I retroscena di calciopoli.

Discussione in 'Sport e Calcio' iniziata da Sgranfius, 10 Novembre 2009.

  1. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    è molto ma molto curioso che quando si parla della sfilza di reati commessi dagli onesti di milano si parla sempre del nulla o di prescrizione! ahahahahahah
     
  2. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    roba da matti!

    MILANO, 14 giugno - «Quello che si e' verificato e' stata molto semplicemente la esecuzione capillare di operazioni di 'spionaggio' di possibili e futuri dipendenti; di concorrenti; di personaggi della finanza (...) di giornalisti particolarmente critici (...) di manager» e di «vari personaggi della vita pubblica, politica ed economica italiana ritenuti 'ostili' alle due aziende, ovvero in particolare al Presidente Tronchetti Provera». Lo scrive il gup di Milano Mariolina Panasiti nelle motivazioni dei patteggiamenti sulla vicenda dei dossier illegali. Le operazioni di spionaggio sono state fatte, prosegue il giudice, nei confronti «di assistenti; di uomini politici; di mogli, fidanzate, amici, amiche, figli degli amici, calciatori, allenatori di squadre di calcio, cognati, cognate, ex mariti; con assunzione capillare di informazioni su qualunque aspetto della vita delle persone fisiche o giuridiche spiate potesse essere rilevante - eventualmente anche in termini di pressione - per le due aziende Telecom e Pirelli e per il loro Presidente». Il tutto, si legge ancora, «con assunzione di informazioni sensibili oltre che potenzialmente imbarazzanti, quali potevano essere le esposizioni bancarie, i precedenti penali e giudiziari, eventuali rapporti Sisde, o presso forze di Polizia, al punto da costituire i detti dati gia' lo standard del tipo di accertamenti che il Cipriani o il Bernardini realizzavano quasi in automatico non appena richiesti dalle security delle due societa». Il gup parla di una «attivita' di investigazione in danno di vari personaggi della vita pubblica, politica ed economica italiana (Gnutti, Colaninno, Della Valle, Bernabe', Scaroni, De Benedetti, Tremonti, Bossi, Brancher, solo per citarne alcuni)».




    GLI INTERESSI DI TELECOM - «È mancata in atti proprio la prova, anzi si è positivamente formata prova contraria, che le manovre, per come contestate agli imputati Tavaroli, Iezzi, Ghioni, sul presupposto di una loro autonoma e autoreferenziale scelta di procedere all'acquisizione di informazioni, ovvero all'esecuzione di intrusioni informatiche all'unico fine di stornare risorse economiche dalle Società Telecom e Pirelli, non abbiano avuto la reale consistente indicata dal pm che in tal senso ha fatto proprie le tesi delle due Società». È uno dei passaggi delle motivazioni dei patteggiamenti fatti dal gup di Milano, Mariolina Panasiti, nell'ambito del procedimento sui Dossier Illeciti. Per il giudice, in particolare, vi è in atti la prova che i dossier sono stati formati nell'interesse di Telecom e di Pirelli. «Le richiesta di acquisizione di informazioni e di intrusione informatica - precisa il gup - erano attività strettamente pertinenti a scelte aziendali, nelle due aziende pienamente condivise e conosciute, idonee a soddisfare e a corrispondere a specifici interessi delle due società e del gruppo dirigente che in quegli anni era rappresentato dalle medesime persone, nella specie Marco Tronchetti Provera e l'ad Carlo Buora».

