Lo chiedo a te perchè a mio parere sei particolarmente attento ai dettagli inerenti il premier: non ti è sembrato che avesse lo sguardo completamente perso nel vuoto durante il video messaggio di 2 giorni fa? L'impressione, netta, è di avere a che fare con un uomo che non sta per niente bene. E vista la sua dimestichezza con i supporti audiovisivi penso sia piuttosto grave quello smarrimento che gli si leggeva negli occhi. Penso abbia seri problemi di salute
Per quanto possa essere IT, a me non ha fatto questa impressione, ho visto, anzi, un Ilvio abbastanza in forma, pure troppo. In ogni caso è un uomo che ha una certa età e, per forza di cose, sarà un po' affaticato.
E non ti pare quantomeno un po' "imbarazzante" il fato che un ultra-settantenne alla guida di un paese si metta in condizioni tali da farsi ricattare da una baldr.... *ehm* "escort" 17enne? E quando? Appena è arrivato al governo se ne è dovuto andare... non ha fatto neanche in tempo a disfare le valigie...
Non credo che nessuno qui stia dicendo che Prodi ha fatto il bene per l'Italia, anche perchè con la maggioranza che si ritrovava cosa poteva fare...è un miracolo che sia durato 2 anni...
Due similitudini: la decadenza dell'Impero e il Titanic (la gente continuava a ballare mentre il transatlantico affondava). L'immagine che mi sono fatto è proprio questa, un signore anziano con una smisurata ego e il terrore di invecchiare, che si circonda di giullari compiacenti e lascive messaline, dai quali ottiene adorazione in cambio di denaro. Una corte fatta di decadenza, di perversioni, di menzogne, di mercimonio continuo tra valori dissoluti e depravati, perpetrato da ogni sorta di ruffiano. Un inganno che sarebbe evidente ad ogni uomo dotato di senso comune. Ormai lo considero una mente alienata, un ipocondriaco del complotto, un pervertito sociale incapace di osservare sè stesso, un moderno Dorian Gray. Voglia il cielo che si tolga più presto di torno.
Già... che poi a livello di solidità e numeri è più o meno la maggioranza che si ritrova Berlusconi adesso... Ecco che qua ritorna in gioco la tua spiccata quanto efficace capacità di riassumere!
Provo a risponderti punto per punto, magari con qualche domanda aggiuntiva: 1) Quali autorizzazioni servivano per intercettare Ruby? La procura "conosce" Ruby il 27 maggio dopo averla fermata perchè accusata di un piccolo furto e successivamente è la stessa Ruby a denunciare un furto di una busta contenente 7mila€ in contanti. Permetti che la procura possa insospettirsi nel vedere una 17enne marocchina con 7mila€ in contanti? Come si fa a dire "ogni oltre ragionevole limite di tempo"? Non mi sembra sia stata intercettata per anni, e per di più le intercettazioni sembra abbiano portato a scoprire un giro di prostituzione nella villa del premier e in alcune case del premier date in uso a diverse ragazze. Se si continuano a scoprire elementi nuovi cosa si fa? Si interrompono le intercettazioni perchè...ops...sono passati 30gg (metto un numero a caso, non so se esista un limite)? 2) Se nella villa di Arcore viene scoperto un possibile giro di prostituzione mi sembra normale intercettare chi entri in quella villa. 3) Divulgazione: mettiamoci d'accordo una volta per tutte. Se trapela qualcosa dalle indagini si urla subito alla "fuga di notizie strumentalizzata", se non esce nulla ci si giustifica "eh ma non c'è ancora niente di ufficiale". Decidiamo, vogliamo che escano queste informazioni oppure no? Aggiungo che, per una volta, se queste informazioni sono trapelate, la colpa è proprio di colui che si lamenta sempre della fuga di notizie dalle procure, il mitico MaVaLa Ghedini. Riporto quanto detto da Travaglio per spiegare: 4) Non so cosa sia peggio, se Ruby a tentare un'estorsione ai danni del premier o il fatto che il premier si sia messo nelle condizioni di poter essere ricattato da una marocchina minorenne. Il grande imprenditore sta perdendo colpi. 5) Non capisco cosa intendi per "teorema dei giudici". 6) Smentite dagli interessati, davvero? Pensavo ammettessero tutto...Interessante questa teoria per cui gli interessati sono colpevoli solo se confessano. Scusami se sono ironico, ma mi ha fatto ridere... /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20"> OT per i moderatori: ma è normale che abbia dovuto scrivermi il tutto in word e poi fare copia e incolla sul forum altrimenti il forum non mi dava il tempo di scrivere e postare perchè mi faceva il logout...e facendo il login...perdevo tutto quello che avevo scritto?
stando a quanto dici tu Silvio e' in una botte di ferro, si presenti in tribunale cosi' in un'oretta sara' scagionato e finisce li'. ma dubito lo fara' se non accompagnato in modo coatto dai carabinieri. quindi o tu sei un genio di avvocato oppure Ghedini e' un vero pirla visto che e' lui l'ispiratore della politica di fuga dai tribunali.
Il Presidente del Cosiglio Silvio Berlusconi è un perseguitato. Il Professor Romano Prodi è un faccendiere senza scrupoli. Il Ministero della Semplificazione ha finalmente liberato da qualsiasi vincolo normativo la produzione , distribuzione e vendita di qualsiasi sostanza alimentrare. Gli Italiani, secondo i sondaggi, sono al 75% con Berlusconi. Babbo Natale vive, da sempre , in Lapponia: nessuno può affermare il contrario. La propaganda non esiste. La guerra è pace. La libertà è schiavitù. L'ignoranza è forza.
ricordo che per qualcuno vennero chieste le dimissioni per il fatto che fosse ricattabile e su questo la destra spinse parecchio.....Silvio non e' ricattabile ugualmente?
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello! Dante Alighieri, Purgatorio, Canto VI, 76-78 (1304-1320).
di Bruno Tinti Magistrato e scrittore C’è un giudice a Milano: è il suo La Procura di Milano non solo è tutta comunista; ma è anche ignorante e non conosce la legge costituzionale 16 gennaio 1989, n. 1 art. 7 comma 1: “Presso il tribunale del capoluogo del distretto di Corte d’appello competente per territorio è istituito un collegio composto di tre membri effettivi e tre supplenti, estratti a sorte tra tutti i magistrati in servizio nei tribunali del distretto…”. A questo Tribunale, art. 6 c. 2, “Il procuratore della Repubblica… trasmette… gli atti” affinché, art. 8 c. 1, “compiute indagini preliminari e sentito il pubblico ministero, se non ritiene che si debba disporre l’archiviazione…” li trasmetta di nuovo al Procuratore della Repubblica che, a sua volta, li deve trasmettere “al Presidente della Camera competente”; la quale, art. 5, c. 1, deve decidere se concedere “L’autorizzazione prevista dall’articolo 96 della Costituzione…”. Che a sua volta dice: “Il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione …” Insomma questo guazzabuglio di articoli sostanzialmente dice che, quando la Procura accerta la possibile sussistenza di un reato a carico di presidente del Consiglio o ministri, deve trasmettere gli atti a uno speciale tribunale (il Tribunale dei ministri) che deciderà se è il caso di mandare tutto alla Camera o al Senato che a sua volta decideranno se dare l’autorizzazione a procedere. E, se venisse data (ma quando mai), finalmente i politici delinquenti potrebbero essere processati. Incivile, iniquo ma legale. Tuttavia c’è una parola chiave: “Funzioni”. Tutto questo avviene quando i politici delinquenti sono indagati per reati commessi “nell’esercizio delle loro funzioni”. Art. 96 della Costituzione. Che vuol dire? Per esempio, se B. contratta con il suo amico Putin la costruzione di un oleodotto e si fa dare un euro ogni litro di petrolio, questa è corruzione commessa nell’esercizio delle sue funzioni di presidente del Consiglio. Ma se B., che è, ahinoi, presidente del Consiglio, paga una ******* minorenne per fare sesso, allora questo è un reato comune: le funzioni di presidente del Consiglio non c’entrano. Lui se la scopa come uomo (bè!), non come presidente del Consiglio. Un politico delinquente, non un delinquente politico. E con i politici delinquenti il Tribunale dei ministri non c’entra. Per l’euro ogni litro di petrolio sì, c’entrerebbe; ma per l’utilizzo di una prostituta minorenne no. Ma ancora: tanto comunisti e ignoranti sono alla Procura di Milano che non sanno nemmeno che Arcore, dove il sesso proibito sarebbe stato consumato è Comune sito nel distretto della Corte d’appello di Monza e non in quella di Milano. E dunque a Monza dovrebbero occuparsi di questo processo. Anche qui, come al solito, il problema è la legge. Dice l’art. 12 del codice di procedura: “Si ha connessione di procedimenti:.. c) se dei reati per cui si procede gli uni sono stati commessi per eseguire o per occultare gli altri.” In questo caso, dice l’art. 16, “La competenza per territorio… appartiene al giudice competente per il reato più grave…” Adesso qui (ma c’è anche scritto sull’invito a comparire spedito a B.) l’idea è che sia stata commessa una concussione (quando B. ha “convinto” la polizia a non mandare Ruby in una struttura protetta e ad “affidarla” alla sua amica Nicole che l’ha subito sbolognata a tale Michelle) per evitare che venisse alla luce il fatto che lui si era fatto Ruby, il che non stava bene perché la ragazza era minorenne. Vero o no che sia (lo deciderà il tribunale) l’art. 61 n. 2 del codice penale dice che chi commette “un reato per …occultarne un altro, ovvero per conseguire… la impunità di un altro reato” deve avere la pena aumentata di un terzo. Di quanti anni di prigione toccherebbero a B. si è perso il conto; e adesso non ci interessa tanto. Il punto è che questa concussione aggravata ai sensi dell’art. 61. n.2 è proprio il caso previsto dall’art. 12 del codice di procedura: concussione e prostituzione minorile sono connessi; B. commette (forse, si deve vedere) il reato di concussione per occultare il reato di prostituzione minorile (se l’ha commesso, si deve vedere) o conseguirne l’impunità. Insomma, un solo Tribunale deve giudicare tutti e due i reati. Così dice la legge. Ma quale Tribunale? Uno a caso? No naturalmente, ci ha pensato l’art. 16: quello competente per il reato più grave. Concussione: prigione fino a 12 anni; prostituzione minorile: prigione fino a 3 anni. Quindi è competente il tribunale nel cui territorio è stata commessa (se è stato commessa) la concussione. Quello di Milano, appunto: lì c’era la Questura i cui funzionari, “convinti” da B., hanno “affidato” Ruby alla Minetti invece che portarla in una struttura etc etc. La prostituzione minorile, pur commessa (se, si capisce) in Arcore, provincia di Monza, finisce anche lei a Milano. Certo che B. è proprio sfortunato; non solo è vittima di errori giudiziari a ripetizione ma gli toccano sempre quei comunisti lì. Ma perché non prende qualche precauzione e se ne va a fare i suoi affari alle Bahamas? Lì starebbe al sicuro. Anzi, potremmo anche fare una colletta per pagargli il biglietto aereo.
Bello questo articolino. Scorre anche bene e, tra i suoi pregi, ha quello di chiarire benissimo il punto di vista, le motivazioni e le speranze di certo tipo di magistratura -per inciso l'autore era miagistrato fino al 2008 e ora presta la spad...:wink: penna al Fatto Quotidiano.
boh io non mi intendo di cavilli legali, ma se non altro il signor Tinti ha il pregio di riportare articoli ben definiti e verificabili
Quindi il tribunale dei ministri non dovrebbe essere chiamato in causa per la trombata a pagamento ma deve intervenire perchè la telefonata fatta alla polizia per "liberare" la ragazza è stata fatta nell'esercizio delle proprie funzioni?
da quanto ho capito no perche' la telefonata (concussione) e' stata fatta per coprire un altro reato (prostituzione minorile) che nulla ha a che vedere con le funzioni di primo ministro. ma come detto non me ne intendo. per questo ritengo che la cosa andrebbe risolta nei luoghi opportuni e cioe' in tribunale, se non ci sono reati ben per lui. poi da un punto di vista politico e morale la cosa cambia completamente.
