione può nascere da alcune eccezioni che riguardano azioni presunte "contrarie" alla vita umana; mi riferisco al caso dei medici "obiettori" di coscienza , che si rifiutano di praticare l'interruzione di gravidanza, pur essendo questa pratica regolamentata per legge dello stato, cui dovrebbero sottostare.(è da considerare "vita umana" quella di un embrione ?) Qui appare evidente , però, che NON si tratta di una visione " etica" o "morale " indipendente, ma di una visione frutto di imposizioni di tipo religioso, che , proprio per questo, dovrebbero restare nell'intimo privato del soggetto, e non invadere la sfera dell'attività pubblica dell'operatore. Altrimenti , che si dimettessero dall'attività ! ed allora: la democrazia ("il governo del popolo") è una forma di governo che può esistere solo se realmente e rigorosamente ispirata a principi di laicità; la "morale" di uno stato democratico può essere solo una morale laica. L'ambito del trascedente (religioni di tutti i tipi ) libero e senza costrizioni, anche per le associazioni, ma separato e distante dalla sfera politica e pubblica... ma queste cose le diceva già Toqueville nel primo ottocento !
C'è un errore di fondo: l'attività legislativa di nazismo e fascismo, pur con tutte le differenze del caso, non fu certamente "ineccepibile", anzi. Restando nel nostro orticello, le leggi c.d. fascistissime erano parecchio in contrasto con lo Statuto Albertino e i principi di diritto allora in uso. Certo, il regime ci ha lasciato anche norme di grande modernità, che ancor oggi, seppur modificate, sopravvivono -codice Rocco, Legge Fallimentare, ... -, ma hanno fatto anche delle gran vaccate. Un altra precisazione, anche se un po' OT: il processo di Norimberga, al quale ti riporti, rappresentò a sua volta un esempio lampante ed incontestabile di violazione di ogni elementare principio che regge il diritto internazionale ed il processo penale, astrattamente inteso. Infatti, uno degli elementi cardine di ogni sistema penale moderno è la precostituzione del giudice naturale, cioè a dire che l'imputato deve essere assoggettato al giudizio di un organo giudiziario già esistente e non creato ad hoc per un determinato caso; il rischio, evidente, è che il processo sia, in qualche misura, già scritto. Per questo, e senza voler giustificare in minima parte i crimini di guerra nazisti, imho il processo di Norimberga, come tanti altri -ad esempio il processo a Milosevich, del tutto infondato- fu una buffonata allucinante, almeno in termini tecnici.
E ti basta conoscere fatti parziali, perché non si può sostenere che una legge sia creata apposta per Berlusconi se il medesimo, alla fin dei conti, ne trae un beneficio marginale, molto marginale. Ma per prenderne atto bisognerebbe conoscere, un minimo, i processi, mentre vedo che è più comodo partire per preconcetti.
Se vogliamo spostarci sul piano della psicologia come chiave di lettura, allora le cose diventano abbastanza semplici. Tutti gli psicologi, qualsiasi sia la loro estrazione, sono concordi nel ritenere le persone affette da narcisismo eccessivo egocentriche e incapaci di essere fedeli a una qualsiasi etica che sia diversa dal proprio vantaggio personale.
Se non ne avesse tratto vantaggio allora perchè metterci mano mentre c'è un procedimento a suo carico? Sarebbe stato 2 volte fesso.
Forse perché lo scopo della depenalizzazione -che poi, in pratica, tale non è- del falso in bilancio non era salvare Berlusconi. Di 6 capi di imputazione in due processi diversi ne sono "saltati" solo 2 grazie a tale intervento, per gli altri assoluzione con formula piena. Ora, dato che il mutamento legislativo impedisce ogni analisi nel merito, come puoi essere sicuro della "colpevolezza"?
Ma tutti gli psicologi hanno bisogno di almeno una serie di sedute di terapia (test) per poter stabilire la personalità di un individuo . Altrimenti diventa un'opinione, non una prognosi /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Ne sono "saltati solo 2"? Non occorre aggiunere commenti a tale intervento, parla da se. L'opinione degli psicologi è piuttosto uniforme al riguardo, si tratta di una scienza e alcune caratteristiche comportamentali ripetute all'infinito sono eloquenti; soprattutto, per capire che certe persone hanno profondi disturbi narcisistici basta una buona sensibilità, IMHO.
Mi piacerebbe sapere le fonti. Non perchè sia in disaccordo, ma solamente per completezza d'informazione /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
No, è un po' diverso: ho scritto che su 6 capi di imputazione, 4 sono caduti in esito ad assoluzione con formula piena e dei restanti 2 non se ne conosce l'esito per l'intervenuta modifica legislativa. Il che, date le assoluzioni nei restanti, non fa esattamente propendere per la colpevolezza. Poi, se uno DEVE essere colpevole, è diverso...
Hai ragione, dimentico sempre di dire che quanto riporto è figlio della mia esperienza. Per avere documenti al riguardo servirebbe un committente, uno studio, ecc. tutte cose che si presterebbero a essere strumentalizzate e, soprattutto, non avrebbero ragione di essere se non fosse l'interessato a richiederle. Però, nel mio gruppo di amici ci sono 2 persone che esercitano, e spesso quando usciamo parliamo anche di queste cose, e di quanto emerge quando si confrontano fra di loro su temi di attualità. E' ovviamente una loro opinione, ma vuoi per la stima che nutro nei loro confronti, vuoi perchè per passione personale io stesso ho studiato molti testi al riguardo, per me le cose stanno proprio in quel modo. Quello che mi fa specie, è che ci si possa meravigliare, perchè la cosa è talmente evidente che credo che anche un buon padre di famiglia con la V elementare, dotato di un minimo di sensibilità e di esperienza di vita, giungerebbe alle stesse conclusioni.
C'è un problema prima dello stabilire se fosse colpevole o no, del quale probabilmente ti sfugge la gravità: l'intervenuta modifica legislativa, come la chiami te. E' questa la cosa inaccettabile e sulla quale non si dovrebbe neppure discutere, nel senso che l'essere tutti daccordo dovrebbe essere scontato. Il vedere che così non è mi fa pensare che sia inutile parlarne, limitiamoci a prendere atto del fatto che ritenete lecito tutto e che la lealtà e la correttezza non appartengono a una parte politica.
Perché così stanno le cose: un Giudice applica e giudica sulla base della legge in vigore, non entrando nel merito se la condotta non è più penalmente rilevante.
Tu la vedi come questione grave perché consideri il solo caso specifico, senza valutare la portate generale della norma in esame, la cui adozione è stata considerata necessaria per i motivi già esposti. Io la ritengo una vicenda relativamente secondaria, sempre in un quadro generale. Sul fatto, poi, che a me sia estranea etica e correttezza, mi scappa da ridere...
Se fosse stato così, tranquillo che avrebbe riguardato tutti i capi di imputazione. Ma capisco che parlarne senza conoscere la storia del falso in bilancio sia una perdita di tempo: quando i preconcetti sono fini a sè stessi, c'è poco da fare.
Ascolta Luca, non prendiamoci in giro. Rimani della tua convinzione che io rimango della mia, non c'è alcun problema.