    TRONCHETTI SAPEVA - «Una gravissima intromissione nella vita privata delle persone mossa da logiche partigiane nella contrapposizione tra blocchi di potere economici e finanziari, logiche che tendono a beneficiare non già l'azienda come tale ma chi in un dato momento storico ne è il proprietario di controllo». Sono le parole con cui il gup milanese Mariolina Panasiti, motivando i patteggiamenti di 16 imputati tra i quali Giuliano Tavaroli (4 anni e 2 mesi) e Fabio Ghioni (3 anni e 4 mesi) e delle due società Telecom e Pirelli (sanzioni pecuniarie per 7 milioni di euro) chiama in causa Marco Tronchetti Provera che all'epoca dei fatti era il presidente dei due consigli di amministrazione. «Che Ghioni (il capo del Tiger Team la struttura illegale interna a Telecom n.d.r.) avesse agito di sua iniziativa è palesemente inverosimile - scrive il gup - che Tavaroli (all'epoca responsabile della security n.d.r.) gestisse pratiche di quel genere nel suo interesse è parimenti altamente improbabile. La ricostruzione degli avvenimenti fornita dai pm e da Telecom e Pirelli è risultata nettamente smentita dall'incartamento processuale. Le due aziende sono pervenute ad una sostanziale accettazione delle contestazioni accedendo all'applicazione delle sanzioni pecuniarie». Il gup ricorda inoltre che le imputazioni a carico delle due società sono in una situazione di alternatività rispetto all'accusa di appropriazione indebita. Accusa che per decisione dello stesso giudice è caduta in udienza preliminare. Il deposito delle motivazioni specifiche ci sarà nelle prossime settimane contestualmente alla trasmissione degli atti ai pm affinchè svolgano nuovi accertamenti per indiividuare ulteriori responsabilità. Secondo il gup «Telecom e Pirelli erano perfettamente consapevoli delle fatture emesse da società estere per un'attività che era formalmente devoluta all'esecuzione di ben individuati, immutevoli e ben conosciuti personaggi come Cipriani e Bernardini». E le fatture gravano sul budget della security nei bilanci dell due società quotate, ricorda il giudice. «I bilanci sono stati approvati regolarmente secondo i meccanismi gerarchici fino ad arrivare ai consigli di amministrazione. In questi sedevano il presidente Marco Tronchetti Porvera e l'amministratore delegato Carlo Buora. Bilanci approvati senza alcun rilievo di sorta» aggiunge il gup.

    TESI ACCOLTE - Il giudice, lo scorso 28 maggio, nel decidere sui patteggiamenti e sulle richieste di rinvio a giudizio, aveva fatto cadere l'accusa di appropriazione indebita ai danni di Telecom e Pirelli contestata dalla Procura ad alcuni imputati, tra cui Giuliano Tavaroli, Fabio Ghioni ed Emanuele Cipriani. Nelle motivazioni si legge: «ritiene questo decidente che sia mancata in atti proprio la prova, anzi si e' positivamente formata la prova contraria, che le manovre per come contestate agli imputati» siano state compiute «all'unico fine di stornare risorse economiche dalle societa' Telecom e Pirelli». I pm, secondo il giudice, hanno «fatto proprie le tesi delle due società», che parlavano di un'appropriazione indebita ai loro danni. Una tesi che il giudice non ha accolto, spiegando che le richieste dei dossier erano attivita' «nelle due aziende pienamente condivise e conosciute». Come emerge dalle motivazioni, Tronchetti Provera e Carlo Buora «hanno approvato il bilancio dei due diversi settori security delle due aziende, senza alcun rilievo di sorta». Il budget delle direzioni security «approvato e condiviso», si legge ancora, «era negli anni cresciuto, passando da 10 milioni di euro a 50/60 milioni di euro, fino a toccare i 120 milioni di euro nell'anno 2004».

     


    LO SCOPO - «Le richieste di acquisizione di informazioni e di intrusione informatica erano attività strettamente pertinenti a scelte aziendali, nelle due aziende pienamente condivise e conosciute, idonee a soddisfare e corrispondere a specifici interessi delle due società e del gruppo dirigente, che in quegli anni era rappresentato dalle medesime persone, il presidente Marco Tronchetti Provera e l'amministratore delegato Carlo Buora». Lo scrive il Gup di Milano, Mariolina Panasiti, nelle motivazioni della sentenza con cui ha ratificato il patteggiamento di alcuni imputati nell'ambito dell'indagine sui dossier illegali creati 'all'ombrà di Telecom da una struttura capeggiata da Giuliano Tavaroli. Che i report illegali siano stati effettuati nell'interesse delle società, secondo il Gup, emerge «in maniera del tutto univoca» e in contrasto, questo il giudice lo ribadisce in più passaggi delle sue motivazioni, con la tesi fatta propria dalla procura, per la quale le attività illecite avrebbero avuto come unico scopo quello di stornare risorse economiche dalle società Telecom e Pirelli.

