L'arte di saper galleggiare | BMWpassion forum e blog
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L'arte di saper galleggiare

Discussione in 'Forum generale BMW' iniziata da Nicola Spinazzola, 18 Maggio 2007.

  1. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.516
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Vi è mai capitato di affrontare una curva e sentire l'auto acquattarsi sull'asfalto e raspare con le unghie la strada staccandovi la testa dal collo per la forza laterale che sviluppa?
    Beh...sappiate che se avete provato quasta sensazione e pensate che, per tutti i motivi espressi, eravate al limite, vi sbagliate di grosso, e se siete convinti che sapete andare forte perchè riuscite a far fischiare le gomme, ecco allora, non solo vi sbagliate ma siete dei "fermi".
    Sono trascorsi ben 20 anni da quando un giorno imparai questa cosa sulla mia pelle mentre percorrevo la Laconi-Aritzo con la A112 della mamma.
    Ho imparato a guidare la macchina sugli sterrati delle strade private sarde, e là si che ero bravo, chi montava in macchina con me, scendeva con la consapevolezza di aver percorso un tratto tortuoso in mezzo agli alberi come partecipe di un film di chaplin velocizzato. Più che guida era una danza, pennellavo le curve a velocità folli tra un pino e l'altro. Quindi nelle mie esperienze di guida sull'asfalto, credevo che, quando in curva riuscivo a far sviluppare un'aderenza tale che l'auto rollava fino a farmi grattare le orecchie per terra, ero al massimo delle prestazioni velocistiche in curva. Quel giorno di 20 anni fa quindi mi è rimasto particolarmente impresso perchè il mio mondo di certezze sulla guida sportiva è improvvisamente crollato. Avevo appena superato la cantoniera di Ortuabis e l'incrocio per Sorgono ed andavo verso Aritzo, in tutto la Laconi-Aritzo è un percorso di 26km, io ero a metà. Dato che avevo percorso già 13km ero nelle migliori condizioni possibili, le gomme erano calde e soprattutto io, ero ben in sintonia con il mezzo e mi sembrava di volare tra una curva e l'altra. Ad un certo punto, all'improvviso, dopo una curva, spunta dallo specchietto retrovisore una Uno TD, era uno dei primi turbodiesel precamera, se non ricordo male accreditato di una 70ina di cv. Mi sistemo bene sul sedile convinto di dare una bella lezione, mentre per la testa in un angolo remoto mi balenava un pensiero: "ma se io sto andando forte già da 13km come ha fatto questo a raggiungermi?". La risposta arrivò presto dopo un paio di curve lente c'è una lunga semicurva a sx che che va a strigersi per poi girare in un tornante a dx. La Uno mi sorpassa di potenza, io avevo solo 45cv, ma sorpresa... non molla il gas quando la strada inizia a stringere e come una pallina da bilardo rimbalza fra curva e controcurva e già all'uscita del tornante sparisce all'orizzonte. Che dite rimasi di mer@a? Di più, rallentai e come un cane che aveva preso un gran bel morso da un suo simile, proseguii ad andatura senile. Per i restanti km non feci altro che pensare come aveva fatto il tizio con la Uno ad andare così forte e non era una questione di motore, mi aveva proprio anichilito dove la immensa tenuta della A112 doveva prevalere o almeno pereggiare con la differenza di motore.
