Ecco una mattina qualunque qui in pianura padana [YOUTUBE]http://it.youtube.com/watch?v=ZAwdhV4TqiM[/YOUTUBE]
Con le "turbolenze" di questi giorni mi era passata di mente questa questione. Purtroppo è normale che diritto (oggettivo) e (senso di) giustizia (soggettivo) si mescolino e ne escano fuori mix che non hanno nessun valore. QUindi non ti sbagli. :wink: Se non fosse così il 90% delle inserzioni NON riporterebbero limiti di età (normativamente contra legem) praticamente certi di rimanere impuniti. < Il principio di parita' di trattamento senza distinzione di religione, di convinzioni personali, di handicap, di eta' e di orientamento sessuale si applica a tutte le persone sia nel settore pubblico che privato ed e' suscettibile di tutela giurisdizionale secondo le forme previste dall'articolo 4, con specifico riferimento alle seguenti aree: a) accesso all'occupazione e al lavoro, sia autonomo che dipendente, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione; b) occupazione e condizioni di lavoro, compresi gli avanzamenti di carriera, la retribuzione e le condizioni del licenziamento; c) accesso a tutti i tipi e livelli di orientamento e formazione professionale, perfezionamento e riqualificazione professionale, inclusi i tirocini professionali; d) affiliazione e attivita' nell'ambito di organizzazioni di lavoratori, di datori di lavoro o di altre organizzazioni professionali e prestazioni erogate dalle medesime organizzazioni. > ma dice anche che: < Nel rispetto dei principi di proporzionalita' e ragionevolezza, nell'ambito del rapporto di lavoro o dell'esercizio dell'attivita' di impresa, non costituiscono atti di discriminazione ai sensi dell'articolo 2 quelle differenze di trattamento dovute a caratteristiche connesse alla religione, alle convinzioni personali, all'handicap, all'eta' o all'orientamento sessuale di una persona, qualora, per la natura dell'attivita' lavorativa o per il contesto in cui essa viene espletata, si tratti di caratteristiche che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attivita' medesima. > In questo caso, il contesto in cui si svolge è (se ho capito il lavoro del nostro amico), casa del cliente che chiede esplicitamente di non avere "stranieri". Boh, bisognerebbe trovare interpretazioni autentiche e qualche sentenza da studiare.
IMHO in questo caso non puoi avere una notizia certa, ma una interpretazione. Cmq ti do un consiglio: se vogliono romperti le scatole te le rompono ugualmente, qualsiasi cosa scrivi.In Italia a tutti è consentito un attimo di gloria in tribunale. Quindi o segui i consigli di 335 (che è l'unico esperto in materia tra di noi), oppure te ne freghi e ti prendi il rischio. Anche lo Stato fa discriminazioni nei bandi pubblici .... :wink:
Ho avuto una risposta,tramite telefono. Ora,per i numeri di legge e vari commi e omissis dovrò attendere la mail che l'avvocato sta costruendo con tutta la struttura di cavilli della questione. In sostanza mi è stato detto questo:l'annuncio NON è lecito. Va a pestare i piedi a numerose regole che contornano il termine "razzismo". Se,per esempio, dovesse presentare il Curriculum Vitae un marocchino che ha le qualifiche e le conoscenze richieste nell'annuncio,sia tecniche che verbali,il fatto di non prendere in considerazione la sua candidatura per questioni di origini,e quindi di razza,passerebbe per discriminazione. Il che è punibile dalla legge. Ma c'è di più. Il solo inserire l'annuncio con la richiesta di personale di una tal razza è al limite della legalità e potrebbe essere facile bersaglio per qualche fanatico di qualche associazione a tema,che potrebbe interpretare quelle parole a modo suo e aiutato da un arrombante avvocato,farmi causa per "istigazione alla discriminazione raziale". Mi è stato detto anche che per reati del genere sono previsti salatissimi risarcimenti e sanzioni da nababbi......... Più avanti copio incollo qui la mail dello studio legale.
Io, davanti a queste situazioni, mi vergogno di esser cittadino italiano. Solidarietà Max. Siamo veramente nel ridicolo.
A questo punto non scriverei nulla e mi riserverei di visionarli i candidati. Due domande a malizia e se sono "esteri" li sgami subito.
Questa è una delle tante ragioni che hanno contribuito al proliferare di agenzie per la selezione del personale, effettuando questa attività in autsourcing, si evitano i rischi connessi, compreso quello legato alla discriminazione :wink:
..ma facendo un colloquio a un campione di candidati "congruo", devo per forza esplicitare le "ragioni" per cui scelgo? sennò faccio il colloquio, e dico "arrivederci, mi farò sentire io"...
Giusto per mia curiosita' personale... Piu' o meno quanto costa mediamente all'azienda l'inserimento di una risorsa, diciamo nel settore amministrativo, impiegato, con un 2 anni di esperienza? Ed invece, sempre ad esempio, di un dirigente -sempre settore amministrativo- con 15 anni di esperienza? Ed in ultimo, di uno stageur -amministrativo- neolaureato?
Purtroppo non ne ho la più pallida idea, è un lavoro che potrei fare, in quanto tra le figure professionali abilitate c'è anche il CdL, ma al momento non mi interessa, potresti però, con una semplice ricerca su internet, trovare le grandi società italiane che svolgono questo servizio e richiedere informazioni. :wink:
MAx stai tranquillo, è normale che un legale ti risponda andando nel modo più pignolo possibile a tuo sfavore, perchè ti da un parere e dopo potresti rivalerti su di lui. Risarcimenti salatissimi e sanzioni da nababbi se lo è inventato :wink: Cmq vediamo che riferimenti normativi ti ha messo.
Tocca prendere spunto dalla gag della cadrega. Legge che vuoi, ma io se voglio lo smaschero uno che non ha sciacquato i panni in Arno.
Per come sono fatto io,preferisco sempre dire alle persone ok o no. Giusto perchè la gente cerca lavoro non un hobby. E ritengo giusto comunicare le mie decisioni!:wink: