Ipocrisia internazionale | Pagina 7 | BMWpassion forum e blog
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Ipocrisia internazionale

Discussione in 'Politica' iniziata da eternity, 21 Febbraio 2011.

Status Discussione:
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  1. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.039
    409
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    108.693
    bugatti veyron TDI
    no no, per carità.....già c'abbiamo degli incomodi in casa!
     
  2. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.769
    859
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    80.193
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Non sono credente, però rispetto le nostre radici cristiane. Poteva essere la ciliegina sulla torta.

    Per incomodi che intendi?
     
  3. addlightness

    addlightness Amministratore Delegato BMW

    3.039
    409
    15 Agosto 2008
    Reputazione:
    108.693
    bugatti veyron TDI
    il vaticano, è un bel vincolo alla libertà di azione dello Stato in certi settori :wink:

    il discorso sulle radici cristiane l'ho buttato là tanto per sottolineare la contraddizione tra spirito guerrafondaio e -appunto- l'educazione cristiana (che permea volenti o nolenti la civiltà europea) che vorrebbe risoluzioni prive di violenza, soprattutto quando non c'è un'effettiva necessità di difesa

    di contraddizioni, poi, io sono un'intera antologia, e la cosa mi disturba molto, tanto che spesso taccio per non palesarle. questa mi è scappata :mrgreen:

    8-[ ma che ci faresti con gerusalemme?? per me è una cava di rogne :lol:
     
  4. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.769
    859
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    80.193
    330i E91 Attiva, Mini One D
    In teoria la guerra è in antetesi con la dottrina cristiana, ma storicamente è correttissima.

    Gerusalemme? Il gusto di toglierla agli islamici per me non ha prezzo.
     
  5. gianse

    gianse Collaudatore

    406
    69
    22 Giugno 2008
    Reputazione:
    7.267
    bmw 330ci restyling
    ma guarda che Gerusalemme e' israeliana.

    quindi dovresti dichiarare guerra ad Israele.

    ma non so se ti conviene.
     
  6. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    Perche' c'e' la stanno gia mettendo in culo i nostri amici alleati........perche' i ribelli hanno gia detto,dopo essere entrati da due ore a brega,che hanno intenzione di vendere il petrolio al quatar.....il quatar e' l'emirato arabo con il giacimento di gas liquido piu' grande del pianeta,dove il reddito medio della popolazione aumenta di circa l'11% l'anno,ed e' sotto l'esterma protezione degli yenkee da una vita,dalla prima guerra del golfo.......ancora oggi una bella portaerei staziona fuori dal porto di doha perennemente,pagata dallo sceicco ,per paura che magari l'iran attacchi militarmente lo stato infedele.....

    Perche' se domani mattina i ribelli si impadroniscono del fondo di gheddafi,di cui adesso mi sfugge il nome,e decidono di vendere le azioni dell'unicredit perche' vogliono cash buttano sul mercato 2.5 miliardi di euro....

    Il petrolio non viene regalato ma l'estrazione e' un business che occupa una marea di genete e che rende benessere e pil.......hai idea di quano renda l'eni allo stato....qua con gli amici alleati si rischia,minimo,di dover dividere la torta che era gia nostra..il fatto che tu paghi la benizna 1.50 non conta in termine di prezzo di vendita,conta che gli utili entrino nelle nostre casse piuttosto che in quelle degli americani(o dei francesi)

    Il dittatore quando prese il poeter mando fuori dalle palle gli italiani residenti,ma mando anche fuori dalle palle francesi e inglesi dal business dell'estrazione,prediligendo l'eni.....non e' una questione di averlo gratis,ma di averlo e di estrarlo....Con questa storia,se va bene,la benzina la si paghera' 1.50 comunque.......solo che l'incasso dallo 0.001 che costa ad arrivare a 1.50 del 15% minimo di carburante venduto in italia e importato dalla libia non sara' piu' lo stato italiano ma altri....scusa se e' poco
     
    Ultima modifica di un moderatore: 30 Marzo 2011
  7. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    Assolutamente daccordo,ma come detto qualche pagina fa quando sparano un petardo lo devo tutti giustificare per motivi umanitari.....guarda l'iraq.....costato morti su morti a tutti quanti,in teoria in mano americana ormai da anni,i quali potevano dire.......bene,il petrolio e' nostro,l'iraq esce dai paesi arabi produttori che fanno cartello,oggi il prezzo e' di 15 dollari al barile.......l'iran non e' daccordo??stupendo....se non e' daccordo se la vede con la kitty hawk non domani mattina,subito....L'arabia saudita non vuole??bene.......sbarco con truppe di terra e vado direttamente con una colonna corazzata fuori dall'umile dimora del re beduino che fino a 70 anni fa aveva le pezze al culo e faceva il pane su un sasso rovente con la sputa sto figlio di un dio minore......