    Come spesso accade, per migliorare bisogna fare dei passi indietro, ho cercato di capire con le esperienze kartistiche e di guida sullo sterrato dove sbagliavo, oggi per mia fortuna so la risposta. La risposta è: "l'arte di saper galleggiare" ; il galleggio è un termine che viene usato anche nelle corse. Cosa significa?
    Immaginate di percorre una curva in pista: arrivate a velocità elevata, frenate forte e al momento giusto levate lentamente e progressivamente il freno mentre iniziate ad inserire il muso, l'auto va in appoggio e rolla sempre di più, le gomme iniziano a fischiare e per tutta la percorrenza della curva cercate di sostenere la velocità dando un pò di gas, finalmente l'uscita, aumentate la pressione sull'acceleratore e gradualmente raddrizzate lo sterzo fino al completo riallineamento, il battito cardiaco rallenta ed il cuore si riempe di gioia per avere fatto la curva perfetta. Poi salite in macchina con un pilota professionista e vi accorgete che tutto quello che avete fatto voi è come parte di un filmato in slow-motion rispetto alle azioni e alla velocità del pilota. Cos'è successo? Semplice avete appena sperimentato l'arte del galleggiare. Raggiunto lo stadio di massima tenuta e rollio dell'auto, c'è un altro stadio che va sperimentato (ovviamente solo in un piazzale o in una pista) che è quello della guida oltre il limite. In pratica quando superiamo il limite di tenuta del pneumatico c'è un limbo che ha un'ampiezza inversamente proporzionale alla sportività del mezzo, che può essere cavalcato e che rende la velocità di percorrenza di una curva molto più rapida. Attenzione non confondetela con la guida sporca, è solo la capacità di riuscire a far scorrere l'auto in perfetto bilanciamento, per l'esattezza in leggero sovrasterzo, per riconoscere infatti il galleggiamento vi basterà esagerare con il gas in curva, c'è un momento che precede la perdita di aderenza in cui il retrotreno sembra alzarsi (galleggiare appunto) questo avviene perchè effettivamente l'accelerazione laterale non stà più aumentando quindi le molle riescono, una volta terminata la fase in cui si schiacciano per arrivare al massimo appoggio, a spingere leggermente verso l'alto il telaio. Inoltre il leggero derapage che si crea in questo limbo genera meno attriti rispetto alla situzione di massima aderenza e consente di far scorre maggiormente l'auto. Lo stesso derapage viene compensato anticipando le manovre di inserimento ed uscita, la cosiddetta: pennellata. Più un'auto riesce a sviluppare aderenza e meno ampio è il limbo che il pilota ha a disposizione per ottimizzare la prestazione. Su un'auto stradale la differenza di velocità di percorrenza può essere anche superiore al 10% ma questa maggiore velocità di percorrenza deve poi fare i conti con l'attesa di aprire il gas in uscita, quindi tanto più un'auto è potente e tanto meno è necessario avventurarsi nel limbo della guida al limite, perchè quello che si guadagna in velocità di percorrenza lo si può perdere in uscita dovendo ritardare l'apertura dell'acceleratore. Oggi so che quel tizio con la Uno conosceva l'arte del saper galleggiare.
     
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  2. Masamune

    Masamune Presidente Onorario BMW

    10.420
    617
    13 Maggio 2007
    Reputazione:
    159.238
    Volkswagen Santana 3000
    ...Stupendo, come al solito :biggrin:
     
  3. Bolletta

    Bolletta Presidente Onorario BMW

    10.452
    492
    26 Aprile 2006
    Reputazione:
    12.224.921
    Vari rottami bavaresi®
    Come non reputare positivamente....
     
  4. nio67

    nio67 Secondo Pilota

    868
    44
    17 Luglio 2006
    Reputazione:
    50.925.503
    BMW 330CD -E46-
    grazie... davvero interessante poter leggere delle esperienze di chi sa GUIDARE!=D>
     
  5. Blade Runner

    Blade Runner Secondo Pilota

    534
    7
    17 Gennaio 2006
    Reputazione:
    46
    bmw 530iA my2002
    Veramente un utente qualificato, complimenti per l'articolo!! =D> =D>
     
  6. pietro-bmw

    pietro-bmw Presidente Onorario BMW

    20.377
    1.289
    17 Febbraio 2007
    Reputazione:
    22.748.875
    BMW serie 4 G22 420d Msport
    sei un grande veramente.........
     
  7. Cosmic

    Cosmic Direttore Corse

    1.901
    37
    13 Agosto 2005
    Reputazione:
    116.829
    .
    Hola Nik ;)

    quello che chiami galleggiamento è -imho, ma il racconto è abbastanza chiaro :) - il cosiddetto 4 wheel drift e più che dall'assetto dell'auto (che comunque contribuisce, non tanto direttamente quanto per la maggiore fruibilità della cosa con assetti non a tavola) è dato dalle gomme. E no... la tenuta non diminuisce (se no allargheresti la traiettoria e finiresti nel fosso a fare il televisore :D ) ma aumenta un pochino. Solo che dal punto di vista fisico non si percepisce che essa aumenti per il semplice fatto che comunque c'è moto relativo tra gomma e asfalto, quindi la traiettoria è leggermente deviata da quella impostata (e te ne accorgi) ma in quella traiettoria riesci comunque a godere di maggior attrito tra gomma e asfalto. Come è possibile che la tenuta aumenti se la gomma scivola dunque? Beh, in realtà è un fenomeno noto da tempo... se guardi una gara di F1 degli anni 50-60 ti accorgi subito di come tutte le auto facciano le curve in leggera sbandata per sfruttarlo! Questo perché, al contrario del comune pensiero, il limite max di aderenza tra gomma ed asfalto si ha quando c'è un certo scorrimento relativo tra i due. Poco eh! Anzi, con le gomme di oggi MOLTO POCO, e DANNATAMENTE POCO con delle cose tipo 295/30 R19, per dirsi... ma c'è. E sapendolo sfruttare succede quel che dici tu: si va un bel po' di più in curva. E pure in accelerazione (se hai modo di leggere le telemetrie di un qualunque lancio da 1/4 mi, vedrai che le posteriori girano sempre un 7-8% più delle anteriori)... e' il motivo per cui, se hai un po' di manico, le partenze ti vengono meglio a controllo di trazione disinserito. Tentare il giochetto con la tenuta laterale è -per ovvie ragioni- un po' più rischioso... a naso con gomme sportive attuali hai si e no un margine del 3-4% come scorrimento relativo max tra gomma ed asfalto nel quale l'attrito aumenta prima che decada e tu incontri il muretto/fosso/pianta :D E quando stai a 70-80 all'ora in curva a mezzo metro dal rail non è molto facile andare ad esplorare quel 4% ;) In pista invece, con 12 metri di asfalto e 100 di via di fuga fare questi esperimenti è una figata (certo, non per le gomme ma pazienza :D )
    "quanto" si guadagni in quella finestrella di scorrimento tra il limite di tenuta e l'incontro col guard rail sinceramente non te lo so dire con precisione (dipende moltissimo dalla mescola della gomma!) ma il risultato è comunque evidente, come del resto hai notato pure tu :)

    ciaoo!
     
  8. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.516
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure

    Grazie per l'intervento, mi dai modo di approfondire il discorso. Qualche tempo fa ebbi una feroce discussione su IDA, dove un ing. sosteneva che un suv adeguatamente gommato poteva avere la stessa tenuta di strada di una sportiva. La fisica ci insegna che l'attrito sia volvente sia radente dinamico e statico e direttamente proporzionale alla superficie di attrito ed al carico. In pratica un'auto di 2000kg con delle gomme dalla superficie di contatto doppia rispetto ad una sportiva di 1000kg sul ghaccio ad esempio si fermano nello stesso spazio. Tutto vero, ma in curva ed in frenata prima che si verifichi una rottura dell'aderenza tipica della lastra di ghiaccio, intervengono dei fattori determinanti per la tenuta del mezzo. Prendiamo due macchine perfettamente uguali ma una più pesante del 50% e con il 50% di superficie di attrito dei pneumatici in più. Secondo voi il maggior peso può essere compensato dal maggiore attrito che possono sviluppare le gomme? Per i fan dell'auto leggera purtroppo la risposta è si non solo ma la macchina più pesante e più gommata, sull'asciutto ma anche sul bagnato (con una eccezione per l'aquaplaning) tiene pure di più, perchè?
    Ve l'ha appena spiegato Cosmic, le mescole delle gomme sono come dei collanti, hanno dei polimeri silicei che si vanno ad attaccare all'asfalto e tra di loro, pensate a quando separate un uovo dall'albume, l'albume molto vischioso tende ad allungarsi mentre cola dal guscio per poi arrivare ad un punto in cui cade tutto insieme. Il pneumatico si comporta allo stesso modo, la gomme stressata nella sua deriva in curva si aggrappa ed inizia a strisciare e fino a che la gomma gira, lo strisciamento può comunque arrivare a sfruttare tutta l'aderenza disponibile perchè la deriva del pneumatico contribuisce anche ad aumentarne la superficie di contatto sull'asfalto, fino al momento in cui lo striscimento diventa così elevato da rompere questo collante e conseguentemente l'aderenza. Come diceva Cosmic questo fattore di strisciamento dipende dalle caratteristiche della gomma, sia come costruzione, sia come costruzione della carcassa. Ma è fondamentale anche come l'auto nel suo pacchetto complessivo riesce a far lavorare la gomma e per pacchetto intendo: baricentro, geometria delle sospensioni, trazione, ecc. Quindi tornando al Suv, quello che ho detto potrebbe essere preso per plausibile? In realtà no, primo perchè un Suv pesa il doppio di un'auto sportiva e non ha il doppio della superficie di pneumatici, inoltre ci sono delle caratteristiche del pacchetto auto che hanno una fondamentale importanza, come il baricentro e l'interasse. Quindi per quanto efficiente un Suv non riuscirebbe mai a far lavorare la gomma come un'auto sportiva. Parlando poi del limbo, ho detto che su un'auto da corsa con pneumatici racing l'ampiezza dello strisciamento diminuisce, in realtà non è corretto, quando ad esempio in F1 vedete che cercano di ottenere il miglior compromesso di tenuta laterale non fanno altro che cercare di avere un limbo più ampio possibile sotto i diversi carichi delle gomma. Un,auto da corsa sarà tanto più facile da portare al limite e tanto più performante più sarà ampio il margine di strisciamento.
     
  9. Big Joh

    Big Joh Presidente Onorario BMW

    15.272
    694
    11 Marzo 2007
    Reputazione:
    762.324
    nera e incazzata
    nicola sei un grande come sempre!!!!
     
  10. Cosmic

    Cosmic Direttore Corse

    1.901
    37
    13 Agosto 2005
    Reputazione:
    116.829
    .
    Err... veramente sulle gomme a spalla bassa la zona di strisciamento "utile" è minore di quelle a spalla alta per una banale questione fisica. Per quelle da Formula, a quanto so io, adoperano mescole che abbiano strisciamento quasi nullo dato che sarebbe schifosamente difficile controllarle (grazie al mix esplosivo dele F1 di altissima potenza, peso risibile e sospensioni marmoree) e soprattutto, grazie al controllo di trazione si riesce comunque a portare queste mescole al limite anche lasciando praticamente pulita la traiettoria in uscita di curva (guarda invece i GP di 20 anni fa... le curve erano NERISSIME rispetto ai rettilinei ;) ) ..quindi a parità di velocità hai gomme che durano molto di più. Poi va detto, il discorso delle gomme delle F1 è un discorso talmente complicato che penso nessuno possa addentrarcisi con sufficiente conoscenza a meno che non sia un insider di Bridgestone Racing ;)
     
  11. daffy

    daffy Secondo Pilota

    799
    19
    16 Dicembre 2006
    Reputazione:
    171
    325ti
    Da quando i controlli di trazione sono attivi? Ho visto nella F1 di domenica che durante i cameracar con contagiri e velocita' c'era la spia del controlli di trazione che lampeggiava :eek:
     
