Ripeto, per me non e' incredibile chi crede nell'ideologia di centro destra e di conseguenza del Pdl (al momento), trovo assurdo accettare come essere senziente di farsi rappresentare da uno come Silvio. Fossi nel centro destra sarei in piazza a chidere un nuovo leader consono alla mia ideologia oppure dovrei accettare che le ideologie a destra si accendono e spengono in base alla convenienza. Io non ci credo.
una piccola gaffe di Ghedini il primo avvocato difensore al mondo che legifera.... Prescrizione breve, Vitali insiste La gaffe di Ghedini: "Al premier non serve" Il deputato del Pdl insiste: "La proposta di legge ci sarà sicuramente". Il legale del premier: "La norma non incide sui processi che vedono coinvolto il premier". Cassazione: decide il giudice se il reato è ministeriale Niccolò Ghedini ROMA - La proposta di legge sui termini di prescrizione 1 ci sarà. Lo ha detto l'autore, Luigi Vitali, membro della consulta giustizia del Pdl ai microfoni di Radio Popolare. Ieri l'avvocato Niccolò Ghedini 2 aveva chiesto che la proposta venisse ritirata. Oggi, invece, la minimizza, negandone l'utilità nei processi del premier. Vitali, però, insiste: "E' una mia iniziativa personale nella quale stabilisco una norma per cui agli incensurati e alle persone oltre i 65 anni di età il giudice deve concedere obbligatoriamente le attenuanti generiche". "La proposta di legge ci sarà sicuramente, è in fase di redazione presso gli uffici della Camera." Una decisione della Cassazione presa nella serata di ieri, però, rischia di inserirsi sul caso Ruby. Secondo la Suprema Corte è il giudice ordinario che stabilisce se un reato ha natura ministeriale e, una volta esclusa la ministerialità, non è obbligato ad informare la Camera di appartenenza dell'imputato-ministro. Ghedini. "La parte di quella proposta che riguarda la prescrizione non ha alcuna efficacia nei processi che vedono interessato il presidente Berlusconi. Dopo la modifica operata nel 2005 dalla legge cosiddetta ex cirielli, la concessione delle attenuanti generiche per tutte le contestazioni operate nei confronti del presidente sarebbe del tutto neutra per la prescrizione" dice il legale del premier. Inoltre, aggiunge, "nel processo Mills non vi è la possibilità di diminuire la prescrizione per effetto di circostanze generiche. Nei processi dei diritti e Mediatrade vi è la stessa situazione. È altrettanto palese che qualsiasi ipotesi prescrizionale per il caso Ruby non può neppure essere ipotizzata". Conclusione: una norma del genere "non ha alcuna incidenza" nei processi che vedono coinvolto il premier. Dunque, è inutile portarla avanti.... e che cavolo se non serve non serve!
e c'era qualche dubbio? e poi c'è qualcuno che dice che il premier non racconta balle. ma intanto la lenza mediatica è stata gettata, e chi doveva abboccare, ha abboccato.
Le prove (cioè quello che ilvio e le sue amichette si son detti senza sapere che qualcuno sentiva) andrebbero corroborate da cosa scusa??? Adesso metti in dubbio anche quello che dice ilvio?? Non è da te.... Son prove, punto e basta, e come tali possono essere usate o meno, ma ciò non toglie che ilvio sapesse che era minorenne. ...Perdona l'intrusione... C'è un'altra nenia che dice che "Silvio non ha mai ricevuto condanne" altrettanto inutile... ...A parte il sarcasmo, del tutto fuori luogo in quanto nessuno dice che ilvio va fucilato..... ...TUTTI qui (a parte i PDLlini) diciamo che basterebbe un processo, e non il muro. Il problema è che non ci sarà mai neppure quello. ...Ti sei dimenticato di dire che il procedimento spesso e volentieri è stato influenzato da leggi che vengono cambiate, e a questo punto direi che le valutazioni morali sulla carica di ilvio sono necessarie. ...E' da un po' che lo dico. ...E si che non mi pare difficile da capire..... Quoto alla grande. Se ne accorgeranno solo quando la mancanza di moralità arriverà a toccare la loro persona.