    Il caso vuole che la guerra in iraq l'ha fatta bush che se non sbaglio e' un texano estrattore di petrolio,col suo vicepresidente Cheney che era presidente dell'helliburton(tecnologia nell'estrazione) strano

    A quel punto la guerra bisogna farla non solo con quelli che per fare la focaccia prendevano il cammello andavano vicino a una pietra rovente e impastavano la farina con la saliva mentre noi inventavamo il motore a scoppio.......la devi fare con la franciaml'inghilterra e gli USA........mi sembra che ci avevamo gia provato:-))con qualche socio importante:-)purtroppo non ci siamo riusciti

    onore per Afrika Korps,mica erano li per la sabbia........c'e' l'hanno messa tutta..pensa,se avessero avuto acqua e benzina sarebbe andata in modo presumo assai diverso..mai stato a Q33?emozionante!
     
    Ultima modifica di un moderatore: 30 Marzo 2011
  8. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.769
    859
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    80.193
    330i E91 Attiva, Mini One D
    Mio zio è stado decorato per quella battaglia, ho ancora l'articolo di giornale del tempo che lo riguarda.
     
  9. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    Para' o carrista o fanteria?:-))

    fagli i complimenti se c'e' ancora

    Durante la battaglia di El Alamein la divisione operò in riserva fino al 4 novembre quando fu gettata nella mischia contro la 7^ divisione corazzata britannica con i suoi possenti carri Grant e Shermann di fabbricazione americana. Famoso è rimasto il testo dell'ultimo messaggio radio captato dal Comando dell'Armata: "Carri nemici irrompono spalle Ariete. Con ciò Ariete circondata. Carri Ariete combattono"

    io a quei francesi li gli abbaterei gli aerei,di indole......ormai siamo alleati finocchi no??ecco il risultato che per mettegliela in saccoccia bisogna anche baciare la mano a un fottuto beduino......se serve per i soldi,beh.......si deve fare....non possiamo permetterci frasi come il copia incolla del comando ariete riportato sopra
     
    Ultima modifica di un moderatore: 30 Marzo 2011
  10. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    Ecco.....:-))

    questa e' uscita dopo che scrivevo il post in risposta a Gianse

    Gran Bretagna e Qatar, due dei Paesi che hanno guidato l'opposizione internazionale a Muammar Gheddafi, oggi hanno detto ai libici che non li abbandoneranno mentre cercano di costruire un futuro di pace. Continua a leggere questa notizia

    Non li abbandoneranno.......certo che non lo faranno,figurati se li abbandonano:-))

    In tutto cio' Obama e' il premio nobel per la pace e Sarkosy non fa entrare i tunisini dalla frontiera di ventimiglia.....io gli fornirei i canotti per sbarcare via mare a nizza in un bel gruppone cosi se li porta a casa sua visto che e' cosi' buono e li vuole aiutare
     
    Ultima modifica di un moderatore: 30 Marzo 2011
  11. JerryGarcia

    JerryGarcia Collaudatore

    458
    20
    5 Luglio 2004
    Reputazione:
    6.138
    320d F34 M, 325d E91, 320d E91, 318i E46
    A proposito avrei un paio di domande tecniche semi-serie:

    1) La Francia respinge gli immigrati che trovano sui treni Liguria-Francia, OK. Dove li beccano? Oltre il confine (oppure frameno il treno in bit prima e fanno i controlli)? Come fanno a spedirceli indietro? Noi li accettiamo? E' corretto? Come facciamo a sapere che nel mucchio la Francia non ci butti dentro anche qualche criminale di cui si vogliono sbarazzare e che non era veramente parte della 'processione' di questi giorni?