    TRONCHETTI SMENTISCE - Marco Tronchetti Provera, attuale presidente di Pirelli, nelle sue dichiarazioni in fase di indagini sulla vicenda dei dossier illegali ha manifestato un «ostinato diniego di ogni consapevolezza di quanto accadeva nelle aziende da lui, almeno formalmente, gestite». Lo scrive il gup di Milano, Mariolina Panasiti, nelle motivazioni dei patteggiamenti nell'ambito dell'inchiesta sui dossier illegali. Il giudice spiega, in uno dei passaggi delle oltre 300 pagine di motivazioni, che l'allora presidente di Telecom e di Pirelli nelle dichiarazioni «rese in sede di esame in fase di indagini» ha manifestato un «ostinato diniego» anche «nella consapevolezza di quegli elementi di conoscenza comunemente condivisi in azienda da dipendenti e dirigenti di diversi livelli, ed addirittura portati alla conoscenza delle collettivita' in convention di security». Il giudice, nelle scorse settimane, anche alla luce di alcune testimonianze in sede di udienza preliminare, tra cui la deposizione di Tronchetti Provera, ha disposto la trasmissione degli atti in Procura perche' valuti la possibilita' di nuove indagini.


    L'APPROPRIAZIONE INDEBITA -
    Il gup ricorda poi che le imputazioni a carico delle due società sono alternative rispetto all'accusa di appropriazione indebita. Accusa che, per decisione dello stesso giudice è caduta in udienza preliminare, ma che era stata mossa dalla Procura a carico di alcuni degli imputati. Il deposito delle motivazioni specifiche avverrà nelle prossime settimane contestualmente alla trasmissione degli atti ai pm affinchè svolgano nuovi accertamenti per individuare ulteriori responsabilità. Intanto, sempre secondo il gup «Telecom e Pirelli erano perfettamente consapevoli delle fatture emesse da società estere per un'attività che era formalmente devoluta all'esecuzione di ben individuati, immutevoli e ben conosciuti personaggi come Cipriani e Bernardini». E le fatture gravano sul budget della security nei bilanci dell due società: «I bilanci sono stati approvati regolarmente -sottolinea il gup- secondo i meccanismi gerarchici fino ad arrivare ai consigli di amministrazione. In questi sedevano il presidente Marco Tronchetti Provera e l'amministratore delegato Carlo Buora. Bilanci approvati senza alcun rilievo di sorta».
     
  3. gionngionn

    gionngionn Primo Pilota

    1.129
    24
    16 Dicembre 2006
    Reputazione:
    884
    x3
    :eek::eek::eek::eek:

    non è possibile un gentiluomo come lui che fa queste cose.... sicuramente cose fatte tutte alle sue spalle :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
     
  4. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    è stato spiato!:lol:
     
  5. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    Sentite bellino il gazzettaro che vuole decidere gli arbitri per la juve!

     
  6. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

    33.033
    22.841
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.406.198
    Batmo8ile
    Mi si perdoni l'ignoranza: chi è Palombo Ruggiero? :-k
     
  7. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    vice direttore della gazzetta!
     
  8. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    TORINO, 26 giugno - Il fallo di mani di Zauri e l’er­rore dell’arbitro Rosetti, che non lo espel­le e non assegna il rigore alla Fiorentina nell’ormai nota sfida dell’Olimpico con­tro la Lazio del 22 maggio 2005, non han­no scatenato soltanto la rabbia dei diri­genti e dei tifosi viola, ma hanno creato un mezzo terremoto anche in ambito fe­derale. Dopo le intercettazioni tra Ber­gamo e Rosetti, in cui l’ex designatore massacra l’arbitro («E’ stato il peggiore sbaglio del campionato») e quella tra Va­lentini e Mazzini, in cui i due dirigenti se la prendono con Lippi per aver ester­nato le sue impressioni su quei fatti, ecco che dal mare magnum delle telefonate spunta anche quella tra gli allora vice presidenti della Federcalcio, Giancarlo Abete e Innocenzo Mazzini, il primo ora al vertice federale, sotto tiro per il falli­mento in Sudafrica e per la lentezza con cui si muove la giustizia sportiva su Cal­ciopoli 2, il secondo squalificato per cin­que anni con la proposta di radiazione che proprio Abete dovrà decidere se dare.

    NEI GUAI - «Questo imbecille di Rosetti» l’incipit di Mazzini tanto per comprende­re il clima della telefonata. «Con quello che ha fatto adesso siamo nei casini...» ri­sponde Abete. «Ma si va a chiedere a Giannichedda? » sottolinea rabbioso il primo. «Vai dal giocatore (Zauri, ndr) e prendilo a brutto muso:“se mi fai fesso ti rovino per i prossimi trent’anni”... » la so­luzione prospettata dal secondo. «Datti una regolata tra il primo e il secondo tem­po... Bergamo era distrutto, mi hanno te­lefonato Carraro, Lippi, il sindaco di Fi­renze » spiega un furioso Mazzini. «E’ un problema per i motivi che possiamo facil­mente comprendere... - concorda Abete -Io non sono andato allo stadio per oppor­tunità. Adesso è difficile spiegarlo e con­vicere le persone».

    QUESITI - A questo punto sorge sporta­nea una domanda, la stessa che si è fat­ta la difesa di Moggi: perché ai due vice­presidenti sta così a cuore le sorti della Fiorentina, che si salverà dalla retroces­sione soltanto la domenica successiva, ul­tima di campionato, vincendo 3-0 contro il Brescia? La risposta arriva dall’accusa: il tutto rientra in quella che viene defini­ta “operazione salvataggio Fiorentina”. I Della Valle vengono presentati come «neofiti dell’ambiente e animati dal pro­posito di sovvertire lo status quo» (appog­giando la candidatura a presidente Figc di Abete al posto di Carraro e ostacolan­do la nomina di Galliani a numero uno della Lega) per poi decidere, visto il ri­schio di B, di allinearsi al “sistema” e ap­poggiare il patto della staffetta tra Carra­ro e Abete. Ma se davvero fosse esistita questa spinta pro viola, sostengono i lega­li di Moggi, Abete ne era a conoscenza, al­meno secondo quanto si evince dalla te­lefonata con Mazzini. Nello stesso tempo, visto che gli errori arbitrali contro la Fio­rentina continuano, sembra che questa spinta non abbia effetti. Le conseguenze, invece, della telefonata tra Abete e Maz­zini si avvertiranno in via Allegri.
     
  9. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    ROMA, 3 luglio - Tutta la verità. Finalmen­te. Anche la Figc si è resa con­to che di calciopoli aveva adoc­chiato un trailer e quattro an­ni dopo è forse il caso di vede­re tutto il film. E senza aspet­tare di sentirselo raccontare al processo penale di Napoli. Ieri Giancarlo Abete, durante il Consiglio Federale, ha stabi­lito che la Procura, quindi Ste­fano Palazzi, ascolti tutte le telefonate intercettate nel pe­riodo 2005/2005 e proceda, quindi, con l’indagine che non fu mai fatta in modo comple­to e accurato. La Giustizia Sportiva, insomma, non aspetterà più quella Penale, ma andrà avanti in modo au­tonomo, acquisendo i cd e sbo­binandoli tutti. Una decisione di Abete, per certi versi corag­giosa, sicuramente consape­vole del fatto che la situazione stava diventando insostenibi­le, con le intercettazioni che via via emergevano da Napo­li e l’opinione pubblica che si interrogava sui modi e i meto­di dell’indagine del 2006, ap­parsa alla luce delle novità quanto meno imprecisa. Ora la Figc riavvolgerà il nastro, nel vero senso della parola, e proverà a fare più luce sui fat­ti che, all’epoca, portarono al­la retrocessione della Juven­tus in serie B, privata di due scudetti, uno dei quali asse­gnato all’Inter.

    TEMPI LUNGHI - Una deci­sione che Abete ha preso an­che per non dover aspettare i tempi di Napoli, che a causa dei problemi fisici del giudice Casoria, si sono allungati: «Sento il dovere, visto che si sta prolungando a Napoli l’i­ter processuale, che si prenda atto di tutta la documentazio­ne del processo attraverso la quale, la procura federale, con un massimo livello di concen­trazione dovrà indagare per raggiungere un livello mag­giore di informazione su quanto a suo tempo pubblica­to. D’altro canto noi siamo parte civile in questo processo, possiamo chiedere e ottenere subito questo materiale e agi­re subito. Ho fatto una valuta­zione, i tempi tecnici del pro­cesso di Napoli ci porterebbe­ro ad aspettare per le trascri­zioni del perito fino al primo ottobre. Troppo, perché da tre mesi c’è una situazione in cui emergono a rate varie inter­cettazioni. Io stesso sono sta­to intercettato, a me non pia­ce essere passivo in una situa­zione del genere. Voglio veder­ci chiaro e lo dico con la mas­sima tranquillità. Per la Figc non è un problema prendere atto di tutti i documenti. L’e­voluzione del processo di Na­poli ha fatto emergere telefo­nate interessanti, al di là del­la loro rilevanza in sede pena­le. La Federazione farà in mo­do di supportare con tutte le energie un lavoro certamente improbo. A questo punto vo­gliamo sapere tutto, a 360°: al­trimenti ci troveremmo ad una gestione di parte che non è un parametro equo».

    CHIAMATE TORINESI - Già, come forse non fu nel 2006 quando i processi sporti­vi vennero celebrati basando­si su una piccolissima e sele­zionatissima parte delle 170.000 intercettazioni effet­tuate fra il 2004 e il 2005. Non solo, la Figc acquisirà anche le chiamate di Torino (inchiesta poi archiviata) che sono circa 10.000. In tutto saranno da ascoltare qualcosa come 180.000 chiamate (ma atten­zione, nel numero ci sono an­che i tentativi di chiamata non andati a buon fine, quin­di le "chiacchierate" in senso stretto sono meno). E a questo che Abete si riferisce quando parla di «compito improbo», tant’è che sui tempi non si esprime: «Va creata una strut­tura, ricordando sempre che la Procura è pur sempre volontaristica». Formata, per la cronaca, da 250 persone, solo 80 delle quali effettivamente operative e che prendono una diaria di 31 euro al giorno (fi­nanziaria permettendo, visto che si prevedono tagli). A que­sto punto, la certezza è che il pool di sei persone, originaria­mente messo in piedi da Pa­lazzi (che pensava di sfrutta­re le trascrizioni di Napoli) è insufficiente e dovrà essere implementato.

    FARE CHIAREZZA - A cosa porterà tutto questo? Innanzi­tutto a una definitiva chiarez­za sui fatti oggetto di indagine fra il 2004 e il 2005, ma emer­si solo parzialmente nel 2006. Poi una decisione sullo scu­detto assegnato all’Inter nel luglio 2006 e che in molti, an­che in seno alla Federazione, iniziano a pensare sia da revo­care. Le nuove telefonate po­trebbero aprire uno scenario più ampio, all’interno del qua­le collocare i "reati" per i qua­li furono emesse le condanne del 2006. E l’ipotesi di una re­vocazione della sentenza, ex articolo 39, non è più così remota se, chi ascolterà dovesse rivalutare quantomeno il con­testo all’interno del quale si sarebbe dovuto inserire le te­lefonate di Moggi, che costa­rono la B alla Juventus.
     
  10. Sgranfius

    Sgranfius Top Reference

    33.033
    22.841
    20 Dicembre 2006
    Reputazione:
    2.147.406.198
    Batmo8ile
    Ieri, per rispolverare il topic, la FIGC ha inoltrato la domanda per entrare in possesso delle circa novanta intercettazioni, depositate mercoledì in Cancelleria del Tribunale di Napoli e trascritte da un perito non di parte che coinvolgono Moratti e Facchetti (quest'ultimo pare avesse una seconda utenza telefonica intestata all'Inter), per metterle a disposizione di Palazzi, che nel frattempo dev'essere invecchiato parecchio, vista la lentezza con cui si muove ora.

    Il tutto per rispondere alla Juventus che, mediante esposto dettagliato, chiede la revoca dello scudetto 2005/2006.
     
  11. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    sto aspettando...verrà insabbiato tutto,ma voglio che sia sotto gli occhi di chi non vuol vedere la verità sugli onesti!
     
  12. xluigi

    xluigi Amministratore Delegato BMW

    2.841
    55
    28 Giugno 2006
    Reputazione:
    32.533
    Ex 335d E92 - A1 185cv
    O ma sono uscite altre inttercett. dove si parla di facchetti bergamo e bertini di coppa italia!

    Si è vero l inter è l unica squadra ONESTA!:mrgreen: Chissà xchè n rinunciano alla prescrizione a questo punto tanto sono puliti loro!:biggrin:#-o
     
  13. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    son puliti come la m*rda....delinquenti!
     
  14. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    TORINO, 8 ottobre - Arbitri buoni e arbi­tri cattivi, da premiare o da condannare a seconda del me­tro che utilizzano nel dirigere la Juventus: non hanno dubbi i pm che sostengono l’accusa contro Luciano Moggi, chi fa­vorisce i bianconeri viene ri­compensato arbitrando e, quindi, guadagnando di più, chi invece fischia contro viene danneggiato. Ma questa teoria si scontra con quanto emerge dalle intercettazioni e dai ri­scontri della difesa che ribalta le argomentazioni degli inqui­renti.

    PAGATO CARO - Prendiamo come esempio Roma-Juventus del 5 marzo 2005, una delle partite incriminate, persa dai giallorossi per 1-2 tra le prote­ste per la direzione di Salvato­re Racalbuto (assistito da Pi­sacretae Ivaldi, quarto uomo Gabriele): decisivo un rigore assegnato ai bianconeri per l’atterramento di Zalayeta, che avviene però fuori area. Racalbuto si consulta anche con Pisacreta, ma concede ugualmente il tiro dal dischet­to, che permette alla Juventus di raggiungere il Milan in vet­ta alla classifica. Da una inter­cettazione tra Racalbuto e il suo grande amico De Santis, durante e dopo la partita, emergono subito gli sbagli commessi dal direttore di gara, che appare preoccupato per le conseguenze e non contento per aver favorito la Juventus. Ecco la telefonata durante l’intervallo

    De Santis: «Questi si attaccano un po’ troppo. Ci poteva stare l’ammonizione su Del Piero all’inizio».

    Racalbuto «Il rigore è dentro o no? Con­tinuano a dire che il fallo è fuori».


    DS: «E’ dentro, ma devo rivedere...»

    R.: «Dicono che il gol di Cannavaro è in fuorigioco».

    Ds: «E’ in fuorigioco».

    Alla fine di Roma-Juventus i due arbitri si riparlano.

    DS: «Salvatore, dieci volte ho rivisto il rigo­re, non so dirti se è dentro o fuori. Però c’è il fuorigioco di Ibra quando riceve palla...»

    R.: «Ah».

    DS: «Sì, poi passa la palla a Zalayeta e subisce il fallo. Zalayeta sta a cavallo del­la riga, l’impatto c’è la sulla seconda gam­ba. Sul gol, Cannavaro invece è in fuorigio­co, sta davanti di un metro».


    R.: «Addirittura».


    DS.: «E poi il gol di Ibra è buono, era diffi­cile vedere, ma sta in linea con il pallone».


    R.: «Mia moglie mi diceva che hanno mar­tellato sulla gestione».

