Cos'è la vita? E' un prodotto dell'uomo o produce l'uomo? Hai un fine? O la certa fine ti ha regalato il fine più semplice da dedurre? Impressioni, solo gocce stillate dal vostro serbatoio di esperienze e sentimenti, sulla vita. Sulla vostra vita, su quella di un altro, di un animale, della Terra. Un percorso divulgativo sulla vita, senza intrusioni spiacevoli e non desiderabili, nella vita privata. No, non la curiosità di conoscere i fatti altrui, ma i pensieri altrui, mi spinge ad aprire questa discussione: un ritrovo di opinioni vostre sul significato, per una maggiore comprensione, della esistenza di un uomo, di voi, di un animale, di un oggetto, di un'idea. La vita come Concetto, come universo da esplorare.
La vita penso vada accettata e vissuta per quella che è, tenendo sempre ben presente che bisogna stare attenti a dove si mettono i piedi i più delle volte. Penso che non si possa darle un senso, se non cercare di metterci del proprio in quello che si fa al fine di sentirsi parte di qualcosa che concretamente non esiste se non per noi stessi!
E però se si dice che, come hai detto prima, la vita ha un senso quando si riconosce di far parte di qualcosa che non esiste, se non dentro noi stessi, allora la conseguenza sarà la inafferrabilità della verità delle cose, a meno che questa non sia intesa come verità di noi stessi e cioè i nostri pensieri e le nostre idee, che ci fanno vedere la realtà in un dato modo, e tale verità noi scopriamo durante la nostra esistenza. Se mi è riuscito di indovinare il tuo ragionamento o almeno di dedurne uno coerente con le premesse iniziali, devo affermare che non mi convince, in quanto presuppone l'esistenza di una verità dentro noi, socraticamente parlando.
La verità è che per la maggior parte della nostra vita dovremmo fare buon viso a cattivo gioco per farci rispettare e quindi tutelare noi stessi! Perché è più facile piegarsi alla massa per non entrare in conflitto ma meno soddisfacente! Parlo di libertà di esprimere il nostro pensiero sia nel parlare con le persone sia in quello che facciamo al fine di sentirci liberi dentro anche se incatenati fuori da un sistema che ci protegge e condanna allo stesso tempo!
La vita Quando lorsignori avranno tempo, vogliano illuminare Andreas sui passaggi mediante i quali in tre post nel thread la dissertazione si è volta verso un'indagine gnoseologica di scuola schopenhaueriana ai limiti del solipsismo.
ho sempre detto che Lei parla per frasi fatte /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20" />
Ad Andreas piace stendere i suoi scritti forbiti per arricchire la sua astratta figura di grande sapiente!
Biologicamente un miracolo.. Se per vita intendi emozioni,conoscenza,stupore e meraviglia... direi qualcosa che val la pena provare,sempre che questa riflessione hai la possibilita' di elaborarla avendo superato i bisogni primari. (ergo ne scriviamo sostanzialmente perché non abbiamo un caxxo di più vitale a cui pensare)
Ritagliarsi un qualcosa che sia tutto nostro forse! Al fine di non perdere totalmente anche i nostri bisogni interiori! Andando avanti con gli anni mi accorgo che il cerchio si chiude sempre più