La Vecchia Signora...

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Il miglior allenatore del mondo:

 

Faccio tesoro del mio spagnolo per cercare di tradurre il più fedelmente possibile l'articolo:

MORATA: "Il mio desiderio è quello di giocare e trionfare nel Real Madrid"

L'attaccante è concentrato sulla nazionale, attende di sapere se rientrerà nella lista dei 23 e se il Madrid eserciterà l'opzione di riacquisto.

Ha compiuto una tappa fruttuosa in Italia. Il Madrid ha mandato un ragazzino e la Juventus restituisce un uomo.

"E' stata una esperienza fruttuosa. Ho vinto tutto ciò che si può vincere in Italia, per giunta più volte, sono arrivato alle fase finale della Champions, ho fatto dei gol e sono cresciuto sia come calciatore che come persona. Credo di essere un giocatore diverso da quello che lasciò il Real Madrid. Sono lontani i tempi del ragazzino che correva nel Bernabeu con tutta la forza possibile. Però, soprattutto, ho dimostrato che posso giocare in una grande squadra, perchè se valgo per la Juventus..."

Le piacerebbe che la sua situazione si chiarisse prima degli Europei? Tecnicamente, finchè il Real Madrid non esercita il proprio diritto, lei continua ad essere un giocatore della Juventus.

"Magari si risolvesse tutto entro il 13 giugno, data d'esordio della Spagna, perchè è complicato pensare di poter aiutare il tuo Paese col telefono in mano. Vediamo cosa succede e dove vado a giocare."

Ma il suo desiderio è quello di restare nel Real Madrid?

"E' chiaro che è quello che mi piacerebbe di più, è mio desiderio trionfare con il Madrid, però lì ci sono grandissimi giocatori e quello che io voglio è giocare e sentirmi importante. Il prossimo anno giocherò nella squadra dove avrò maggiori possibilità di farlo."

Anche alcune grandi squadre inglesi sono interessate a lei, soprattutto Arsenal, United e Chelsea. La Premier le pare una buona soluzione?

"Esistono alcune offerte di squadre inglesi che sono molto allettanti e non solo economicamente. Credo che con le mie caratteristiche la Premier sarebbe una grande opportunità. Non sto con questo dicendo che me ne voglio andare dalla Juventus, società della quale posso solo parlare bene, dico solo che finire in Premier non sarebbe un ridimensionamento, anzi, il contrario. Con quello che ho imparato in Italia, avessi l'opportunità di imparare ancora in Inghilterra, questo mi renderebbe un giocatore ancora più completo, migliore. Ho 23 anni e voglio crescere, giocare, imparare dai migliori, avere una carriera di rilievo."

Disputare dei buoni campionati europei con la Spagna può aiutarla nella scelta?

"Certo, anche se non dovrebbe essere così. Non dovrebbe essere più importante un torneo breve rispetto ad un persorso più lungo, ma sappiamo tutti come funziona nel calcio. E' chiaro che se ti metti in luce nel campionato europeo e se segni nelle partite importanti cambia tutto. Puoi non aver fatto il campionato migliore però se fai gol nella finale europea si ferma il mondo, tutti si fissano con te, tutti rivedono i loro piani. Lo so, però non ci penso, penso solamente ad aiutare la Nazionale. Sono un attaccante centrale e tra le mie responsabilità c'è quella di fare gol, lo cerco affinchè vinca la Spagna. Tutto il resto non dipende da me."

Si trova di fronte alla sua migliore opportunità?

"Può darsi. Può essere che l'europeo sia la miglior occasione cha abbia mai avuto finora, però non la prendo come una sfida personale ma come una sfida di squadra, di tutta la nazionale. Io da solo valgo soltanto uno, ammesso che Del Bosque mi convochi tra i 23."




Rende meglio quando sente la piena fiducia dell'allenatore, quando sa che non dipoende tutto da una sola partita, da un solo gol?

"Si, come come tutti gli attacanti. Io preferisco che gli allenatori siano chiari con me. Non ho mai protestato se non giocavo e tantomeno ho creato problemi nello spogliatoio. Mi ritengo parte di una squadra e guardo all'interesse del gruppo però ringrazio quando un allenatore mi dice: 'Guarda, Morata, non giochi per questo motivo e quest'altro'. Allora sai che quello che devi fare è allenarti di più e meglio, migliorare in ciò che il tecnico ti chiede. Quelle che non mi piacciono sono le esclusioni prive di spiegazioni, di cui non conosci i motivi."

