sono tutti come questo... [YOUTUBE]http://www.youtube.com/watch?v=qYoAAN6129c [/YOUTUBE] dal minuto 3 è bellissimo!
non vedo l'ora di coccolarne una.. intanto mi hanno già detto che ci sono degli scimpanzè che mi aspettano..che se li coccolo troppo poi mi seguono ovunque..chissà..magari uno mi segue anche in valigia.... siiiiiiii bellissimo questo video...solo che se mi abbraccia un bestione del genere mi sotterra...già darka ogni tanto quando mi salta addosso mi fà cadere se prende la rincorsa.. non ce ne sono?
A parte che teoricamente qualche tigrotto dovrebbe esser presente anche in Africa......esistono tante tipologie di tigri....vero Joy?
a meno che non ti riferisca a qualche zoo, queste sono le aree in cui si possono trovare tigri l'unica tigre che sarà ad agosto in africa si chiama... joy
a proposito di felini e di joy, mi sono ricordato della bellissima storia di joy adamson. vi posto il link http://it.wikipedia.org/wiki/Nata_libera
Proggetto Tiger Canyons (Sud-Africa) : Progetto di reintroduzione in Sud Africa [modifica] Nel 2000 John Varty ha avviato un progetto che ha come scopo la reintroduzione di tigri del Bengala allo stato selvatico. Questo progetto prevede di prelevare dei cuccioli nati in cattività, in zoo, e addestrarli in modo che possano riguadagnare i loro istinti predatorii. Una volta che avranno dimostrato di poter sopravvivere autonomamente in natura le tigri veranno rilasciate in una riserva naturale in Africa. Il compito degli addestratori, John Varty and Dave Salmoni, esperti di zoologia e di addestramento dei grandi felini, è quello di insegnare alle tigri come inseguire furtivamente le prede, come cacciare e, cosa più importante di tutte, a riconoscere l'associazione tra l'attività di caccia e la possibilità di reperire cibo. Si dice che due tigri del Bengala siano già state reinserite in natura con successo e che alre due siano al momento sottoposte al processo di rinselvatichimento. Questo progetto è stato usato come soggetto di un documentario di Discovery Channel intitolato Living With Tigers, che è stato riconosciuto come miglior documentario prodotto da questa emittente nel 2003. Successivamente però è stato dimostrato che questo documentario in realtà era una frode [19]. Le tigri erano incapaci di cacciare ed era la troupe cinematografica a dare la caccia alle prede contro la recinzione e sul percorso seguito dalle tigri. Cory Meacham, un giornalista statunitense che si occupa di questioni ambientali ha dichiarato che il documentario in questione ha a che fare con la conservazione della tigre quanto un cartone animato di Walt Disney. Inoltre le tigri non sono state veramente rilasciate e anzi ancora vivono all'interno di un piccolo recinto sotto costante sorveglianza e con frequenti contatti con l'uomo. John varty, realizzatore del documentario ha ammesso che il film contiene sequenze false. I conservazionisti, temendo che il pubblico maturasse sfiducia e un'idea fuorviante riguardo ai progetti di conservazione, hanno dichiarato che il progetto non ha mai avuto niente a che vedere con la conservazione, ma solo con il successo televisivo e le opportunità di guadagno [20]. Delle forti critiche nei confronti di questo progetto sono sorte a causa dei cuccioli scelti. Gli esperti affermano che le quattro tigri (Ron, Julie, Seatao and Shadow) coinvolte nel pogetto di reintroduzione dal punto di vista genetico non sono esattamente appartenenti alla sottospecie tigre del Bengala e quindi non dovrebbero essere usate per scopi riproduttivi. Le quattro tigri non sono iscritte nel registro della genealogia delle tigri del Bengala purosangue (Bengal tiger Studbook) e quindi non dovrebbero essere considerate come appartenenti a quella sottospecie. Molte delle tigri tenute negli zoo di tutto il mondo sono geneticamente impure e non c'è ragione di pensare che queste quattro non siano tra di esse [21]. Il registro internazionale dell tigri redatto nel 1997 certifica l'esistenza di una popolazione mondiale di tigri del Bengala tenute in regime di cattività che ammontava a 210 individui. L'intera popolazione citata si trova all'interno di zoo situati in India fatta eccezione per una femmina che vive in uno zoo del Nord America [22]. È importante notare che Ron e Julie (due delle tigri coinvolte nel progetto) sono nate negli Stati Uniti e cresciute da genitori umani nello zoo di Bowmanville, in Canada [23], mentre Seatow and Shadow sono nate in Sud Africa [24]. È stato recentemente confermato che le tigri coinvolte nel porgetto Tiger Canyons derivano da un incrocio tra tigri siberiane e tigri del Bengala. Non è consentito rilasciare in natura individui che non sono geneticamente puri e che perciò non sono adatti a partecipare al Piano di Sopravvivenza della tigre, che ha lo scopo di preservare questa specie facendo riprodurre esclusivamente individui geneticamente puri [25].
ciao seraph. quando vieni in sardegna a vedere gli struzzi ? http://www.sardegnaturismo.it/index.php?xsl=15&s=2837&v=2&c=2967&t=1
mi auguro che fossero guardacaccia con l'ingrato compito di abbattere un leone antropofago o irrimediabilmente malato