    2) Possiamo 'scortare' questi barconi in acque internazionali "a largo della Corsica" e poi chi vivrà vedrà?

    Non entro nel merito della solidarietà o meno ma vorrei capire se almeno la beffa possiamo evitarcela...
     
  12. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    se non ho capito male li beccano al controllo in stazione a mentone ,fanno quello che vogliono,e ce li rispediscono indietro,e noi li accettiamo.......il bello e' che accettiamo gli immigrati,sia la politica di quei galletti di ***** che stanno facendo quello che gli pare.....assurdo!
     
  13. gianse

    gianse Collaudatore

    406
    69
    22 Giugno 2008
    Reputazione:
    7.267
    bmw 330ci restyling
    il problema e' che i respingimenti a terra si possono fare (li fanno tutti), quelli in mare no a causa delle leggi marittime internazionali che anche l'Italia ha sottoscritto.

    comunque secondo me avevamo un solo modo per fregare i Francesi, anticiparli nei bombardamenti, ma come al solito siamo degli eterni indecisi e ci piace giocare facile attendendo di vedere chi vince per poi accodarci.
     
  14. eternity

    eternity Collaudatore

    428
    5
    27 Giugno 2007
    Reputazione:
    318
    520d
    in genere, quando si fanno affari con qualcuno, ci dovrebbero essere reciproci vantaggi. Se mancasse questa condizione per uno dei due soggetti, semplicemente non si farebbe l'affare. Evidentemente l'Occidente trae vantaggio nell'avere relazioni economiche con Russia, Cina e paesi arabi. Pretendere di avere qualcosa senza dare niente in cambio sarebbe sfruttamento, concetto che teoricamente dovrebbe essere anacronistico, ma che in realtà viene mascherato più o meno bene attraverso l' "esportazione di democrazia".
     
  15. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.769
    859
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    80.193
    330i E91 Attiva, Mini One D
    In realtà è zio di mio padre, vivo e vegeto. Carrista, il giornale dice qualcosa tipo "..nonostante si trovasse in inferiorità numerica, sprezzante del percolo ordinava ugualmente l'assalto e riusciva a mettere fuori combattimento la colonna nemica..".

    Un personaggio carismatico: tombeur de femmes, in seguito divenuto console in Africa, per rendersi conto del tipo ti dico che come regalo di maturità al figlio regalò una Lamborghini Miura.

    Fine OT.
     
  16. 996GT3

    996GT3 Presidente Onorario BMW

    20.769
    859
    11 Novembre 2005
    Reputazione:
    80.193
    330i E91 Attiva, Mini One D
    L'affare deve essere per entrambi, ma magari queste condizioni non si verificano contemporaneamente. Hanno voluto che il muro di Berlino cadesse per sfruttare nuove opportunità di commercio? Ok, ma forse a 20 anni di distanza e col senno di poi ci interroghiamo se ne è valsa la pena?

    Ps: sono consapevolmente cinico, ma tanto tutti ragionano così su certi argomenti, quindi tanto vale evitare di edulcorare la cosa.
     
  17. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    mercoledì, 30 marzo 2011 - 8:30

    MILANO (MF-DJ)--Parigi, con la complicita' di Berlino, vuole arrivare allo show down finale: l'Italia fuori dalla serie A dell'euro. Quello che sulla carta potrebbe sembrare solo un elemento da spy story finanziaria si comincia a materializzare sulla scrivania di Giulio Tremonti come una concreta possibilita'.

    Le ultime uscite aggressive delle aziende francesi, a caccia dei tesori nascosti nella pancia di Edison (Amburgo: EDX.HM - notizie) , Parmalat (MDD: PLT.MDD - notizie) , FonSai, Pioneer (Berlino: PIO.BE - notizie) e persino Generali (Madrid: BASI.MC - notizie) , nascondono, si legge in un articolo di Milano Finanza, un progetto che va anche al di la' del gia' deprecabile evidente intento di far fuori Roma dalle rotte petrolifere della Libia in fiamme: spolpare il cuore dell'economia italiana, conquistarne magari una bella fetta del risparmio e costringere il Belpaese affannato a fare i conti con la possibilita' di cadere nella serie B del futuro euro, tutto a trazione franco-tedesca.

