Il viceprefetto si cancella la multa Torino, la contravvenzione era di 78 euro: adesso è indagato. Lui si difende: "Ero in servizio" foto Dal Web 09:49 - Ha ricevuto una multa e con i propri poteri se l'è cancellata. Ha fatto tutto da solo il viceprefetto di Torino Roberto Dosio, esercitando nella massima legalità i suoi poteri. Tuttavia il suo comportamento non è piaciuto alla Procura, in particolare al sostituto procuratore Andrea Padalino che lo ha indagato con l'accusa di abuso d'ufficio: Dosio non avrebbe dovuto giudicare se stesso, per questione di "stile". Il 27 maggio 2011 Dosio era stato multato (78 euro) perchè alla guida senza libretto e senza l'assicurazione esposta. "Ero in servizio", si è giustificato il viceprefetto, che ricorda al quotidiano "La Repubblica" che "per archiviare le contravvenzioni la comune interpretazione è che quando ci siano motivi di servizio si debba estendere anche alla mancanza di documenti". Il 14 giugno 2011 così ha presentato ricorso e il 28 settembre, quando gli è toccato "giudicarsi", ha stabilito che il ricorso fosse fondato. Multa cancellata, quindi. "La mia è stata una scelta" commenta Dosio ", un atto di trasparenza, coerenza e responsabilità che oggi manca sempre più spesso nella pubblica amministrazione. Ho trattato il mio ricorso come quello di un normale cittadino e l'archiviazione a se medesimi è pienamente legittima". da tgcom24
A parte il discorso morale più o meno discutibile, se non sbaglio (giuristi del forum fate chiarezza) in Italia nessuno può giudicare sè stesso. Quindi oltre a dimostrare che l'annullamento aveva motivi fondati, non capisco come il soggetto abbia potuto presentare ricorso e giudicarselo da solo, è un controsenso in ambito legale, se non sbaglio. Anche ammettendo che le multe andassero annullate, lui non poteva giudicare il suo stesso ricorso, ma doveva in ogni caso farlo giudicare ad un suo collega di pari autorizzazioni, o magari al prefetto titolare.
Quello che questo "signore" ha gravemente violato è l'art. 6 del Codice di Comportamento dei dipendenti delle pubblica amministrazione (Decreto Ministeriale del 28/11/2000) che recita: Mi fa ridere sentir parlare di questione di stile!! Questo vigliacco ha violato un obbligo giuridico ben preciso, quello di astensione per conflitto di interessi! E non solo questo: io vorrei che il giudice contestasse anche nel merito della decisione! Quali sarebbero le ragioni di servizio che autorizzano a violare il codice della strada non esibendo il tagliando di assicurazione e non portando con se il libretto di circolazione, per giunta di un auto di un familiare? Perchè gli hanno fatto solo 78 euro di multa per queste due infrazioni? e il sequestro del mezzo non è previsto? Perchè sul ricorso ha deciso lui viceprefetto e non il prefetto? Guarda caso avrà aspettato il giorno che il prefetto era in ferie per avere lui la competenza a giudicare il ricorso?
