no vecio Felis... abbiamo sbagliato entrambi... (< io )... secondo i più autorevoli linguisti FA non si accenta e tantomeno apostrofa... sembra che, a differenza di quello che avevo letto io, il FA verbo non si confonda col FA di "un anno fa...", lo si evince dal contesto... ergo, non si accenta nè apostrofa mai... aho, ma come parlate?...
eh sì... almeno non lo avevo riportato ad inizio 3ad... Del resto l'Accademia della Crusca così recita: Si scrive certamente dà per dare, fa per fare, di' per dire (apostrofo perché cade una parte della parola), e do o dò per dare. Regola "La regola, per quanto riguarda le terze persone singolari monosillabiche, è questa: l'accento è obbligatorio solo su 'egli dà' (errato 'egli da'), 'egli è' e 'egli può'; tutti gli altri si scrivono senz'accento: 'egli fa/ha/sa/sta/va'. Poi ci sono gli accenti facoltativi (inutili sul verbo dare, ma non sbagliati): è lecito scrivere 'io dò, tu dài, essi dànno' anche se non potrebbe mai esserci ambiguità con 'do' nota musicale" FONTE: Accademia della Crusca
@ Seraph Ti ricordo che la vulgata quattrocentesca (esempio lampante il Boccaccio) è un misto tra latino ed italiano in fieri, quindi la frase che hai nerettato ci puo' stare. Se poi vogliamo trovare il pelo, non credo che i termini ''accentazione '' ed ''apostrofazione'' si scrivessero cosi', ma si sta giocando, ovviamente, si fa giusto un po' di scena.:wink:
et pro lo tempo dello imperativo, la Cruscade invero non prescrive lo apostrifo a tergo di parola? no l' guasta numquam!
D'altra parte le mie reminiscenze di liceo classico iniziano a farsi sempre piu' brumose, pallide. Ad ogni modo il ''cum'' è grammaticalmente giusto a rafforzare l'ablativo. Forse...
@ Felis Ahah, sei un grande !!! P.S All'epoca facevo parte di un complessino di liceali: eravamo gli ''Ennio e le Storie Tese''...