usteria..allora mi devo preoccupare si mi ha detto che non le fà male se è quello al naturale..e ovviamente che la vizio e che da come stava nel tavolo..che si era già parecchio attaccata a me perchè cercava sempre il mio sguardo e si alzava per venire in braccio..quando ogni tanto se la prendo in braccio mi ringhia non c'è pericolo..a parte la mattina..pranzo e cena..dopo il pasto ci buttiamo nel lettone
che bravo Martino non ho mai visto uno sharpei dal vivo..anche perchè se lo incontrassi lo riempirei di coccole
La storia di Lazzaro Qualche anno fa c’era un ragazzo che, per intraprendere la carriera professionistica di giocatore di basket, dovette trasferirsi lontano da casa. Un giorno, un suo compagno di squadra gli chiese di accompagnarlo a prendere un cucciolo che aveva acquistato da un allevamento a qualche ora di auto. Al ritorno, la sera, il bellissimo cucciolo di setter irlandese prese a lamentarsi ed a vomitare, e il ragazzo capì che aveva la febbre alta. Il suo compagno non faceva niente, salvo maledire l’allevatore che glielo aveva venduto, e dicendogli al telefono che l’indomani l’avrebbe riportato all’allevamento perché voleva indietro i soldi. Il ragazzo, seguendo le indicazioni ricevute da casa, riuscì a procurarsi gli antibiotici adatti ed a somministrarli al cucciolo, insieme ad una dose d’urto di coccole, per tutta la notte. L’indomani, il suo compagno gli chiese di riaccompagnarlo all’allevamento, dove l’allevatore restituì i soldi e si riprese il cucciolo, che stava sempre peggio, e ormai quasi non si muoveva più. Il ragazzo non ce la fece ad abbandonarlo, chiese all’allevatore se glielo vendeva, e questi, stupito, acconsentì, facendo però presente che il cucciolo, secondo lui, era spacciato… Ma, dopo tre giorni e tre notti terribili in cui non fu mai lasciato solo, il cucciolo “resuscitò”…. e fu chiamato LAZZARO p.s.: quel ragazzo era mio nipote
la storia di lazzaro è molto simile a quella del mio gigi:wink::wink::wink: lui era arrivato in facoltà raccolto da una collega che lo aveva vito buttato in una gabbia in un negozio di animali. un giorno questa collega lo porto a casa della mia ragazza,inutile dire che fu amore a prima vista quando quel delinquente andò a coricarsi sul mio zaino bourne rep+:wink:
No, benvenga il fatto che posso girare senza. Ovvio se devo andare in mezzo alla gente, la metto, ma quando sono apasseggio in paese (il mio è un piccolo paese con poco traffico perdonale) posso andare senza
Beh il nome è quantomai azzeccato Storia davvero bellissima Joy, quanto pesa per il momento la tua bestiaccia feroce?
ma hai provato ametterla sulla bilancia? devi prenderla in braccio e pesarvi insieme, poi togli il tuo peso:wink: se già lo sapevi....scusa il suggerimento!:wink:
Scusate se dissento un pò da tutta questa atmosfera di famiglia canino - umana ; ma io non credo che i nostri cani gradiscano essere trattati come bambini, io penso che per loro e nostra serenità ed equilibrio, necessitino di essere trattati da animali facenti parte di un branco organizzato dove il capo è l'uomo. La loro felicità dipende dal riconoscimento del capo in quanto cani, non dall'ansia di questo, l'ordine, l'organizzazione, il sapere chiaramente qual'è il loro posto nella famiglia umana, ovvero nella cuccia , è essenziale per non crearne dei cani paurosi e nevrotici con aspirazioni umane irrealizzate.
sono sostanzialmente d'accordo con quanto scrivi, goldie. ma vorrei capire a quale/i passaggio/i degli ultimi post ti riferisci nel tuo dissentire