da cappottare dal ridere. da repubblica: "Faccio la norma che serve".| Come un bravo sarto, Luigi Vitali cuce su misura. "Lei mi rimanda nei ricordi alla salva-Previti". Quello fu l'apice. "Ma purtroppo non servì. Si sviluppò una cagnara incomprensibile. Oggi è diverso". Ieri Vitali in un pomeriggio ha presentato il vestito. "Ho fatto tutto da me". Berlusconi non ne sapeva niente e neanche Ghedini. "Sono un tipo pragmatico e vado al cuore del problema". Il cuore del problema in questo momento sarebbe: sono un over 65 e mi vogliono processare. "Se sei un over e sei recidivo io faccio in modo di aggravarti la pena". Per fortuna il presidente non è recidivo. "Attento, qui si fanno le leggi erga omnes. Poi può capitare che anche il premier ne tragga giovamento. Ma è una colpa?". Ghedini sarà arguto ma la prende troppo alla lontana. "La mia esperienza di avvocato mi guida nella selezione del bersaglio. A volte le grandi riforme producono effetti più evanescenti di quelli che nella densità del pensiero si immaginano". Tra tanto fumo, lei punta all'arrosto. "Si può dire così". Onorevole Vitali, sa che il suo profilo di giurista pragmatico è una dote in più da spendere in questo clima incerto? "Cosa vorrebbe mai suggerirmi?". Malgrado avanzi in solitudine, persino circondato da piccole invidie... "È il gioco della vita". Sorrisetti, mezze frasi... "Non ti curar di loro ma guarda e passa". C'è una voglia matta di arrestare la sua carriera. "Sono tranquillissimo". Ghedini è sor tentenna. A Berlusconi serve uno come lei. "L'ho visto qualche settimana fa illustrandogli la nuova norma sulle intercettazioni". Questo suo lavoro vale un posto da sottosegretario. Cos'altro deve fare? "Mi ci vedrei bene alla Giustizia". Segna l'orizzonte di tutta la sua vita. "A me piacerebbe". È tempo di capitalizzare. "Se mi nominano le offro una cena". Gli invidiosi non l'avranno vinta. "Comunque adesso porto subito la norma over 65 nella Consulta del Pdl. Non desidero che si dica che è una fuga in avanti". Ne parli direttamente e pragmaticamente con Berlusconi. "Appena lo vedo, grazie".
Scusa, è da parecchie pagine che si va avanti con questa intercettazione in cui si evincerebbe che Berlusconi fosse a conoscenza della minore età della Ruby: ti darebbe fastidio citarla virgolettata (ormai i testi integrali della 400 pagg. di intercettazioni sono disponibili a chiunque in internet e non)? Io non l'ho ancora incontrata.
quindi che sapesse al momento della telefonata in questura che si trattava di una minorenne e' fuori di ogni dubbio, pero' resta il dubbio se lo sapesse anche al momento di trombarsela, per questo si fa il processo, per capire se lo sapeva.
http://www.repubblica.it/politica/2011/02/17/news/ruby_documenti-12555475/ "Già vi ho riferito che a Berlusconi avevo detto falsamente di avere ventiquattro anni e di essere egiziana. Quando Silvio mi propone di intestarmi una casa, devo dirgli come stanno le cose. Gli dico la verità. Gli dico che sono minorenne e non ho i documenti. Già sapete che a quel punto Berlusconi mi consiglia di raccontare in giro che sono la nipote di Mubarak, così potrò giustificare il denaro che mi darà". http://www.repubblica.it/politica/2011/02/18/news/verbali_18_febbraio-12597624/ "Mi risulta che Marystel, Barbara Faggioli e Nicole Minetti dispongano di appartamenti a Milano 2 in cui il presidente paga in dono 5 anni d'affitto. Tale proposta viene fatta a me da Berlusconi che, in quell'occasione, scoprì che ero minorenne e senza documenti. In quella circostanza, poiché gli avevo detto falsamente che ero egiziana, Berlusconi mi propose di farmi passare per nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak e di fornirmi documenti comprovanti la mia nuova identità di cui lui si sarebbe occupato. Mi propose inoltre di mettermi nella disponibilità di un centro estetico in via della Spiga. Il fatto che fossi parente del presidente egiziano avrebbe giustificato questa disponibilità economica. Mi risulta che Berlusconi si sia interessato per l'acquisto di un convento di suore che sta proprio in via della Spiga e vale due milioni di euro". 1). Dal verbale di un carabiniere che aveva fatto amicizia con Ruby. Cc: "Mi confidò che all'inizio della sua conoscenza con il Presidente del Consiglio, neanche lui sapeva che era minorenne, dopodiché Rubi lo aveva informato che era minorenne (...) Sono certo di poter collocare il fatto che io ho saputo da Rubi che lei era minorenne a gennaio/febbraio 2010, ed è in questo frangente, lo ripeto, che mi confidò anche del fatto che il Presidente del Consiglio aveva saputo da lei che era minorenne". 