si ma ragazzi non tutti possiamo avere la fortuna di trovare il lavoro che ci piace. ci puoi provare ma a un certo punto la pagnotta va portata a casa anche con qualcosa che non piace
ecco, quello probabilmente fra qualche mese entrerà a far parte della categoria dei parassiti sociali .... e dovremo mantenerlo!!
infatti. E ragazzi, per chi può, mettetevi in gioco, prima di metter su famiglia e magari con la prole al seguito (anche se conosco qualcuno che ha cambiato, anche qui, nel mentre dell'arrivo della prole, e mi par che vada bene...) e dateci dentro da subito. Mai seduti. Sempre in piedi. Sempre con il CV sottobraccio. ALLA FINE SIAM TUTTI MERCENARI. E se possibile, e ve la sentite, obiettivi.Obiettivi.Obiettivi.
Discorso lungo e post lungo altrettanto.... Dunque dunque che bel discorsetto. Il problema secondo me e' multilivello, crisi, aziende guidate da incapaci paraculati e non ultimo giovani che non hanno voglia di fare un c..... e tante altre complicazioni in mezzo..... Esempio io attualmente lavoro presso una grande multinazionale del commercio come CASSIERE PART TIME .... Per fortuna faccio e ho soprattutto fatto in passato anche altro altrimenti altro che girare in serie 5 andrei in bicicletta..... Porto il mio lungo esempio per far capire il periodo di M che secondo me stiamo passando. Ho fatto principalmente 2 lavori molto diversi fra loro entrambi con buoni risultati, il tecnico TV in televisioni private e il rappresentante di gioielleria.... Il primo per me e' anche una grande passione, sono un "malato" di tecnologia computer e video in particolare e ho collaborato nel passato con diverse TV locali in praticamente tutte le mansioni dietro le quinte dal cameraman alla regia passando per il montaggio video ecc, Potrei definirmi un esperto di televendite avendo collaborato e saltuariamente collaborando ancora con molti fra i piu' famosi televenditori italiani.... Ho fatto il rappresentante di gioielleria per anni sia con privati che con negozi e ho smesso principalmente per due motivi il periodo di crisi nera che questo settore sta vivendo e il sempre maggior rischio rapine e pacchi che questo lavoro comporta. Da qualche anno in attesa di tempi migliori quindi lavoro presso una grande catena commerciale. In questa catena sono entrato dopo numerosi colloqui pensando ad una mia possibile carriera, certo tra l'altro delle mie capacita' sia tecniche che commerciali. Purtroppo questa mia iniziale speranza si e' scontrata con una cruda realta dove i meriti e le capacita' contano molto meno della accondiscendenza e leccaggine.... Inizialmente ero entrato come addetto vendita part-time con la promessa del passaggio o tempo pieno e di una rapida possibilita' di carriera, visto che la domanda l'avevo fatta come responsabile...... Bene dopo piu' di un anno in cui nonostante l'assunzione part-time ho fatto orari da 12h al giorno non ho visto mantenuta nessuna delle promesse iniziali, sopratutto almeno quella del passaggio a full-time condizione indispensabile per salire...... A quel punto ho incominciato a dire qualche no, a riconsiderare la mia posizione nell'azienda per privilegiare almeno momentaneamente la molto piu' redditizia attivita di mia moglie facendo un po' il casalingo e badando piu' io al bambino ecc... Bene dopo una lunga serie di dispetti vari sono stato addirittura tolto prima tolto dal mio incarico e poi mandato addirittura a fare il cassiere nonostante io sia anche a detta dei miei precedenti direttori il miglior venditore del negozio nonche maggior esperto audio video.... Al momento faccio buon viso a cattivo gioco sperando in periodi migliori al di fuori di quest'azienda ma che temo siano pero' lunghi a venire. Ho ovviamente completamente accantonato non solo le speranze ma anche la volonta di fare cariera in una simile azienda visto che anche salendo di livello lo stipendio a fronte di un impegno molto maggiore sale di ben poco. Bene vengo alla seconda parte di questo mio lungo post.... Sto vedendo giovani sempre piu' svogliati e aziende che dal canto loro non fanno nulla per invogliarli.... Nell'azienda dove lavoro io si fa sempre piu' ricorso a stagisti che vengono pagati la ridicola somma di 340euro al mese, ma che in alcuni casi strano a dirisi non valgono neanche quegli stipendi da terzo molto. Ho visto e sentito con i miei occhi ragazze di 18 anni lamentarsi del fatto che gli veniva richiesto di arrivare puntuali e uscire con frasi del tipo "vengo da distante.....devo fare 10km...." o indignarsi se gli viene richiesto di fermarsi 10 minuti in piu'. Ok lo stipendio da fame di 340euro non e' forse un ottimo incentivo ma cavoli io a 18 anni se entravo in un'azienda simile avrei fatto di tutto per farmi vedere come il piu' bravo, mi sarei fatto un c.... allucinante invece questi sembra facciano un favore a venire a lavoro. Gente che sta a casa una settimana al secondo mese di lavoro perche' ha un po' di raffreddore, o pianta casino per cambio turno dopo 15 giorni dall'assunzione. Tutto questo per dire che se l'Italia sta andando a rotoli e anche colpa nostra, della nostra generazione quella dei 30-40enni che dovrebbe prendere in mano la situazione e ribaltarla e salvo eccezioni invece non ne siamo capaci. Stiamo un po' tutti a piangerci addosso della crisi mentre i piu' giovani non hanno voglia di fare un *****.... Grandi aziende guidate da incapaci che si danno la zappa sui piedi da soli, non valorizzando le loro risorse umane per la ricerca del massimo profitto senza rendersi conto che se tutti fanno cosi manca poi la massa di clietela per generarlo quel profitto.... Persone che per necessita accettano di svendersi per quattro lire non rendendosi conto che cosi facendo potranno solo aggravare ancor di piu' la loro stessa situazione. Se non fosse per il fatto di avere comunque una buona famiglia alle spalle e sopratutto una compagna che lavora nell'unico settore che non conoscera mai crisi forse anchio cadrei in questo giro vizioso, mentre sono gia da troppo in attesa del momento proprizio per cercare nuovi sbocchi che vedendo la situazione attuale sembrano lunghi a venire..... Scusate la lunghezza ma quando mi ci metto sono un po' logorroico....
non c'è futuro se gli stipendi rimangono a 1000 euro se fra il 3° livello ed il 6° livello c sono 200 euro di differenza se anche risparmiando e facendo una vita tiratissima, fra 10 anni hai messo via 30 40 mila euro tanto vale fare vita da matti fra ristornati, vini e serate: arrivi a 30 anni senza un soldo, ma almeno te la sei spassata!
Tu sarai un mercenario!!! Io sono una mantenuta. Do amore e affetto in modo esclusivo ad un datore di lavoro, lo faccio sempre sentire felice e contento. Anticipo i suoi desideri e le sue esigenze. Pero', non senza mille sofferenze, quando l'amore finisce lo lascio
Oddio... Di lavori che non conoscono crisi me ne vengono in mente solo due. Opto per le pompe funebri.
Sanita' in particolare Geriatria...... la mia compagna e' infermiera professionale e visto l'allungamento della vita media e la assoluta carenza di infermieri direi che forse possono avere piu' crisi le pompe funebri..... le altre pompe invece non conoscono mai crisi neanche loro ma con la crisi aumenta la concorrenza....
Per me c'è l'appiattimento più che altro. Nel senso che da noi in Italia mi pare che ci sia la tendenza a non premiare la persona capace e a penalizzare il meno bravo. Forse nella picola realtà imprenditoriale o nella ditta illuminata si, ma nellla stragrande maggioranza dei casi si da la stessa cifra a tutti, da quello che dal primo minuto della mattina si gira i pollici in attesa di finire la giornata a quello che si fa il cu.lo. La colpa è anche dei sindacati pare, chi ha letto L'altra Casta sa di cosa parlo. C'è da dire che da un lato c'è tanta gente che non riesce ad emergere ed è penalizzata, dall'altra tantissimi che RUBANO lo stipendio. Da un mese e mezzo faccio CUP (cioè prenotazioni di esami, visite per l'AUSL), ho seguito in prima persona questo nuovo servizio che cerchiamo di dare. Prima potevo solo azzardarlo come ipotesi, oggi l'ho scoperto con certezza: chi lavora nel pubblico è diverso, non ci sono caxxi. Sarà poco garbato nei loro confronti ma sono molto meno veloci di testa ed hanno una mentalità che annichilisce chiunque abbia a fare con loro. Purtroppo ci portiamo dietro questo carrozzone di inetti, quindi probabilmente nella nostra società chi vale deve anche compensare il fardello rappresentato da questa gente. Uno abituato a lavorare nel privato fa per dieci dipendenti pubblici. E uno che viene dal pubblico impiego non lo assumerei mai.
