Legge di stabilità..ecco perché Renzi si definisce rottamatore

Ormai stanno veramente andando a caccia di soldi, infischiandosene di qualsiasi principio di equità o anche solo di buonsenso.

Evasione ed Elusione sono le uniche strade ormai percorribili per difendersi dagli espropri proletari dello stato comunista Itagliano.

 

Guarda che sono alla cerca di soldi in 'sta maniera proprio per tenerci nella gabbia dell'eurosistema e di questa aberrante "Unione Europea" :| /emoticons/mellow@2x.png 2x" width="20" height="20" />

 

L'europa aveva senso se la tassazione era uguale per tutti i paesi come lo è la moneta (euro). Essendo ogni paese autonomo dal punto di vista della tassazione è chiaro che a parità di guadagno, ci sarà il paese con + potere d'acquisto e quello con minor potere d'acquisto. L'inghippo è là come lo sono i mercati azionari, ne doveva esistere 1 europeo non vari per ogni singola nazione. E' una finta europa!

 

L'Europa non si può permettere una moneta unica perché esistono differenze strutturali tra i paesi che la compongono. E la scienza economica ce lo spiega perfettamente con la teoria delle aree valutarie ottimali (OCA - Optimum Currency Area). Ed è l'assenza di uno dei mercati, se non il più importante, quello valutario, ad averci condotto in questo incubo. Ma qui siamo off-topic.

 

Sono stati presentati emendamenti speriamo bene 1 con tassa di circolazione forfettaria innalzata a 75€, un altro più generico "a riformulare la norma di cui all'articolo 3, comma 74, del disegno di legge di stabilità, nel senso di prevedere una tassazione agevolata di tipo premiale per gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico a decorrere dal ventesimo anno dalla data di costruzione, purché i suddetti veicoli siano certificati, secondo i criteri vincolanti stabiliti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall'ASI o dall'FMI (per i soli motoveicoli), ai sensi del comma 3 dell'articolo 63 della legge n. 342 del 2000 e previo esame di ogni singolo esemplare, rispetto al resto del parco automobilistico e motociclistico di pari vetustà"

 

G/1698/2/8

GIBIINO, FILIPPI

L' 8a Commissione permanente del Senato, in sede d'esame del disegno di legge di stabilità 2015,

premesso che:

nel disegno di legge di stabilità il comma 74 dell'articolo 3, modificando l'articolo 63, commi 2 e 3, della legge n. 342 del 2000, sopprime l'esenzione dal bollo per gli autoveicoli e per i motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, limitandola in generale a tutti gli autoveicoli e motoveicoli ultratrentennali;

tale disposizione penalizza in maniera eccessiva un settore di rilevante interesse culturale, seguito da milioni di appassionati in tutto il Paese;

la finalità della norma è essenzialmente quella di assicurare un gettito aggiuntivo per le casse dello Stato, che la relazione tecnica di accompagnamento del disegno di legge di stabilità quantifica in 78,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017;

tale stima appare però assolutamente eccessiva, in quanto non tiene conto che il venir meno dell'esenzione determinerebbe verosimilmente la rottamazione di gran parte dei veicoli interessati, in quanto i loro proprietari perderebbero la convenienza a mantenerli in circolazione;

a ciò dovrebbero poi aggiungersi gli effetti negativi indotti per l'economia dovuti al mancato esborso per le spese di manutenzione dei veicoli, che colpirebbero in maniera molto pesante soprattutto piccoli riparatori, carrozzieri, distributori di benzina e ricambisti, settori già particolarmente penalizzati per la diminuzione di lavoro;

secondo stime fatte dall'Automotoclub Storico Italiano (ASI), uno degli organismi a cui la legislazione vigente affida ufficialmente il compito di certificare i requisiti dei veicoli di interesse storico e collezionistico, a fronte di una maggiore entrata per l'erario pari a 7,5 milioni euro, tali effetti negativi indotti produrrebbero una perdita per l'economia assai maggiore, oscillante fra 2,2 e 5,8 miliardi di euro;

considerato che:

potrebbero adottarsi soluzioni alternative che, pur assicurando un adeguato gettito aggiuntivo per l'erario, evitino tuttavia di penalizzare in maniera eccessiva ingiustificata il settore dei veicoli di interesse storico e collezionistico e la filiera delle attività economiche ad esso correlate;

in particolare, potrebbero essere rivisti gli attuali importi della tassa di circolazione forfettaria annua, prevista per i suddetti veicoli;

impegna il Governo:

a rivedere la norma di cui all'articolo 3, comma 33, valutando la possibilità di sostituire l'attuale formulazione con la seguente: «Al comma 4 dell'articolo 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342, dopo le parole "forfettaria annua" le parole: "di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli" sono sostituite dalle seguenti: "di euro 75,00 per gli autoveicoli di euro 35,00 per i motoveicoli"».

G/1698/2/8 (testo 2)

GIBIINO, FILIPPI

L' 8a Commissione permanente del Senato, in sede d'esame del disegno di legge di stabilità 2015,

premesso che:

nel disegno di legge di stabilità il comma 74 dell'articolo 3, modificando l'articolo 63, commi 2 e 3, della legge n. 342 del 2000, sopprime l'esenzione dal bollo per gli autoveicoli e per i motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, limitandola in generale a tutti gli autoveicoli e motoveicoli ultratrentennali;

tale disposizione penalizza in maniera eccessiva un settore di rilevante interesse culturale, seguito da milioni di appassionati in tutto il Paese;

la finalità della norma è essenzialmente quella di assicurare un gettito aggiuntivo per le casse dello Stato, che la relazione tecnica di accompagnamento del disegno di legge di stabilità quantifica in 78,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017;

tale stima appare però assolutamente eccessiva, in quanto non tiene conto che il venir meno dell'esenzione determinerebbe verosimilmente la rottamazione di gran parte dei veicoli interessati, in quanto i loro proprietari perderebbero la convenienza a mantenerli in circolazione;

a ciò dovrebbero poi aggiungersi gli effetti negativi indotti per l'economia dovuti al mancato esborso per le spese di manutenzione dei veicoli, che colpirebbero in maniera molto pesante soprattutto piccoli riparatori, carrozzieri, distributori di benzina e ricambisti, settori già particolarmente penalizzati per la diminuzione di lavoro;

secondo stime fatte dall'Automotoclub Storico Italiano (ASI), uno degli organismi a cui la legislazione vigente affida ufficialmente il compito di certificare i requisiti dei veicoli di interesse storico e collezionistico, a fronte di una maggiore entrata per l'erario pari a 7,5 milioni euro, tali effetti negativi indotti produrrebbero una perdita per l'economia assai maggiore, oscillante fra 2,2 e 5,8 miliardi di euro;

considerato che:

potrebbero adottarsi soluzioni alternative che, pur assicurando un adeguato gettito aggiuntivo per l'erario, evitino tuttavia di penalizzare in maniera eccessiva ingiustificata il settore dei veicoli di interesse storico e collezionistico e la filiera delle attività economiche ad esso correlate,

impegna il Governo:

a riformulare la norma di cui all'articolo 3, comma 74, del disegno di legge di stabilità, nel senso di prevedere una tassazione agevolata di tipo premiale per gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico a decorrere dal ventesimo anno dalla data di costruzione, purché i suddetti veicoli siano certificati, secondo i criteri vincolanti stabiliti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dall'ASI o dall'FMI (per i soli motoveicoli), ai sensi del comma 3 dell'articolo 63 della legge n. 342 del 2000 e previo esame di ogni singolo esemplare, rispetto al resto del parco automobilistico e motociclistico di pari vetustà.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=45046

Incredibilmente sembra che qualcuno abbia preso in esame la cosa con cognizione di causa.

Mi fa piacere.

 

forse, non essendo tra gli interessati, non avevi seguito bene le discussioni del 2012, ma sono le STESSE IDENTICHE obiezioni mosse all'allora neosuperbollo...ma com'è andata a finire credo tu lo sappia comunque.

a renzi non interessa se lo stato incassa più o meno, se una manovra crea più danno che beneficio....l'importante è poter mettere a bilancio quei soldi PREVISTI e poterli assegnare a uscite IMMEDIATE.

il buco che ne deriverà sono affari di chi arriverà dopo.

l'esenzione verrà tolta, non ha speranza di sopravvivere.

 

Già un minimo di attenzione è gradito.

 

Certo che da 30E passare a 75E .. ma se l'alternativa e' addirittura imposta piena visto i motori bmw abbastanza sostenuti in quanto a cavalli... prendiamo il meno peggio. Ormai funziona cosi' qui da noi anche se sono dell'idea che ormai al peggio non vi e' mai fine. Domattina ci svegliamo con altra novita'. Secondo me e' buona invece l'altra opzione di basarsi sul documento redatto dagli organi competenti ed autorizzati che classifica un veicolo in storico per le dovute attenzioni ed iscrizioni. A maggior ragione per i soldi che ha speso chi lo ha gia' fatto e che cosi' perderebbe tutto e non gli verrebbe riconosciuto nulla. Uno che ha un veicolo tipo panda/uno che gia' paga poco e non ha intenzione di tenerlo per la storicita' ma solo per scontare dei soldi su bollo ed assicuraz. non ha tanto interesse ad iscriverlo, non gli conviene.

 

Infatti, chi ha il rottame da 60cv paga il suo normale economico bollo senza far media (e peso) tra le auto realmente di interesse storico, mentre chi ha una vecchia gloria da 300 cv ne paga 75, se certificata.

Io non la vedrei male come soluzione.

 

Mmmm devo pompare i miei 143cv originali allora... mi starebbe sul pippero pagare 75E per cosi' pochi cavalli e gli altri con 300cv pagano come me. :sbav:

Ma se fanno 50E al posto che 75E e' quasi il doppio di quel che si paga ora... non sarebbe piu ancora onesto?

 

Fino a oggi anche se erano 400 i cv, pagavano meno di 30€, quindi....

Onesto sarebbe LEVARE il bollo.

 

Che parolone.... ONESTO.. non nominare quella parola.... onesto non va d'accordo con cassa facile, subito e veloce.

 

dico solo una cosa: non hanno avuto scrupoli a devastare il mercato delle auto sportive per mettere le mani su 60 milioni di euro.....qui hanno messo gli occhi su un tesoretto di oltre 78....

 

Ma l'hai usata tu quella parola

 

È proprio questo che non riescono a vedere.

Questa mossa oltre a non portare i guadagni stimati allo stato, creerà una perdita per il mercato che ruota attorno alle auto,

Sono gli appassionati che spendono follie per manutenzioni spasmodiche, non le signore con la Punto, che fanno visita in officina ogni 5 anni se si ricordano. Purtroppo chi legifera a quanto pare ha la vista troppo breve.