La neve

Nella prima settimana di Gennaio riesco sempre a ritagliarmi qualche giorno di svago per i miei viaggi itineranti. Anni fa sono andato a Berlino partendo da Roma, il viaggio di andata è trascorso liscio come l'olio ad eccezione di una coda tra Monaco e Norimberga ma mentre eravamo a Berlino ha iniziato a fare veramente freddo, -12° ed a nevicare copiosamente. La mattina prima di partire, mi metto in macchina per vedere Sansoucì (spero che si scriva così), alle porte di Berlino. Io ovviamente da buon incosciente avevo le CSC al 50% e già riuscire ad affrontare la Kaiserstrasse non fu del tutto semplice, mi muovevo scodinzolante con l'asc inserito e dovevo stare attento in frenata a non far intervenire l'abs per non vedere gli spazi di arresto allungarsi vertiginosamente. Il giorno della partenza era una bella giornata e le strade erano abbastanza pulite, per i primi 100km andò tutto bene, dopo iniziò a nevicare copiosamente. Eppure tutti andavano relativamente veloci, 100km/h nella corsia centrale e 120 in quella di sorpasso (bella grazia avevano le termiche). Passai sopra la fatto che avevo le estive al 50%, dovevo fare 1550km in un giorno e non avevo tempo da perdere, così mi accodai alle auto in corsia di sorpasso. Finchè si pulivano i due canali dove passavano le ruote degli altri la cosa era relativamente semplice, ma quando in alcuni punti la neve era così copiosa da coprire i canali c'era da soffrire parecchio ma non per questo mi arrendevo. Il vero dramma è arrivato quando si è accesa la spia della riserva, dovevo atraversare le cunette di neve che si erano formate tra una corsia e l'altra per guadagnare la corsia all'estrema destra ed imboccare l'area di servizio. Non avevo il DSC sulla 325Ci e con l'asc l'auto non riusciva a tenere la linea costringendomi a guidare con continue e vistose correzioni. Finalmente dopo qualche scodinzolata e qualche sussulto della moglie arrivo nella corsia di rallentamento che era completamente coperta dalla neve. In quell'occasione ho capio che anche 80km/h possono essere una velocità elevatissima se sei privo di freni o quanto meno è l'abs a privartene. Dopo aver fatto benzina ho imboccato la corsia di accelerazione ma la BM non voleva avanzare, i continui tagli dell'asc mi costrinsero ad escluderlo e mi dovetti affidare al piede. Beh... vi assicuro che bisogna essere dotati di un pò di sana follia per rimettersi in strada con quel tempo. Dopo Norimberga il tempo migliorò, l'asfalto era umido e freddo ma ormai avevo raggiunto un tale affiatamento con la macchina che andare a 170km/h mi sembrava niente rispetto ai 120 sulla neve. Lì ho scoperto che anche le estive, se maltrattate, possono scaldarsi su asfalti umidi e freddi, arrivato in un'area di sosta nei pressi di Innsbruck, mentre facevo benzina sbirciai le gomme fumare, nonostante le condizioni climatiche avverse le gomme avevano raggiunto un notevole differenziale di temperatura. Ancora oggi sul bagnato umido provoco delle derapate per scaldare le gomme e vi assicuro che funziona. Soprattutto in alcuni tratti particolarmente scivolosi come le curve a Firenze Sud in direzione Milano sulla A1. Arrivai a Roma dopo 11 ore e 20 minuti di sana follia.

 

Le catene le avevo, ma non era una situazione da catena. Alle invernali non sono sempliemente abituato a Roma non fa un freddo tale da utilizzarle.
Ora escludendo questo inverno particolarmente caldo, l'anno scorso sono andato in Olanda ed a parte i -18° di Fussen con tanto di neve compatta e calpestata per il resto non ho avuto problemi. Il punto è proprio questo, le invernali riescono a scaldarsi ottimamente, basta tenerle basse di pressione. Certo se avevo le invernali rischiavo meno ma per me è stato molto divertente, l'auto non va temuta, rispettata si ma non ti deve mai intimorire, sei tu che decidi cosa farle fare,

 

Non posso non quotare la mia imbecillità anzi ho dedicato un post apposito. Ciò non toglie che dell'auto devi avere rispetto ma non timore e se l'ho fatto è perchè in quel momento mi era consentito farlo. Mi spiego meglio: se davanti a me inchiodavano (per modo di dire perchè neanche le invernali fanno miracoli) io mi ero tenuto apposta un centinaio di metri di distanza di sicurezza e quando dovevo attraversare le corsie per andare in quelle più battute, lo trovavo addirittura divertente, ci vuole solo un pò più di sensibilità ed un'immensa fede nella asc+t, fede che non è stata disattesa. Quello che ho sempre detto è di conoscere bene il proprio mezzo sui piazzali e di fare le cose quando ci si sente a proprio agio. Tu fai benissimo ad essere più prudente se non ti senti sicuro, ed è giusto che sia così. La mia imbecillità nasce proprio dal fatto che probabilmente sono troppo sicuro, ma è da 18 anni che non faccio un incidente, quindi o sono fortunato e incosciente, o consapevole e oculato.
Appena ho tempo vi parlerò dell'apripista che in queste condizioni ha un ruolo fondamentale.

 

Si non è stato semplice, soprattutto uscire dalla corsia di accelerazione è stato addirittura impegnativo, il merito forse era della Continental Sport Contact che ho sempre trovato delle pessime gomme estive ma ottime sul bagnato e su asfalti viscidi, mi impressionò molto vederle fumare quando mi sono fermato per fare benzina.

Non so se si può chiamare coraggio, ho solo una diversa concezione della macchina, per me è sempre stata un gioco ed una passione non l'ho mai percepita come un pericolo. In effetti a pensarci bene sono rare le volte in cui sono stato sorpreso da un comportamento inaspettato e la guida più è impegnativa più esige manovre dosate ed anticipate. Sarà che ho imparato a guidare sugli sterrati ma quando le condizioni di guida si fanno difficili io mi trovo sempre di più a mio agio. Non so come spiegarlo è come se mi sentissi un tutt'uno con il mezzo. Prima 996 mi ha ripreso sul fatto che faccio andare in 4wheelsdrift l'auto in autostrada sul bagnato per scaldare le ruote, in effetti è una manovra abbastanza banale: mentre si è in curva si da un colpo si sterzo, l'auto sottosterza sostenuta dal gas, poi si accelera gradualmente fino a provocare una leggera scivolata del retrotreno e la si fa scorrere per qualche metro. Ti posso assicurare che non è un cosa rischiosa ma mi da due benefici, il primo è che ho la chiara percezione dell'aderenza ruota-asfalto in quel momento, il secondo è che le gomme vanno subito in temperatura. Proprio 996 se non ricordo male è di Firenze e proprio su quel tratto di autostrada venendo da Roma c'è una sequeza di curve in salita scivolosissime, quando piove l'aderenza varia tantissimo a seconda che abbia appena iniziato a piovere o che abbia già piovuto forte. Se ha appena iniziato a piovigginare, viene fuori un fanghiglia scivolosissima ed affrontare a 110km/h quelle curve può già farti arrivare al limite di tenuta, tra l'altro inaspettatamente. La cosa veramente difficile da gestire su strada è capire su quanta aderenza puoi fare conto e non è detto che ci si renda conto del problema quando vai forte, a volte anche quando vai piano ti puoi trovare in condizioni limite, inaspettate.

 

Aspetta non ho mai parlato di mettermi di traverso a bandiera ma semplicemente di far scarrocciare la macchina su tutte e quattro le ruote, insomma invece di dare 10° di sterzo curvo a volante dritto.

Io non posso nemmeno paragonarmi ad un pilota, io ho solo fatto mie le esperienze di guida su strada ed ogni tanto, per non scordarmi alcuni fondamenti, le applico cercando di rispettare la sicurezza di tutti. Certo che non mi metto a fare un 4wheelsdrift in autostrada affianco ai Tir o con macchine che mi stanno attaccate in coda. Un giorno se ti capiterà di venire in macchina con me, vedrai che sono assai coscienzioso ed alcune cose mi vengono talmente naturali che difficilmente ti metti paura. Insomma ti sarà capitato di andare in macchina con qualcuno che, pur non essendo un pilota, ti da fiducia.

 

Tutto il ragionamento è da quotare e la situazione che mi si è presentata era divertente non pericolosa. Mi spiego meglio: un giorno mi è capitato di fare un tratto di strada con una persona molto più grande di me e che ha sulle spalle il triplo dei km che avevo io. Pioveva e gli chiesi secondo lui quale fosse una velocità critica per l'aquaplaning in quelle condizioni. Andavamo a 120 e lui mi rispose che a 150 sarei stato ad una velocità critica, andai alla velocità che io reputavo ancora sicura, il tachimetro segnava 200km/h e giusto per fargli realmente vedere che non ero ancora ad una velocità critica accelerai fino a far accendere la spia del DSC, eravamo a 240km/h. Ora con questo non voglio dire che a 200km/h sul bagnato vai con la stessa sicurezza che a 110, ma spesso sopravvalutiamo i pericoli per mancanza di esperienza. Una volta scendevo il tre croci a Marzo c'era ghiaccio da tutte le parti ed andavo forte per il feedback che mi dava la macchina, in una discesa sono stato passato da una Delta Integrale con un differenziale di velocità di almeno 50km/h, mai avrei pensato che in quel tratto di strada potessi andare così forte senza ammazzarmi. Per tornare alla neve andavo a 120km/h non a 180, era una velocità che in quel momento per le condizioni di aderenza che percepivo mi metteva al sicuro dalla maggior parte dei pericoli. Certo se poi un Tir ti salta la carreggiata e ti viene addosso probabilmente non avrei potuto evitarlo a 120 ma neanche a 80. Chi pensa di poter affrontare una strada senza nessun pericolo è meglio che stia a casa.

 

Mah...avevo fatto un ragionamento opportunistico, le CSC mi stavano sulle balle ed erano al 50%, così ho pensato: male che vada compro le termiche in Germania, allora avevo le 225/45-17 che è una misura molto diffusa e le pago pure la metà che in Italia e butto le CSC. Poi non è stato necessario, anche perchè sono di un'efficienza straordinaria, in tutta l'autostrada avevano cosparso un liquido anticongelante efficacissimo, l'unica controindicazione è che mi aveva leggermente corroso i mozzi della ruote.