  12. Mpower3246

    Mpower3246 Amministratore Delegato BMW

    4.441
    109
    4 Novembre 2004
    Reputazione:
    2.911
    M3 E46 SMG
    Per quanto riguarda la prima parte del discorso vorrei puntualizzare che il termine giusto è ''scorrimento'' come dice Cosmic, non strisciamento , perchè quando cè strisciamento l'attrito da statico diventa dinamico , ed essendo quello dinamico inferiore a quello statico si perde aderenza.

    Il battistrada in effetti si deforma per un moto relativo che equivale alla differenza tra velocità di avanzamento della vettura e quello di rotolamento della parte rigida (cerchio) della ruota, e il massimo coefficiente di aderenza ( e quindi di aderenza assoluta a parità di carico verticale ) si ottiene per certi valori di scorrimento.

    In corrispondenza di questi ''certi valori'' si ottiene che le infinitesime parti di battistrada che deformandosi creano forze tangenziali elastiche in varie direzioni, producono la maggior forza risultante in senso laterale e quindi creano la massima PORTANZA.

    Per quanto riguarda invece la seconda parte del discorso riguardo al comportamento delle gomme in funzione del peso bisogna dire una cosa , che è la base della teoria del pneumatico.

    Gli pneumatici producono forza elastica se e solo se vengono deformati, ovviamente.
    Quindi per sviluppare una forza laterale , detta PORTANZA , che è quella che ti fa fare le curve , lo pneumatico deve per forza lavorare con un certo ''angolo di deriva''.

    A questo angolo di deriva corrisponde una certa portanza, che si ha grazie al carico verticale agente sullo pneumatico ( se non cè peso non cè aderenza )

    Il rapporto PORTANZA/ANGOLO DI DERIVA si chiama ''RIGIDEZZA DI DERIVA'' , ed indica quanta forza laterale una gomma può produrre in funzione dell' angolo di deriva a cui lavora.

    E' abbastanza intuitivo che questa RIGIDEZZA DI DERIVA della gomma aumenta con l'aumento del carico verticale agente sulla stessa gomma.

    Ma la domanda è :

    Quanto aumenta ?

    Aumenta in modo MENO CHE PROPORZIONALE ( ossia su un grafico cartesiano in cui si ha il CARICO VERTICALE in ascissa e LA RIGIDEZZA DI DERIVA in ordinata si ottiene una curva che parte da 0,0 e decresce )

    Quindi A PARITA' DI ANGOLO DI DERIVA, se aumentiamo il carico diciamo del 30% la PORTANZA che quella gomma riuscirà a dare non aumenterà del 30% , ma di un pò meno , diciamo del 25% per praticità, e quindi per compensare il deficit di PORTANZA L'ASSE DOVRA' DERIVARE DI PIU',assumendo un angolo di deriva maggiore.

    Ecco perchè il COEFFICIENTE DI ADERENZA DI QUALSIASI GOMMA DIMINUISCE AL CRESCERE DEL CARICO.

    Quindi per avere un coefficiente di aderenza alto bisogna avere gomme più larghe possibili che lavorino a pressioni minori possibili.( Bassa pressione nell'area di impronta )

    Detto questo capiamo subito perchè le macchine da corsa montano certi gommoni pur essendo leggerissime.

    Bisogna poi vedere come VARIA IL CARICO SU UNA RUOTA DI UNA MACCHINA.

    Ovviamente con le forze di accelerazione laterale ( centrifuga ) e longitudinale ( frenata e accelerzione ).

