Arrivato, alla fine, in Normandia sono passato all'esplorazione dei luoghi dello sbarco del 6 giugno 1944. Questa è la cattedrale della città in cui ho soggiornato: Bayez. Il primo sito che ho visitato è stato quello relativo alla cittadina di Arromanches - les - Bains dove, sulle spiaggie Gold e Juno c'è stato lo sbarco degli Inglesi e dei Canadesi. In sostanza è stato creato, nelle acque antistanti la città, una sorta di porto artificiale per permettere lo sbarco dei mezzi atti all'offensiva di terra. I resti di tale creazione, sono ancora oggi visibili nelle acque della Manica. Questo è il museo dello sbarco. La mia Biemme nel parcheggio del Museo
Mi sono poi spostato verso Colleville-sur-Mer dove c'è la famosa Omaha Beach e, sopra la quale, vi è il cimitero americano.
Eccomi giunto al Cimitero Americano di Colleville. Che dire: è un luogo in cui si dovrebbe andare almeno una volta nella vita per riflettere e pensare alla vita stessa, alla morte, alla libertà ed alla barbarie della guerra. Ognuno di voi che ha visto uno dei tanti film sullo sbarco in Normandia ed in particolare "Salvate il soldato Ryan" di Spielberg, non potrà mai cancellare dalla sua memoria quei terribili ma realissimi 20 minuti iniziali del film in cui avviene lo sbarco vero e proprio. Ebbene, trovarsi lì, di fronte a quella spiaggia dove 65 anni or sono è avvenuto tutto quello, vi fa gelare il sangue nelle vene. Se poi pensate che la maggior parte di quei ragazzi sono morti per la nostra libertà, la commozione non può cogliervi e vedendo quella marea sterminata di croci bianche che si stagliano fiere su quel prato verdissimo, l'unica cosa che un essere umano può fare è ringraziare del loro sacrificio tutti coloro che si son sacrificati per un ideale di libertà. Il cimitero si estende su di una superficie di circa 58 ettari. Le croci sono 9.238. Le lapidi 9.387. le Stelle di David 149. Come vedete anche i parcheggi per le auto sono ricoperti di un morbisissimo tappeto di erbetta verde!!
Grazie. Mi hai emozionato...non so dire altro Posso solo fermarmi a meditare e dedicare un pensiero commosso a quei ragazzi.
Grande.......... non mi viene altro aggettivo. E ti ringrazio di averci fatto condividere con te, questa tua splendida esperienza. Anch'io da scapolo ho fatto viaggi lungi in solitaria in auto, mai così lunghi però, e capisco cosa intendi.......... è un piacere unico. Mi avrebbe fatto piacere visto che sei passato anche dalla mia città incontrarti anche solo per un saluto......... ma se vorrai potrei farlo io a breve....... quando scenderò direzione Puglia :wink:
Favoloso Maurizio....un bellissimo reportage storico/ludico e sicuramente un'esperienza ricca di significato :wink:
scusate l'OT, ma visto che parlavate di lago di Resia, questo è il mio contributo dello scorso anno: ..e a poca distanza da lì (a Scena), ecco cosa vidi nel parcheggio di un ristorante (non era ancora uscita in Italia): ok, fine OT, scusatemi
Grazie a te per aver seguito con interesse questa mia esperienza che ho avuto il piacere di condividere con voi tutti. Come dicevo all'inizio era un'esperienza che volevo fare da tempo e la consiglio davvero. Quando sei lì e vedi, con i tuoi occhi, quello che lo sbarco ha significato per l'intera umanità, ebbene, non puoi non vedere la vita con occhi diversi. L'emozione e la commozione è tanta ed essere di fianco ad americani che sono li a portare un saluto ad un loro avo, piuttosto che a persone comuni come me, ma che grazie al sacrificio di giovani "sconosciuti" possono vivere liberamente in una nazione senza aver conosciuto, per loro fortuna, la guerra e la distruzione causata dall'uomo, ti fa commuovere senza ombra di dubbio. Poi, grazie al museo interno, le storie di quei giovani "sconosciuti" non sono più tali poichè ti vengono raccontate e scopri così, che erano persone normalissime...con mogli, figli, padri e madri..fratelli e sorelle, fidanzate..persone che hanno deciso di combattere una guerra che non era la loro guerra ma che hanno deciso di sacrificarsi per un ideale di libertà. Ascolti quelle storie, senti il narratore che recita le lettere che questi uomini scrivevano ai loro cari e scopri, allora, che non sono più sconosciuti...e pensi: "Se io fossi stato al loro posto, sarei stato in grado di fare altrettanto? ...Probabilmente no..." ed allora la sola cosa che puoi fare è uscire ed andare a cercare quelle croci, quei nomi, quelle facce per cercare di ringraziarle simbolicamente una ad una per tutto ciò che hanno fatto per te...
Come dicevo a ONAF, sono io che ringrazio voi...certo, mi rendo conto che da quando son partito avrei dovuto fare tante tappe per salutare i tanti amici sparsi per tutta Italia ma, ahimè, il tempo era davvero poco.. Certo, quando passerai da qui per andare in Puglia, volentierissimo!!:wink:
Se vuoi ci accordiamo via PM :wink: Anche quella proposta da Bigg sarebbe una bella e delicatissima idea :wink: