Purtroppo Sergio in Francia fanno i fatti noi le chiacchiere,in quel paese la Le Pen ha forti possibilità di vincere.
A proposito di energia, date un'occhiata a questo progetto, che parte nonostante tutto e tutti: http://www.igi.cnr.it/?q=content/se-vuoi-sapere
...forse stavano montando un pannello solare (made in china) sulla cuccia del cane, oppure sul tetto del termovalorizzatore a Parma !!! :wink:
Forse perche' ci si rende conto delle cose quando si ha la possibilita' di lavorare nelle commissioni? Ps: mai detto che la situazione attuale sia colpa di Renzie, ma del mondo che rappresenta. Sei fantastico a negare l'evidenza, ma ad ognuno i suoi hobby La piena? Quale? Quella che ha travolto l'Emilia e la Sardegna per le quali il governo dei tuoi compari ancora non ha trovato le risorse /emoticons/biggrin@2x.png 2x" width="20" height="20">?
Non scherzerei mai su cose del genere,intendevo la fuoriuscita dei dissidenti dal vostro gruppo,questa mattina ne hanno annunciato altri 5.
Erano i 5 che gia' avevan annunciato i media di regime la settimana scorsa (che poi in realta' dovevano essere piu' di dieci, sempre secondo tali media), non e' che annunciandoli piu' volte aumentano .
Però Niko, aspetta: i media riportano anche semplici notizie e questi altri cinque espulsi hanno detto la loro sulla questione, esprimendo il proprio punto di vista. Il punto piuttosto è un altro e cioè: esiste un regolamento interno al M5S che impedisce ai propri eletti di esprimersi liberamente qualora dissentano dalle linee guida di Grillo? Te lo chiedo perchè la mia coscienza elettorale si sta risvegliando da un lungo torpore e sono sempre più attratto dagli estremismi anticasta, antieuropeismo e antibancario del santone lugure...
Nel regolamento non vi e' nessuna norma che vieta di essere in dissenso con Grillo, ma semplicemente viene regolamentato il rilascio di interviste e dichiarazioni alla stampa ed ai media in generale. Nelle riunioni dei gruppi parlamentari, degli attivisti e dei semplici iscritti, si discute e non sempre con toni pacati, anche contestando le idee di Grillo, ed il fatto che quest'ultimo non e' il despota assoluto del Movimento e' palese nelle votazioni sul reato di clandestinita' e sull'incontro con Renzi. Il Movimento 5 Stelle non e' un partito tradizionale in cui convivono decine di correnti, ma un movimento con un solo scopo, mettere fuori dalle istituzioni la vecchia classe politica corrotta e sostituirla con i normali cittadini, una volta assolto questo compito, non e' detto che non scompaia, come piu' volte detto anche da Di Maio. Il tutto puo' piacere o meno, ma va dato atto almeno della coerenza mostrata, ovvero fare cio' che si era promesso in campagna elettorale, mai con la vecchia politica, e cosi' e' stato.
E può anche starci, come ragionamento, quello dell'avversione alla "vecchia" politica. Ma se prometti di cambiare il Paese e a quella promessa qualche milione di italiani ci crede, la responsabilità non è più verso te stesso, quindi autoreferenziale, ma verso chi ha votato il M5S nel proprio collegio elettorale, concedendo a un suo parlamentare la propria fiducia: quello che finora è sfuggito a Grillo (imho) è proprio questo: chi oggi sta a Roma deve referire soprattutto a chi lo ha eletto, non a chi ha dato vita al movimento stesso, altrimenti rischia di trasformarsi in un Berslusconi qualsiasi. Grillo spesso si lamenta della poca attenzione dei media verso programmi e parlamentari propri del movimento e anche chi vuole sapere cosa combinano, si trova nella stessa difficoltà, quindi ben venga ogni forma di comunicazione in tal senso, sia essa concordata o meno.
Infatti ultimamente partecipano spesso ai Talk, settimana scorsa Di Maio era da Mentana, stasera Di Battista e la Ruocco sono da Santoro. Per quanto riguarda il dover dare conto agli elettori hai ragione, ma gli elettori conoscevano benissimo prima di votare quali fossero le regole e gli obbiettivi cardine del Movimento.
Ti ricordo che ho già espresso la mia opinione sulla vecchia politica: forse sono proprio gli adepti del comico miliardario genovese (qualcuno ora lo chiama santone ligure) e del guru suo compare, a negare l'evidenza della loro sudditanza psicologica nei confronti di chi ha creato il M5S, visto che da soli (gli adepti) non ne sarebbero mai stati in grado.