Introduzione super bollo per i suv e le auto di lusso in genere

...quindi, non votiamo nessuno...

quoto!!

neanche io! chi sono?

 

Naziolisti??

 

Se i signori leggessero un po' di stampa estera scoprirebbero che in Francia Sarkozy viene trattato a grandi linee in maniera paragonabile a Berlusconi.

Ma lì non dicono: «La Francia è m*rda, me ne vado, espatrio, francesi mafiosi, etc.», ma, al massimo: «Sarkozy non è degno di rappresentare un grande Paese come la Francia.»

Sempre sullo stesso livello, vi invito a leggere il comportamento dei Repubblicani e, in generale, dei detrattori di Obama in USA.

Ognuno otterrà quello che merita, ognuno abita in quello che costruisce. Se si denigra ed offende la propria Patria perché non è governata da figure a noi congeniali, non si merita, e non si costruirà, un Paese migliore.

 

quoto INTEGRALMENTE il tuo messaggio...

Evidentemente non è scritto bene!

No, davvero, non avevo capito, probabilmente è nazionalisti...

 

C'è qualcuno che Infinity ammira fuori dai confini nazionali?

 

Scusandomi preventivamente per l'OT,

Approfondendo il discorso con un esempio classificabile, c'è una classe di persone che non sopporto. E sono quegli studenti che emigrano subito dopo la laurea non perché ne abbiano necessità, ma per mere questioni economiche, e, una volta fatto, dall'estero denigrano l'Italia definendola, come di consueto oramai, m*rda e mafiosa.

Perché? Perché loro sono in America e guadagnano il doppio, triplo e quadruplo facendo valere un titolo di studio - titolo sicuramente valido ed apprezzato, visto che sono richiesti - che lì ha un costo. Una laurea in America, in Medicina ad esempio, può costare oltre 500,000 USD; in Italia costa 1,000 EUR ca. all'anno (per quei pochi che superano i 75,000 EUR lordi di reddito familiare) più i libri.

E qui il punto. Cosa merita una siffatta persona, senza onore né dignità, che sputa nel piatto dove ha mangiato, che denigra un Paese che lo ha fatto nascere, l'ha curato, fatto crescere, protetto e fatto studiare, dandogli in più la possibilità di mettersi a pari livello con colleghi che hanno dovuto, quel percorso, pagarlo punto per punto? Sì, cosa merita? In Italia merita rispetto, perché lui «ha avuto il coraggio di emigrare». Questa è l'Italia. Un Paese di ingrati. E un Paese di ingrati, signori, diventa ingrato: ognuno pensa, ed agisce, per il proprio tornaconto.

E li ho visti io, signori, con i miei occhi, miei colleghi scrivere email di protesta inneggianti allo sciopero violento per le tasse universitarie di 600 euro. Aprendo MacBook da oltre 1,500 euro. Cosa meritano questi - cosidetti - signori?

 

Io parlo di pro e contro.

Quella ricercatrice ha conseguito una laurea che in America sarebbe costata centinaia di migliaia di dollari. Giustiamente, in America, poi te la riconoscono per centinaia di migliaia di dollari.

In Italia l'università è pubblica, e il salario (anche se precario) di quella ricercatrice è costituito da soldi che tu stesso definisci strapagati. In Italia la Sanità è pubblica, in America se sei soggetto a rischio ti rifiutano (non ritrattano, rifiutano) l'assicurazione. In Italia se perdi il lavoro hai C/I e varie ed eventuali, in America vai nelle downtown a dormire sui marciapiedi (mai stato, né? Nemmeno io, ma quello che mi è stato raccontato è spaventoso), e la C/I con la crisi la hanno anche molte categorie di precari. Vogliamo continuare?

La verità, signori, è che qui quello che dice Berlusconi è indiscutibilmente vero. Abbiamo vissuto al di là delle nostre possibilità.

 

Lasciano perdere la facile demagogia di 1,000 stipendi che cambierebbe la vita a 60 milioni di abitanti della 5a o 6a potenza economica del mondo, la strategia di questo Governo, come ho avuto modo anche in questo topic di sottolineare, era quella di tagliare i servizi. Non essendoci servizi a cui sembra siamo disposti a rinunciare, compreso il già citato balletto classico, di soluzioni diverse non ce ne sono, perché anche fare debito costa, al di là del fatto che non potremmo comunque permettercelo.

Quindi rinnovo la domanda: Preferite superbollo, aumento IRPEF o accisa benzina del momento o taglio dei servizi e tasse invariate o, nel futuro, in discesa?

O l'una o l'altra. Altre uscite non ce ne sono. Se in casa entrano 2,000 euro, e ne escono 2,500, o si trovano quei 500 o si tagliano spese sempre per 500. Scontato, no?

 

Con questi discorsi ci si agita solamente - e giustamente - ma senza arrivare a risultati di alcun tipo. A Tremonti, per esempio, dei soldi che guadagnano dalla politica non gliene potrebbe fregare di meno; le loro entrate professionali sono incalcolabilmente più alte.

Non ti curare di quanto guadagnano loro, possono anche guadagnare il doppio per quanto mi riguarda, l'importante è che si facciano le scelte giuste. Attualmente, secondo te, qual è la scelta giusta? In base a quello dovrai votare.

A votare i grillini che propongono di diminuirsi lo stipendio e basta si finisce nella peste nera a flagellarsi la schiena nelle processioni dietro all'effige di San Rocco.

 

Sicuramente, però ciò non invalida il fatto che la situazione può migliorare solo con le scelte della politica, non con la modifica dell'appannaggio dei suoi rappresentanti. E tu stesso, implicitamente, la stai definendo misura demagogica.

Proseguire facendo di tutta l'erba un fascio non ci porterà certo ad un approfondimento costruttivo, non credi?

Io invece penso che non si arriva da nessuna parte avanzando per i luoghi comuni. Di avanzi di galera no, ma di "non limpidi" ne conosco anch'io, alcuni anche di persona, ed alcuni anche eletti. Il tuo però qui è un luogo comune aggravato, perché lo estendi all'intera politica, per poi restringerlo alla sola Italia. Io maneggerei bene quelle manopole, e sarei più equilibrato.

 

Se nello "status quo" fai rientrare anche gli appannaggi, ripeto, oltre un certo limite mi interesserebbe poco. Sono altre le mie aspettative.

L'aspettativa che una casta vada contro sé stessa la ritengo utopistica, quella invece che possa operare, posti i suoi interessi come risolti, per il bene comune, no.