2). Ruby parla con amica Poliana, il 26 ottobre: "È venuto il mio avvocato, ha detto: "Ruby, dobbiamo trovare una soluzione, è un caso che supera quello della D'Addario e della Letizia, perché tu eri proprio minorenne, adesso siamo tutti preoccupatissimi...". Ruby, con la cornetta alzata, parla e dice a qualcuno che è in casa: "Io frequento casa sua da quando avevo sedici anni". 3) Vale la pena di ricordare il paragone che lei stessa fa con Noemi (la ragazza di Casoria, altra minorenne procacciata da Emilio Fede per le "notti del Drago"): per Berlusconi "Quella è la pupilla, io sono il culo". 4) Da notare che il 26 Ruby ha parlato al telefono con il papà rimasto a Letojanni: "Sono con l'avvocato, Silvio gli ha detto "dille che la pagherò il prezzo che lei vuole l'importante è che lei chiuda la bocca (...)". 5) Come si sa, il patto tra i due prevedeva un pagamento. Il 28 ottobre 2010 Ruby dice al telefono: "... gli abbiamo chiesto 5 milioni di euro in cambio. Lui ha accettato". http://www.repubblica.it/politica/2011/01/18/news/le_pagher_il_prezzo_che_vuole_ma_non_dica_che_incontro_minorenni-11347689/ "Le pagherò il prezzo che vuole ma non dica che incontro minorenni" Ruby: "Lo ha detto Berlusconi all'avvocato, io ho chiesto 5 milioni. Adesso sanno che vado da Silvio in forma di amica, ma ho negato il fatto che lui sa che io sono minorenne" di EMILIO RANDACIO MILANO - "Adesso praticamente sanno che io vado da Silvio e conosco Silvio". Il 7 settembre scorso, Ruby Rubacuori, dopo cinque faccia a faccia tenuti segretissimi con i magistrati di Milano, ha saputo che anche il Cavaliere era a conoscenza dell'inchiesta. Ma al telefono con una amica rassicura tutti sulle conseguenze delle sue rivelazioni. "Io ho negato il fatto che Silvio sa che sono minorenne - rabbonisce la sua interlocutrice - le ho detto che lui sa che sono maggiorenne...". E ancora: "Io ci vado in forma di amica, non è che tra noi c'è niente". Per finire: "Perché io non voglio metterlo nei casini". Anzi, Ruby è convinta che "alla fine siamo riusciti a smentire il tutto". Ruby, oltre un mese e mezzo prima che il suo nome finisse per la prima volta sui giornali, tentava disperatamente di non svelare il suo segreto, senza però sapere che quella conversazione con la mamma di un amico veniva registrata passo passo dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della procura di Milano. "Lo chiamo Papi". Al telefono c'è un amico napoletano che è a conoscenza dei suoi reali rapporti con il premier e le chiede: "Ma tu, come lo chiami, zio, nonno?" La giovane marocchina, quasi divertita risponde: "E no, Papi". A. P., a questo punto, sembra sorpreso: "E siamo messi bene, fai come la napoletana (Noemi Letizia, ndr), il papi lo chiamava". Ma Ruby, con una punta di orgoglio, tiene a precisare: function ebStdBanner0_DoFSCommand(command,args){try{command = command.replace(/FSCommand:/ig,"");if((command.toLowerCase()=="ebinteraction") || (command.toLowerCase()=="ebclickthrough"))gEbStdBanners[0].handleInteraction(args);else if(command.toLowerCase()=="ebversiontrackingimpression")gEbStdBanners[0].ebversiontrackingimpression(args);}catch(e){}}function ebIsFlashExtInterfaceExist(){return true;}try{ebStdBanner0_DoFSCommand(command,args);}catch(e){}"No, no, la napoletana è un'altra cosa, io sono un'altra... quella è la pupilla, io sono il c... (ride)". Sempre il 7 ottobre scorso, poco dopo le 19, Ruby al telefono con il suo fidanzato genovese, Luca Risso, spiega le novità: "Mi ha chiamata proprio tre minuti fa", riferendosi, sembra, proprio al presidente del Consiglio. "Mi ha detto - continua Ruby nel suo racconto quasi divertita - con Lele (Mora), e che ha saputo che ho detto tante cose. Io gli ho detto che ho detto tante cose, ma ne ho nascoste tantissime. Quelle cose le ho dette perché mi hanno messo davanti all'evidenza e non potevo negare". Berlusconi, dal racconto telefonico della ragazza marocchina, non nasconde le sue preoccupazioni. ""Ma noi non siamo in pericolo, noi siamo in difficoltà", mi fa, "però sono cose da superare"". Di fronte all'evidente difficoltà dell'amico altolocato, Ruby non ha scrupoli e spera di passare all'incasso, di sfruttare l'occasione. E, sempre al fidanzato, rivela tutt'altro che timorosa: "Gli ho detto che io voglio almeno, da tutta questa situazione cioè, sinceramente, che ne esca qualche cosa, perché di tutta la situazione non me ne frega niente". Il 26 ottobre, il giorno della prima pubblicazione della notizia sul coinvolgimento nel "Rubygate", l'allora minorenne rivela anche di aver fissato un prezzo. È sera, al telefono c'è la madre del suo amico Sergio. "Il mio caso - esordisce la ragazza - è quello che spaventa più di tutti perché Silvio mi chiama di continuo". E ancora. "Sta superando il caso di Letizia (Noemi, ndr), della D'Addario, di tutte e diciamo che adesso siamo preoccupati, il mio avvocato se n'è appena andato, ero con lui, con Lele (Mora, ndr). Loro mi stanno comunque vicini in effetti... Cioè, tornando al discorso di prima, gli ho detto, eh, Lele io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire almeno con almeno con qualcosa cioè, mi dà... 5 milioni, 5 milioni a confronto del "macchiamento" (s*******mento, ndr) del mio nome...." "A casa sua quando avevo 16 anni". La frequentazione di Ruby con il Cavaliere? Una intercettazione dello stesso 26 ottobre, sembra addirittura farla risalire al 2008. "Il mio caso - continua la ragazza - invece, io frequento casa sua da quando c'avevo 16 anni... Ma io ho negato tutto, ho detto no, sono andata a casa sua ma lui pensava fossi maggiorenne, pensava che avessi 24 anni, anche perché non li dimostro, poi dopo che ha scoperto che ero minorenne mi ha buttato fuori casa perché io sto cercando di salvaguardare lui così e a me mi torna in tasca qualcosa". Ma la pubblicazione della notizia sulle frequentazioni di una minorenne ad Arcore si dimostra un vero spartiacque per l'inchiesta. La giovane, infatti, sembra diventare improvvisamente il bersaglio di chiamate, richieste di aiuto, preghiere di non raccontare nulla sulle sue visite alla residenza brianzola. Secondo il racconto della protagonista di questa storia, un vero e proprio martellamento senza fine messo in moto direttamente dagli uomini più vicini al presidente. Al telefono con tale Poliana, Ruby confessa: "È venuto da me... mi ha chiamato oggi lui... mi ha chiamato la sua segreteria due volte... mi ha chiamato il mio avvocato, Lele (Mora, ndr)... è venuto il mio avvocato, è venuto adesso (sono le 21 e 29 di sera, ndr) ha fatto la strada da Milano e ha detto "Ruby, dobbiamo trovare una soluzione... è un caso che supera quello della D'Addario e della Letizia, perché tu eri proprio minorenne... adesso siamo tutti preoccupatissimi". La giovane marocchina, lo stesso 26 ottobre, sembra anche agitarsi al telefono con il padre. "Ora è venuto l'avvocato - spiega la giovane - sono con l'avvocato che stiamo parlando di queste cose e dobbiamo trovare una soluzione. Silvio gli ha detto "dille che le pagherò il prezzo che lei vuole, l'importante è che chiuda la bocca, che neghi tutto, e che dica che lei, dica pure che lei è pazza, ma l'importante è che lei mi tiri fuori da tutte queste questioni, che io non ho mai visto una ragazza che ha diciassette anni, o che non è mai venuta a casa mia"". Ruby, a differenza di quanto emerso fino adesso, al telefono sembra in ottimi rapporti con il padre, che pare anche al corrente di tutto quanto è capitato alla figlia. "Oggi sono uscita di nuovo su un giornale importante che gira in tutta Italia - spiega al padre che vive a Messina - almeno non è riportato il cognome né niente". Al vecchio padre, la figlia sembra anche aver confidato le sue frequentazioni. Anche riguardo al "mio incontro con Berlusconi, hai capito? Non è uscito niente". "Stiamo parlando di queste cose adesso - gli spiega ancora Ruby - dopo ti richiamo, quando avrò finito con lui (l'avvocato, ndr), ti chiamerò". "Ti do quanti soldi vuoi. Ma anche a scandalo ampiamente pubblico, i contatti con Ruby Rubacuori e il premier, secondo le intercettazioni in mano alla procura, sarebbero continuati (eventuali telefonate del premier non sono comunque utilizzabili perché coperte dall'immunità parlamentare). Con la sua amica Antonella, alle 10 e 30 del mattino, continua con le confidenze imbarazzanti - "Lui (Silvio, ndr), mi ha chiamato dicendomi "Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutta in oro ma l'importante è che nascondi il tutto, non dire niente a nessuno". Può essere quello che vuole, l'importante è che a me mi riempia di soldi, sta cambiando la mia vita, *****, guarda Antonella. Ti faccio una domanda, però rispondimi sincera: se a te Silvio ti mettesse nelle tue mani 6 milioni di euro..."