    DS.: «Ti hanno dato addosso sui tipi di fal­li, secondo me non potevi fare nulla. Alla fi­ne i casini li hanno fatto i guardalinee». L’errore costa parecchio a Ra­calbuto, che rivede la serie A dopo 10 turni - con un manca­to guadagno di circa 50 mila euro - e due mesi e mezzo tra­scorsi a casa: meno male che chi favorisce la Juve non viene penalizzato. Invece, il guarda­linee che lo ha (mal) consiglia­to non viene neppure indagato.

    SUL BANCO - Intanto venerdì scorso, a Napoli, l’arbitro De Santis ha stilato la lista dei te­stimoni e tra questi compaiono anche due giocatori che, nella stagione 2004-05, erano alla Juventus. Si tratta di Alessan­dro Del Piero (che indossa an­cora quella maglia) e di Zlayan Ibrahimovic. Sono chiamati in causa per Lecce-Juventus del 14 novembre 2004, finita 1-0 a favore dei bianconeri. Se­condo l’accusa, De Santis, che diresse la gara, favorì la Juven­tus perché fece disputare la partita anche se il campo era diventato un acquitrino. Ecco l’intercettazione tra De Santis e l’ex designatore Pairetto.

    Pairetto: «Che campo c’era? C’era Ze­man che rompeva, cosa voleva

    De Santis: «Che un terreno così era ir­regolare. I giocatori erano tutti tranquilli, non c’è uno che ha detto il campo... Certo il Lecce che gioca più in velocità e sovrap­posizione è penalizzato. Sono andato pri­ma nello spogliatoio del Lecce e ho chie­sto cosa ne pensavano, ho fatto la stessa cosa con la Juve. Nessuno ha chiesto du­rante la partita “controlliamo”. Alla fine poi, è normale recriminare sul campo»
     
  15. Teokappatiemme

    Teokappatiemme Direttore Corse

    2.055
    104
    14 Gennaio 2006
    Reputazione:
    4.174
    scout
    si vede che non era ancora entrato nel giro, in compenso 2 gol li avete rubati comunque dai.....
     
  16. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    povero interista!
     
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  17. Teokappatiemme

    Teokappatiemme Direttore Corse

    2.055
    104
    14 Gennaio 2006
    Reputazione:
    4.174
    scout
    non è questione di fede interista o meno....

    Ti sei mai chiesto perchè la crociata la stai portando avanti da solo? Forse no eh!:mrgreen:

    Ciao nè!:lol:
     
  18. xluigi

    xluigi Amministratore Delegato BMW

    2.841
    55
    28 Giugno 2006
    Reputazione:
    32.533
    Ex 335d E92 - A1 185cv
    Una cosa è certa.. le telefonate le facevate anche voi! mettila come ti pare ,per difesa,per vincere o nn so ma le facevate e pure parecchie... quindi minimo articolo1 come è stato per milan-lazio e fiorentina anche per voi doveva esser! altro che scudetto assegnato!:lol:

    e la storia di questi ultimi 5anni sarebbe stata diversa!:wink:

    Ci sarebbe stata la Roma al vostro posto se le cose si fossero sapute subito..

    Col c.zo che moratto rinuncia alla prescrizione x esser giudicato com'è avvenuto per tutti gli altri....

    io al suo posto vorrei esserlo sapendo che cmq mi spettava l'articolo 1 com'era giusto ,mentre invece ho avuto uno scudetto e zero penalizzazioni rispetto ad altri....bella faccia di cxxo che ha!=D>

    L unica cosa nn ha piu pronunciato la parola onestà...almeno questo!:biggrin:
     
  19. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    beh potrei stare a farti notare tutte le domande che ti dovresti porre ma so ghezzi tua!:mrgreen:....ciao dè!:lol:
     
  20. Garby

    Garby Presidente Onorario BMW

    9.407
    186
    30 Giugno 2008
    Reputazione:
    63.521
    Porsche Cayman 718 GTS 4.0
    oh che fai ti unisci alla mia crociata?!:mrgreen::lol:
     

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