lascio a voi i commenti... http://video.tiscali.it/canali/News/Politica/49699.html p.s.: poveri noi
Beh... sicuramente in Italia i giovani nello studio, nel lavoro, nell'allontanarsi da casa dei genitori non sono per nulla aiutati, in altri paesi europei ci sono tantissime forme di aiuto, però con tutto il rispetto per questo poveraccio, credo che sia anche colpa sua non aver trovato lavoro in 19 anni!
"Disponibile per qualsiasi mansione.... nel 1997 arriva il primo lavoro come bracciante agricolo. Contratti di tre mesi in tre mesi, poi il nulla..."
alec, leggi bene. questo poveretto le aveva provate davvero tutte, e probabilmente ha avuto anche sfortuna. però, pur nella tragedia per l'accaduto, non perdiamo di vista la realtà delle cose... anche se è utopistico pensare ad una società squisitamente meritocratica, sarebbe auspicabile che la nostra lo fosse un po' di più :wink:
Cosa vi aspettate quando siamo in uno stato dove decerebrati come Renzo Bossi siedono in un consiglio regionale?
c'è di peggio. ci sono quelli che hanno dato il loro voto affinchè ciò accadesse, e che lo rifarebbero anche domani
Triste vicenda, sembra una cosa stranissima però. Probabilmente era un genio della biologia ma a livello umano non è riuscito ad integrarsi o è stato pronto a mettersi in gioco, non credo che a Iglesias i biologi siano ricercatissimi. povero ragazzo, al dilà di tutto cmq, r.i.p.
Io non so come funzioni all'estero, ma in italia è estremizzata la storia della conoscenza che porta ovunque... puoi essere un genio, ma se non conosci.... questo è molto triste!
appena ho letto il titolo ho pensato..... in sardegna? meritocrazia? è come vedere maurizio costanzo in fuseaux e dire che è sexy.... poverino non penso si sia ucciso solo per il lavoro, in ogni caso..... sono sempre più propenso all'indipendenza totale della sardegna da questo stato che mi fa lavorare ogni giorno solo per pagare debiti pregressi, attuali e futuri
io, ingegnere del veicolo, il lavoro me lo sono andato a trovare in germania...in italia si fottono per bene prima di farmi lavorare a 500 euro al mese... ma va bene così giusto?!? i problemi veri sono altri: berlusconi, corona, le p*ttane di berlusconi, le p*ttane di corona, belen, le tette di belen....continuiamo pure così...anzi, continuATE così! ciao
Ho già espresso il mio parere più volte in più occasioni tipo questa : http://www.bmwpassion.com/forum/showthread.php?219605-Restare-in-Italia-una-scelta-intelligente&p=5306616&viewfull=1#post5306616 La notizia credo si commenti da sola... Conosco personalmente esponenti di sinistra che han "sistemato" a dovere TUTTA la famiglia, decrerebrati e pazzi compresi, non in posti da semplice impiegato ma da direttori, con fior di laureati (come lo sventurato di cui sopra) a svolgere, sottopagati, il lavoro che essi NON sanno fare perchè non ne hanno nè la capacità nè le competenze. Quindi certo malcostume è assolutamente TRASVERSALE. Pensate davvero che eliminato Berlusconi ritorni la meritocrazia ? Non credo proprio. Questa condizione trae origine dal lontano '68, con i suoi 27/30 "politici" ed il progressivo depauperamento del valore di certe lauree, fino a coinvolgere anche titoli prestigiosi. Aggiungiamo a ciò la scarsità di ricerca in Italia, da decenni, motivo per cui i nostri cervelli vanno all'estero e quando vogliono tornare si vedono offrire stipendi da fame che li fanno desistere. E le ditte ? Oggi chi occuperà i posti di comando frequenta scuole facili, ha il posto assicurato dal padre influente, avrà sotto di sè chi ha fatto studi difficili e duri e che farà il suo lavoro. I problema non è il Prodi o Berlusconi di turno, ma il "sistema" nepotistico finora imperante che essi rappresentano e che non cambierà mai, perchè per cambiarlo si dovrebbe cambiare gli italiani, attenti solo ( come diceva Macchiavelli) al loro "particulare". Ciò che "frega" noi italiani, quelli che lavorano e/o han studiato duramente, è il nostro sentimentalismo. Amiamo il nostro paese e vogliamo restarci, così come il poveretto di cui sopra, che amava la sua Sardegna e voleva restarci, senza pensare di andarsene. L'Italia è un paese meraviglioso.....for holidays.
non cè una sola parola che non ripeterei anche io! applausi, è un piacere sapere che in italia cè ancora qualcuno con gli occhi bene aperti.
Condivido quasi tutto tranne la parte in neretto. Ora mettiti per un secondo nei panni di un padre di famiglia che ha costruite con il sudore una ditta, l'ha avviata e l'ha portata all'eccellenza per poter dare da mangiare e da vivere alla propria famiglia. Mi sembra ovvio e scontato che una volta che il figlio sarà pronto cercherà di inserirlo all'interno di ciò che LUI ha creato e che quindi è LUI a decidere come deve evolversi e da chi deve essere gestito. Che poi la ditta abbia 10, 100 o 1000 dipendenti poco cambia. Almeno io la penso così.
Beh, credo che bluemarine intendesse figli di dottori e di avvocati, scansafatiche che prendono posti di lavoro fuori dall'ambito lavorativo del padre... conosco personalmente gente che è finita a lavorare come vigile urbano o come impiegato comunale e non sapere neanche una legge o non riuscire nemmeno ad usare un computer. Queste purtroppo sono realtà a cui non si può non guardare. Ma questo non significa che sia giusto scegliere di non mandare i propri figli oltre la terza media perchè tanto ci sarà il raccomandato di turno. Conosco quei ragazzi di cui vi parlavo prima ma conosco anche uno che è uscito con il massimo punteggio dal commerciale, è uscito con il massimo del punteggio e con lode (nel minimo tempo) da scienze finanziarie ed ora in un paio d'anni è passato da operaio a dirigente della mia banca. Ha solo 27-28 anni! Qui pensate sia stato il padre a raccomandarlo? Non so neanche chi è il padre!
Non mi riferisco ovviamente al capitano d'industria che mette il figlio alla guida della sua azienda. E' sua e ne faccia quel che vuole, sarà merito o demerito suo se si circonderà di manager capaci o incapaci. Ma è quì che volevo arrivare. Spesso i manager (i "direttori") sono figli di amici degli amici, emeriti somari che han fatto scuole per somari e laureati in università per somari e che avranno sotto di se quei 10-20 impiegati laureati in università difficili e impegnative che faranno (sottopagati) il loro lavoro, prepareranno per loro gli studi, le relazioni e le presentazioni che poi essi illustreranno nelle riunioni ( senza capirci un H) raccogliendo magari un sacco di applausi. Che poi vi siano le eccezioni, tipo il laureato che da operaio diventa direttore, dico "MENO MALE!! ". Vuol dire che c'è ancora gente onesta capace di valutare le persone, se no questo paese sarebbe colato a picco già da un pezzo, anche se mi sembra sulla buona strada.... Mi fa pensare che sia stato tu a giudicarlo ed a promuoverlo. Onore a te ma .....quanti ce n'è come te ? Non nascondiamoci dietro un dito. Il nepotismo e la pratica endemica della raccomandazione, al di là di fatti singoli o esperienze personali, è stato ed E' uno dei limiti principali di questo paese, su cui si potrebbe anche soprassedere se ciò non comportasse la mortificazione di meritevoli e capaci.
Quoto, è il mio stesso pensiero, forse espresso meglio. Magari, non ho questi poteri o privilegi. Semplicemente ne riconosco il valore e volevo far notare come spesso ci sono delle piacevoli eccezioni allo schifo dell'assoluta mancanza di meritocrazia che ci circonda e che non puoi riuscire ad ignorare