goditela per quello che puoi... il fatto di poter chiedere di essere coccolato e' una cosa impagabile...
E' vero, se ti va raccontaci la dinamica dell'incidente.:wink: Da quando lavoro ne ho viste di cotte e di crude in cantiere, spero che la cosa sia stata una fatalità....... :wink:
ho avuto anni fa un parente che è volato da un tetto.... non so quanta roba si è rotto ma per fortuna adesso sta bene...
I cavi di sicurezza, l'elmetto protettivo, così come occhiali, guanti e gambali di protezione sono meri orpelli purtroppo quando si parla di carpenteria a cottimo. Di fatto agganciare e sganciare i cavi al passante di ogni campata del ponteggio (passante che non si monta mai), mettere e levare gli occhiali per controllare le legature del ferro o quando fa troppo caldo, i gambali che ti impiccano se devi districarti tra le armature... va bene se si mettono anche solo gli stivali di protezione (con tutti i chiodi che ci sono in giro quelli sono d'obbligo ). Purtroppo la realtà è questa, e io non me ne tiro fuori. Anzi, ero uno di quelli che prendeva per il naso gli "alieni" tutti bardati legati e protetti. A dire il vero lo faccio ancor ora... E' stato un caso fortutito. Stavo disarmando un pilastro d'angolo dalle tavole. Il turno prima forse aveva dimenticato di mettere l'olio da disarmo sulle tavole, fatto sta che per spalancarle ho dovuto tirare e battere davvero tanto. Tanto che sono venute via di colpo. Ero con un piede sul solaio e con l'altro sulle pedane del ponte. La pedana del ponte si è girata perchè sotto non aveva il chiodo fissato e ho sbattuto prima contro il parapetto del ponte di sotto, poi sono carambolato sul mucchio di pozzolana 8 metri sotto. Ricordo vagamente solo il forte strattone di quando sono venute via le tavole, il forte dolore alle costole dopo il botto col parapetto, e poi niente. Mi hanno raccontato la scena alcuni colleghi a terra che stavano preparando il ferro. Se provo a ripensare al momento del volo mi sovviene solo una sensazione di brivido freddo sulla colonna vertebrale, una senzaione di vuoto allo stomaco, la testa come se galleggiasse. Davvero non riesco a ricordare. Un po' come quando feci l'incidente col vecchio bimmer. Misteri della mente. Il risveglio dal coma invece lo ricordo un po' meglio. A dire il vero dura ore. Dapprima l'udito. Le voci intorno, i rumori delle macchine. Poi le luci. Forti. Fanno malissimo gli occhi. Poi lentamente formicolii lungo tutto il corpo. E le persone intorno che piangono, ridono, mi carezzano le mani. Manco fossi Padre Pio... E soprattutto la difficoltà di sentirsi a proprio agio da semi infermo, abituato a sollevare un travetto armato da 3 metri per braccio. Poi l'abitudine a tutto questo. Amare se stessi è facile quando tutto gira alla grande. Quando si è in piena forma. Amare le proprie debolezze, la propria lenta acquisizione di nuovi mezzi, ammettere di aver sbagliato a considerarmi troppo forte e duro. E' una lezione che proprio ancora non ero riuscito a digerire. Ora penso a rimettermi piano piano. Va bene così. Le infermiere erano davvero abominevoli. E poi non c'è feeling con chi ti cambia la flebo mentre sei incoscente . Nel frattempo spero che Pam non si trovi qualcuno che la soddisfi mentre io sono momentaneamente (spero...) fuorigioco...
lo so che la risposta più semplice alla mia domanda era questa, che lavorare "bardati" è impossibile, cosi come è scontato dirti che forse valeva la pena portarlo...cmq ora poco conta, l'importante è che tutto si risolva al meglio! ma gia le cose vanno x il meglio, quindi ormai ciò che conta è il tuo recupero...a imparare a fare qualche legaccio con un cordino ci penseremo poi! a presto ragazzo, riaffacciati quando puoi! :wink:
Coraggio Iron, mi pare di capire che il peggio è passato.Certo non sarà una passeggiata.Ma guarda il bicchiere mezzo pieno.Sei di nuovo qui, e ne puoi parlare.Direi che già questo fa tanto....tanto morale!!!!