Cosa si aspetta Del Bosque da Morata? Lo sa?

"Si aspetta il mio meglio, che giochi con passione e allegria mettendomi a disposizione della squadra ed è lo stesso che si aspettano da me i miei compagni. Devo rispondere alla loro fiducia dando tutto me stesso. Sono molto sincero con me stesso e sono consapevole che mi ha chiamato in Nazionale nonostante l'anno difficile che ho vissuto nella Juventus. So che Del Bosque conta su Morata, perchè quando già ero nella (nazionale) Sub-21 si preoccupava dei progressi di ciascuno di noi, provenienti dalle nazionali inferiori."

Cosa chiede il selezionatore a Morata in campo?

"Mi chiede di allungare la squadra, di dare profondità, di fare pressing su chiunque, aiutando la squadra. La Spagna è una squadra coesa e i primi difensori sono gli attaccanti. Giocare questi anni in Italia mi ha aiutato a capire che il nove non può giocare guardando solamente la porta avversaria."

Con i suoi 23 anni, come reagisce sapendo che il suo concorrente in nazionale è Aduriz che ne ha 35?

"Aduriz è un esempio, lo osservo e mi dico 'da questo devo imparare'. Lo tempesto di domande, perchè voglio nutrirmi della sua esperienza, di tutto quello che fa in campo. La verità è che Aduriz è uno spettacolo, vedere come lavora in allenamento, le cose che fa in campo, come mantiene la concentrazione, come lotta...tutto. E' un punto di riferimento e anche uno stimolo. La verità è che avere in fianco un giocatore della sua esperienza e con le sue virtù è un tesoro, per me. Speriamo che negli europei resti così, è molto importante per tutti."

Cosa ci si può aspettare dalla Spagna?

"Per quello che abbiamo vinto con la Nazionale è tutto più difficile, perchè superare quello che hanno fatto è impossibile, però possiamo almeno eguagliarlo. E' complicato, però ci proviamo. La Germania ha sfruttato il blocco della nazionale giovanile e grazie a questo nel 2014 ha vinto il mondiale in Brasile. Noi tenteremo di fare lo stesso, abbiamo la convinzione per farlo però sappiamo che non sarà facile. I tedeschi ad esempio hanno perso in amichevole contro la Slovacchia. Abbiamo molta volontà e molta fiducia, però rispettiamo anche i nostri avversari, consapevoli che non si arriva da nessuna parte senza sacrificio. In queste competizioni, poi, serve anche un po' di fortuna"

Quali sono gli attaccanti che le piacciono?

"Quelli che ho visto da bambino, Morientes e Raul soprattutto. Da quelli di oggi cerco di imparare dai migliori ma quando sono in albergo e ho del tempo libero mi guardo dei video di quei mitici attaccanti ."

E di quelli attuali?

"Beh, direi Lewandowski perchè tecnicamente è il migliore del mondo, inseme a Benzema. Quest'anno ho scambiato la mia maglia con lui e mi ha detto che gli piaceva il mio modo di giocare. Sono fiero di questo però ce ne sono anche altri, sono molto bravi Luis Suarez, Higuain..."

Sono migliori di lei?

"Sono più grandi, hanno tra 26 e 29 anni mentre io ne ho 23. Se continuo a lavorare e a migliorare, in un paio d'anni potrei essere al loro livello, come attaccante di una grande squadra e della nazionale."

Come ha vissuto la finale di Milano?

"Con molto nervosismo e molta felicità per il Madrid. Sono tifoso del Real Madrid e volevo vincesse la mia squadra, però mi è dispiaciuto anche molto per Koke, per Saul..., siamo amici fin da piccoli, di Koke anche della famiglia, però so un giorno riuscirà a vincerla, la Champions, con l'Atletico o con un'altra squadra. Ma la vincerà. Ovviamente, di pari intensità al dispiacere che ho provato per Koke, Saul o Juanfran è stata la felicità nei confronti di Carvajal, Nacho, Sergio Ramos e gli altri".




Cazzarola, ma quanto ha parlato!!!