Intanto la la Lega rompe l'alleanza con il PDL dove sa di potersela cavare da sola: ad esempio a Varese correrà da sola alle amministrative.
Per questo mi scuso... per averti ricordato che fa parte della vostra coaliziona /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20"> cosa che probabilmente preferivi dimenticare...
Pero' come biglietto da visita, pesa assai eh ^^' Cmq concordo...la Lega ne ha di peggiori /emoticons/happy@2x.png 2x" width="20" height="20">
e questa bella dimostrazione di coerenza? Stupro in caserma, La Russa: via subito quei carabinieri, anche se non c'è reato http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=140905&sez=ITALIA&ctc=0#commenti
questo lo dici tu. a me i "fatti" dicono che qualcuno si è cambiato le leggi per non finire in galera, tu non so cosa vedi.
qualche punto farà anche ridere, ma altri no, specialmente il primo. http://www.youtube.com/watch?v=CPHBcYsrwlY
...Perchè, gli altri si???? Assolutamente no. Mi hai mai visto dire "perchè si"???? Solo che sai, quando il giudicato ha tanta premura di cambiare la legge giudicante (e spesso ci riesce) a me puzza un po' la cosa. Un po' tanto. A te no?? Se è tanto innocente, secondo te perchè non ha la stessa premura di sottoporsi alla giustizia e dimostrare pubblicamente la falsità delle accuse????? ...Io non lo voglio al muro, però son qui che aspetto che dimostri di essere innocente, anche se non ne ha tanta voglia. Vuol far tenere il dubbio a tutti, non farsi processare?? Bene, però molli la sedia e la lasci a qualcuno più degno. Veramente non ho capito dove. 325 andiamo su..... Semmai è l'esatto contrario facciamo gli adulti eh... Se c'è qualcuno che dice "perchè no" (non è mai stato condannato) senza chiedersi il PERCHE' (quindi analizzare i fatti) non siamo certo noi. Eh già.... Che volpe.... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> Quoto. E che possa servire di risposta a quelli del "perchè si".
Sì Stig. Non in maniera diretta, ma per il modo in cui ti approcci alla questione. Tu parti col preconcetto di Ilvio colpevole che, perciò, se ne deve andare. I fatti dimostrano che non lo è, però. E quì, a onor del vero, ti riprendi quando scrivi: Peccato, tuttavia, che non ci sia mai verso di entrare nel merito delle c.d. "leggi ad personam", perché lì c'è l'altro tuo preconcetto, cioè che servono solo al Cavaliere, per i suoi comodi. Per carità, è un'opinione, che non condivido, ma rispetto, che però ha anche il limite di fermarsi alla superficie dei provvedimenti in questione. Manca, in altre parole, il lato "tecnico" su cui confrontarsi. Alt. Senza partire dai tempi di Noè, nel nostro ordinamento vige il principio di non colpevolezza. Io non devo provare la mia innocenza, se tu, che accusi, che devi provare la mia colpevolezza. E', questo, un concetto un po' indigesto, ma tant'è. Tra l'altro, e quanto ad analisi dei fatti, mi pare che proprio "voi" (ma mi diventi plurale anche te come andreas?) siate un po' scarsini. A voler prendersi la briga di esaminare i processi a carico di Ilvio, si vede bene che i processi estinti per intervenuta modifica legislativa sono pochini: 4 (Sme 2, All Iberian 2, Bilanci Fininvest, Consolidato Finivest). Quindi siamo a quattro su quanti?:wink: E gli altri?:wink: E l'analisi dei fatti?:wink: No, perché a me pare che, se togliamo l'amnistia per la falsa testimonianza P2 e per il falso in bilancio in esito al condono del 1992 (che non mi si dica che sono frutto di "leggi ad personam", per piacere:wink:), c'è una bella fila di assoluzioni piene, tombali, incontestabili. Sinceramente mi pare che al sottoscritto non sia rinfacciabile una pretesamente omessa analisi dei fatti. Per la cronaca è stata anche aperta, su mia iniziativa, una discussione sui processi a carico di Ilvio. Peccato però che sia diventata incivile fin da subito, con immediata chiusura, proprio a causa di chi ha le idee chiare a prescindere dalle analisi... (e non mi riferisco a te) Quindi, in definitiva: no, la tua risposta non può servire a "quelli del perchè sì", perchè manca l'analisi dei fatti.
...Ghedini comunque sabato ha parlato di difesa in sede di processo ah... a chi parlava di Boffo, da ignorante chiedo: la denuncia fatta dal presunto amante era vera o inventata dal giornale?
se puo' interessare: LE 10 BUGIE DE IL GIORNALE 1) Boffo viene definito “noto omosessuale” e protagonista di una ‘re*lazione’ con un uomo sposato segnalata in atti del Tribunale di Terni. Ma il gip di Terni Pierluigi Panariello il 31 agosto rivela: «Nel fascicolo riguardante Dino Boffo non c’è as*solutamente alcuna nota che riguardi le sue inclinazioni ses*suali ». 2) Di Boffo viene scritto: è “attenzionato” dalla Polizia di Stato per le sue ‘frequentazioni’. Ma la schedatura è stata smentita dal ministro dell’Interno do*po pronta verifica fatta compiere nella struttura centrale e periferica della pubblica sicurezza. 3) Boffo è stato “querelato” da una signora di Terni. Invece a Terni fu sporta denuncia/querela contro ignoti da sogget*ti che ben conoscevano Boffo e la voce di Boffo e che, quando hanno scoperto che era stato ipotiz*zato il coinvolgimento del cellulare in uso al suo ufficio, hanno rimesso la querela. 4) Ci sono “intercettazioni” che accusano Boffo. Non esistono intercettazioni, non sono state mai neppure richieste né la legge, per un caso del genere lo prevede. Agli atti ci sono solo tabulati dai quali emergono telefonate partite da una delle utenze mobili che erano nella disponibilità di Boffo. Il gip di Terni Panariello lo ha confermato il 31 agosto. 5) Boffo ha dichiarato di “non aver mai conosciuto” la donna di Terni colpita da molestie telefoniche. Non è vero. Boffo, come già detto, conosceva i desti*natari delle telefonate, i quali, dunque, co*noscevano la sua voce. Il “Giornale” non può, tuttavia, nella sua montatura accettare un elemento antitetico alla sola idea della colpevolezza di Boffo. 6) Boffo si è difeso indicando un’altra persona come coinvolta in una storia a sfondo “omosessuale”. Boffo ha solo e sempre dichiarato ai magistrati di essere ar*rivato alla conclusione che quel telefono cellulare, che era nella disponibilità sua e del suo Ufficio, fosse stato utiliz*zato da una terza persona che si trovava nelle condizioni lavorative per farlo. Il gip di Terni ha dichiarato che tale pista sul piano giudi*ziario non è stata “approfondita” perché non ‘ritenuta at*tendibile da chi indagava’, il quale evidentemente non co*nosceva i tempi e gli orari della professione giornalistica. 7) Nelle telefonate attribuite a Boffo ci sarebbero state ‘intimidazioni’ e “molestie” a sfondo ’sessuale’, anzi ‘omossessuale’. E sarebbero state accompagnate da ‘pedinamenti’. Boffo si è sempre dichiarato estraneo a una vicenda nella quale, anche presa solo come è stata presentata, sul piano giudiziario non include “pedinamenti” né molestie legate alla sfera ’sessuale’. L’appiglio per chi ha cercato di far circolare un’idea opposta giace nel fatto che agli atti c’è un riferimento ad ‘allusioni’ a ‘rapporti sessuali’. Ma, ha specificato il gip di Terni il 1° settembre, “tra la donna e il suo compagno”. 8) Boffo in qualche modo ammise di essere colpevole e diede incarico al suo legale di “patteggiare” la pena. Boffo non ha patteggiato alcunché e ha sempre rigettato l’accusa di essere stato autore di telefonate moleste. Ha considerato a lungo la questione giudiziaria ternana senza sostanziale importanza, in particolare successivamente alla remissione di querela sporta dalle persone interessate, tanto che in occasione della ricezione del decreto penale di condanna - lo si ri*badisce: successivamente alla remissione di querela da parte delle interessate - non si rivolse ad alcun legale. Boffo non aveva dato soverchio peso al decreto in questione, in quanto l’aveva ritenuto una semplice definizione amministra*tiva, conseguente agli effetti della remissione. 9) Boffo ha reso pubbliche “ricostruzioni” della vicenda. No, Boffo non ha reso pubblica alcuna rico*struzione della vicenda e ciò che Avveni*re ha pubblicato è sotto gli occhi di tutti. Nessun’altra persona, nessun particolare, nessun ente e i*stituzione è stato indicato, citato o chiamato in causa dal direttore di Avvenire. Boffo nonostante il pesantissimo at*tacco diffamatorio del “Giornale” non intende consegna*re niente e nessuno al tritacarne mediatico generato e col*tivato dal ‘Giornale’. Sul ‘Giornale’ anche a questo proposito si scrive il con*trario. È l’ennesima dimostrazione di come su quella te*stata si stia facendo sistematica e maligna disinformazio*ne. 10) La “nota informativa” non è una lettera anonima diffamatoria e una “patacca” ma il contenuto del decreto penale relativo alla vicenda di Terni. La cosiddetta “informativa” è un testo gra*vemente diffamatorio contro Boffo di in*certa (per ora) origine, ma sicuramente non scritto in sede giudiziaria né per sede giudiziaria e non attinente alla vicenda ternana alla quale è stato surretti*ziamente ‘appiccicato’ all’interno di una missiva anonima dopo essere stato ideato allo scopo. Sul “Giornale” i giornalisti autori dell’aggressione contro il direttore di Avvenire continuano, persino dopo i chiari*menti intervenuti, a sostenere la sua autenticità. Dire che è una ‘patacca’, secondo costoro, sarebbe una “bugia”. E questo è comprensibile visto che la campagna diffamato*ria incredibilmente ingaggiata dal “Giornale” si basa, sin dal*l’inizio, sulle gravissime affermazioni e deformazioni con*tenute in quel testo anonimo.
no, la Cei lo ha spostato alla guida delle varie strutture mediatiche di cui e' proprietaria, almeno mi pare. comunque per questa vicenda Feltri si e' beccato 6 mesi di sospensione (a mio avviso eccessivi). inoltre ha incontrato Boffo in una cena e pare si sia scusato. per concludere l'altra sera lo ho acoltato sulla 7 e alla domanda se tornando indietro avrebbe rifatto tutto ha detto di si, ma solo perche' si era fidato di una persona risultata inattendibile e sebbene non ne abbia fatto il nome avevo la netta impressione si riferisse a Sallusti.
avevo io tirato in ballo Boffo ed il relativo metodo mafioso di killeraggio a mezzo stampa , ampiamente e puntualmente descritto da gianse. aggiungo , citando da wikipedia: ...Il 26 marzo 2010 il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti di Milano infligge a Vittorio Feltri la sanzione disciplinare della sospensione per sei mesi dall'albo dei giornalisti per le false accuse a Dino Boffo che ne hanno violato la dignità personale e il decoro professionale e per le false rivelazioni attribuite al Tribunale di Terni. L'11 novembre 2010 anche il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti - all'unanimità dei componenti - condanna l'operato di Vittorio Feltri e infligge la sanzione di tre mesi di sospensione dall'attività giornalistica non mi sembra proprio un bell'esempio di fare "giornalismo"...
No: è un pessimo esempio di fare giornalismo. In questo, tuttavia, non mi sento di assolvere nessuna testata e, tra le tante, il Giornale ha al proprio attivo un numero ben esiguo di azioni di "killeraggio".
uhi ! siamo d'accordo ..! facciamo una festa, presto ! in verità farei obiezione sul fatto che proprio nessuna testata si possa assolvere... ma godiamoci questo momento di serenità...!