Dunque, non per tiramela, ma in qualità di ing. mecc., posso darvi una spegazione sulla base di quanto acquisito all'Università. Il Teflon (marchio registrato da DuPont) è come già detto dal mitico ed informatissimo Rallyman un PTFE (= polytetafluoroetilene), dunque appartiene, nel mondo termoplastici Hi-Tech alla famiglia dei fluoropolimeri (C2 F4). Le sue proprietà sono: Meccaniche: -basso coefficente d'attrito ≈ 0.5 µm (il più basso mel mondo dei polimeri) -Buona resistenza all'abrasione -Ottime qualità antiadesive Chimiche: -Unico polimero al mondo a resitere al 99% delle sostanze utilizzate a livello industriale -Assorbimento di umidità estremamente basso Termiche: -Stabile da -200°C a 250°C (300° per un breve periodo) Elettriche: Non ci interessano... Questi dati evidentemente parlano da soli per quanto concerne l'impiego del PTFE in situazione dova sia necessario ridurre i coefficenti di attrito volventi (in rotazione) e radenti (strisciamento). Viste le proprietà, nessun polimero potrebbe sostituirlo! Sono stati fatto dei test con un apposito macchiario (del quale non ricordo il nome) documentati in modo molto professionale su uno degli utimi numeri di Elaborare, con risultati davvero incoraggianti. La cosa che mi fa pensare è la durata ovvero l'adesione di particelle sulle superfici metalliche. Industrialmente si usa rivestire dei componenti metallici (soprattutto nell'industria chimica) con uno strato di PTFE di 0.02-0.05mm per vari motivi. Questa adesione viene però realizzata sinterizzando la polvere di teflon sul metallo. Additivando un motore, non si fa la stessa cosa, ma bensì si miscela l'olio con le particelle, che non vedo come possano aderire in modo semi-permanete (per 100'000 km). Queste fanno la loro funzione ma vengono espunle quasi completamente con il cambio dell'olio. Il mio responso è dunque: Ok per l'additivo al PTFE, ma dopo il cambio dell'olio il 90% del PTFE se ne sarà andato. Di conseguenza occorre ritrattare!
Un'altra cosa : molti dicono che il teflon va ad intasere il filtro dell'olio con conseguente danno possibile la motore
È possibile. Dipende dalla dimensione media delle particelle di PTFE e dalla dimensione media della maglia di filtraggio. Non so darti una risposta, ma mi sembra un rischio talmente intercettabile e ovvio che chi sviluppa, produce e commercializza questi prodotti dovrebbe aver verificato.
Infatti le particelle di teflon sono piccolissime... Vai tranquillo Aristo, non intasano nulla. Ti ringrazio Garzò per i tuoi complimenti (fanno sempre piacere detti da un ingegnere, io sono solo ragioniere... ). Io cerco di stare sempre informato, ma non si finisce mai di imparare, soprattutto in campo meccanico/elettronico...
Allora Aristo, ti do io la soluzione migliore, visto ke hai tutti questi dubbi: 1. olio motore Bardahl XTC C60 5W40, che è addizionato all'origine con fullerene :arrow: costo: circa 12 euri al litro :frown: 2. trattamento olio cambio e differenziale Slick 50 da 80 ml :arrow: costo circa 55 euro. Così facendo avresti un trattamento "non definitivo" per l'olio motore (ed i tuoi dubbi dovrebbero sparire ) mentre per cambio e differenziale, essendo il trattamento "definitivo" ma fatto su singoli organi, lo fai una volta e nn ci pensi più Ciao
Sul punto 2 sono perfettamente d'accordo, mentre sul punto 1 in questa stagione metterei il Bardahl XTC SYNTHETIC OIL 20W50. E' il massimo che si possa mettere su un auto di serie. Nasce come olio da competizione. Di certo non ti dura 20.000km, io a 10.000km comunque l'olio lo cambio sempre per abitudine.