Il punto di vista di Sallusti, da il Giornale di oggi: Il cortocircuito tra Procure, giornali e tv ha prodotto la scintilla tanto attesa da chi vuole vedere Silvio Berlusconi fuori dal governo, meglio se anche dai piedi. La verità, il diritto, la dignità di uomini e donne non contano. Centinaia di frasi, prese a caso da migliaia di ore di intercettazioni, il cui contenuto non solo non è verificato ma che in molti casi è ambiguo e contraddittorio, sono state date in pasto all’opinione pubblica con il solo intento di provocare choc, indignazione, destabilizzazione politica. Come ha scritto ieri Piero Ostellino in un articolo ben nascosto sul Corriere della Sera , in questa vicenda non è in gioco il futuro del premier ma sono in ballo le libertà fondamentali di un Paese che vuole poter dirsi civile e liberale. Cioè la libertà personale, libertà e inviolabilità del domicilio, di circolazione senza essere controllato, di parola senza essere ascoltato. Tutto questo è stato calpestato da un’inchiesta che di giudiziario, come si evince dalle quattrocento pagine del primo faldone disponibile, non ha nulla. Nessuna delle decine di persone coinvolte ha messo a rischio gli interessi e la sicurezza della comunità o di altre persone, nessuna si dice vittima di alcuno. Leggendo le carte, adesso è chiaro che cosa è successo. Un potere dello Stato ha semplicemente spiato per mesi un altro potere (il capo dell’esecutivo) nel suo privato e all’interno della sua residenza privata usando costosissime tecnologie che hanno reso trasparente la vita domestica. Non solo è stata violata la privacy del cittadino Berlusconi, ma anche aggirata la legge che tutela (salvo autorizzazione del ramo del Parlamento a cui si appartiene) le residenze e le segreterie politiche ( la villa di Arcore è entrambe) di onorevoli e senatori. Gli occhi elettronici e i microfoni puntati su Arcore, si scopre oggi, hanno ricostruito e schedato addirittura un anno di frequentazioni. Chiunque ha oltrepassato il famoso cancello è diventato un attenzionato, un potenziale criminale, escort nel caso di signore e signorine. Una volta agganciato, l’obiettivo è stato intercettato per mesi. Chi una volta uscito ha espresso al telefono commenti o giudizi è finito nella rete e ora si ritrova nei guai. Non importa se quelle parole corrispondano a reati, a verità, a scherzo, a millanteria, a opportunismo. Non c’è il minimo riscontro oggettivo. Non importa, per esempio, se la famosa Ruby parlando con le amiche al telefono fornisce versioni in contrasto tra loro, e se queste a loro volta sono opposte a quanto dichiarato negli interrogatori e ancora diverse da quelle raccontate ai giornali. Quale Ruby dice la verità sull’età, sui rapporti col premier, sui soldi avuti o chiesti? Nessuna, perché lei, come accade a volte anche a noi comuni mortali, recita più parti in commedia a seconda degli interlocutori e della convenienza. Su questa accozzaglia di parole è stato montato un processo che ricorda quello dell’inquisizione. Il giudizio morale si trasforma in accusa penale. Da parte di magistrati e uomini dell’informazione che rivendicano la libertà di fare di notte nei loro letti ciò che meglio credono senza guardoni di Stato tra i piedi. Questa non è giustizia, è spazzatura e pure della peggiore.
Parole belle che però dette da Sallusti... Adesso che c'è di mezzo Silvio gioca a fare l'equilibrato, ma non mi pare che per quanto riguarda la vicenda di Montecarlo lui e il suo giornale si siano mossi con lo stesso equilibrio eh!
Montecarlo è stata gestita in maniera pessima da il Giornale. E' anche vero, però, che era una vicenda molto diversa e, in ogni caso, ciò nulla toglie alle riflessioni sul caso appena esploso a carico del Cavaliere. Perchè di spunti di riflessione ve ne sono, eccome. Il primo è che sui giornali è andato a finire di tutto, ma non c'è un riscontro che sia uno al teorema costruito dai pm e tanto rapidamente migrato dagli atti di indagine alla carta stampata. In altre parole, e salvo che gli inquirenti si siano dimenticati di fornirli ai mezzi di informazione, non c'è una dichiarazione che confermi la prostituzione, le orge, la concussione. Tutto, per adesso, si basa su stralci di intercettazioni telefoniche, tutte smentite dai diretti interessati; sarà un caso?:wink: Si noti che, tra le tante, si tratta di frasi decontestualizzate, buttate lì, e che possono avere significati ben diversi se si tiene conto del quadro d'insieme. Eppure vengono spacciate per condanne definitive. Ma stiamo scherzando? In buona sostanza, per quanto i detrattori di Ilvio si accaniscano su aspetti di dettaglio (Tribunale competente etc...), il punto è che la sostanza non c'è. Almeno non per un'azione penale. Perchè la questione morale è altro e, senz'altro, non autorizza a manovre eversive, ricordiamocelo molto bene.