    Il tutto condito da un dato ancora oggi molto poco noto: una bella fetta del debito pubblico italiano, 1.700 miliardi, e' in pancia alle banche transalpine, dopo essere stato custodito per decenni nei portafogli dei Bot people e negli ultimi anni da istituti italiani e soprattutto stranieri. red/alb alberto.chimenti@mfdowjones.it
     
  18. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.202
    63
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
    evviva ai liberatori,e portatori di pace.


    LETTERA APERTA DEI MEDICI RUSSI IN LIBIA


    AL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE RUSSA

    24 marzo 2011, Tripoli, Libia

    Al Presidente della Federazione Russa D. Medvedev

    Al Primo Ministro della Federazione Russa V. Putin

    dai cittadini di Ucraina, Bielorussia e Russia che lavorano in Libia

    Gentili Sig. ri Medvedev e Vladimir Putin,

    Ci avete spiegato che i cittadini della ex Unione Sovietica erano destinati a divenire oggi cittadini di una comunità comprendente differenti stati slavi: Ucraina, Bielorussia, Russia. Nonostante questo, noi crediamo che sia la Russia, in quanto erede dell’URSS, la nostra sola protezione per gli interessi delle nostre nazioni e per la sicurezza dei nostri cittadini. E’ per questo che ci appelliamo a voi, in cerca di aiuto e di giustizia.

    Oggi assistiamo ad una plateale aggressione degli USA e della NATO contro un paese sovrano, la Libia. E se qualcuno ancora ne dubita, noi affermiamo trattarsi di un fatto ovvio e ben noto, poiché tutto sta accadendo sotto i nostri occhi e le azioni degli USA e della NATO minacciano la vita non solo dei cittadini della Libia, ma anche di noi che ci troviamo sul suo territorio. Siamo indignati per i barbari bombardamenti della Libia perpetrati in questo momento dalla coalizione USA-NATO.

    Il bombardamento di Tripoli e di altre città della Libia non ha per obiettivo soltanto i sistemi di difesa aerea e i velivoli dell’aviazione libica e non è rivolto soltanto contro l’esercito, ma ha preso di mira anche le infrastrutture civili e militari. Oggi, 24 marzo 2011, gli aerei degli USA e della NATO hanno bombardato per tutta la notte e tutta la mattina un quartiere di Tripoli, Tajhura (dove si trova fra l’altro il Centro di Ricerca Nucleare libico). Le difese aeree e i velivoli situati a Tajhura erano già stati distrutti nei primi 2 giorni di attacchi e in città rimanevano altre installazioni militari in attività, ma oggi l’obiettivo dei bombardamenti sono le baracche dell’esercito libico, intorno alle quali vi sono quartieri residenziali densamente popolati; lì vicino si trova anche il più grande centro di cardiologia del paese. I civili e i medici non avrebbero mai potuto immaginare che si sarebbe arrivati a distruggere normali quartieri residenziali, perciò nessuno dei residenti o dei pazienti dell’ospedale era stato evacuato.

    Le bombe e i missili hanno colpito le abitazioni civili e sono caduti vicino all’ospedale. I vetri del centro cardiologico sono andati in frantumi e nell’edificio riservato alle partorienti con problemi cardiaci sono crollati un muro e parte del tetto. Ciò ha provocato dieci aborti, la morte dei neonati e il ricovero delle madri nel reparto di cura intensiva; i medici stanno lottando per salvare loro la vita. Noi e i nostri colleghi stiamo lavorando sette giorni alla settimana nella speranza di salvare qualcuno. E tutto questo è la diretta conseguenza del lancio di bombe e di missili contro edifici residenziali, che hanno provocato dozzine di morti e di feriti che il nostro personale cerca di operare e visitare. Un numero così enorme di morti e di feriti, come quello registrato oggi, non si era avuto durante l’intera durata delle insurrezioni in Libia. E questo lo chiamano “proteggere la popolazione civile”?

    Con la piena responsabilità di testimoni e di persone partecipi di quanto sta accadendo, noi dichiariamo che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno perpetrando un genocidio contro il popolo libico, come già avvenuto in Yugoslavia, Afghanistan e Iraq. I crimini contro l’umanità compiuti dalle forze della coalizione ricordano quelli commessi in Germania, dove pure i civili venivano fatti a pezzi allo scopo di suscitare orrore e di spezzare la resistenza del popolo (la Germania lo ricorda e per questo ha deciso di non partecipare a questo nuovo massacro). Oggi essi mirano, con metodi simili, a far sì che il popolo libico rinunci al proprio capo e al proprio legittimo governo e ceda senza fiatare la propria ricchezza nazionale alle forze della coalizione.