Io non sono bravo a generalizzare. Nell'azienda per cui lavoravo in italia eravamo 4.000. Nel mondo 75.000. L'approccio era semplice. Up or out. Nell'azienda dove lavoro adesso, mooolto piu' piccola (400) l'approccio è altrettanto semplice. Up or out.
Guarda io sono passato dalla piccola impresa per l'autonomo alla grande multinazionale....bene l'ultima sopratutto considerato che ci sono arrivato dall'autonomo mi sembra pari allo statale, c'e' gente che non fa un ***** dal mattino alla sera pero' se dice sempre sisisisi e non rompe va bene......
il problema dei giovani d'oggi (generalizzare è sempre sbagliato, però...) è che vogliono 3000 euro al mese da subito, con 8 ore al giorno, il sabato non si discute ed alle 18 DEVONO essere pronti per l'aperitivo irrinunciabile... quando per lavoro passo davanti ai bar strapieni a quell'ora, sorrido..
discorso lungo e contorto. vedo di buttare giu' per punti. tanto le colpe sono di tutti 1)e' sempre piu' difficle trovare bravi lavoratori 2)tanti non han voglia di fare nulla, non han voglia di dedicarsi all azienda, non fanno un oncia in piu' del minimo sindacale 3)i titolari sono sicuramente presi in una morsa fiscale imponente, ma... 4)...sfruttano spesso la situazione di crisi per risparmiare sulla manodopera, a costo di perdere gente brava, mettendo i lavoratori in una situazione sul filo del rasoio "vuoi l aumeto?cercati altro, tanto alla porta in attesa del tuo posto ci sono sai quante persone??"....troppe volte me lo son sentito dire. 5)non c'e' in italia una valorizzazione al lavoro, delle paghe adeguate e la cultura del premiare il piu' bravo. ormai c'e' solo la cultura del risparmio sul dipendente, invece di capire che questo e' la "materia prima", lo specchio dell azienda. potrei andare avanti per ore, ma siamo alla situazione del gatto che si morde la coda. io a 30 anni, tra pochi giorni, con oltre 10 anni di esperienza nel mestiere, con buone capacita' sono ancora ancorato ad un contratto di terzo livello. un contratto dove il titolare dovrebbe dirmi anche come si fanno le fotocopie, invece ho totale autonomia e anzi, anche di piu', visto che gestisco un banco, un portafoglio clienti, altri dipendenti (sulla carta, poi io sono uno che controlla assai poco e interviene solo incasi gravi), che prende decisioni. la mia paga e' di circa 950 euro, 30 euro in piu' della collega con 2 anni di esperienza che vende un decimo rispetto a me (anche se pero' onor del vero si impegna anche piu' del sottoscritto ed e' una figura importante per il lavoro, seguendo delle cose che portano via tempo e che comunque sono utili, cataloghi, vetrine, sistemare offerte, ecc). inotlre tra "rimborsi km" e tanti straordinari arrivo sui 1150 euro al mese: ma vi sembra possibile una cosa del genere?io sono un professionista nel mio lavoro, questa e' la mia paga. purtroppo i tiolari dicono che non si possa dare di piu', ma non prendiamoci in giro: se un azienda va bene, 200/300 euro in piu' al mese (alla fine scalate come spese vive) non cambiano la vita alla ditta, ma incentinvano, responsabilizzano e fidelizzano chi lavora per te. ma da questa parte nessuno sente: il 90% preferisce che la persona se ne vada (anche per prendere gli stessi soldi da un altra parte, delusa semplicemente per la poca stima dimostrata), tanto trova un altra, magari meno brava, che alla fine dei conti vendera' meno (quante volte l ho visto),ma che per loro "comunque costando di meno va bene così", senza magari contare che anche ti fa meno fatturato. ora, io alla fine sono attaccato a casa (cosa buona per la mia situazione famigliare), e sono trattato bene, cioe' rispettato e con liberta' lavorativa, ma alla fine mi sento insoddisfatto, svalutato e abbastanza inutile. questo e' lo specchio di tanti bravi lavoratori oggi. io, nel mio piccolo, posso solo aspettare e sperare che questa crisi passi e mi venga data qualche opportunita' lavorativa in altro campo che esalti le mie capacita': mi basterebbe un lavoro da 1200/1300 euro al mese, magari sempre nella vendita, con eventuali surplus in obiettivi, che sono sicuro riuscirei ad ottenere. non sono bello, non sono un genio, ma non sono nemmeno uno stupido: la cosa difficile per me come per tutti e' trovare qualcuno che ti dia una possibilita'.
