anche io su parecchi gruppi metal... ma su quelle voci si sa...vale l'opinione e l'attendibilità è sarsa. Ma su cose verificabili, dopo anni di infamia, son corsi ai ripari con fonti e quant'altro...se ci emtti mano, lo sai benissimo /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
E allora vedi che ci capiamo: va bene wikipedia, ma è sempre bene controllare, anche solo per farsi un'idea più completa.
....Io polemico? ....Ho mai detto qualcosa o messo in dubbio una citazione di qualcuno per caso??? .....Mi pare che se c'è qualcuno di polemico riguardo alle citazioni altrui "questa non mi piace, a questa non ci credo, questa è comunista, questo è giornaletto da studentelli, ecc ecc." ...non sono certo io.
Ecco: citare Sergio Romano, che NON è uno storico , ma un ex-ambasciatore ed oggi "opinionista"(coté terzista), è segnale che i tuoi studi di storia andrebbero corroborati da qualche cosa di più sostanzioso... (personalmente suggerirei Eric Hobsbawm, piacevole da leggere, ma storico vero, anche se il "suo" secolo è il XIX°...) e poi ... che differenza c'è tra "faccine sorridenti" e "faccine che ridono" ? al proposito mi viene spontanameante un bello slogan sessantottino : "Una risata vi seppellirà" ...e per stavolta lascio la firma primaverile.
non scampa, fra chi veste da parata, chi veste una risata...... il buon Francesco /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20">
Beh, per non essere del settore -come tu sostieni...:wink:-, Sergio Romano ne ha scritti di libri da "storico" (cito wikipedia, che, come ho già scritto, per le tabelline va sempre bene): 1977 - Histoire de l'Italie du Risorgimento à nos jours (Editions du Seuil; ed. it. Storia d'Italia dal Risorgimento ai giorni nostri, Mondadori, 1978) 1977 - "La quarta sponda. La guerra di Libia, 1911/1912", Casa Editrice Bompiani, 1977, pag. 270 1989 - La Russia in bilico (Il Mulino) 1991 - La politica estera italiana (1860-1985), scritto con Richard J.B. Bosworth (Il Mulino, ISBN 88-15-02979-6) 1991 - Disegno di storia d'Europa dal 1789 al 1989 (Longanesi, ISBN 88-304-1042-X) 1992 - I falsi protocolli. Il "complotto ebraico" dalla Russia di Nicola II a oggi (Corbaccio, ISBN 88-7972-018-X) 1993 - L'Italia scappata di mano (Longanesi, ISBN 88-304-1170-1) 1993 - Viaggi intorno alla Russia (La Stampa, ISBN 88-7783-063-8) 1994 - Tra due Repubbliche. L'anno di Berlusconi e le prospettive dell'Italia (Mondadori, ISBN 88-04-39713-6) 1994 - FINIS ITALIAE - Declino e morte dell'ideologia risorgimentale - Perché gli italiani si disprezzano - (All'insegna del pesce d'oro, ISBN 88-444-1283-7) 1995 - Lo scambio ineguale. Italia e Stati Uniti da Wilson a Clinton (Laterza, ISBN 88-420-4734-1) 1995 - La storia sul comodino. Personaggi, viaggi, memorie (Greco e Greco, ISBN 88-7980-081-7) 1995 - Storia d'Italia dall'Unità ai nostri giorni 1995 - Cinquant'anni di storia mondiale. La pace e le guerre da Yalta ai giorni nostri (Longanesi, ISBN 88-304-1269-4) 1996 - Le Italie parallele. Perché l'Italia non riesce a diventare un paese moderno (Longanesi, ISBN 88-304-1387-9) 1996 - Passando a Nord-Ovest, scritto con Aldo A. Mola (Bastogi, ISBN 88-8185-022-2) 1997 - Lettera a un amico ebreo (TEA, ISBN 88-502-0598-8) 1997 - Giuseppe Volpi. Industria e finanza tra Giolitti e Mussolini (Marsilio, ISBN 88-317-6774-7) 1998 - Confessioni di un revisionista (Ponte alle Grazie, ISBN 88-7928-448-7) 1998 - Storia d'Italia dal Risorgimento ai nostri giorni (TEA, ISBN 88-7818-780-1) 1999 - Attraverso il secolo (Libri Scheiwiller, ISBN 88-7644-264-2) 2000 - Giolitti (Bompiani, ISBN 88-452-1383-8) 2000 - L'Italia negli anni della Guerra Fredda. Dal piano Marshall alla caduta del Muro (Ponte alle Grazie, ISBN 88-7928-522-X) 2000 - Mussolini (biografia per immagini) (Longanesi, ISBN 88-304-1667-3) 2000 - I luoghi della Storia (Rizzoli, ISBN 88-17-12543-1) 2000 - Crispi (Bompiani, ISBN 88-452-1283-1; ristampa) 2001 - I volti della storia. I protagonisti e le questioni aperte del nostro passato (Rizzoli, ISBN 88-17-10669-0) 2001 - La pace perduta 1989-2001 (Longanesi, ISBN 88-304-1973-7) 2002 - Lettera a un amico ebreo. Edizione ampliata (Longanesi, ISBN 88-304-2019-0) 2002 - Memorie di un conservatore (TEA, ISBN 88-502-0755-7) 2002 - Guida alla politica estera italiana. Da Badoglio a Berlusconi (Rizzoli, ISBN 88-17-00069-8) 2003 - I confini della storia (Rizzoli, ISBN 88-17-00794-3) 2003 - Il rischio americano (Longanesi, ISBN 88-304-2020-4) 2004 - Giovanni Gentile. Un filosofo al potere negli anni del Regime (Rizzoli, ISBN 88-17-00138-4) 2004 - Anatomia del terrore. Colloquio con Guido Olimpio (Rizzoli, ISBN 88-17-00405-7) 2004 - Europa, storia di un'idea. Dall'impero all'unione (Longanesi, ISBN 88-304-2071-9) 2005 - La quarta sponda: La guerra di Libia 1911-1912 (Longanesi, ISBN 88-304-2169-3; ristampa 1ª edizione Bompiani 1977) 2005 - Libera Chiesa. Libero Stato? (Longanesi, ISBN 88-304-2320-3) 2007 - Saremo moderni? Diario di un anno (Longanesi, ISBN 88-304-2340-8) 2007 - Con gli occhi dell'Islam (Longanesi, ISBN 978-88-304-2171-4) 2009 - Indro Montanelli. I conti con me stesso. Diari 1957-1978 (Rizzoli, ISBN 978-88-17-02820-2) 2009 - Storia di Francia, dalla comune a Sarkozy. (Longanesi, ISBN 978-88-304-2170-7) Fammi capire bene: sul ventennio non si può dire nulla di diverso da quel che ritieni corretto tu, gli storici sono buoni solo i tuoi... poi, c'è dell'altro?:wink: Per finire: faccina sorridente e faccina che ride Faccina "famo a capisse" :wink:
Verrà adottato il rito immediato ciò implica che viene saltata l'udienza preliminare, utilizzato quando "quando la prova appare evidente, salvo che ciò pregiudichi gravemente le indagini" (art 453 cp). La condizione inderogabile per il rito immediato è se la persona sottoposta alle indagini è stata interrogata sui fatti dai quali emerge l'evidenza della prova ovvero, a seguito di invito a presentarsi emesso con l'osservanza delle forme indicate nell'articolo 375 comma 3 secondo periodo, la stessa abbia omesso di comparire, sempre che non sia stato addotto un legittimo impedimento e che non si tratti di persona irreperibile". Non la calo dall'alto, ma, IO innocente accusato di concussione e prostituzione minorile mi presenterei, eccome se mi presenterei. :wink:
1)E' possibile si possano scrivere serie analisi "storiche"- al ritmo di tre all'anno- su argomenti così differenti tra loro ? Vedi, considerare Sergio Romano uno "storico", è un errore di fondo. Egli è, pro domo sua, un "divulgatore" di argomenti storici,e c'è una bella differenza. Come sapevano gli antichi...scrivere di storia, ed in particolare di storia del periodo in cui si vive,è difficilissimo e pericoloso. E poi,sarebbe come dire che Piero Angela è uno "scienziato"... Ora ti torna ? 2)Quello che pensi tu del ventennio e della sua fine, lo si è capito abbondantemente ; lo puoi scrivere, anche, in un pubblico forum, e magari ne puoi essere anche orgoglioso. IO MI VERGOGNEREI di sostenere tesi come quelle che hai scritto a proposito della Resistenza. E qui mi tocca terminare. Vado a Teatro a godermi un "DonGiovanni".
1) E quindi? Dal tuo intervento non si capisce un punto essenziale, cioè se Sergio Romano scriva o no sciocchezze. Perché non sapevo che la prolificità dell'autore fosse il requisito di base per giudicare uno scritto "storico". Probabilmente di questo parametro non hanno tenuto conto nemmeno al Corbaccio, casa editrice per la quale cura una collana storica. Ad ogni buon conto -ed indipendentemente da questa dotta dissertazione, peraltro interessante-, non mi pare che il significato della citazione da me riportata presti il fianco a critiche di sorta: il "revisionismo" è connaturato all'attività di qualsiasi storico, per quanto alcuni abbiano tentato di darne una connotazione negativa, al solo scopo di difendere interpretazioni ritenute intangibili. 2) non credo che tu abbia capito molto di quel che penso del ventennio, almeno non da quello che ho scritto quì. Se ti interessa sarò lieto di spiegarti il mio punto di vista. Se, diversamente -e come credo- l'unico tuo intendimento è quello di bollare come eretico chi non segue una certa versione storica, che ritieni evidentemente "sacra", ti dico che, no, non me ne vergogno e, al contrario, provo imbarazzo per chi mostra una visione così ristretta delle cose del mondo.
allora rispondo ancora brevemente: 1) Sì, Sergio Romano scrive troppo per essere considerato uno storico SERIO. Ripeto, dovrebbe essere annoverato tra i divulgatori di temi storici, come lo era Montanelli, come pretenderebbe di essere Pansa ( troppo "leggera" ed "orientata" la sua -chiamamola- "serie di inchieste"). La citazione sul revisionismo è infatti una sciocchezza; il fine ultimo di S.R. è quello di "riabilitare" anche dal punto di vista semantico ciò che il significato corrente attribuisce al termine. E' una tipica operazione di slittamento di significato, che diventa funzionale a "smontare" la pericolosità della parola o dell'assunto; operazione abbastanza ingenua, ma che colpisce forte chi vuole sentire dire proprio quelle parole. Se ti capita di leggere la rubrica che egli tiene sul Corriere della Sera, poi, puoi facilmente accorgerti di quanta aria fritta giri lì attorno... Egli può dirigere tutte le collane che si trova a disposizione; all'orrore non c'è limite: non c'è un "Giornale" diretto da un tale Sallusti?Può questo essere definito "giornalismo"? 2) Dai post precedenti poco sopra, la tua visione della fine del fascismo e della lotta partigiana appare viziata da un vulnus parecchio evidente, verosimilmente determinato da letture fortemente orientate, di tipo appunto "revisionista"( ed attribuisci al termine proprio il significato peggiore che credi ). Per quanto concerne il mio "bollare come eretico" gli antagonisti di una mia visione supposta "sacra", credo che ti possa smentire il mio essere anticomunista ed antifascista in egual misura; l'essere poi profondamente laico ed anticlericale, mi fa quindi sobbalzare nel leggere queste parole... 2a) Per quanto riguarda la mia "visione ristretta" delle cose del mondo che ti "procura imbarazzo"... eh sì, è un problema che sento, effettivamente... Non crucciarti per me; accontentati piuttosto della visione ampia di cui evidentemente disponi, e dimentica pure la vergogna. Per finire, una spocchiosa citazione di Socrate: io so di non sapere... OT: DonGiovanni mediocre, ma... curiosità : una DonnaElvira Cinese ! chi l'avrebbe mai potuto immaginare, solo vent'anni fa... i tempi cambiano...non necessariamente in peggio !
volevo evitare di essere OT ma mi urge farti una domanda, storicamente e' nato prima il fascismo o la resistenza, quindi chi e' la causa e chi la conseguenza?
Intervento magistrale Bettino,leggere i giornali la mattina a questo punto e' assolutamente superfluo,le idee "forse" si possono cambiare come le mutande ma i fatti storici sono e rimarranno inconfutabili.(ogni riferimento all'elefante mutandato e' puramente voluto)
La discussione su resistenza e revisionismo che va avanti da qualche pagina può proseguire in questo thread
Bene...ecco cosa significa politicamente il federalismo... http://www.repubblica.it/politica/2011/03/02/foto/federalismo_berlusconi_sfoggia_il_fazzoletto_verde-13110234/1/?ref=HRER1-1 Berlsuconi col fazzoletto verde ufficiale nel taschino...come auto proclamarsi "Eunuco della Lega" /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> PS_che magone vedere araldiche e simboli (crocie di San giorgio, Alberto da Giussano) bistrattati e ridotti a mera "locandina" da chi non ne sa niente
Il PS te lo approvo, che l'utilizzo della simbologia da parte della Lega è sin troppo "disinvolto". Su Ilvio, beh, sarà stato forse un gesto troppo pittoresco, tutto quel che vuoi, però non è un mistero che debba tener la Lega buona.
infatti, non è una novità ma... quante volte gli è stato detto di essere nelle mani dei Padani? e quante volte ha giurato i lcontrario? certo che il gesto è solo pittoresco...pero' è un outing di rilevanza /emoticons/wink@2x.png 2x" width="20" height="20"> del resto...penso ai tanti pidiellini che ho sentito ripetere per anni "stiamo con la lega solo perchè ci serve ma di fatto decidiamo tutto noi".....
Grazie per il suggerimento; questa discussione mi era sfuggita. Si parla proprio di "secolo breve",perciò...:wink:
e quindi perche' pensi che io non abbia mie opinioni e mi rivolga solo a citazioni? Io leggo Il Giornale e La repubblica, tg5, tg2 e sky tg 24, sono per la pluralita' dell'informazione. Tu da cosa mi giudichi senza mie idee perche' questo si evince dal tuo ragionamento. Al contrario le mie idee provengono dall'incrocio di varie fonti poi in base alla mia intelligenza e somma di valori mi formo una opinione che non e' mai fissa a prescindere. Se bersani viene fuori che e' un personaggio dubbio io sono il primo a volerlo alla porta. Per me basterebbe l'intercettazione di Vendola per allontanarlo dalla politica. Trovo che citare qualche realta' emersa giornalisticamente possa suffragare certe mie affermazioni e in ogni caso far riflettere i frequentatori del topic. Trovo disarmanti le frasi fatte gettate come volantini senza alcun riscontro e senza essere seguito da un chiarificatore "ihmo".......io cito La Repubblica perche' sara' di parte ma al meomento la trovo giornalisticamente piu' attinente alla realta' di un quotidiano come IL Giornale.....e' una mia opinione ovviamente ma tu sei libero di citare qui gli articoli che vuoi se lo ritieni interessante, io li leggerei e commenterei volentieri.