    Comprendiamo bene che appellarsi alla “comunità internazionale” per salvare il popolo della Libia e tutti coloro che vivono in Libia sarebbe perfettamente inutile. La nostra sola speranza è la Russia, che possiede diritto di veto all’ONU, e in particolare i suoi capi, il Presidente e il Primo Ministro.

    Confidiamo ancora in voi, come in voi abbiamo confidato in passato, quando prendemmo la decisione di restare in Libia per aiutare il suo popolo, dedicandoci anima e corpo al dovere medico. Dopo il fallito colpo di stato alla fine di febbraio, la situazione in Libia si era calmata e il governo era riuscito a ripristinare l’ordine. Tutti in Libia sapevano che senza l’intervento americano, il paese sarebbe ben presto ritornato alla sua vita normale. Convinti che la Russia, col suo potere di veto, non avrebbe permesso l’aggressione degli Stati Uniti e dei suoi alleati, abbiamo deciso di restare in Libia, ma ci siamo sbagliati: la Russia, sfortunatamente, ha creduto alle false rassicurazioni degli americani e non si è opposta alla decisione criminale di Francia e Stati Uniti.

    Noi siamo ucraini, russi e bielorussi, persone di diverse professioni (soprattutto medici) che lavorano in Libia da oltre un anno (da 2 a 20 anni). In tutto questo tempo abbiamo imparato a conoscere il modello di vita del popolo libico e dichiariamo che pochi cittadini, in altre nazioni del mondo, possiedono le comodità di cui possono godere i libici. Tutti hanno diritto a cure gratuite e i loro ospedali sono dotati del miglior equipaggiamento medico del mondo. In Libia l’istruzione è gratuita e le persone capaci hanno la possibilità di studiare all’estero a spese del governo. Ogni coppia che si sposa, riceve 60.000 dinari libici (circa 50.000 dollari USA) come assistenza economica. Lo stato concede prestiti senza interesse e spesso senza scadenza fissa. Grazie ai sussidi governativi, il prezzo delle automobili è molto più basso che in Europa e ogni famiglia può permettersi di acquistarle. Benzina e pane costano pochi centesimi, gli agricoltori non pagano tasse. Il popolo libico è tranquillo e pacifico, poco incline all’alcool e molto religioso.

    Oggi questo popolo sta soffrendo. In febbraio, la vita pacifica di questa gente è stata violata da bande di criminali e da giovani pazzi e drogati, che i media occidentali hanno chiamato per qualche motivo “manifestanti pacifici”. Costoro hanno iniziato a usare armi e ad attaccare stazioni di polizia, sedi governative, reparti militari, provocando una carneficina. Coloro che li guidano, perseguono un obiettivo assai chiaro: creare il caos e impadronirsi del petrolio libico. Hanno raccontato menzogne alla comunità internazionale, dicendo che i libici stanno lottando contro il regime. Diteci, a chi non piacerebbe un “regime” del genere? Se avessimo avuto un simile “regime” in Ucraina o in Russia, non saremmo venuti qui a lavorare, ci saremmo goduti le comodità che potevano offrirci i nostri paesi e avremmo fatto ogni sforzo possibile per far sì che tale “regime” continuasse ad esistere.

    Se gli USA e l’UE non hanno nulla da fare, che rivolgano la loro attenzione all’emergenza in Giappone, ai bombardamenti israeliani sulla Palestina, alla sfrontatezza e all’impunità dei pirati somali o alle condizioni degli immigrati arabi in Francia e lascino che siano gli stessi cittadini libici a risolvere i propri problemi interni. Oggi noi vediamo che vogliono trasformare la Libia in un nuovo Iraq. Perpetrare il genocidio di un intero popolo e di coloro che ad esso sono legati. Noi abbiamo prestato il GIURAMENTO MEDICO e non possiamo abbandonare i libici al loro destino, lasciandoli distruggere dalle forze della coalizione; inoltre, sappiamo che quando tutti gli stranieri se ne saranno andati e non sarà rimasto più nessuno a raccontare la verità (il piccolo staff delle missioni diplomatiche è stato ridotto al silenzio già da tempo), gli americani faranno qui una carneficina.

    La nostra unica speranza di sopravvivere è una ferma presa di posizione della Russia presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

    Speriamo che Lei, Signor Presidente, e Lei, Signor Primo Ministro, in quanto cittadini russi e in quanto persone coscienziose, non permettiate ai fascisti americani ed europei del 21° secolo di distruggere questo popolo che ama la libertà e chi ha scelto di restare con lui.

    Chiediamo perciò con urgenza che la Russia utilizzi il suo diritto di veto, un diritto conquistato con milioni di vite del popolo sovietico durante la II Guerra Mondiale, per fermare questa aggressione contro uno stato sovrano, per chiedere l’immediata cessazione dei bombardamenti degli USA e della NATO e per richiedere l’intervento delle truppe dell’Unione Africana nella zona di conflitto in Libia.

    Nota: ai delegati del Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell’Unione Africana, accettati tanto dal governo libico quanto dai capi dei ribelli per arrivare ad una soluzione pacifica del conflitto, non è stato consentito l’ingresso in Libia dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Questo atto dovrebbe essere condannato da Russia e Cina, che dovrebbero studiare le risoluzioni dell’UA e sostenere le sue sagge decisioni.

    GIU’ LE MANI DALLA LIBIA!

    Con rispetto e speranza

    nella Vostra saggezza e onestà

    i cittadini di Ucraina, Russia e Bielorussia di stanza in Libia

    Bordovsky S., Vasilenko, S., Vegerkina A., Henry IV, Henry H., L. Grigorenko, DraBragg, A., Drobot V. Drobot, N., Yemets E., Kolesnikova, T., Kuzin, I., Kuzmenko, B., Kulebyakin V. Kulmenko T., Nikolaev AG, Papelyuk V. Selizar V. Selizar About . Smirnov, O. Smirnova, R., Soloviev DA, Stadnik VA, Stolpakova T. Streschalin G. Stakhovich Yu, Sukacheva L. Sukachev V. Tarakanov, T., Tikhon N. Tikhonov VI, Tkachev AV, Hadareva E., Tchaikovsky, O., Chukhno D. Chukhno O. Yakovenko D. ecc.

    [L’elenco completo delle firme sotto l'appello ai capi della Russia e sotto la richiesta di un tribunale internazionale dell'Aja per i crimini di USA e NATO in Libia].
     
    Ultima modifica di un moderatore: 6 Aprile 2011
  19. Mvagusta

    Mvagusta Presidente Onorario BMW

    10.114
    3.803
    13 Novembre 2007
    Reputazione:
    505.961.626
    Audi A5 tdi cabrio quattro edition
    Commovente

    L'ha scrito bersani per creare un po' di casino a silvio??sopratutto questo pezzo

    Noi siamo ucraini, russi e bielorussi, persone di diverse professioni (soprattutto medici) che lavorano in Libia da oltre un anno (da 2 a 20 anni). In tutto questo tempo abbiamo imparato a conoscere il modello di vita del popolo libico e dichiariamo che pochi cittadini, in altre nazioni del mondo, possiedono le comodità di cui possono godere i libici. Tutti hanno diritto a cure gratuite e i loro ospedali sono dotati del miglior equipaggiamento medico del mondo. In Libia l’istruzione è gratuita e le persone capaci hanno la possibilità di studiare all’estero a spese del governo. Ogni coppia che si sposa, riceve 60.000 dinari libici (circa 50.000 dollari USA) come assistenza economica. Lo stato concede prestiti senza interesse e spesso senza scadenza fissa. Grazie ai sussidi governativi, il prezzo delle automobili è molto più basso che in Europa e ogni famiglia può permettersi di acquistarle. Benzina e pane costano pochi centesimi, gli agricoltori non pagano tasse. Il popolo libico è tranquillo e pacifico, poco incline all’alcool e molto religioso.
     
  20. farnci1

    farnci1 Amministratore Delegato BMW

    3.202
    63
    1 Dicembre 2004
    Reputazione:
    32.831
    linea 37 blu
Status Discussione:
Chiusa ad ulteriori risposte.

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