Magica Inter!!! Ora dobbiamo lottare per lo scudetto e per la tanto ambita Champions! Battiamo sto Barca!!!
Non so a voi, ma a me ieri sera l'Inter è piaciuta molto A parte Gilardino (mica male...), per il resto hanno giocato con attenzione e grinta che non vedevo da un po'. Motta si è svegliato, Muntari ha corso e ha chiuso in ogni dove, buoni davanti... sono commosso, davvero E ora di nuovo la Roma in finale , all'Olimpico il 5 maggio...
Ma sta partita non potevamo giocarcela così sabato sera?? Abbiamo dato spettacolo, ad un certo punto, senza neanche l'olandese la palla girava a 1000 all'ora...... il punto debole sabato è stato Pandev, è troppo stanco IMHO, dopo londra è collassato!!
il suo ruolo è quello ma essendo un professionista si adatta, anche i principi debbono riposare ogni tanto, anche in vista dei prossimi mpegni :wink: comunque sia primo bivio centrato e grande mou che urla a motta alzati e corri
Dopo il tarocco su Facchetti siamo arrivati al "vilipendio di cadavere" Moggi e la sua difesa non conoscono la vergogna: dopo tutto il can can fatto, si scopre che la "madre di tutte le intercettazioni" era una bufala e che a fare il nome di Collina non è Facchetti, ma Bergamo - Ormai siamo al disgusto Bergamo: è lui a parlare di Collina nell'intercettazione con FacchettiMercoledì, 14 Aprile 2010 Ci mancava solo il vilipendio di cadavere. Se è vero che l'articolo 410 del codice penale recita: “Chiunque commette atti di vilipendio sopra un cadavere o sulle sue ceneri è punito con la reclusione da uno a tre anni. Se il colpevole deturpa o mutila il cadavere, o commette, comunque, su questo atti di brutalità o di oscenità, è punito con la reclusione da tre a sei anni”, allora – allegoricamente parlando, ma non troppo – la “Moggi-band” alla fine ci è arrivata. In una tragicommedia che non conosce la vergogna, Moggi e la sua difesa – nella persona dell'avvocato Trofino – sono arrivati al punto, nell'ultima udienza al Tribunale di Napoli, di taroccare un'intercettazione di Giacinto Facchetti, il presidente dell'Inter scomparso il 4 settembre del 2006, mettendogli in bocca una frase che invece era stata pronunciata da Paolo Bergamo, il designatore. In quella che la difesa di Moggi ha presentato come “la madre di tutte le intercettazioni” (citazione testuale), l'avvocato Trofino denunciava una frase scabrosa e inequivocabile di Facchetti che a un certo punto dice a Bergamo: “Metti dentro Collina” (per arbitrare Inter-Juventus). Sulla base di ciò, Trofino ha messo alle corde il colonnello Auricchio: “Perché questa telefonata non è stata messa agli atti?”. “La telefonata è stata registrata e trascritta – ha risposto Auricchio, che di telefonate ne ha ascoltate a migliaia, ritenendo degna di fede la citazione di Trofino -, ma non è nell'informativa perché non è stata considerata investigativamente utile”. A queste parole, molti in aula si sono stracciati le vesti. Per l'indignazione. Invece era tutto falso. La madre di tutte le intercettazioni è una bufala e a mo' di boomerang, tra poco, finirà con l'abbattersi sul testone lucido di Big Luciano. Punto primo: Facchetti non ha mai detto a Bergamo di mandargli Collina. L'audio della telefonata è inequivocabile. E anche se a un certo punto le due voci si sovrappongono, è Bergamo a fare il nome di Collina. “Senti – dice Bergamo riferendosi alla designazione per Inter-Juventus –, per domenica noi facciamo un gruppo di internazionali perché non vogliamo rischiare niente... quindi sono quattro, tutti e quattro possono fare la partita. C'è...”. Breve pausa. Nella quale s'inserisce Facchetti che dice: “Ma metti dentro qualche...”. Qui riprende a parlare Bergamo, che si era arrestato al “c'è” e inizia l'elencazione: “... Collina... Ma tutti internazionali, Giacinto. Così perlomeno non c'è discussione perché c'è dentro Collina, c'è dentro Paparesta, c'è dentro Bertini, c'è dentro Rodomonti”. Bufala clamorosa, come si vede. Questa sarebbe dunque la madre di tutte le intercettazioni, il Totem attorno a cui il popolo delle vedove di Moggi si è dato appuntamento per raccogliersi in preghiera davanti all'effige del dio Luciano e chiedere l'esemplare cacciata agli inferi dell'Inter del malaffare. Macchè. Non c'era niente di vero: tutto taroccato come ai tempi della super-moviola del Processo di Biscardi (ricordate? La conduceva Baldas, e cioè l'ex designatore ai tempi del famoso Juve-Inter 1-0, quello del rigore-non rigore Iuliano-Ronaldo). Facchetti, che lo ripetiamo, è morto il 4 settembre del 2006 e non ha la facoltà di difendersi, non ha mai detto a Bergamo di mandare Collina ad arbitrare Inter-Juventus; per la cronaca, si beccò Rodomonti, l'arbitro del leggendario gol non convalidato a Bianconi in Empoli-Juventus del campionato '97-'98: palla dentro di mezzo metro prima del rinvio di Peruzzi, con Rodomonti che da due passi non vede e fa cenno di proseguire. Si era sullo 0-0. La Juve vince poi la partita 1-0. Sotto processo a Napoli con l'accusa di “associazione a delinquere” finalizzata alla frode sportiva – reato per cui Giraudo, compagno di merende alla Juventus, è già stato condannato a 3 anni di reclusione, pena ridotta di un terzo per via del rito abbreviato -, e già condannato a 1 anno e 6 mesi per “violenza privata” nel cosiddetto Processo-Gea, Luciano Moggi continua a sorprendere. E col tarocco dell'intercettazione Bergamo-Facchetti stabilisce un record: allegoricamente parlando, ma non troppo, colleziona anche il reato di “vilipendio di cadavere”. Lo scempio che Moggi ha fatto martedì, al Tribunale di Napoli, della figura di Giacinto Facchetti, è la vergogna elevata alla massima potenza. E le patetiche scuse fatte in serata dall'avvocato Prioreschi (“C'erano quattro o cinque persone che hanno ascoltato la telefonata: e comunque la sostanza non cambia”), non fanno altro che aggiungere vergogna a vergogna. Questa è l'Italia. Questi sono gli italiani.
io me la godo eccome lunedì mi son fatto 6 ore di picchetto per il biglio di inter - barca mentre gli altri guardan il processo in tivù io me ne vado al tempio
Da ricordare che Eto'o quando in principio giocava nel real madrid (ancora giovanissimo e sconosciuto) il suo ruolo era terzino destro. Poi l'allenatore (non linciatemi ma mi pare che fosse stato Benitez) lo scoprì come un attaccante di sfondamento...
x nbz Wesley Sneijder dopo aver fatto il gesto dell'ombrello a Firenze, diverrà il nuovo testimonial del noto Antivirus "Avira Antivir"
ecco sbucare dal nulla la limpidezza e professionalità del guardalinee che fece fuori maicon a bologna, non ci diede rigore a napoli, non ha espulso pasqual sabato leggete un pò LA TELEFONATA BERGAMO-PAIRETTO Parlano della griglia per la gara di campionato ma anche di un referto ''alterato''. Un referto che il quarto uomo avrebbe dovuto scrivere sul comportamento di Totti (''lo ha mandato a cagare'') nei confronti dell'arbitro Trefoloni per cui, se messo nero su bianco, sarebbe scattata la squalifica per il capitano giallorosso la domenica successiva, quella di Juventus-Roma. La conversazione telefonica, tra le 74 che potrebbero essere acquisite dal Tribunale di Napoli nel processo Calciopoli così come chiesto dalla difesa di Moggi, è del 24 novembre del 2004 e al telefono ci sono i due ex designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. Bergamo: ''Ayroldi si è comportato male in Roma...Roma, Roma Roma... (Roma-Palermo 1-1 ndr) è successo questo alla fine della partita Totti lo ha mandato a cagare, ha mandato a cagare Trefoloni, ma lui non se ne è accorto.... e nello spogliatoio ha detto lui che doveva scrivere questa cosa. Ha fatto un discorso non chiaro, è stato ascoltato ma non da Matteo. Quando è stato ascoltato non da Trefolini. Quando sono arrivato il giovedì successivo all'allenamento questo cretino di Ayroldi parlando con un altro arbitro ha detto: 'oh meno male che non ho scritto di Totti... te lo immagini.... giocavano con la Juve, metti caso che lo squalificavano e perdevano davano la colpa che non c'era Totti. Matteo ha detto 'ma che ***** dici questa storia la sai te...''. Matteo con me non ne ha voluto parlare e mi ha detto 'guarda questa cosa è una bruciatura detta cosi' per lui per me''. Io ho detto a Matteo 'noi non ne vogliamo parlare pubblicamente ma con Ayroldi ne parleremo io e Gigi al prossimo raduno perche' la dobbiamo chiarire: se lui prende una iniziativa di questo tipo la deve concordare con noi non con se stesso, ne parlarne in presenza di altri...''. Pairetto: ''E' proprio un coglioncello... non è un malizioso,è da sciocchi parlare in presenza di altri...'' Bergamo: ''E' un ******** non è un coglioncello...se c'è qualcosa prendi l'arbitro in disparte e dici: è successo questo...lo scrivo?''. Pairetto: ''Per lo meno a pensare a chi gioca la settimana dopo... magari gli è venuto in mente dopo''. Bergamo: ''Io ci metto la mano sul fuoco che lui non ci ha nemmeno pensato che la partita dopo era Juve-Roma, ci scommetterei le palle ma lui non è un arbitro che può essere ingenuo cosi....''. Pairetto: ''Bisogna dirglielo però... se decidiamo di metterlo in B non è un problema, certo non litighiamo su Ayroldi...''.