@The Stig: Sì, queste le conoscevamo, ma continui a non poter giustificare quello che hai precentemente affermato: Dove le vedi le intercettazioni di Berlusconi in prima persona? Queste sono tutte indirette o, peggio, per "sentito dire".
Ti sei risposto da solo: Ripeto: non è al momento producibile alcunché che trasferisca indietro nel tempo il momento in cui Berlusconi è venuto a conoscenza di ciò rispetto alla data della telefonata in Questura a Roma, in quanto potrebbe benissimo averlo saputo in quel preciso frangente.
Errato: il suo telefono non può essere intercettato, ma può essere intercettato indirettamente intercettando le utenze da lui chiamate. Nemmeno questo ho visto. Vedo solo discussioni fra pu**anelle ochette al telefono, e nulla di più. Ah sì, vedo anche 12 ricostruzioni diverse dei fatti da parte della Ruby. Sono prove solo quelle che convengono a voi o, più specificatamente, ai PM?
Secondo te, se lui avesse saputo che Ruby era minorenne, e magari l'avesse cercata proprio per questo, oggi nelle dichiarazioni lo ammetterebbe o lo negherebbe?
esatto, se la magistratura intercetta un mafioso e B. lo chiama puo' essere ascoltato, ma non puo' essere intercettato direttamente, tu parlavi di intercettazioni dirette, non io. se poi B. ha l'abitudine di chiamare persone alquanto discutibili c.azzi suoi non miei, o no. impari ad avere frequentazioni migliori e non avra' nulla da temere. per quanto riagurda la presunta trombata della minorenne (presunta nel senso che sapesse o meno che fosse minorenne) ho gia' detto in altri post che e' difficilmente dimostrabile, ma cio' che terrorizza B. a mio avviso e' altro, e ben piu' pericoloso. in primo luogo il reato di concussione, e li' le prove sono ben piu' consistenti. in secondo luogo il processo pubblico con la sfilza di testimoni imbazzanti chiamati in dibattimento. in terzo luogo gli altri imputati (non parlamentari) che se condannati ne avrebbero di cose da dire.
"Terrorizza"... Mavalà và... Qui ti tradisci, perché nel decreto di rinvio a giudizio, ripeto, la concussione (capo a) è configurata come tale perché l'altro tipo di utilità di cui si parla (Art. 317 C. P.) sarebbe proprio la copertura per garantirsi l'impunità per la prostituzione minorile (capo b, motivo per il quale peraltro la stessa prostituzione è passata per "trascinamento" da Monza (Arcore è Prov. MB) a Milano). Conclusione: se non venisse, come pare più che probabile, dimostrato il Capo B, cadrebbe anche il Capo A. E cadrebbe molto in basso, perché non sarebbe nemmeno riconducibile a un abuso d'ufficio (Art. 323 C. P.), in quanto esso prevede espressamente un «ingiusto vantaggio patrimoniale» (che evidentemente non c'è) e un «arrecare ad altri un danno ingiusto» (anch'essa evidentemente condizione assente). Si arriverebbe nell'ambito della semplice violazione dei regolamenti, ovvero illeciti amministrativi (Codice Civile, e non più Penale). Se non vi è chiaro, ci sono avvocati che frequentano questo thread, chiedete a loro. Io è la terza volta che lo ripeto, e mi sarei seccato, visto anche che sempre qui si torna, e la discussione non cresce da decine di pagine. Quali se posso? Ovvero?