Ciao Iron Non ti preoccupare di nulla se non di riprenderti al 100% x tutto il resto... bè c'è tempo... A volte non è un delirio d'onnipotenza a fregarti, ma l'abitudine, l'abitudine a lavorare in un luogo pericoloso a fare cose sempre uguali, che ti porta a pensare che stai facendo attenzione anche quando non è così L'incidente forse è meglio non ricordarlo, quando si cade da cavallo, ti dicono di rimontare subito in sella che è meglio così... Io dopo ogni incidente sono andato a fare le stesse cose al più presto, la stessa strada, la stessa prova x capire non tanto dove ho sbagliato, quello lo si sà subito ma per capire qualcosa in più di me stesso... E' come quando guidi la macchina, corri ma sei sicuro di ciò che fai, il cervello lavora piano, hai il tempo di guardarti intorno e vedere i pericoli nascosti... Tutto OK Ma ricorda i primi traversi, i primi 200Km/h quando tutto intorno volava via, quando pareva che non c'era il tempo di far nulla se non sperare.... Riprenditi... ti stiamo aspettando !!! CiauuuuzZz
Purtroppo Iron so che è come dici te. Anche mio padre ha un'impresa edile, ed ogni tanto lo vedo a fare delle cose che mi fanno gelare il sangue..... Da quando lavoro però gli stò mettendo la testa a posto (è un paradosso, ma è davvero così) ogni tanto lo faccio rifletere su quello che fà, perchè lui ormai lavora da 30 anni e certe cose le fa in automatico, senza pensarci. Comunque l'importante è che tu stia bene!!!
leggendo queste frasi,mi son commosso...tanti miei ricordi reconditi nell'animo o nascosti x non soffrire di vecchie cose...ma la vita è fatta di alti e bassi...e tante volte andare in basso può servire x far capire quanto bello è stare in alto...:wink:...mi sei mancato leone...ma ora sei di nuovo qui...
Ciao Iron mi sono venuti i brividi per quello che ti è successo! L'importante è che tutto sia finito bene e poterne parlare! Pensa solo a rimetterti in forma ed ormai quello che ti è successo cerca di metterlo nel dimenticatoio......tornerai più forte di prima!
Ciao iron,non ci conosciamo ma ho seguito sempre la tua "storia" e credimi se ti dico che leggendo quel post stavo male...come avevo già detto tempo fà,in questo sito/forum ho trovato degli amici come mai mi era capitato in rete...e leggendo quello che ti era successo mi aveva lasciato di *****...sono stracontento che ora stia meglio,vedrai che ritornerai più iron lion di prima! spero di incontrarti ad un raduno un giorno(così come spero anch'io di possedere una bmw...) un abbraccio
Ciao Fabrizio Le tue righe mi hanno fatto tornare alla mente la settimana che ho passato su un letto di ospedale qualche anno fa senza poter muovere le gambe, con il forte rischio di perderne l'utilizzo. Da allora ho imparato ad apprezzare ogni momento della mia vita, direi "il profumo della vita". Prima tutto era scontato e ovvio come se mi fosse dovuto. Io ora cammino regolarmente non sembra nemmeno che mi sia fatto del male, qualche limitazione ce l'ho.......... ma la gioa di vivere è impagabile. Sono felice che tu sia tornato tra noi......... e vedrai che questa dissaventura ti farà vedere tutto quello che ti circonda con occhi diversi. Ti auguro tutta la fortuna di questo mondo.
grandissimo Iron!!finalmente sei tornato..si sentiva la mancanza dei tuoi post.. ci hai fatto preoccupare tutti eh! adesso per rimediare al primo raduno serve un bel giro di birra da 1 litro a testa!:wink: