E’ importante ricordare che il freno non è un elemento di controllo della vettura, come l’acceleratore ed il volante; anzi il freno può innescare comportamenti dinamici a rischio che possono incrementare il pericolo. Il freno serve a rallentare, a fermare l’auto; ma se si frena in curva si rischia di sbandare e di perdere il controllo; se si frena su fondo viscido non uniforme, anche in rettilineo, si possono innescare sbandate improvvise ed incontrollabili. Si deve frenare con progressione, con sensibilità, aumentando progressivamente lo sforzo sul pedale man mano che la vettura reagisce correttamente alla frenata. Più l’aderenza è bassa, più la progressione nella frenata diviene importante per non bloccare le ruote. a) Spazio di arresto ottimale su fondi differenziati. Quando si frena, senza bloccaggio di ruote, sta lavorando unicamente il vostro impianto frenante azionato dal vostro piede sul pedale del freno. Deve essere impresso nella vostra mente che lo spazio di frenata si quadruplica con il raddoppio della velocità e questo su fondo stradale ad aderenza ottimale. Semplificando il concetto: a 50 Km/h sono necessari circa 10 mt. a 100 km/h sono necessari circa 40 mt. a 200 km/h sono necessari circa 160 mt. In caso di pioggia, di viscido normale gli spazi di frenata possono aumentare indicativamente anche del 50%: b) Spazio di arresto con e senza tecnologia. Se siete capaci di frenare al limite, senza bloccare le ruote, state sfruttando al 100% il potenziale frenante della vostra vettura. Nel caso di bloccaggio la vostra vettura è dotata di ABS, che interviene sbloccando le ruote bloccate ma non interferendo in quelle non bloccate, come già spiegato. Ricordate però che, per quanto efficiente sia l’ABS, vi è sempre un minimo peggioramento dello spazio di frenata in quanto è presente in ogni caso un bloccaggio, uno sbloccaggio e così di seguito. A 100 km/h i circa 40 mt. possono divenire 43-45 mt. Ricordate che l’ABS non riduce MAI lo spazio ottimale di frenata (cioè da 40 mt. a 38 mt.!), ma il suo intervento aumenterà SEMPRE di qualche metro lo spazio. Ricordate di mantenere la pressione del piede costante sul pedale e lasciate lavorare l’ABS per voi. c) Le frenate a rischio e loro conseguenze con vettura dotata di ABS. Si può frenare in qualsiasi momento e situazione della guida. La frenata violenta può sempre sbilanciare il comportamento della vettura, ma le tipologie di condizioni di frenata si possono identificare in: 1° - frenata violenta in rettilineo, per ostacolo improvviso da scartare. La frenata improvvisa diviene da panico per la reazione istintiva del guidatore. Il piede quindi da’ un colpo eccessivamente brusco sul pedale freno, innescando un principio di bloccaggio delle ruote anteriori. L’ABS le sblocca, ma il pedale del freno diviene puntato con vibrazione conseguente. Il guidatore ha la sensazione che la frenata non sia più efficiente e si allunghi; si ha la tendenza a diminuire la frenata. Bisogna invece insistere, sfruttando il mantenimento della direzionalità per scartare l’ostacolo, se non ci si ferma in tempo. 2° - Frenata violenta con 2 ruote (DS) senza aderenza (ghiaia - viscido) e 2 ruote (SN) con aderenza. La tendenza della vettura sarà di bloccare le 2 ruote (DS) con minore aderenza, ruotando su se stessa, rispetto alle 2 ruote (SN) che con aderenza fanno da perno. L’ABS entra in funzione sbloccando le ruote di DS e non interferendo con quelle di SN che rallentano correttamente la vettura. 3° - Frenata violenta in curva. La frenata violenta in curva è la più pericolosa per i trasferimenti di carico longitudinali e laterali che innesca nel corpo vettura. E’ quindi totalmente da evitare e da prevenire. Nel caso di imprevisto, a prescindere dal bloccaggio o no delle ruote, e quindi dell’eventuale funzionamento ABS, la vettura carica più peso sull’assale anteriore che aumenta l’aderenza, scarica di conseguenza il retrotreno che tende a sbandare verso l’esterno; si aumenta l’effetto centrifugo con tendenza al testacoda in curva. Ricordarsi pertanto che nel caso si debba frenare in curva bisogna: - essere il più progressivi possibile nel pompare sul pedale freno - essere pronti a riallineare, in contemporanea alla frenata, lo sterzo per prevenire la sbandata del posteriore; arrivando, se del caso, fino al controsterzo - essere reattivi nel diminuire, se possibile, la pressione sul pedale freno per ribilanciare la vettura - essere pronti a riaccelerare, se possibile, per accentuare ancora di più il ribilanciamento della vettura, nel caso il retrotreno accentuasse in ogni caso la sbandata.