...naturalmente... quello che volevo sottolineare è che non è automatico l'accostamento roba di marca = roba bella, perchè ci sono capi di abbiagliamento di marche cosiddette "povere" che fanno molta più buona figura che neanche un paio di jeans da 1000 euro... non so se sono stato spiegato, purtroppo il tasso alcolemico è quello che è
Tuo padre l'ho conosciuto in ambito non professionale quando sono venuto a Montalcino quindi non fa testo. Come ci sono Signori ben vestiti ed con cui ho un ottimo rapporto professionale, ci sono tantissimi dilettanti allo sbaraglio. E' un look ostentato, forzato.. non saprei come definirlo diversamente. E da fastidio perchè sembra che ti voglia stupire con effetti speciali. Oppure, non c'entra nulla coi rappresentanti, quelli che ti vogliono sbattere in faccia il Rolex o il Panerai e sembra che stiano a guardare se hai notato il cipollone. A me questa gente qui fa morire dal ridere. Ho detto Panerai e Rolex non a caso, sicuramente c'è chi li indossa in modo più elegante e signorile, ma guarda caso non ho mai visto un esibizionista con un Reverso Duoface o un Nautilus.
Concordo con Enrico. Più che come sei vestito vogliono capire se effettivamente sei interessato all'acquisto. Non ho mai sentito di nessuno a cui non è stata venduta un'auto perchè ritenuto non all'altezza dal punto di vista dell'abbigliamento.
distinguo tra due "cose". anke cose già dette su. 1- l'abito, in quanto "abito",pezzo di stoffa, ahimè spesso nn "fa" il monaco, ma aiuta a farti sembrare a prima imperssione tale. e, cosa che noto spesso, molti si "sentono monaco" solo perchè indossano il vestito. poi conetnuti zero. spesso anke esagerando (come l'esempio di 996 della "giacca x forza" ). dopo sta a chi hai di fronte capire se sei un patacca vestito bene o meno. ma spesso nn essere vestito "bene" (e nn dico trasandato) equivale a farsi "squadrare" dall'alto in basso. ma apprezzo chi magari pensa a un aspetto "decoroso" perchè lo vede come rispetto x il cliente, come dice enrico. 2-l'abito in quanto "simbolo" di categoria sociale, di affermazione economica, di "mettilo perchè fa belòla presenza" non lo capisco. è estraneo al mio mondo. il portare x forza una giacca quando si vede bene che la porti "x lavoro, perchè la portano i tuoi colleghi" penso sia quanto di più grottesco si possa fare. quando, cioè, traspare che nn sei a tuo agio in quel modo di vestire, ma lo fai x emulazione. ma spesso molta gente guarda prima cosa porti, poi in base a quello valuta cosa hai da dire. insomma: l'abito conta molto? si, tanto. l'apaprenza ci insegnano le pubblicità che è "tutto". personalmente anke io penso l'abito condizioni molto il modo in cui vieni"inquadrato". ma sostengo che l'abito nn fa il monaco. lo fa le azioni.i fatti. mi son sempre presentato ai colloqui come mi avete visto ai raduni: pantaloni corti in estate, maglietta e scarpe da tennis, e pantaloni lunghi da 2 lire, scarpe da tennis e maglia. basta. un pò perchè nn mi troverei bene a lavorare con chi legge l'etichetta della mia amglia invece di sapere cosa so fare, un pò x "sfida", per quanto detto su. insomma...il mondo gira cosi. ma son contento di fregarmene di come gira :wink:
è lo stesso modo di vivere che, per certi versi, ho io. Come si è visto ai due raduni, le magliette idiote o provocatorie le indosso quotidianamente...(tra tutte una della Telecom con un mega-canarino sul davanti con scritto SEMPRE..e dietro SENZA LIMITI DI TEMPO.....ricordo che il canarino è un UCCELLO!!!!). La sfida? si, per certi versi amo sfidare...per altri mi dispiace che ci si debba adeguare per non affogare. Ripeto, escludendo la poca igiene o la trasandatezza (se dice così?), siamo tutti così sicuri che in conce trattano alla stessa maniera il 25enne in jeans ed il 45enne in completo grigio? E NON PARLO DI TRATTAMENTO ECONOMICO. Altro esempio: nel 1997 viene a studio un ragazzo (all'epoca 29enne) per una frattura di astragalo. Alto 170cm, capelli lunghi con coda ben legata fino al sedere, scarpe da skater, pantaloni tipo hiphop, maglia stralunga...barba curata ma lunga (Omar, te sembreresti uno sbarbatello)... Parliamo del più e del meno...poi, nel prendere gli appuntamenti, mi dice che certi orari non li può prendere perchè deve stare in farmacia. Io gli chiedo se il principale gli fa problemi. Lui mi dice che il principale è LUI che è laureato in farmacia e che la farmacia è la sua..... Anche io errai all'epoca di "abito-fa-il-monachismo"....
...Io in camicia sto bene, copre la pancetta e poi mi occorre il giubbotto di pelle nero per fare Lou Reed(o Bob Dylan, o chi vi pare... fate vobis )
Questa è una forzatura a mio avviso. Puoi essere farmacista anche senza i capelli fino al sedere, anche perchè stiamo parlando di una professione che ha a che vedere con norme di buona preparazione, un ordine professionale, ecc. Io eviterei, ma de gustibus.. E aggiungo: è una persona che spesso ti porta a relazionarti con persone disperate, vedi la terapia del dolore nei casi di malati terminali. A me sembrerebbe oppurtuno quindi adottare un minimo di serietà e compostezza. A quella persona dei tuoi capelli fino al cu.lo non ne può importare di meno, anzi magari pensa "questo qui ha tempo e voglia di pensare a queste minchiate e io devo pensare a mio marito che è in punto di morte".
si..ma l'interrogativo di tetsuo è che puoi esserlo "anche con", e nn ci sarebbe niente di male. ma anche lui è "caduto" nella trappola delll' abito :wink:
Puoi esserlo nel senso che non è esplicitamente vietato o esattamente codificato dal codice deontologico. Di fatto lo trovo sconveniente per un professionista, specie un farmacista o un medico. Non è una violazione di una norma, però sono sfumature a cui un professionista dovrebbe prestare attenzione.
io ho messo mai....escludendo però tutte quelle occasioni dove l'abito è di rito.... per dirti in concessionaria, ci vado come mi pare, a fare shopping (anche in negozi iperprestigiosi idem) Chi mi guarda per l'abito, guarda l'abito non me. ripeto che cmq in tutte quelle occasioni dove ci vuole ci vuole.... ciao Nicco
Io ho messo spesso, perchè, anche se si hanno le migliori intenzioni di andare al di là dell'apparenza delle persone, il primo impatto deriva al 90% dall'aspetto esteriore (abbigliamento, postura, ordine e pulizia personale, ecc). A me capita spesso di fare colloqui per la selezione di personale tecnico laureato; ricordo ad esempio l'incontro con un laureato in scienze ambientali con un buon curriculum. Lui mi aspettava in una sala riunioni , appena entrata avverto odore di cibo fritto , cosa che non sopporto nemmeno nella mia cucina , alzo gli occhi e mi trovo un uomo di circa 40 anni, nemmeno molto atletico in tuta da ginnastica . Non ho neppure ascoltato quello che aveva da dire, la mia mente era tutta concentrata a come farlo uscire dalla stanza più velocemente possibile . In un'altra occasione invece ho intervistato un ingegnere di circa 28 anni, alto, atletico, bel sorriso , capelli lunghini, piercing vari - che non amo . Prima impressione.... troppooooo un bel ragazzo per essere un bravo ingegnere meccanico Lui parla , troppoooo sveglio per essere un tecnico....:wink: Continuo a pensare che non vada bene ma lui è anche simpatico e non si fa mandare via :wink: Alla fine gli fisso un appuntamento con 2 dei miei, maschi stavolta . Ora è qui fuori dall mio ufficio con il suoi piercing :wink: ed è un eccellente collaboratore e tecnico
Sarà che nel mio lavoro se non hai un sartoriale ed una bella macchina non combini niente (ma proprio niente, alla lettera), per me è fondamentale, almeno per i primi incontri . Il vestire in giacca e cravatta però lo associo al lavoro, quindi cerco sempre di sfuggire! Dopo un pò, quando capisco che posso, inizio a presentarmi in jeans e camicia e, sebbene alcuni rimangano colpiti, ha un effetto positivo perchè avendomi conosciuto in tutt'altra maniera vestito, i clienti si sentono + a loro agio.Certo, per alcuni sarebbe improponibile e non lo faccio. Ieri sono andato ad un pranzo a Sorrento di un mio cliente che è riuscito a fare l'affare della vita (acquisizione di una società all'estero pagata 2 lire, fondamentale dal punto di vista fiscale).Lui è uno molto molto attento a qulsiasi cosa. C'eravamo io e la mia ragazza, il suo avvocato con moglie, il suo commercialista e due suoi collaboratori con rispettive consorti.Tutti vestiti di tutto punto. Io mi sono presentato con le Interactive blu a strappo ( ), jeans RL, camicia RL e maglioncino blu sulle spalle molto "navy". Sono arrivato a Sorrento: tutti in giacca e cravatta, signore in abito ( alcune da sera, improponibili) ed il mio cliente in pantalone chiaro e camicia che ci fa < mi dispiace per gli irriducibili della cravatta e per i tacchi delle Signore ma ora prendiamo un aperitivo e poi c'è da camminare un pò per arrivare al Porto >. Lui l'ha vissuta come una "domenica" spensierata per festeggiare, gli altri si sono vestiti per un pranzo di lavoro. Imho la vera eleganza è sapere interpretare le situazioni.
beh quello è ovvio è alla base, ma io il sondaggio l'avevo colto in qualtro modo.nel senso vai in posto per farti considerare quello che nion sei.... se vai a colloqui vari o roba del genere dei essere inappuntabile!!!! ma per esempio vado in banca o a provare una macchian o in un negozio faccio come mi pare. ciao Nicco
Per quanto riguarda le assunzioni o l'abbigliamento dei dipendenti: un conto è se devono stare al pubblico oppure no. Se non deve stare al pubblico può essere anche lo yeti, basta che lavori sodo. Per stare al pubblico assolutamente no, da me in farmacia piercing, tatuaggi o capelloni sono categoricamente out. E ho dovuto dire ad una mia dipendente di non venire con l'ombelico scoperto, nonostante sia molto carina e non volgare.
Mi son letta tutti i tuoi commenti 996 , certo che te sei proprio un fine con l'abbigliamento Chissà una che esce con te come s' ha da mettere