si...e pensa che han rinnovato l altranno il contratto dopo che da 10 anni non lo rinnovavano...30 euro la mia paga lorda di base e' 1300 euro scarsi, tira via 350 euro di trattenute...non vale nemmeno la pena poi rischiare di baruffare, di incrinare un buon rapporto per ottenere poi cosa???se vanno bene 50 euro al mese, che pensi mi cambiano la vita?? con il rischio (come mi e' successo in passato poi) di sentirmele rinfacciare ogni 2x3??no, mi tengo la baga base.su questo totale comunque ogni 6 mesi ho dei rimborsi kmetrici (per varie cene di lavoro, meeting ecc) paragonabili a circa 100eur al mese, come scritto sopra, quindi alla fine sarei a 1050 piu' straordinari la mia paga dovrebbe essere imho alzata per quel che faccio minimo a 1250/1300 euro piu' eventuali premi e straordinari, ma parlo proprio di minimo minimo. quindi capirai non e' facile intavolare una discussione seria chiedendo il 30% di piu'. e, se me lo permetti caro Faso, penso concorderai con me che a certe cose dovrebbe pensarci in primis un titolare, quando ci sono dei livelli così base, no? se cambio lavoro, tra l altro, spero di andare a lavorare in aziende medie, almeno se uno sta male puo' prendersi una giornata di malattia senza rimorsi, senza paura di avere rogne, ecc, cosa che a me, che ho sempre lavorato in posti piccoli a contatto diretto coi boss, non succede
Indubbiamente ci sono ANCHE questi personaggi, così come dall'altra ci sono proposte a mio avviso ridicole, ti pongo il caso di una fatta a me circa 6 mesi fa, quando ho deciso di lasciare il mondo della finanza. Cercavano una persona che seguisse la rete agenti per il centro/nord italia, quindi mediamente 80% del tempo in trasferta, ok la cosa mi stimolava, c'era da farsi il sedere a paiolo ma tutto sommato da anche delle soddisfazioni, quindi ho dato la disponibilità alle selezioni, e, dopo non ricordo + bene quanti colloqui siamo arrivati alla trattativa economica: bene la proposta era 1200€ + auto aziendale; ora dico, è vero che alcuni benefit sono da considerare, ma anche essere dal lun. al ven. via da casa ha il suo peso, io sono disposto a farlo perchè non ho particolari impedimenti, ma se mi offri di guadagnare tanto quanto un impiegato che fa dal lun. al ven lavorando 9 ore al giorno capisci che a questo punto il mio tempo libero preferisco passarmelo a casa mia, a farmi i ca.zzi miei anzichè starmente sballottato qui e la in qualche stanza d'albergo
indubbiamente agli inizi è sempre dura... e le paghe non sono mai alte, ma in un'azienda con sani principi prima o poi l'impegno viene riconosciuto... 9 anni fa, nonostante fossi a lavorare con mio padre (e altri nove soci), la mia paga era di 500.000 lire al mese...