    Sapendo che ogni volta che trasferiamo carico sia in senso laterale che longitudinale andiamo a peggiorare il coefficiente globale di aderenza della vettura ( somma dei coefficienti delle quattro gomme ) , è immediato capire che BISOGNA LIMITARE IL PIU' POSSIBILE IL TRASFERIMENTO DEI CARICHI TRA LE RUOTE

    Il trasferimento di carico è un valore puramente geometrico ed è direttamente proporzionale al peso complessivo della vettura e all'altezza del baricentro e inversamente proporzionale alla larghezza delle carreggiate e al passo ( in senso longitudinale ovviamente ).

    Quindi capiamo che in situzioni di forze laterali o longitudinali le vetture che rispondono meglio sono le vetture leggere , con basso baricentro , con larghe carreggiate e con lungo passo .

    E capiamo perchè una Lotus Elise va così forte in pista anche con poca potenza...

    Interessante , per far capire il concetto , è il caso delle Porsche .
    Si sa che sono al top in frenata , e si crede che sia merito solo degli impianti frenanti che montano ( che sono buoni ci mancherebbe ) .
    Ma cè dell'altro...

    Le Porsche sono caratterizzate da uno sbilanciamento di peso sul posteriore in condizioni statiche , ma in condizioni di frenata intensa il peso si trasferisce all'anteriore andando a parificare (o quasi) il carico sulle 4 ruote ottenendo così il massimo coefficiente di aderenza globale, e il miglior rendimento in frenata

    Tutto questo è anche la base di funzionamento delle ''BARRE ANTIROLLIO'' , che non servono come quasi tutti credono , a limitare il rollio , ma a gestire il trasferimento di carico tra asse anteriore e posteriore per dare alla vettura un carattere più sottosterzante o più sovrasterzante
     
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  13. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.516
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure
    Bellissimo post=D> =D> =D>
     
  14. Mpower3246

    Mpower3246 Amministratore Delegato BMW

    4.441
    109
    4 Novembre 2004
    Reputazione:
    2.911
    M3 E46 SMG
    Grazie
     
  15. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.737
    864
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    21.555.059
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Sti cazzi!:eek: =D>
     
  16. NegriAndrea

    NegriAndrea Collaudatore

    470
    15
    2 Luglio 2006
    Reputazione:
    54.848
    635d e64 & giessina 650=>rubata
    =D> =D> =D>
    E' entusiasmante leggervi :mrgreen:
     
  17. Gianni-320d

    Gianni-320d Direttore Corse

    2.364
    25
    27 Luglio 2004
    Reputazione:
    722
    320d E46 Motorsport
    SPETTACOLARE

    grandissimo Danilo :cool:
     
  18. Cosmic

    Cosmic Direttore Corse

    1.901
    37
    13 Agosto 2005
    Reputazione:
    116.829
    .
    è il momento in cui interviene, come il DSC, per capirsi.... ma deve essere attivo per intervenire ;) ad ogni modo il succo del discorso era "in uscita l'auto non sgomma mai" :D
     
  19. resunoiz

    resunoiz Presidente Onorario BMW

    15.499
    369
    26 Dicembre 2004
    Reputazione:
    14.442.553
    a volte mi viene il dubbio se sti bei "racconti", che ritengo utilissimi come "esperienza di vita", nn debbano andare in "sicurezza stradale": sono una testimonianza lucida di prove, errori, esempi da capire e magari "evitare" di strafare quando ci si presenta una situaz simile. A me servoni in questo senso, anche se nn sono un abituale "corridore" avere sti esempi in mente mi allontanano a volte d situazioni "incerte".

    In ogni caso, grazie nicola che ci rendi aprtecipi della tua esperienza :wink:
     
  20. Nicola Spinazzola

    Nicola Spinazzola Presidente Onorario BMW

    16.516
    820
    7 Febbraio 2007
    Reputazione:
    28.019.918
    Alpine A110 Pure

    Se una sola volta sentirò che c'è qualcuno che cerca di emularmi, smetterò di scrivere. Questi racconti servono per far capire che per fare certe cose non ci si può improvvisare, perchè improvvisare significa uccidere e/o morire.
     

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